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Discussione: PROGETTO ARA DI SPIX

  1. #1
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    PROGETTO ARA DI SPIX

    Chiediamo la vostra attenzione:

    questo è un annuncio di massima importanza che richiede il Vostro sostegno!
    L'ara di Spix è una delle specie animali a maggior rischio di estinzione, dobbiamo impegnarci tutti perchè questo animale possa riprodursi e ripopolare l'habitat naturale.
    E' un impegno importante che dovrebbe coinvolgere le nostre coscienze per il futuro di ognuno di noi.

    La riuscita di questo progetto è la vittoria della vita, la speranza nel futuro, il coraggio di una lotta.

    Uniamoci e saremo diventati un granello di quella edeniana spiaggia che è speranza di sopravvivenza per questo nostro pianeta.


    Potete clikkare qui: http://animalsdivulgationtrust.apa-i...ions.asp?id=28 per scaricare e stampare il pdf e distribuirlo presso aziende, professionisti,
    negozi e ovunque lo riteniate utile per raccogliere fondi. Aiutateci. Grazie!

    Abbiamo bisogno di 700 euro per il trasposto in Germania di sieri di Ara di Spix ed Ara di lear e le successive Analisi.
    E' importante perché senza queste analisi non possiamo effettuare i trasferimenti degli animali, che servono per i nuovi accoppiamenti.


    Potete donare a:
    Animals Divulgation Trust BANCA INTESA - SANPAOLO IBAN: IT55O0306934090100000001754
    Indicando la causale: "Ara di Spix"

    Vi invito a leggere questo articolo del Dottor Crosta per comprendere la situazione attuale di questa specie: l'Ara di Spix.


    Presley ed il Dottor Crosta Lorenzo

    L’Ara di Spix (Cyanopsitta spixii)
    Dr. Lorenzo Crosta
    Veterinario Ufficiale
    del Programma di Recupero dell’Ara di Spix




    L’Ara di Spix è un pappagallo di media taglia, la cui lunghezza totale non supera i 60 cm. Il colore azzurro, si fa più tenue sulla testa, dove diviene quasi grigio, mentre è decisamente più scuro sulle ali. Le aree di cute nuda sulla faccia (tipiche degli ara), sono grigio chiaro nei giovani e grigio scuro nei soggetti adulti. Inoltre i giovani presentano sul dorso del becco superiore una striscia longitudinale color corno, che manca nel becco nero degli adulti. Non esiste un chiaro dimorfismo sessuale, anche se pare che le femmine abbiano alcune piume biancastre sparse sul capo e sul collo, che mancherebbero nei maschi. L’Ara di Spix fa parte del gruppo delle cosiddette Are blu. Altri nomi con cui viene indicata sono: Spix’s Macaw e Little Blue Macaw (Inglese), Ararinha Azul (Portoghese), Spixara (Tedesco), Ara de Spix (Francese), Guacamayo de Spix (Spagnolo). Al gruppo delle Are blu afferiscono 4 specie divise in due generi: Anodorhynchus, che comprende Ara giacinto (A. hyacinthinus), Ara di Lear (A. leari) e Ara glauca (A. glaucus), e appunto Cyanopsitta con la sola specie C. spixii. Il nome Cyanopsitta significa proprio pappagallo blu, mentre spixii deriva da Johann Baptist von Spix, naturalista e medico tedesco che, inviato in Brasile per descrivere la fauna locale e collezionarne esemplari, catturò (letteralmente abbatté) un Ara di Spix nel 1819 e la riportò in Germania imbalsamata. Anche se il colore azzurro avvicina l’Ara di Spix alle altre tre are blu, si suppone che la relazione tassonomica più vicina sia con le Are di media taglia del genere Propyrrhura (Primolius, secondo alcuni zoologi), comunque Ara maracana, couloni e auricollis, per interderci. L’areale di distribuzione dell’Ara di Spix non è mai stato vasto, ma si suppone che comprendesse buona parte del territorio della Gerais. Pertanto si pensa che neppure il numero totale di questa specie mai abbia raggiunto cifre altissime. Comunque l’ultima zona di distribuzione conosciuta comprendeva la Caatinga, una piccola zona nello stato di Bahia (Brasile nord-orientale).

    Status dell’Ara di Spix e tentativi di recupero della specie.
    Come credo tutti sappiano, l’Ara di Spix è estinta in natura: l’ultimo esemplare libero, un maschio che faceva coppia con una femmina di Ara di Illiger (Propyrrhura maracana), scomparve durante l’ottobre dell’anno 2000. Questo fatto risultò tragico per i membri del Comitato Permanente per il Recupero dell’Ara di Spix (CPRAA), che durante gli ultimi 10 anni si erano sforzati, sia con il lavoro sul campo, sia con notevoli aiuti finanziari, per mettere in atto un piano di recupero e possibilmente di reintroduzione. Il piano originale prevedeva l’introduzione di una femmina di Ara di Spix affinché si accoppiasse con l’ultimo maschio libero. In effetti così fu fatto e la femmina nº 7 [ogni Ara di Spix ufficialmente riconosciuta ha un numero di Studbook (libro genealogico) che la identifica], fu portata nella regione della Caatinga nell’Agosto 1994. Questa femmina proveniva dalla natura (cioè non era nata in cattività). Era stata catturata nel 1987 e c’erano ottime probabilità che fosse la compagnia originale dell’ultimo maschio libero. Dopo quasi un anno di acclimatazione e di lavoro preparativo, la femmina di Spix fu rilasciata nel marzo del 1995. Già in luglio dello stesso anno faceva coppia con il maschio, anche se spesso la femmina di Ara di Illiger si univa al gruppo in un trio. Purtroppo, verso la fine di luglio dello stesso anno si persero le tracce della femmina rilasciata e si suppose che fosse morta, forse per mano di un predatore, forse per un incidente, probabilmente per una collisione con le linee dell’alta tensione.

    A questo punto si decise di provare un’altra strada: il rilascio in natura di pulcini provenienti dalla cattività. Sinteticamente, il piano prevedeva tre fasi:
    1. trasferire delle coppie fertili e produttive di Ara di Illiger (Propyrrhura maracana) nella zona della Caatinga, dove l’ultima Spix volava ancora libera; 2. sperimentare la introduzione di uova fertili di Ara di Illiger nel nido della coppia mista (C. spixii – P. maracana), che nel frattempo si era riunita, col fine di verificare se la coppia mista Spix-Maracana, fosse in grado di covare e poi allevare con successo una nidiata di pulcini della stessa specie di uno dei soggetti delle coppia mista; 3. se tale esperimento avesse avuto successo, tentare un procedimento analogo, ma con uova fertili di Ara di Spix. Benché il piano fosse ben avviato, tutto ebbe una brusca interruzione quando l’ultimo maschio libero scomparve, nell’ottobre del 2000. Ciò, assieme ad altre poco confortanti notizie sia tecniche, sia politiche, si tradusse, nel corso dell’anno 2002, nello scioglimento del CPRAA, e nella successiva costituzione di un nuovo Working Group (Gruppo di Lavoro), di cui fanno parte alcuni entie ONG Brasilani (Conservation International do Brasil, Fundaçao Garcia D’Avila, Fundaçao Parque Zoológico de São Paulo e Lymington Foundation), ed alcune Istituzioni non Brasiliane (Loro Parque Fundación – Spagna, Al-Wabra Breeding Center – Qatar e ACTP Deutschland - Germania). Il tutto con il benestare e sotto la supervisione dell’Istituto Brasiliano per l’Ambiente e per le Risorse Naturali Rinnovabili (IBAMA). Naturalmente del nuovo working group non fanno parte alcuni membri del precedente CPRAA, i quali o non aderivano alla politica gestionale del prosciolto comitato, oppure non sono stati ritenuti necessari in questa prima fase del progetto.


    Attualmente, il nuovo progetto prevede varie azioni, che possiamo sintetizzare come segue:

    • costituzione di due o più centri di riproduzione delle Are di Spix in Brasile;
    • costituzione di uno o più centri di riproduzione delle Are di Spix in altri Paesi;
    • addestramento ed educazione specifica del personale addetto ai centri di recupero.

    Se tutto procedesse come si spera, qualora il numero dei soggetti che rientrano nel nuovo progetto aumentasse, sia attraverso la riproduzione in cattività, sia per l’adesione di proprietari che al momento non fanno parte del working group, sono allo studio sia la possibilità di smistare i riproduttori in più centri coordinati da IBAMA e dal working group, sia quella di tentare un rilascio in natura con una delle tecniche già dimostratesi efficaci con altre specie. Ma quest’ultima fase avverrebbe solo se il numero dei soggetti in cattività superasse i 200.

    La situazione attuale
    Al momento del riconoscimento ufficiale dell’International Studbook (ISB - “Libro Genealogico Internazionale”), nel 1991, le notizie circa il numero esatto di Are di Spix in cattività, erano piuttosto nebulose (in realtà esistevano relazioni circa un numero di soggetti variabile fra 11 e 17). Comunque fosse, all’istituzione dell’ISB furono riconosciute 15 Are di Spix in cattività nel mondo. Di queste, 11 erano considerate “fondatrici”, cioè uccelli non imparentati e pertanto importantissimi dal punto di vista genetico, e 4 soggetti nati in cattività. Dopo che il Governo Brasiliano, attraverso IBAMA, emise un’amnistia internazionale per questa specie, dichiarando che gli animali in possesso dei membri del CPRAA non sarebbero stati confiscati, un proprietario privato svizzero, Joseph Hämmerli, si aggiunse al CPRAA, aumentando così il numero ufficiale dei soggetti a 18, di cui 12 fondatori. Al momento in cattività esistono circa 75 Are di Spix. Il numero esatto non si conosce, dal momento che di alcuni soggetti si sospetta l’esistenza, ma dati certi non sono disponibili. Di tali 75 uccelli circa, meno di 20 fanno parte al momento del piano di recupero internazionale. Fortunatamente molte di queste Are sono fondatrici, quindi con i dovuti calcoli quasi l’80 % del patrimonio genetico originale è al momento disponibile per il progetto.
    Inoltre gli altri proprietari di Ara di Spix hanno messo a disposizione i propri dati e presto ufficializzeranno la loro partecipazione al progetto ed al nuovo working group, aumentando così il numero di riproduttori ufficiali.


    Presley
    Questo soggetto ha rappresentato un fatto curioso, che ha per lo meno il merito di avere portato l’opinione pubblica a conoscenza del grave stato della specie.
    Presley è un maschio di Ara di Spix, che ha vissuto, clandestinamente negli USA, in compagnia di un’Amazona auropalliata per circa 20 anni, Alla morte dell’Amazzone, la sua proprietaria si è rivolta ad una associazione protezionista (WPT), che scoperto con stupore di che pappagallo si trattava, ha contattato la USFWS (ente governativo USA per le risorse forestali) per decidere cosa fare. USFWS ha subito contattato IBAMA, suo omologo brasiliano. I due enti ufficiali (USFWS e IBAMA) si sono coordinati per organizzare il rimpatrio di Presley, che è puntualmente avvenuto. Dopo circa due anni presso lo Zoo di Sao Paulo, al momento Presley è ospitato in una diversa struttura, sempre nello Stato di Sao Paulo. Presley ha molto migliorato le sue condizioni fisiche ed anche le ultime analisi che ho effettuato lo dimostrano, ma è comunque un pappagallo anziano. Il suo patrimonio genetico è importante e pertanto è accoppiato con una femmina di ottima genealogia, ma le probabilità che si riproduca sono scarse, perché, come già detto, sta invecchiando ed ha un po' di acciacchi tipici dell'età.




    Bibliografia:
    • Bampi MI & Da-ré M: Recovery Programme for the Spix’s Macaw /Cyanopsitta spixii). Conservation in the wild andReintroduction Programme. Proc. IIIº International Parrot Convention – Loro Parque – Tenerife, 1994, pp. 188-194.
    • De Soye Y and de Melo Barros Y: Saving the Spix’s Macaw Cyanopsitta spixii — a Captive Management and Species Recovery Handbook. Instituto Brasileiro do Meio Ambiente e dos Recursos Naturais Renováveis/Loro Parque Fundación, Brasilia 2003. (in preparazione).
    • Juniper T & Parr M: Parrots. A Guide to Parrots of the World. Pica Press, England, 1998, pp. 142-143, 419-420. ISBN 0300074530.
    • Juniper T: The Spix’s Macaw recovery program – A review. Proc. Vº International Parrot Convention – Loro Parque – Tenerife, 2002, pp. 101-118.
    • Juniper T: Spix’s Macaw. The Race to save the World’s Rarest Bird. Four Estate publisher, London, England, 2002. ISBN 1841156507.
    • Joshua S: Cyanopsitta spixii: DNA and Fingerprinting. Proc. IIIº International Parrot Convention – Loro Parque – Tenerife, 1994, pp. 79-84.

    Clizia
    http://www.associazioneitalianarecuperoanialiselvatici.or g

    \"Bisogna rispettare il dolore di chi non ha parole, il diritto di chi non ha difese\" ( Virgilio )

  2. #2
    Senior Member

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    Grazie per le donazioni ricevute, abbiamo raggiunto la cifra di 500 euro in pochissimi giorni.
    Questo indica la grande sensibilità che è in Voi.

    Un ultimo sforzo, il Vostro aiuto è fondamentale.

    Appena avremo notizie sul Progetto Ara di Spix le pubblicheremo.

    Grazie!

    Nadia

    \"IL POTERE LOGORA CHI NON CE L\'HA\"
    G. Andreotti

    La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che ispira meno pietà alle persone che la provocano.
    François de La Rochefoucauld

    \"Yes, we can\" O.

  3. #3
    Senior Member

    User Info Menu

    Vi riporto gli ultimi aggiornamenti piu' ulteriori chiarimenti ricevuti direttamente dal Dott Crosta e dall'ADT. E' un comunicato ufficiale, per cui ve lo riporto pari pari.

    Lorenzo Crosta, DVM

    Consulenze Aviari e per Animali Esotici e da Zoo

    Cell. + 39-348-8751171

    Email: lorenzo_birdvet@yahoo.com





    A tutti coloro che possono essere interessati:



    dopo che mi sono stati segnalati e ho potuto leggere commenti più o meno curiosi, più o meno gentili, ma a volte anche piuttosto insinuanti, circa la raccolta fondi promossa dall’Animals Divulgation Trust (ADT), mi sembra doveroso chiarire quali siano le finalità di tale raccolta.

    Premetto che, secondo me, il messaggio era già piuttosto chiaro: i soldi servono per inviare dei sieri di sangue (di Ara di Spix e Ara di Lear), in Germania, per portare a termine le analisi e le ricerche su tali campioni.

    In qualità di veterinario ufficiale dei due programmi, m’illudevo che la mia sola partecipazione a tale raccolta fondiavrebbe dovuto fugare ogni dubbio: infatti credo che, al di là delle mie capacità professionali, nessuno potesse mettere in dubbio la mia onestà. O meglio, se qualcuno pensa che io sia disonesto, che almeno si ammetta la mia totale e disinteressata dedizione a questi due programmi di recupero, per i quali io e la dottoressa Timossi doniamo, ogni anno, l’equivalente di circa 8.000 €.



    Comunque, per definire una volta per tutte la questione, credo sia necessario fare un passo indietro: come dovreste sapere, i due pappagalli di cui scrivo, sono o rappresentati solamente in cattività (Ara di Spix), o sono in grave pericolo d’estinzione (Ara di Lear). Per semplicità, diremo che gli esemplari in cattività sono mantenuti da holders privati e pubblici, in Brasile ed in altri Paesi, e che le loro strutture sono state approvate da IBAMA, l’Istituto Brasiliano per l’Ambiente e per le Risorse Naturali Rinnovabili (ora ICMIO), che gestisce e coordina i programmi.

    Durante le riunioni dei tecnici e degli holders, si prendono varie decisioni e si approva un budget per le diverse attività. Nell’ultimo budget, non era stato deciso chi si dovesse fare carico delle analisi del sangue non routinarie, che al momento non sembravano una priorità (tutte le analisi di routine si effettuano in Brasile).

    Dopo alcuni avvenimenti, si sono resi necessari ulteriori accertamenti, che possono essere realizzati solo in due diversi istituti universitari in Germania. I sieri sono pertanto stati inviati al veterinario ufficiale (cioè a me), che, oltre ad avere pagato personalmente 250 € per questo invio dal Brasile, ha dovuto, per ovvii motivi segnalare l’importazione alle Autorità competenti. Il blocco delle importazioni per l’Influenza Aviare, allora e tuttora in corso, ha rallentato tutto il processo ed i sieri sono al momenti stoccati in un istituto ufficiale in Italia.

    Ora, che finalmente i sieri sono stati dichiarati non a rischio, devono proseguire per la Germania. Il problema è che non possono essere spediti con i normali corrieri, che non garantirebbero il mantenimento di alcuni parametri necessari (catena del freddo, ecc), e quindi ci dobbiamo rivolgere ai trasportatori di materiale biologico autorizzati, altrimenti il Ministero della Salute giustamente li blocca, sequestra e distrugge. Il trasporto di materiale biologico costa, come minimo, circa 350 € a spedizione, per spedire a due diversi laboratori sono quindi circa 700 €.



    I coordinatori del programma (quindi IBAMA o, se preferite ICMBIO) sono perfettamente a conoscenza della richiesta fondi, come si può evincere dallo stralcio d’una email, inviata come risposta a chi chiedeva chiarimenti:



    "The fundraising activities were an initiative of Dr. Lorenzo Crosta, the official veterinarian consultant of the Lear’s and Spix’s Maca captivity breeding program. These programs are coordinated by the Brazilian Government, through the Institute Chico Mendes of Biodiversity Conservation (previously IBAMA).

    Dr. Crosta is an excellent partner, and donates his time and efforts to the programs.

    We shipped many blood samples of Lear’s and Spix’s Macaws from Brazil to Italy, as there are some tests that cannot be done in Brazil. The samples that are in Italy must be shipped to Germany, and Dr. Crosta is in charge of taking care of these procedures, and he is also trying to raise funds to take the samples to Germany and pay for the exams, so he is in direct contact with the organization that is raising funds."



    Traduzione:



    "Le attività di richiesta di finanziamento sono un’iniziativa del Dr. Crosta, veterinario ufficiale dei programmi di riproduzione in cattività dell’Ara di Lear e di Spix. Questi programmi sono coordinati dal Governo Brasiliano attravers l’Istituto Chico Mendes per la Conservazione della Biodiversità (precedentemente IBAMA).

    Il Dr. Crosta è un partner eccellente e dona gratuitamente il suo tempo e i suoi sforzi ai programmi.

    Abbiamo inviato molti campioni di sangue delle Ara di Lear e Spix dal Brasile in Italia, dal momento che ci sono alcune analisi che non possono essere realizzate in Brasile. I campioni sono in Italia ed il Dr. Crosta è incaricato di occuparsi di queste procedure e sta anche cercando di raccogliere fondi per l’invio dei campioni in Germania e per pagare le analisi, quindi è in diretto contatto con l’organizzazione che raccoglie i fondi."



    A questo punto entra in gioco l’ADT, associazione con la quale ho stabilito un’ottima collaborazione. A differenza di molte altre associazioni, che chiedono molto, senza avere una finalità precisa o concreta e non danno mai nulla in cambio, l’ADT, nella persona dlla Signora Nadia Ghibaudo, mi ha chiesto se l’associazione che lei rappresenta potesse fare qualcosa per il Programma Spix… vista la necessità di fare la spedizione e considerato che mi sembrava stupido mobilitare tutta la burocrazia necessaria per verificare chi, fra gli holders, volesse farsi carico ANCHE di questa spesa (si parla di persone e/o istituzioni che sborsano decine di migliaia di Euro ogni anno), ho creduto che questa fosse una buona iniziativa, e ciò per almeno due motivi:



    1. avremmo potuto mandare un segnale d’interesse dal nostro Paese, dove le iniziative sui pappagalli sono purtroppo ancora limitate a quelle che fanno notizia, tipo grossi sequestri, grosse catture, ecc.;

    2. si sarebbe potuto trattare dell’inizio di un aiuto costante a due programmi di conservazione che, come tutti i programmi del genere, considerano importante ogni centesimo donato.



    Purtroppo, per l’azione insisente e serpentiforme di pochi personaggi in malafede, una buona iniziativa ha corso il rischio, ma grazie al cielo non è accaduto, di essere inquinata da sospetti e pettegolezzi. Per fortuna in alcune liste ci sono ancora persone intelligenti, non influenzabili e prive di preconcetti, che hanno aiutato molto questa raccolta fondi, che è arrivata a racimolare i 700 Euro necessari all’invio, ma che potrebbero aumentare di altri 1.200 circa, se volessero pagare anche le analisi.



    Comunque sia, questa mia lettera ha il solo scopo di evitare che le persone oneste nei forum possano farsi fuorviare, nel loro giudizio, da pochi personaggi in malafede; tanto i furbi, i disonesti ed altri consimili, penseranno sempre da furbi e da disonesti.



    Cordialmente,

    Dr. Lorenzo Crosta



    Per chiudere, l'ADT dichiara:



    E' doveroso che la sottoscritta, in qualtà di Presidente dell’Animals Divulgation Trust esponga, in chiusura, il punto di vista dell’Associazione che rappresenta.

    Questa Associazione non ha alcun tipo di profitto e la sola finalità per cui si occupa di un progetto come quello delle Ara di Spix, nasce dallo stupore nel vedere che in tanti anni un argomento di tali contenuti nel nostro Paese non sia stato portato all’attenzione pubblica, nonostante l’importanza biologica che riveste.

    Avendo stabilito con il Dottor Lorenzo Crosta e la Dottoressa Linda Timossi un rapporto perseguente le medesime finalità divulgative e informative, ed avendo l’Associazione tra le mission proprio la divulgazione, nulla è parso più logico che aiutare un programma tanto importante pur accompagnandolo con modesti ma costanti apporti, intendendo intervenire proprio in quelle fasi di possibile stasi dovute a meri problemi burocratici, oltre che ritenendo importante per qualsivoglia progeto di questa serietà e levatura, qualsiasi apporto seppur piccolo. E’ sufficiente osservare che attività come queste sono perseguite da ogni Associazione che si rispetti.

    Inoltre, il solo rendere nota l’esistenza del Progetto Ara di Spix è di per sé un immenso arricchimento dello scenario scientifico di un Paese, il nostro, tenuto a digiuno completo del progetto riguardante animali come questi o se se ne è parlato è sempre stato in maniera poco esaustiva.

    Il senso di responsabilità quando si intende occuparsi no-profit di animali ha un peso immenso anche quando NON si menzionano programmi in corso ed, in ogni caso, bisognosi del supporto e monetario e mediatico.



    Al di là delle vergognose, tendenziose parole di cui ho sentito e sulle quali stendo un pietoso velo, ribadisco che l’Associazione Animals Divulgation Trust intende perseguire questa linea di condotta seguendo la via a sempre ad essa appartenente di massima trasparenza, al contrario di chi manovra convulsamente nel sottobosco della mala coscienza. Per cui appena il pagamento avverà, verrà pubblicato il bonifico e, come dai primi aliti vitali di questa Associazione, i conti sono a disposizione di ogni iscritto che ne faccia regolare richiesta.



    Un buon lavoro a tutti, se e quando di lavoro si tratta.



    Nadia Ghibaudo.

    Se fossi piu\' simpatico sarei meno antipatico.

  4. #4
    Member

    User Info Menu

    PAGAMENTO TRASPORTO SIERI SPIX E LEAR

    Vi comunichiamo l'avvenuto pagamento del trasporto dei sieri di Ara di Spix e Ara di Lear per la Germania, effettuato attraverso un trasporto speciale per materiale biologico, assolvendo al compito assuntoci di raccolta fondi in aiuto al Progetto Ara di Spix e Lear.



    Grazie per il vostro sostegno!



    Per chi fosse interessato, è possibile scaricare il pdf del pagamento qui:
    http://animalsdivulgationtrust.apa-i...OARADISPIX.pdf


    Il dottor Lorenzo Crosta e l'Animals Divulgation Trust ringraziano tutti per il sostegno!!
    Clizia
    http://www.associazioneitalianarecuperoanialiselvatici.or g

    \"Bisogna rispettare il dolore di chi non ha parole, il diritto di chi non ha difese\" ( Virgilio )

  5. #5
    Senior Member

    User Info Menu

    Il dottor Crosta ci ha comunicato che il pagamento delle analisi dei sieri inviati in Germania e straordinari rispetto al piano di marcia, verranno pagati dal [u]Loro Parque</u>.
    Anch'essi, come il trasporto dei sieri, rientravano tra le spese non previste per quanto rivelatisi essenziali durante lo sviluppo del complesso Progetto Ara di Spix ed Ara di Lear.

    Grazie a tutti per l'attenzione ed il sostegno offerto.
    Sottolineo che sostenere anche solo moralmente un Progetto di tale rilevanza ha un profondo significato biologico ed una grande importanza per tutto il nostro Pianeta.

    Ciao.
    Nadia

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    G. Andreotti

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