Prenderci la responsabilità di crescere e accudire un cagnolino, per noi, è stato un passo mica da ridere. Ce l'abbiamo messa tutta, e per ora stiamo avendo grandi soddisfazioni. Avevamo entrambi - Giulia e io - qualche esperienza precedente, il cane dei nonni, quello dello zio cacciatore, cose così. Ma un peloso nostro, con cui condividere la vita, è stata una rivoluzione. Ed è davvero bellissimo. Mi domando, purtroppo, come sia possibile, nel 2008, accostarsi a un'esperienza del genere senza cercare tutte le informazioni possibili. Non ci possono essere giustificazioni, al giorno d'oggi, basta usare un computer o andare in libreria. Per dire, Obi abbiamo dovuto prenderlo a neanche 50 giorni, e come prima cosa mi sono precipitato a cercare consigli o esperienze di altri, per la paura dei potenziali problemi dell'adozione precoce (e ho trovato il forum di Inseparabile).
Pian piano, ci siamo fatti la nostra esperienza personale, cercando di essere attenti a ogni problema o dubbio sul comportamento e sull'educazione, trovando tante risposte utili, seguendo molti pareri, leggendo il più possibile. In una parola, abbiamo imparato. E con noi, ha imparato tante cose il piccoletto. Niente di difficile, sono bastate un po' di voglia di fare e soprattutto umiltà.
Poi si va in giro, e chiaramente si socializza tantissimo: Obi con gli altri quadrupedi, noi con i loro padroni. E cominciano le note stonate. Gente che si fa trascinare dal botoletto di cinque chili, e poi si lamenta (ma non prova nemmeno a educarlo). Il classico tipo che non fa avvicinare il cane perchè "è cattivo", e lo strattona via magari mollandogli due sberle. Cane che magari, la volta che trova un suo simile socializzato decentemente, si scopre tranquillissimo, bastava lasciarlo fare. Quella che è sempre incazzata perchè trova i bisogni in casa, e ti racconta che gli mette il muso nella pipì, eppure non impara, e nel frattempo il pelosetto la sta facendo in strada e lei non si sogna di premiarlo. Uno che gridava come un'aquila di smetterla al cagnolino che abbaiava, ottenendo chiaramente l'effetto contrario. E così via. Non avete idea di quanti siano, a fare cose così.
Questa riflessione mi è venuta in mente qualche giorno fa. Obi non è mica un draghetto dell'obedience, non ha ancora sei mesi, è vivace e casinista. Ma il NO è il NO, il LASCIA anche, SEDUTO, TERRA e RESTA li fa bene, non cammina tanto al piede ma non tira il guinzaglio. E quando è libero, il VIENI non si discute (almeno da quella volta che non è venuto, in un parco, e allora me ne sono andato io, nascondendomi. Ha preso una paura quando si è reso conto di essere da solo, che quando dopo tre minuti sono sbucato fuori se la è fatta addosso correndomi incontro. Ecco, credo che questa di "abbandonarlo" per un poco sia stata in assoluto la punizione più severa, non lo abbiamo mai toccato neanche per uno scapaccione).
E allora, ero a bere l'aperitivo, e dovendo entrare nel bar a pagare, gli ho dato il terra-resta (appena fuori dalla soglia, sotto il mio controllo visivo, in zona pedonale), e sono andato alla cassa. Obi è andato giù tranquillo, ed è rimasto lì ad aspettare guardandomi. Quando sono uscito, gli ho dato la crocchetta con coccola, poi gli ho dato il seduto per rimettergli il guinzaglio, e altra crocchetta. Una signora (giovane) viene lì e mi dice:"Ma lei fa l'addestratore? Come ha fatto a insegnargli? Il mio non capisce niente..."
Addestratore! Per un terra-resta, e un seduto. Ecco, questo è un esempio di quelle che sono la cultura e l'attenzione "medie" sull'educazione e la gestione di un cane. Che poi, davanti ai problemi di un cane non educato e ingestibile, possono degenerare negli abbandoni, o peggio. Che tristezza.
Allego uno strepitoso "terra" di Obi (LOL), mentre mi stavo occupando di cose più serie (cioè bermi birrette)
Un salutone a tutti![u]</u>