Dicevo che i progressi che ho fatto coi miei piccoli, li ho visti subito, sia col cibo che con le lagne di Shaky, ora sono piccoli passi che tento ogni giorno di mettere in pratica per sovvertire il loro ruolo di capobranco, è praticamente come fare un colpo di stato, chi comanda di solito non si arrende facilmente, questi motivi mi fanno perseverare.
Il problema della dominanza di Bubi a volte mi sembra migliorata, altre no, da quello che ho letto e appreso è che è stata colpa mia. A parte la leadership, anche nel gioco, non mi sono accostata nella giusta maniera. Si deve abituare il cane a giocare quando noi lo desideriamo e non di sua iniziativa, mai farsi morsicare le mani per gioco, mai fare un tira molla, come ho sempre fatto io, dandogli poi la soddisfazione che il gioco lo vinceva sempre lui, soprattutto se un cane è di grossa taglia mai mettere a confronto la forza, il cane non si deve rendere conto che è lui il più forte. Il modo più corretto di giocare è farsi riportare il gioco guardarlo dritto negli occhi e dirgli "lascia", a riconferma in ogni rapporto col cane che chi comanda sono io, mai ripetere un comano o urlare se non obbedisce smettere immediatamente di giocare. Ogni leader per essere credibile non si deve imporre con la forza, le azioni devono essere decise, immediate è fondamentale non gesticolare e non urlare. Molto importante è l'immagine, il linguaggio del corpo è un mezzo di comuicazione che i cani capiscono fin troppo bene. Il cane individua subito chi sembra insicuro e chi invece mostra segni di autorità.
Ritornando al gioco per il cane è una battaglia da vincere, non accettare mai una gara di tiro alla fune, così facendo gli consentite di stabilire le regole. Questo è quello che sto portado avanti nel gioco, la mia prelazione di autorità, farà si che durante le passeggiate, io mi possa imporre e con calma tranquillizzarlo davanti a un maschio, distraendolo con un bocconcino, usando un linguaggio cantilenante tipo braaaaaavooooo, si ho vistooo il caaaneee, siiiiiii seiiiii statooo bravooooo. Si il linguaggio lento e a cantilena si usa per attenuare ogni azione del cane, mentre per spronarlo, si fa con voce altisonante e ripetutamente. Per esempio se è un richiamo Bubi vieni vieni vieni. Ho imparato un modo sicuro per farlo arrivare, chiamarlo, battere le mani e voltargli le spalle, muovendosi della direzione opposta a lui. Primo perchè un cane non sceglierà mai di restar solo, ma sempre di accodarsi al branco, secondo i cani vogliono andare nella direzione che andiamo noi e per loro la direzione di marcia è quella che indica il nostro volto e i nostri piedi, invece noi vogliamo stare di fronte al cane e parlare e farlo obbedire. Se si dice VIENI e si puntano gli occhi o soprattutto il muoversi in avanti, inibisce il cane come un vigile che blocca il traffico, la nostra voce dice vieni, ma il nostro movimento in avanti per lui significa RESTA. Sono molto incentivata da queste letture a dare i giusti segnali visivi e sonori ai miei cani, perchè..........parlare veramente con loro sarebbe la simbiosi meravigliosa che sogno
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