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Risultati da 1 a 10 di 49

Discussione: Metodo classico o gentile?

  1. #1
    Junior Member

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    Metodo classico o gentile?

    Ciao a tutti apro questa discussone per capire i metodi di addestramento usati e il perchè. Vedo da una parte addestratori che adottano il metodo gentile nelle sue varie forme (clicker,halti, bocconcini, ecc..), dall'altra un metodo più classico, collare a strozzo, urla e a volte schiaffoni. Perchè non tutti usano il primo, visto che non mi sembra esageratamente difficile da capire, necessita di esperienza come l'altro, sicuramente è più vendibile, ed è più gratificante per i nostri amici e per noi?
    Il metodo gentile funziona sempre? Con tutti i cani?Anche quelli più dominanti, furbetti,testoni, ribelli, anarchici, mangia premi a sbaffo e magari aggressivi?
    Sareste in grado di scommettere sulla validità assoluta del metodo gentile? Grazie di cuore a chi vorrà rispondere alle mie domande

  2. #2
    Member

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    io non sono un'esperta,
    ma penso che MAI si devono usare gli schiaffoni per educare un cane......

    se noi siamo in grado di essere il "capo branco", non avremo di certo un cane dominante......

    nei corsi per l'obbedience , o altro,
    siamo noi per primi che dobbiamo imparare come porci al nostro cane,
    dobbiamo avere la sua attenzione e fare in modo che il cane abbia fiducia in noi, ossia al suo capo branco

  3. #3
    Senior Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio di oscar2008

    Perchè non tutti usano il primo, visto che non mi sembra esageratamente difficile da capire, necessita di esperienza come l'altro, sicuramente è più vendibile, ed è più gratificante per i nostri amici e per noi?
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
    perchè il metodo gentile è molto più difficile di quello che sembra, se lo si vuole applicare correttamente.
    perchè a volte richiede più tempo prima di vedere i risultati.
    perchè quelche imbecille si sente più figo a dare strattoni che ad elargire bocconcini.
    perchè la gente ha un livello di cultura cinofila molto scarso, e si fida ciecamente di chiunque abbia una "scuola di addestramento". se lo pseudo-addestratore propone il collare a strozzo...quello è il metodo giusto.

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">
    Il metodo gentile funziona sempre? Con tutti i cani?Anche quelli più dominanti, furbetti,testoni, ribelli, anarchici, mangia premi a sbaffo e magari aggressivi?
    Sareste in grado di scommettere sulla validità assoluta del metodo gentile?
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    si. sempre. al contrario di quello "tradizionale" che con soggetti troppo forti non funziona e a soggetti troppo deboli (sempre a livello psicologico) può causare traumi.

  4. #4
    Senior Member

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    Se tuo figlio non ti ubbidisci che fai, applichi un metodo gentile e comprensibile o gli dai subito la tradizionale sculacciata?

  5. #5
    Senior Member

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    Più che altro il metodo "classico" non è un metodo.

  6. #6
    Senior Member

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    Faccio un esempio di metodo gentile:
    Il mio cane quando vede un biscottino impazzisce, fa di tutto per averlo, se glielo chiedo anche le capriole
    a parte gli scherzi..
    alcuni giorni fa, visto che le faceva male una zampetta (niente di grave) abbiamo cercato di farle capire che doveva salire nel sedile posteriore invece che nel cofano, lei per tutta risposta non ci voleva salire perchè non è abituata e inzialmente non si muoveva, dopo un quarto d'ora che le dicevo di salire con il biscottino piano piano lo ha capito e siamo andate in campagna.
    Al ritorno la stessa cosa, mi ci sono messa altri 20 min e alla fine ha capito. I giorni seguenti appena le tiravo il biscotto sul sedile lei saliva subito, addirittura l'altro ieri dovevo ancora tirarle il biscotto che lei era già seduta che aspettava
    Questo per far capire che il metodo gentile è sicuramente più faticoso ma quando il cane capisce il comando poi lo fa sempre. Invece con il metodo coercitivo il cane fa le cose solo per lo spavento che non gli succeda niente di male.
    http://www.petbook.it/foto/2849/joyamanti9ig.jpg

    \"Guardate gli occhi di un cane che dorme e vergognatevi della vostra profonda filosofia\". (E. CANETTI)

  7. #7
    Senior Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">rosanna grimaldi ha scritto:

    Se tuo figlio non ti ubbidisci che fai, applichi un metodo gentile e comprensibile o gli dai subito la tradizionale sculacciata?

    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    un bambino non ragiona come un cane adulto. Che discorsi.
    NICHE meticcia nata il 18 agosto 2004
    LIO meticcio gatto nato a luglio 2000 (rimasto a casa con i nonni)
    ENRICA trombettista umana nata il 30 01 1983



    http://lilypie.com/pic/070916/iasc.jpghttp://b4.lilypie.com/J3iep2/.png

  8. #8
    Member

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    Mi colpisce sempre come il paragone sia: metodo gentile (bocconcini e premi) contro metodo classico(urla, strozzo e cazzotti), mi pare ovvio che messo in questi termini NESSUNO si schiera con il metodo classico.

    Personalmente però credo che non sia una distinzione così netta. Vediamo se riesco a spiegarmi.. intraprendere un'attività con il cane (nella mia esperienza addestramento per ricerca di dispersi e di sostanze stupefacenti)non si limita a azione-premio o azione-punizione.
    Va intrapreso un cammino molto più ampio: bisogna essere dei punti di riferimento fermi per il cane, bisogna saper dare entusiasmo far felice il cane di lavorare con noi, bisogna anche saper dire NO e saper gestire il proprio cane.

    Molti pseudo-educatori insegnano a dire "vieni" e a dare il bocconcino. Che succede se non c'è il bocconcino? Torna il cane? se non torna (o se comunque per ottenere qualcosa devo avere in mano un premio) c'è sicuramente qualcosa che non va e l'addestramento fatto in questa maniera PER ME non serve proprio a niente.
    Molti pseudo-addestratori insegnano a dare un cazzotto o uno strappone se il cane tira. Che succede se il cane è timido e così facendo rovino il suo carattere? Idem come sopra l'addestramento fatto così che scopo ha?

    Io personalmente non ho mai usato bocconcini come premio (non è sufficiente dire bravo! e fare un po' di coccole?)e nemmeno ho mai menato il cane per insegnargli a fare qualcosa. Cosa sono gentilista o tradizionalista? [?]



  9. #9
    Senior Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">ElisaP ha scritto:

    Cosa sono gentilista o tradizionalista? [?]</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    più che altro sei confusa.

    infatti la differenza tra metodo "classico" e "gentile" non sta affatto nei termini da te esposti.
    quello che distingue davvero le due "scuole" è il punto di partenza:
    secondo la filosofia gentile il cane va motivato affinchè abbia voglia di collaborare, di prestare la sua attenzione a ciò che gli chiedete, perchè sa che questa è la strada per ottenere qualcosa che lo gratifica (boccone, carezza, pallina, ecc)
    secondo la filosofia tradizionale, invece, il cane DEVE obbedire, DEVE attenersi alle istruzioni impartite, se non lo fa DEVE essere punito (strattone, sgridata o addirittura collare elettrico).

    molto corretta la tua osservazione sull'essere il punto di riferimento, e di lavorare basandosi sull'entusiasmo del cane.
    in questo senso sei assolutamente gentilista.
    dire NO è necessario qualche volta (dico NO al cane che sta per mangiare una cacca, o che sta provando a entrare in casa senza essere stato "invitato"), ma trovo sia scorretto e inutile in fase di addestramento...
    ad esempio, se il cane non cammina correttamente "al piede", è inutile dirgli di NO...(o strattonarlo), piuttosto è utile indurlo (con il giusto movimento e richiamandone l'attenzione) a camminare correttamente, fino a premiarlo una volta ottenuto il risultato desiderato.

    ps
    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Che succede se non c'è il bocconcino? Torna il cane?</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
    se il lavoro è stato impostato correttamente...assolutamente SI !

  10. #10
    Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">etabeta ha scrittoiù che altro sei[i] confusa[/i</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
    Era una battuta.[8)] mi rendo conto di non essere ben riuscita a far capire quello che intendo, vediamo se ci riesco.

    Secondo me un buon proprietario DEVE avere un buon controllo del cane. Questo non perchè "è un cane e deve obbedire" o perchè voglio che faccia ciò che gli dico ma perchè ne siamo responsabili e che ci piaccia o meno un cane può essere pericoloso per lui e per gli altri.
    Non per questo va malmenato il cane, sia chiaro.
    Nel mio caso, dato che il lavoro che svolgo con il mio cane mi porta spesso in mezzo alle persone, ai cani, ai rumori, alla folla, DEVO avere una buona obbedienza altrimenti metterei a rischio altre persone ed il cane stesso.

    Sono d'accordo che per insegnare qualcosa non serve obbligare, strattonare o menare. Ma se devo inibire un comportamento scorretto ([u]grave</u>) allora sono d'accordo ad intervenire in maniera più decisa.
    Fortunatamente ho una bravissima cagnola che problemi in questo senso non me ne ha mai dati, ma mi rendo conto che non tutti sono così. E' facile lavorare su un cane giovane e cresciuto educatamente, lo è meno lavorare su un cane che non ha mai avuto regole e che è stato abituato male. Molti proprietari idioti insegnano - anche senza volerlo, con una cattiva gestione - ad essere pericolosi al loro cane, una volta corretto il comportamento del proprietario di norma la cosa si risolve, ma non sempre. In questi casi preferisco dare una sberla al cane piuttosto che sopprimerlo, non so se mi spiego.

    Purtroppo non devo aver mai visto applicato correttamente il metodo gentile perchè lo vedo funzionare solo se si ha un premio da proporre.
    Sono d'accordo che si può (anzi si deve) passare per la gratificazione del cane per ottenere attenzione, ma secondo me è meglio gratificare il cane con la nostra approvazione, anzichè trasformarci in distributori di bocconcini.
    Ci dovrebbe essere un momento in cui si smette di dare bocconi e si comincia a sostituirli con un "bravo" o una carezza, giusto?

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