Rispondi CitandoIl piccolino ha cominciato a beccare da solo e a non volersi far imboccare più da me...
Come già ho anticipato sul mio post di presentazione, chiedo consigli sul mantenimento di un passero domestico trovato in campagna.
Brevemente (non troppo): sapevo già che di solito i genitori continuano a nutrire il piccolo che si avventura fuori dal nido; inoltre, reduce da piccolo da un paio di brutte esperienze con rondoni e passeri trovatelli, ero restio a raccogliere questo esserino che svolazzava presso le mie aiuole. Tuttavia, trovandosi nel bel mezzo della stradina dove posteggiamo la macchina, ed essendo ormai di casa due gatti allo stato semiselvatico (di cui una con una nidiata di cuccioli in allattamento), mi sono deciso a raccoglierlo. Finora l'ho nutrito con omogeneizato al manzo o al pesce e con un pastoncino a base di acqua, biscotti e rosso d'uovo. Notando che le feci erano semiliquide e spesso del colore e della consistenza di ciò che mangiava, ho ipotizzato che mal tollerasse una dieta monotona e abbozzata sul momento. Per questo qualche giorno fa mi sono procurato un pastoncino a base di uovo e miele consigliatomi dal commerciante cui mi sono rivolto, e un altro a base di insetti, molluschi e crostacei. Li ho mescolati entrambi con un pò di acqua a temperatura ambiente e glieli ho somministrati con un chucchiaio di fortuna (un filo di ferro plastificato piegato in due e intrecciato con cui immetto direttamente in gola il cibo). Il piccolo ha subito gradito e le sue feci sono identiche a quelle che i passeri allo stato libero lasciano sulle ringhiere dei balconi. Preciso che quando l'ho trovato aveva già un buon piumaggio e svolazzava energicamente in orizzontale per molti metri. Ha sin dall'inizio aperto spontaneamente il becco (con i bordi ancora gialli) di fronte al cibo (anche perche non entro la mia mano nella gabbia, ma gli porgo quel "cucchiaio" fai da te attraverso le sbarre. Adesso sono quasi tre settimane che si trova sotto le mie cure, è messo in una gabbietta in un pozzoluce tranquillo dove non subisce stress per movimenti nelle vicinanze o per rumori forti (cè caldo anche di notte e se dovesse piovere lo terrei dentro). Sul fondo della gabbia ho messo la sabbietta che vendono appositamente nei negozi di animali, inoltre ho messo due trespoli, un beverino con acqua e due mangiatoie con i pastoncini, nel caso in cui volesse provare a nutrirsi autonomamente.
Ora vorrei sapere se sto commettendo degli errori che possono essere fatali per il piccolo, se devo aggiungere qualche altro accessorio nella gabbia e soprattutto quando potrò cominciare a lasciargli aperta la porticina, perchè a vederlo tutta la giornata lì dentro solitario dietro le sbarre, lui che è nato per essere libero e felice o divorato piuttosto che incarcerato, mi mette una tristezza infinita.
Si accettano volentieri consigli, critiche, commenti e scappellotti (morali
Il piccolino ha cominciato a beccare da solo e a non volersi far imboccare più da me...
Ciao Kalgara,leggi il primo post di questa sezione = piccoli nidiacei, cosa fare - tutorial.
Spiega come salvare i trovatelli.
Ciao.Giulio G.
Piano piano,senza fretta,un passo alla volta.
l'ho letto...
LA piccolina (ho scoperto che è femminuccia![:30]) oggi è rimasta tutto il giorno fuori dalla gabbietta. L'ho dovuta fare uscire io perchè anche se le ho lasciato le porticine aperte, neanche le calcolava... Che bellina saltava da un vaso all'altro e si nascondeva tra le piante, provando a beccare gli insettini... E poi esplorava... Se non la disturbavo io non ci provava nemmeno a volare! Appena mi vede scappa (se non le do la pappa), soffro già di amore non corrisposto![V] Ah, le donne![)]
l'amore "non corrisposto" di cui parli è un ottimo segno. hai detto bene che sono uccelli nati liberi, ed è liberi che devono stare. io pure ho un passerotto, presto posterò le foto per avere consigli su come e dove liberarlo e soprattutto se è gia pronto ad andare. non so che età abbia ma a me sembra autonomo. all'inizio non aveva paura di me, poi ho cominciato a "trascurarlo" (per modo di dire), nel senso che lo lasciavo da solo e lo prendevo solo per imbeccarlo, dopodiche lo rimettevo subito in una stanza da solo. ora appena avvicino alla sua gabbietta si agita e se metto la mano dentro fa di tutto per non farsi acchiappare e io sono soddisfatta. considera che se non ha paura di noi, non avrà paura da libero nemmeno degli altri umani e potrebbe facilmente essere catturato o comunque l'integrazione con i simili diventa piu difficile. invece in questo modo non si avvicinerà alle persone e non correrà rischi, starà solo con i suoi simili... [:I]
Sono d'accordo, anche se non mi dispiacerebbe che una volta diventata adulta e in grado di volare, diventaasse "di casa", continuando a servirsi del posto in cui è stata accudita. Per il momento incrocio le dita e spero che tutto continui ad andare bene.
L'uccellino è volato via!!E senza neanche salutare!!
Maggiori informazioni qui!
Permessi di Scrittura