Che pesci metto nel 30 litri?

[Leon]

avendo sistemato il 70 litri con un bel mix di pesci, vorrei sistemare anche il 30 litri maturo da molto ... sono indeciso cosa metterci, per ora ci sono alcuni guppy che sistemerò altrove . ha substrato e piante .

mi piacerebbe averci dentro dei peci piccoli come avanotti ma non so quali... oppure usarlo x allevare avanotti di platy e guppy...

consigli??

[scalarebg]

Consigli????

Dipende tu che vuoi fare..... perchè se nel 70lt vuoi lasciare fare a madre natura allora il 30lt lo puoi utilizzare per altri pesci.

Se invece desideri vedere gli avanotti dei guppy e platy crescere sicuri allora tienilo come una nursey, e vedrai che ti darà soddisfazione, perchè lo utilizzerai davvero molto essendo questi dei pesci proliferi.

ciao da Ivan

[Big Fish]

non ti piacerebbe fare un bel 30litri di piante con pochi pesci? sarebbe una vasca che ti porta via meno tempo e faresti qualcosa di diverso rispetto a quello che hai già...

[Leon]

le piante ok ma voglio anche tenerci dei pesci, forse la soluzione migliore e usarla come nursey

magari costruendo un box dove mettere le femmine incinte con retino largo che permetterà ai piccoletti di sfilare nella nursey di 30 litri senza essere mangiati, che ne dite?

[Leon]

mi costruirò questa particolare nursey con bastoncini di plastica retino largo x acquari e silicone x acquari che ho gia! i bastoncini di plastica li posso trovare anche nel negozio x acquari o basta che sia plastica dura che va bene?

[scalarebg]

Il mio parere (personale), e non condiviso da tutti.....
è lasciare fare a madre natura..... ne salvi due? uno? ma tutto è avvenuto in maniera naturale e la soddisfazione è al 3000%, tanto con i guppy e i platy avresti comunque sempre il problema della nursey piena e da dover piazzare poi i piccoli.

Mentre vuoi mettere la bellezza di avere un altro quadro d'autore in casa tua?
In piccola scala riprodurre la magnificenza del creato che ci delizia gli occhi, e che ancora appare oscuro negli abissi?

Un piccolo giardino nel nostro salotto dove lasciarci incantare nei nostri momenti cupi, e deliziarci della serenita e armonia che sa trasmetterci?


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Se poi vogliamo creare un quadro d'autore perchè non seguire questi consigli:


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il fondo dell’acquario si può effettuare utilizzando un misto di graniglie, terre allofane (Akadama) e fertilizzante così composto:
1) a diretto contatto con il vetro di fondo è stato versato 10 g di Osmokote della Bayer
2) pomice (che non galleggia) di granulometria grossa, circa 2 litri
3) una manciata di carbone attivo
4) una manciata di torba in granuli
5) akadama originale grossa circa 2 litri granulometria 4 mm
6) akadama originale fine circa 2 litri granulometria 2 mm

La misura e la granulometria da utilizzare è studiata in funzione di un buon ricircolo dell’acqua al suo interno, il carbone è stato inserito per assorbire e rilasciare poi nel fondo il fertilizzante a lenta cessione quale è l’osmocote, la pomice è ricca di sostanze nutritive e molto porosa, facilità l’annidamento dei batteri nel fondo che scompongono le sostanze contenute al suo interno e le rendono disponibili alle radici delle piante contribuendo ad una crescita rigogliosa.
L’akadama è una terra allofana che proviene da un monte di origine vulcanica del Giappone e adatta alla coltivazione dei bonsai, ma in uso anche in campo acquaristico rinominata con nomi “miracolosi” dalle aziende del settore.
Ha un brutto difetto nel primo mese di funzionamento dell’acquario, assorbe i sali di calcio e magnesio, abbassando notevolmente il GH dell’acqua.
Per ovviare a ciò bisogna reintegrare i sali giornalmente preparando delle soluzioni come il grande Walter Peris insegna. (per chi vuole approfondire vedi www.walterperis.it)
Il colore di questa terra è bellissimo e contribuisce sicuramente al layout e all’effetto finale della composizione, inoltre l’akadama rende l’acqua cristallina.
L’altezza finale del substrato è nella parte destra dietro alta circa 6 cm a destra invece è circa 3 cm. Sul frontale intorno ai 2 centimetri.
Fertilizzanti che si possono utilizzare:
a mio avviso la linea Seachem che trovo sia la migliore quasi veramente un portento.
La possibilità di fertilizzare giornalmente seguendo il suo protocollo o secondo necessità può darti veramente grandi soddisfazioni. Il fatto di sapere (la Seachem indica sulle confezioni dei suoi fertilizzanti i componenti e le quantità) cosa versi in vasca rendono questi fertilizzanti “dosabili” secondo necessità.

Piante che puoi utilizzare:

Cyperus helferi
Rotala Wallichii
Rotala Rotundifolia
Vallisneria nana
Vallisneria spiralis
Vallisneria Americana
Glossostigma elatinoides
Ludwigia arcuata green
Ludwigia arcuata red
Macaca fluviatilis
Riccia fluitans
Echinodorus tenellus
Eusteralis stellata
Lilaeopsis Nuovae Zelandae
Microsorum pteropus “windelov”
Hemianthus micranthemoides

Per quanto riguarda le piante sono in gran parte a crescita veloce, questo perché con queste risulta più facile l’eliminazione di sostanze come NO3 e PO4 che possono alimentare una proliferazione algale.

Pesci:

Rasbora Heteromorpha 10 esemplari
Otocinclus affini 2 esemplar
Caridina Japponica 4 esemplari
Epalzeorhynchus Siamensis 2 esemplari

Manutenzione

Per quanto riguarda i cambi d’acqua, cambiare circa 10 litri ogni settimana con acqua di osmosi e reintegrare i sali con le soluzioni per aumentare il GH ed il KH.
Eseguire potature quasi giornalmente e comunque cercare di potare un tipo di pianta alla settimana, mai 2 insieme, per non aggravare l’acqua con dosi di fertilizzante non utilizzate e quindi a disposizione alle alghe.


ciao da Ivan

[Leon]

non è male come idea, anche se molto elaborata ,

tornando al discorso nursey, se son tanti gli avanotti e hanno riempito la vasca qualche figliata si può farla fare nella vasca dei grandi.. e contemporaneamente avere la vasca coi piccoli e selezione naturale nell'altra....

[scalarebg]

Allora Leon se hai già fatto la tua scelta, la rispettiamo... e vai avanti per la tua scelta.....

Noi da parte nostra i consiglie te li abbiamo dati....

Se il 30lt lo hai concepito come nursey..... porta avanti questo progetto.

ciao da Ivan

[Leon]

ok

[Big Fish]

ottimo intervento se mi permettete faccio alcune annotazioni:

le terre alofane si utilizzano principalmente per plantacquari molto spinti dove un manto erboso andrà a coprire la terra, si utilizza l'Akadama (terra non fertilizzata per bonsai) per risparmiare altrimenti esistono delle terre già pronte e fertilizzate come il MASTER SOIL della WAVE. Usare un substarto di questo tipo in un acquario poco o non abbastanza piantumato è un errore che porta a un risultato estetico deludente, personalmente la terra alofana a vista non la trovo cosi bella.
Mentre utilizzando un buon substrato fertilizzato coperto da un ghiaino fine permette un uso più flessibile della vasca in base alle proprie esigenze e non preclude di inserire piante esigenti, quindi è più adatto alla media degli acquari.

Riguardo al fondo fai da te: al punto 2) consiglio l'uso di lapilli vulcanici; 3) al posto del carbone consiglio l'introduzione diretta di specifici batteri per il substrato; 5) l'akadama di granulometria grossa la considero superflua inoltre alle lunghe può dare problemi affiorando in superficie quindi consiglio l'utilizzo di sola akadama fine che tra l'altro garantisce una buona permeabilità (molto superiore ai ghiaini).

La famosa linea di fertilizzanti Seachem è una delle migliori, ma è studiata per acquari molto piantumati inoltre ha lo svantaggio/vantaggio di essere composta di diversi prodotti per ogni elemento (Fe, K, P, N...) in modo da consentire a una mano esperta di dosare e personalizzare i singoli fertilizzanti in base alle esigenze reali della vasca. Aggiungo che l'uso adeguato sarebbe giornaliero dato che alcuni elementi non sono chelati quindi si degradano velocemente in acquario diventando indisponibili per le piante. Il generico delle linea, Flourish Seachem è molto concentrato e può dare problemi di alghe in più molti sostengono che il solo utilizzo di questo sia leggermente sbilanciato nella composizione e richieda l'integrazione con gli altri prodotti. Quindi diciamo che è in assoluto una delle tre migliori e più complete linee di fertilizzanti in commercio, ma non è consigliabile per un utente medio che si avvicina per la prima volta a un plantacquario. A meno che non abbia particolari esigenze e non faccia un plantacquario come quello in foto, è consigliabile optare per prodotti settimanali e più generici...

Piante come alcune di quelle elencate sono molto esigenti e per crescere bene richiedono almeno 0,8 Watt/litro di luce, inoltre quelle a stelo crescono molto e non sono adatte per piccoli acquari.

In conclusione: prima bisogna decidere che tipologia di vasca si vuole fare, se si dispone di abbastanza luce e Co2 poi agire di conseguenza adeguando la strumentazione tecnica e sciegliendo i materiali e le piante più adeguate alle nostre esigenze.