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Discussione: Castrazioni e modifiche comportamentali

  1. #21
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">charlyne76 ha scritto:


    per un maschio adulto....che si dimostra "aggressivo" con il padrone in determinati momenti...è inutile che venga castrato perchè comunque sono atteggiamenti già appresi in precedenza??
    cioè, è inutile castrare un cane per modificarne il comportamento se questo è già radicato??

    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    innanzitutto bisogna stabilire se l'aggressività verso il padrone ha tra le cause scatenanti una componente riconducibile alla sfera sessuale; l'aggressività potrebbe essere invece legata ad un problema diverso (ad esempio un problema relativo alla posizione gerarchica), ed in quel caso la castrazione non serve a nulla.
    una volta stabilito che nel caso specifico l'aggressività ha una componente sessuale, la castrazione può essere efficace, ma va integrata con una terapia comportamentale (educazione).
    è inoltre importante ricordare che gli effetti fisiologici della castrazione non sono immediati; occorrono settimane (o mesi) perchè se ne vedano le effettive conseguenze, dopo il ristabilirsi di nuovi equilibri ormonali.

  2. #22
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">etabeta ha scritto:

    l'aggressività potrebbe essere invece legata ad un problema diverso (ad esempio un problema relativo alla posizione gerarchica), ed in quel caso la castrazione non serve a nulla.
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2"> infatti questo volevo proprio sapere....una mia amica, mesi fa ha fatto castrare il suo meticcio(5anni) pensando di risolvere alcuni atteggiamenti che la bestiola aveva nei suoi confronti....mmmm...misà che ha fatto un buco nell'acqua[:0] e il cagnetto c'ha rimesso i "gioiellini" per nulla[V]

  3. #23
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">etabeta ha scritto:

    l'aggressività potrebbe essere invece legata ad un problema diverso (ad esempio un problema relativo alla posizione gerarchica), ed in quel caso la castrazione non serve a nulla.
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2"> infatti questo volevo proprio sapere....una mia amica, mesi fa ha fatto castrare il suo meticcio(5anni) pensando di risolvere alcuni atteggiamenti che la bestiola aveva nei suoi confronti....mmmm...misà che ha fatto un buco nell'acqua[:0] e il cagnetto c'ha rimesso i "gioiellini" per nulla[V]

  4. #24
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">etabeta ha scritto:

    rileggendo l'intera discussione, l'impressione che se ne ricava è quella di un dialogo tra sordi.è palese che stiamo dicendo le stesse cose. solo che joppijo si era risentito perchè in un'altra discussione gli ho fatto notare che una sua risposta a favolablu era imprecisa. dopodiche abbiamo detto le stesse cose. che sono cose ovvie e banali per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la questione.

    senza chiamare in causa i testi scientifici, i punti principali del discorso castrazione, per quanto riguarda i cani, sono:

    -la castrazione dal punto di vista comportamentale è un mezzo per prevenire o per risolvere [u]problemi relativi a comportamenti definiti "sessualmente differenziati"</u>, cioè collegati alla sfera degli impulsi sessuali e caratteristici dell'uno o dell'altro sesso (parlando di castrazione ci si riferisce specificamente ai maschi). dunque NON è un mezzo efficace (in certi casi è addirittura controproducente) nella risoluzione di tutti i problemi comportamentali.

    -i problemi comportamentali collegati agli impulsi sessuali del maschio vanno dalla semplice marcatura del territorio, alla ricerca più o meno ossessiva della femmina (fuga), fino a fenomeni di possessività nei confronti delle femmine, del territorio, delle risorse (cibo), possessività che può sfociare in aggressività di varia intensità,e che si va ad aggiungere alla naturale aggressività nei confronti di altri maschi; tutti questi comportamenti possono presentarsi a livelli di intensità limitata e naturale, o a livelli superiori che possono causare grave disagio alla relazione cane-uomo, arrivando fino ad essre incompatibili con la vita in famiglia.

    -i comportamenti che definiamo "sessualmente differenziati" hanno due componenti fondamentali: una "[u]ormonale</u>", strettamente legata alla fisiologia e agli ormoni, che funge da stimolo, ed una "[u]appresa</u>", nel senso che il cane si impara determinati comportamenti.

    -la castrazione "preventiva", effettuata prima della maturità sessuale del soggetto, impedisce che il cane impari determinati comportamenti; non sentendo alcuno stimolo, non sentirà mai la necessità di entrare in competizione per la femmina, o di tentare la fuga per cercarla.

    -la castrazione "terapeutica" (in senso comportamentale), effettuata a qualsiasi età del cane, modificando la componente ormonale della sua fisiologia, annulla gli stimoli che fanno scattare determinati comportamenti, ma se questi comportamenti il cane li ha imparati in precedenza [u]potrebbe non essere sufficente</u> ad evitarne la manifestazione. in ogni caso la castrazione riduce l'intensità nella manifestazione di questi comportamenti.

    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Anche secondo me stavate dicendo la stessa cosa e quoto tutto quanto il resto [:264]

    Ma la castrazione non dovrebbe essere "usata" solo come terapia, soprattutto su soggetti adulti... quindi:

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">joppijo ha scritto:


    Il discorso, riferito al topic di favolablu, non era relativo al fatto se il cane potesse subire influenze psicologiche negative o meno, ma sulla efficacia dell'evirazione del cane relativamente ai suoi comportamenti "anomali". Dunque, come si evince dalle ricerche scientifiche e dalle esperienze dirette, la castrazione (chimica e chirurgica) è utile solo nei casi in cui vi siano dei comportamenti sessuali eccessivi. Negli altri casi è praticamente ininfluente.
    Quindi, a cosa serve castrare un cane se non ne modifica il comportamento????? Non è forse meglio intervenire sul comportamento stesso ed evitare una mutilazione inutile???Scusami se ogni tanto invado il tuo territorio. Noto che gonfi il petto, hai piloerezione spinale, ringhi e strabuzzi gli occhi, ma un forum è per tutti, non solo per chi lo amministra o lo modera.

    Giovanni
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
    Pur essendio d'accordo che è meglio intervenire sul comportamento, non credo che la castrazione sia una "MUTILAZIONE INUTILE".

    Non capisco perchè quando si parla di sterilizzazione delle femmine, va da se che si fa per il bene della cagna, per evitare cucciolate indesiderate etc etc... se si parla di castrazione dei maschi invece... deve esserci per forza un problema comportamentale dietro per dover far subire questa [u]mutilazione </u> al cane [B)]

    I gioiellini vengono tolti a loro, non ai padroni... [][][]
    http://img83.imageshack.us/img83/9901/firmaelderid2.jpg
    <b>La vita dei nostri cani è così breve! Eppure loro ne passano la maggior parte aspettando il nostro rientro a casa.</b>

  5. #25
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">etabeta ha scritto:

    rileggendo l'intera discussione, l'impressione che se ne ricava è quella di un dialogo tra sordi.è palese che stiamo dicendo le stesse cose. solo che joppijo si era risentito perchè in un'altra discussione gli ho fatto notare che una sua risposta a favolablu era imprecisa. dopodiche abbiamo detto le stesse cose. che sono cose ovvie e banali per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la questione.

    senza chiamare in causa i testi scientifici, i punti principali del discorso castrazione, per quanto riguarda i cani, sono:

    -la castrazione dal punto di vista comportamentale è un mezzo per prevenire o per risolvere [u]problemi relativi a comportamenti definiti "sessualmente differenziati"</u>, cioè collegati alla sfera degli impulsi sessuali e caratteristici dell'uno o dell'altro sesso (parlando di castrazione ci si riferisce specificamente ai maschi). dunque NON è un mezzo efficace (in certi casi è addirittura controproducente) nella risoluzione di tutti i problemi comportamentali.

    -i problemi comportamentali collegati agli impulsi sessuali del maschio vanno dalla semplice marcatura del territorio, alla ricerca più o meno ossessiva della femmina (fuga), fino a fenomeni di possessività nei confronti delle femmine, del territorio, delle risorse (cibo), possessività che può sfociare in aggressività di varia intensità,e che si va ad aggiungere alla naturale aggressività nei confronti di altri maschi; tutti questi comportamenti possono presentarsi a livelli di intensità limitata e naturale, o a livelli superiori che possono causare grave disagio alla relazione cane-uomo, arrivando fino ad essre incompatibili con la vita in famiglia.

    -i comportamenti che definiamo "sessualmente differenziati" hanno due componenti fondamentali: una "[u]ormonale</u>", strettamente legata alla fisiologia e agli ormoni, che funge da stimolo, ed una "[u]appresa</u>", nel senso che il cane si impara determinati comportamenti.

    -la castrazione "preventiva", effettuata prima della maturità sessuale del soggetto, impedisce che il cane impari determinati comportamenti; non sentendo alcuno stimolo, non sentirà mai la necessità di entrare in competizione per la femmina, o di tentare la fuga per cercarla.

    -la castrazione "terapeutica" (in senso comportamentale), effettuata a qualsiasi età del cane, modificando la componente ormonale della sua fisiologia, annulla gli stimoli che fanno scattare determinati comportamenti, ma se questi comportamenti il cane li ha imparati in precedenza [u]potrebbe non essere sufficente</u> ad evitarne la manifestazione. in ogni caso la castrazione riduce l'intensità nella manifestazione di questi comportamenti.

    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Anche secondo me stavate dicendo la stessa cosa e quoto tutto quanto il resto [:264]

    Ma la castrazione non dovrebbe essere "usata" solo come terapia, soprattutto su soggetti adulti... quindi:

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">joppijo ha scritto:


    Il discorso, riferito al topic di favolablu, non era relativo al fatto se il cane potesse subire influenze psicologiche negative o meno, ma sulla efficacia dell'evirazione del cane relativamente ai suoi comportamenti "anomali". Dunque, come si evince dalle ricerche scientifiche e dalle esperienze dirette, la castrazione (chimica e chirurgica) è utile solo nei casi in cui vi siano dei comportamenti sessuali eccessivi. Negli altri casi è praticamente ininfluente.
    Quindi, a cosa serve castrare un cane se non ne modifica il comportamento????? Non è forse meglio intervenire sul comportamento stesso ed evitare una mutilazione inutile???Scusami se ogni tanto invado il tuo territorio. Noto che gonfi il petto, hai piloerezione spinale, ringhi e strabuzzi gli occhi, ma un forum è per tutti, non solo per chi lo amministra o lo modera.

    Giovanni
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
    Pur essendio d'accordo che è meglio intervenire sul comportamento, non credo che la castrazione sia una "MUTILAZIONE INUTILE".

    Non capisco perchè quando si parla di sterilizzazione delle femmine, va da se che si fa per il bene della cagna, per evitare cucciolate indesiderate etc etc... se si parla di castrazione dei maschi invece... deve esserci per forza un problema comportamentale dietro per dover far subire questa [u]mutilazione </u> al cane [B)]

    I gioiellini vengono tolti a loro, non ai padroni... [][][]
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    <b>La vita dei nostri cani è così breve! Eppure loro ne passano la maggior parte aspettando il nostro rientro a casa.</b>

  6. #26
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Geco74 ha scritto:


    Pur essendio d'accordo che è meglio intervenire sul comportamento, non credo che la castrazione sia una "MUTILAZIONE INUTILE".

    Non capisco perchè quando si parla di sterilizzazione delle femmine, va da se che si fa per il bene della cagna, per evitare cucciolate indesiderate etc etc... se si parla di castrazione dei maschi invece... deve esserci per forza un problema comportamentale dietro per dover far subire questa [u]mutilazione </u> al cane [B)]
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    non mi ero volutamente soffermato su questo aspetto, per evitare ulteriori divagazioni.
    però è verissimo che c'è una forte riluttanza verso questa operazione, probabilmente correlata alla cultura mediterranea...infatti nei paesi anglosassoni è una pratica molto più diffusa.
    oltre alla posizione "pietista" di chi vede l'operazione come una mutilazione umiliante per il cane, si sono diffuse un sacco di leggende metropolitane (il cane castrato non impara, il cane castrato non lavora, il cane castrato necessariamente ingrassa e perde il pelo) per giustificare l'opposizione ad una operazione che in fondo migliora la qualità di vita di un cane che non è destinato alla riproduzione (ci sono cani che con una femmina in calore nelle vicinanze restano in eccitazione permanente per settimane...smettono di mangiare...hanno difficoltà a defecare...).

  7. #27
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Geco74 ha scritto:


    Pur essendio d'accordo che è meglio intervenire sul comportamento, non credo che la castrazione sia una "MUTILAZIONE INUTILE".

    Non capisco perchè quando si parla di sterilizzazione delle femmine, va da se che si fa per il bene della cagna, per evitare cucciolate indesiderate etc etc... se si parla di castrazione dei maschi invece... deve esserci per forza un problema comportamentale dietro per dover far subire questa [u]mutilazione </u> al cane [B)]
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    non mi ero volutamente soffermato su questo aspetto, per evitare ulteriori divagazioni.
    però è verissimo che c'è una forte riluttanza verso questa operazione, probabilmente correlata alla cultura mediterranea...infatti nei paesi anglosassoni è una pratica molto più diffusa.
    oltre alla posizione "pietista" di chi vede l'operazione come una mutilazione umiliante per il cane, si sono diffuse un sacco di leggende metropolitane (il cane castrato non impara, il cane castrato non lavora, il cane castrato necessariamente ingrassa e perde il pelo) per giustificare l'opposizione ad una operazione che in fondo migliora la qualità di vita di un cane che non è destinato alla riproduzione (ci sono cani che con una femmina in calore nelle vicinanze restano in eccitazione permanente per settimane...smettono di mangiare...hanno difficoltà a defecare...).

  8. #28
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    infatti sono spesso i proprietari maschi che si oppongono alla castrazione dei loro cani...
    vedono l'evirazione dal loro punto di vista, che sarebbe consapevole, mentre un cane maschio castrato non si fa mica problemi...
    la parità sessuale non ce l'hanno manco gli esseri umani, a stò punto neanche i cani!!
    NICHE meticcia nata il 18 agosto 2004
    LIO meticcio gatto nato a luglio 2000 (rimasto a casa con i nonni)
    ENRICA trombettista umana nata il 30 01 1983



    http://lilypie.com/pic/070916/iasc.jpghttp://b4.lilypie.com/J3iep2/.png

  9. #29
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    infatti sono spesso i proprietari maschi che si oppongono alla castrazione dei loro cani...
    vedono l'evirazione dal loro punto di vista, che sarebbe consapevole, mentre un cane maschio castrato non si fa mica problemi...
    la parità sessuale non ce l'hanno manco gli esseri umani, a stò punto neanche i cani!!
    NICHE meticcia nata il 18 agosto 2004
    LIO meticcio gatto nato a luglio 2000 (rimasto a casa con i nonni)
    ENRICA trombettista umana nata il 30 01 1983



    http://lilypie.com/pic/070916/iasc.jpghttp://b4.lilypie.com/J3iep2/.png

  10. #30
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Geco74 ha scritto:

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">etabeta ha scritto:

    rileggendo l'intera discussione, l'impressione che se ne ricava è quella di un dialogo tra sordi.è palese che stiamo dicendo le stesse cose. solo che joppijo si era risentito perchè in un'altra discussione gli ho fatto notare che una sua risposta a favolablu era imprecisa. dopodiche abbiamo detto le stesse cose. che sono cose ovvie e banali per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la questione.

    senza chiamare in causa i testi scientifici, i punti principali del discorso castrazione, per quanto riguarda i cani, sono:

    -la castrazione dal punto di vista comportamentale è un mezzo per prevenire o per risolvere [u]problemi relativi a comportamenti definiti "sessualmente differenziati"</u>, cioè collegati alla sfera degli impulsi sessuali e caratteristici dell'uno o dell'altro sesso (parlando di castrazione ci si riferisce specificamente ai maschi). dunque NON è un mezzo efficace (in certi casi è addirittura controproducente) nella risoluzione di tutti i problemi comportamentali.

    -i problemi comportamentali collegati agli impulsi sessuali del maschio vanno dalla semplice marcatura del territorio, alla ricerca più o meno ossessiva della femmina (fuga), fino a fenomeni di possessività nei confronti delle femmine, del territorio, delle risorse (cibo), possessività che può sfociare in aggressività di varia intensità,e che si va ad aggiungere alla naturale aggressività nei confronti di altri maschi; tutti questi comportamenti possono presentarsi a livelli di intensità limitata e naturale, o a livelli superiori che possono causare grave disagio alla relazione cane-uomo, arrivando fino ad essre incompatibili con la vita in famiglia.

    -i comportamenti che definiamo "sessualmente differenziati" hanno due componenti fondamentali: una "[u]ormonale</u>", strettamente legata alla fisiologia e agli ormoni, che funge da stimolo, ed una "[u]appresa</u>", nel senso che il cane si impara determinati comportamenti.

    -la castrazione "preventiva", effettuata prima della maturità sessuale del soggetto, impedisce che il cane impari determinati comportamenti; non sentendo alcuno stimolo, non sentirà mai la necessità di entrare in competizione per la femmina, o di tentare la fuga per cercarla.

    -la castrazione "terapeutica" (in senso comportamentale), effettuata a qualsiasi età del cane, modificando la componente ormonale della sua fisiologia, annulla gli stimoli che fanno scattare determinati comportamenti, ma se questi comportamenti il cane li ha imparati in precedenza [u]potrebbe non essere sufficente</u> ad evitarne la manifestazione. in ogni caso la castrazione riduce l'intensità nella manifestazione di questi comportamenti.

    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Anche secondo me stavate dicendo la stessa cosa e quoto tutto quanto il resto [:264]

    Ma la castrazione non dovrebbe essere "usata" solo come terapia, soprattutto su soggetti adulti... quindi:

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">joppijo ha scritto:


    Il discorso, riferito al topic di favolablu, non era relativo al fatto se il cane potesse subire influenze psicologiche negative o meno, ma sulla efficacia dell'evirazione del cane relativamente ai suoi comportamenti "anomali". Dunque, come si evince dalle ricerche scientifiche e dalle esperienze dirette, la castrazione (chimica e chirurgica) è utile solo nei casi in cui vi siano dei comportamenti sessuali eccessivi. Negli altri casi è praticamente ininfluente.
    Quindi, a cosa serve castrare un cane se non ne modifica il comportamento????? Non è forse meglio intervenire sul comportamento stesso ed evitare una mutilazione inutile???Scusami se ogni tanto invado il tuo territorio. Noto che gonfi il petto, hai piloerezione spinale, ringhi e strabuzzi gli occhi, ma un forum è per tutti, non solo per chi lo amministra o lo modera.

    Giovanni
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
    Pur essendio d'accordo che è meglio intervenire sul comportamento, non credo che la castrazione sia una "MUTILAZIONE INUTILE".

    Non capisco perchè quando si parla di sterilizzazione delle femmine, va da se che si fa per il bene della cagna, per evitare cucciolate indesiderate etc etc... se si parla di castrazione dei maschi invece... deve esserci per forza un problema comportamentale dietro per dover far subire questa [u]mutilazione </u> al cane [B)]

    I gioiellini vengono tolti a loro, non ai padroni... [][][]
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Geco, anche tu qui. Bene. Il discorso era relativo all'utilizzo della castrazione come risoluzione dei problemi comportamentali. Ora, ammesso che in effetti serve solo per i comportamenti anomali legati alla sfera sessuale (parliamo di soggetti adulti) in tutti gli altri casi (cioè in tutti gli altri problemi comportamentali) la sua utilità è =&lt;0 e quindi, in questi casi, inutile (una cosa che non cambia minimamente un comportamento, a livello comportamentale risulta essere INUTILE).
    Se poi vogliamo parlare di castrazione per altri motivi, relativi a problemi fisiologici, sappiamo tutti che anche in quei frangenti è necessaria (si parla di tumori ai testicoli ad esempio o di cani, come i meticci, che vengono sterilizzati perché non ingravidino nessuna femmina).
    Ma, ripeto, qui non si voleva trattare dell'utilità della castrazione in ambito fisiologico, bensì in ambito comportamentale....

    Giovanni
    Educare il tuo cane per educare te stesso

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