Adesso pare (Telegiornale Mediaset) che i cinesi stiano massacrando anche i gatti, facendoli oltretutto morire di fame ingabbiati....!!!
vi invio una lettera che ho ricevuto alcuni giorni fa da un Giovane ma
importante poeta Tibetano esule in India, Tenzin Tsundue. Il 10 Marzo
partirà la lunga marcia dei Tibetani per tornare nel loro paese. Per
favore potreste leggere queste righe e diffonderle?
Lucia Gazzino
P.S. Se voleste sapere di più su Tsundue il sito è
http://www.friendsoftibet.org/tenzin/
Caro Amico/ Cara Amica
E' arrivato il tempo per me di tornare in Tibet. L'ultima volta che ci
andai nel 1997 – dopo la mia laurea – fui arrestato dalle autorità
cinesi; sono stato picchiato interrogato e mi hanno lasciato senza
cibo,
quindi venni espulso dal Tibet dopo che mi avevano tenuto rinchiuso in
prigione per tre mesi a Lhasa e Ngari. Avevo raggiunto il Tibet a
piedi
da solo attraversando le montagne Hymalaiane partendo dal Ladakh.
Undici anni dopo ritornerò in Tibet a piedi anche questa volta . Senza
chiedere il permesso ritornerò a casa mia. Perchè dovrei preoccuparmi
dei documenti emessi dal regime coloniale cinese, che non solo ha
occupato il Tibet, ma anche ha messo il Tibet sotto un regime
militare e
fa vivere il nostro popolo in tirannia e sotto una brutale repressione
giorno dopo giorno da cinquant'anni?
Il 2008 è una grande opportunità che il movimento tibetano ha di
mostrare le ingiustizie che i tibetani stanno subendo proprio mentre
la
Cina sta per attrarre l'attenzione dei media internazionali.
Prenderò parte alla marcia "del ritorno" che partirà da Dharamsala
verso
il Tibet, e viene organizzata dal "Movimento d'Insurrezione del
Popolo
Tibetano" uno sforzo comune messo assieme da cinque grandi
Organizzazioni non governative tibetane: Il congresso dei giovani
tibetani, L'associazione Donne Tibetane, Il Movimento Tibetano
Gu-Chu_Sum (un associazione di ex-prigionieri tibetani), Il Partito
Democratico tibeano, e gli Studenti per la libertà del Tibet, India.
La marcia inizierà il 10 Marzo 2008, da Dharamasala, la capitale dei
Tibetani in esilio, attraverserà Delhi e poi si dirigerà verso il
Tibet.
Camminando per sei mesi, raggiungeremo il confine con il Tibet proprio
nel momento in cui ci sarà l'apertura dei giochi olimpici di Pechino
2008 (14-25 Agosto). Ora è troppo presto per poter dire in quale punto
attraverseremo il confine: L'India e il Tibet confinano per un tratto
di
4.075 chilometri lungo tutto la catena Hymalaiana. Sceglieremo un
punto
preciso o più punti , a seconda delle situazioni.
So che ci sono stati parecchi tentativi in passato, ma questo è il
2008
e ho visto gli organizzatori lavorare ancora con maggior impegno con
piani strategici , curando ogni singolo dettaglio. La cosa migliore è
che tutte queste Organizzazioni non governative stanno lavorando
insieme, unite da uno scopo comune. Questa unità è la nostra forza!
Non
lo so dove finiremo, ecco perchè sto regalando la mia piccola
collezione
di libri (l'unica mia ricchezza nella vita) ad una biblioteca che si
trova in McLeod Ganj, Dharamsala. I miei amici : Lobsang e Nyingje
(che
servono l'esercito Indiano sono parte del battaglione dei Tibetani)
hanno anch'essi donato i loro averi per impegnarsi nella marcia.
Naturalmente la polizia indiana farà il suo dovere, l'esercito cinese
sul confine Tibetano non sarà chiaramente entusiasta. Dal momento
che
guidiamo una marcia di pace, con un impegno assoluto di non-violenza,
non penso che alcuno, nè le autorità Indiane nè quelle cinesi, userà
la
forza contro di noi. Ispirati dalla Marcia del Sale di Gandhi, anche
se
cercassero di fermarci , noi non ci fermeremo. Per quanti giorni
potrebbero tenerci in prigione e soltanto perchè stiamo camminando
pacificamente? E perchè il governo Indiano dovrebbe fermare i
rifugiati
Tibetani che stanno tornando a casa, a piedi , volontariamente?
In passato sono salito in cima ad edifici per chiedere libertà, mi
sono
gettato davanti all'ambasciata cinese a Nuova Delhi, ho trascorso mesi
in prigione, sono stato picchiato, ho combattuto in tribunale ma non
ho
mai perso la dignità della lotta: il mio credo è la NON VIOLENZA. La
marcia per il Tibet sarà non violenta; è un sadhana, un tributo
spirituale alla verità e alla giustizia per le quali noi stiamo
combattendo. Questa è la nostra Lunga Marcia per la libertà.
E lungo il nostro viaggio verso casa, cucineremo e ci accamperemo in
tende ai bordi delle strade, ci saranno persone che marceranno e
coloro
che li sosterranno. Ci saranno i cuochi, la logistica, la stampa e la
televisione e uno staff medico. Si danzerà e si canterà e si
rappresenteranno pezzi di teatro e di cinema sulla strada mentre
percorreremo questo lungo viaggio verso casa.
Caro Amico/Cara Amica,
Se desideri avere l'opportunità di unirti ad una battaglia
non-violenta per la libertà, se voi unirti allo sforzo della gente che
vuole guadagnare la libertà di un paese che rimane soggiogato anche
nel
2008, ti chiedo di unirti a noi, di sostenerci in qualsiasi modo
possibile. Abbiamo bisogno che la gente sappia , quindi per favore
diffondi questa lettera. Puoi camminare con noi, mentre noi
cammineremo
in questi sei mesi. Forse puoi unirti a noi per un giorno lungo il
nostro sentiero, o anche solo un'ora, o una settimana, mesi come
sostenitore. Le scuole, le università e anche intere città
cammineranno
con noi. Abbiamo bisogno di volontari, giornalisti,
scrittori,fotografi,
bloggers che ci aiutino. Noi abbiamo bisogno di infermieri, cuochi,
tecnici e abbiamo bisogno delle tue preghiere.
La Marcia è stata annunciata il 4 gennaio 2008, e da allora i tibetani
ne stanno parlando; è il primo argomento di discussione nei campi
profughi. Recentemente gli organizzatori hanno stampato un modulo di
adesione. E ho sentito che la gente si sta lentamente registrando. Poi
registrarti anche tu, online, come volontario. Per maggiori
informazioni visita : http://www.TibetanUprising.org . Per richieste
inviate
le vostre e-mail ai coordinatori: Lobsang Yeshi :
lobsangyeshi2006@hotmail.com; o sherab woser: sherabwoser@yahoo.com
Unitevi a noi
Tenzin Tsundue
Dharamasala
- www.imolossideltibet.com -
Adesso pare (Telegiornale Mediaset) che i cinesi stiano massacrando anche i gatti, facendoli oltretutto morire di fame ingabbiati....!!!
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<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da i molossi del tibet
Adesso pare (Telegiornale Mediaset) che i cinesi stiano massacrando anche i gatti, facendoli oltretutto morire di fame ingabbiati....!!!
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Ma che è il senso che esso ha.. ??!!!
Ripulire la città di Pechino, perchè gli atleti e i tifosi non vengano turbati dalla vista dei gatti randagi!
Non c'e senso. E' una cultura retrograda che non ha il minimo rispetto per gli animali e le altre forme di vita che non siano quella umana (Ma neppure!!).
Una non cultura che è presente anche in occidente, quando il fine è solo il lucro, ma il problema grande è che lì è una noncultura dello stato(Governo).....
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io ve la giro così come l'ho ricevuta...
SE VI DOMANDATE PERCHE' I MONACI CHE AVETE VISTO IN TV ERANO COSI' VIOLENTI, E' PERCHE' NON ERANO VERI MONACI MA ELEMENTI DELL' ESERCITO CINESE INFILTRATI PER SCREDITARLI
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Che meschini! [}]
O
Senza parole.
LA PRIMA SOSTENITRICE PIU\' ENTUSIASTA AL MONDO DELL\'AUTENTICO.................MOLOSSO TIBETANO!!!!
PS: SEMPRE PIU\' EUFORICA ED ENTUSIASTA DOPO L\'ARRIVO DEI DUE CUCCIOLI DALLA CINA!!
Un'amica che cerca di aiutare il popolo tibetano mi ha inviato questa mail.
Chers amis,
Comme vous le savez, toutes les attentions sont actuellement tournées vers le Tibet et le symbole sévèrement chahuté qu'est celui de la flamme olympique.
Ceci ne doit cependant pas nous faire oublier que là-bas, de l'autre côté de l'Himalaya, la répression s'abat sur les tibétains qui, eux, n'ont pas droit à la parole.
Apportez-leur votre soutien, et signez la pétition à l'attention de Hu Jintao, pour la fin de la violence au Tibet. Plus d'un million et demi de personnes se sont jointes à cet appel, faites comme eux!
http://www.avaaz.org/fr/tibet_end_the_violence/
En leur nom à tous, merci.
Anne Chotsang, medicinetibet.org
Basta cliccare sul link per firmare la petizione diretta a Hu Jintao per porre fine alle violenze in Tibet.
LA PRIMA SOSTENITRICE PIU\' ENTUSIASTA AL MONDO DELL\'AUTENTICO.................MOLOSSO TIBETANO!!!!
PS: SEMPRE PIU\' EUFORICA ED ENTUSIASTA DOPO L\'ARRIVO DEI DUE CUCCIOLI DALLA CINA!!
Si dice che il mercato cinese possa offrire all'occidente ampissimi margini di sviluppo.
Io penso che in realtà la Cina, per ottenere lo sviluppo che cerca, ha estremo bisogno del mercato occidentale: possiamo, nel nostro piccolo, boicottare questa tendenza, cercando, nel limite del possibile, di evitare l'acquisto di ogni prodotto cinese, cani compresi.
Non è un discorso semplice, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Il sistema cinese di sviluppo, al di là della questione tibetana, è un macigno enorme che grava sulla nostra stessa sopravvivenza.....
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