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Risultati da 11 a 20 di 42

Discussione: esercizio di abilità

  1. #11
    Senior Member

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    REGOLA(MENTO) del Pappagallo
    Il pappagallo necessita di tre cose fondamentali:
    1) Acqua SEMPRE PULITA
    2) Cibo CORRETTO
    3) Gioco:[u]NESSUN GIOCO "COMMERCIALE", è STIMOLANTE, quanto il gioco fatto con il proprio compagno.</u>
    LA MANCANZA DI UNA SOLA DI QUESTE TRE COSE LO ROVINA FISICAMENTE E PSICOLOGICAMENTE
    Queste tre regole, hanno la precedenza assoluta, su qualsiasi regolamento di qualsiasi forum!
    CitazioneELUCIDAZIONE:
    E' CHIARO CHE IL FINE DI QUESTI VOSTRI INTERVENTI SIA SOLO UN MODO PER STUZZICARVI L'UN CON L'ALTRA...ORMAI DEL FORUM NON VE NE FREGA PIU' UNA MAZZA
    Citazione:Smettila di parlare come un troglodita che siamo nel 2000.....(2007)
    A questo punto la domanda sorge spontanea:
    Lo scopo del forum, è quello di instradare, educare, a volte anche "coercizzare", le persone affinchè trattino e gesticano nel migliore dei modi, degli animali, che ti e vi ricordo[u] NON SONO ARRIVATI IN CASA NOSTRA PER ORDINE DEL MEDICO</u>
    Oppure è semplicemente un luogo "ciarliero", dove sfogare le proprie frustrazioni, e qualsiasi cosa,detta velatamente ,palesemente o a sostegono, contro il benessere degli animali va bene?
    Questo perchè nel primo caso, hai ragione hai ragione i TROGLODITI,sono quelli, che in ogni sezione, urlano, sbraitano, inveiscono, contro quelli che se ne sbattono.
    Nel secondo caso, i veri TROGLODITI sono tutto il resto dei partecipanti!

    www.nonsiamogiocattoli.net
    Sergio Giovannetti\'s Zoo:
    Dik&Lady,Desdemona&Otello,Bunny&Faith
    Furio,Scag,Magda,Sophia,Sclero
    Denver
    Lecchino
    Merlino
    Marameo
    e ultima entry:Grisbì conuro guance verdi, arrivato per errata consegna!
    www.parcodeipappagalli.it
    http://www.inseparabileforum.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=22820

  2. #12
    Senior Member

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    Sergio il tuo messaggio verrà presto cancellato.
    Non dico altro...che è meglio.
    Anzi sì: sei volgare e patetico.
    O

  3. #13
    Senior Member

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    Chiunque possieda un pappagallo da compagnia desidera sentirlo parlare; occorre dunque insegnargli, ma spesso i primi tentativi sono infruttuosi e scoraggiano gli improvvisati maestri.
    Ritengo sia quindi utile dare qualche consiglio, frutto di esperienze personali ed altrui.


    Creare un rapporto d'intimità


    Negli Stati Uniti il prof. Mower, che stava compiendo studi sui bambini ritardati nel linguaggio, aveva ritenuti di poter trarre utili elementi insegnando agli uccelli, ed aveva riempito il proprio laboratorio di pappagalli e Gracule religiose. I risultati erano stati però pressocché nulli.
    Egli ebbe allora l'idea di affidare ai propri collaboratori un solo uccello ciascuno, affinché tentassero, nell'intimità domestica, di ottenere migliori risultati; il che puntualmente si verificò. Il prof. Mower ne dedusse che un uccello impara a parlare unicamente quando si viene a creare con il proprio istruttore un legame affettivo.


    Parlare per un uccello è uno scambio d'amore

    Durante l'apprendimento l'uccello, come il bambino, cerca di imitare i suoni prodotti dall'oggetto del proprio amore. Primo requisito è dunque quello di guadagnarsi le simpatie dell'animale, isolandolo in un ambiente non disturbato, tenendogli compagnia (cosa apprezzata da uccelli gregari come i pappagalli) ed offrendogli di
    tanto in tanto un bocconcino appetitoso (un pezzetto di mela o di biscotto, una bacca, un pinolo o una tarma della farina, di cui anche i grossi pappagalli sono in genere ghiotti).

    Una parola per volta


    Successivamente, quando l'uccello si sarà perfettamente abituato alla vostra presenza, ed approfittando di un momento di assoluta tranquillità (per questa ragione è stato tanto difficile convincere l'Amazzone di Portobello a parlare in trasmissione), comincerete a ripetergli una prima parola, scandendo bene le sillabe tenendo la bocca vicina al suo becco. Quando avrà appreso a ripeterla senza incertezze si potrà passare ad un'altra, o ad una breve frase, cercando però sempre di collegarle ad un avvenimento: ciao per il saluto, vieni qui quando vi avvcinate, il vostro o il suo nome quando gli offrite un bocconcino, zitto quando strilla, ecc.
    Non punire l'allievo disattento i: necessario evitare la stupida abitudine di punire con uno scappellotto un soggetto distratto o di usare una voce rauca o in falsetto. Qualunque pappagallo può parlare con voce chiara e limpida ed anzi impara più facilmente da una voce femminile.
    Ho avuto un Ondulato che parlava con una vocina incantevole e che quando volava in un'altra stanza chiamava un compagno vieni qui, ed un Tricoglosso di Swainson (Trichoglossus haematodus moluccanus) che gridava: zitto!, se un altro uccello nella voliera strillava troppo forte.
    Una femmina di Ecletto (Eclectus roratus), giunta selvaticissima, imparò a parlare con voce limpida non appena si fu tranquillizzata, come faceva un maschio della stessa specie, avuto precedentemente già domestico.


    Sconsigliato il registratore


    La tecnica ci viene oggi in aiuto con il registratore. Il sistema è comodo, ma sconsigliabile,
    perché un pappagallo cosl addestrato ripeterà i vocabili meccanicamente, senza collegarli ad alcun evento.

    Intelligenza e gelosie
    La maggior parte dei pappagalli è dotata di un notevole grado di intelligenza ed ama giocare. Il mio Tricoglosso dava calci e testate ad palla, mentre l'Ondulato giocava a rimpiattino, invitandomi con: sù, sù, giochiamo e saltando poi fuori con un: cacù. Il Mélides ha osservato che se in un gruppo di Tricoglossi che stanno giocando si intromette un soggetto spaiato, questo viene ferocemente aggredito, accettato solo se viene invitato con “inchini” da un individuo del gruppo, del medesimo sesso. Tutti i pappagalli soffrono di gelosie. Il Tricoglosso di cui ho parlato, “innamorato” di me, mi si scagliò contro il giorno in cui mi vide rivolgere delle attenzioni al maschio di Ecletto.
    L'Ondulato, affezionato invece a mia moglie,brontolava minaccioso se mi avvicinavo a lei quando lo tenevo sulla spalla, e se fingevo di picchiarla mi beccava a sangue.


    Periodi di maggiore ricettività


    Ogni individuo ha poi un suo preciso carattere. Il comportamento è la combinazione di due fattori: I'istinto ereditario e l'esperienza.
    Il Mélides afferma che i pappagalli del Genere Platycercus (comunemente detti Roselle) sono particolarmente ricettivi tra il 4° ed il 14°giorno di vita. Questo sarebbe il periodo ideale per chi volesse allevarne uno a mano.
    Altro fatto verificato dallo stesso Autore è che i pappagalli sono terrorizzati dagli oggetti di colore bianco. Proprio per una busta di plastica trasportata dal vento ho perso il mio domesticissimo maschio di Ecletto che tenevo libero in giardino, volato via e mai più tornato.

    ( tratto dal n. 5 del “Bollettino del "Centro Studi e Conservazione Psittaciformi”, Paolo Bertagnolio, 00050 Torre in Pietra - Roma)

    del gen. CLEMENTE RAMASCO


    Spero che sia utile per tutti voi,anche se parte dall'insegnare ad un pappagallo a parlare...

  4. #14
    Senior Member

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    I pappagalli comunicano essenzialmente con il linguaggio del corpo. Questa è la "Lingua" che noi umani dobbiamo imparare.
    Considerare il desiderio che ogni proprietario ha di sentir parlare il proprio pappagallo è una visione antropocentrica e decisamente antiquata.

    Relazionando in maniera corretta col pappagallo, [u]imparando a leggerne il linguaggio del corpo</u>, ci vedrà obbligati ad associare, pronunciando anticipatamente, una parola ad un'azione in modo che l'animale (come sappiamo particolarmente portato a ripere i suoni) abbia l'opportunità, se lo desidera, di rivolgersi a noi parlando in maniera logica e senziente.
    Detto questo non è necessario che il pappagallo abbia silenzio e faccia "lezioni" per imparare a parlare, sarebbe solo insegnargli a "ripetere a pappagallo". Invece, in qualsiasi momento della giornata (molti pappagalli imparano al meglio e a senso le parole proprio quando c'è una gran caciara) un pappagallo può apprendere una parola se associata ad un'azione, ed è sufficiente parlargi a senso compiuto, anticipando la parola all'azione e usando sempre quella parola per quell'azione.

    Se vorrà, ripeterà e con logica, altrimenti questo modus operandi che dovremo tenere gli servirà per comprendere cosa gli stiamo dicendo così da decidere se la cosa gli è gradita o meno. Impariamo a non trattare i pappagalli come dei ritardati ma diamo loro la possibilità di capire le nostre intenzioni usando proprio le parole sensatamente ed al momento opportuno e impariamo ad attendere che riflettano e decidano, accettando poi qualsiasi scelta dell'animale, anche quella di non parlare.

    Ciao,
    Nadia

    \"IL POTERE LOGORA CHI NON CE L\'HA\"
    G. Andreotti

    La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che ispira meno pietà alle persone che la provocano.
    François de La Rochefoucauld

    \"Yes, we can\" O.

  5. #15
    Senior Member

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    "copiato" A New Dictionary of Birds” 1964, Nelson
    Artcoli del Dr.Claudio Peccati, le fonti vanno citate tutte,
    Sono almeno 30 anni che non si usa il registratore, e quelli sono metodi obsoleti.
    a) la somministrazione di un premio "alimentare", non lo stimola, lo coercizza
    b) ogni premio, deve essere basato sul contatto fisico
    Gli articoli mal" copiati" li trovi qui:
    http://www.pappagalli.ch/pappagalliparlano.htm
    Un pappagallo non riconosce nessun' altra figura, se non quella del compagno in [u] primis</u> e poi quella [u]Stormo</u>.L'istruttore "COERCIZZA"
    Il pappagallo, impara da solo, a parlare e associare, quando si è formato un legame stretto con il compagno umano.Altrimenti vale solo il linguaggio del corpo, e se prima non hai imparato a codificarlo, è tutto inutile.
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  6. #16
    Senior Member

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    Sinceramente a me non piace e provo dissenzo sul fatto di dover per forza insegnare al pappagallo a parlare...mi da l'impressione che chi desidera questo in realta'non cerca un rapporto tra specie diverse (uomo e pappagallo) ma semplicemente una sorta di giocattolo il pappagallo parlante a mo di bambola che parla..

    Oltre a questa mi domando se realmente il pappagallo riesca a capire il vero significato delle parole oppure sono solo associazioni senza un senso profondo..








  7. #17
    Senior Member

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    Crifree, ma perché hai incollato quell'articolo lì? Boh comunque è sempre una buona occasione per discutere di quella questione...
    Quanto a Antea, chi frequenta il forum sa che lei ama gli animali liberi, che non è esperta di pappagalli e che anzi è attenta alla fauna locale, perciò credo che Sergio sia comunque in torto ad attaccarla così; nel senso che la frase scritta da Antea, in sé, sarà pure sbagliata, ma conoscendo Antea, e quindi il vero probabile significato del suo discorso ("quanto mi fanno pena i pappagalli in cattività, soprattutto poi se ammaestrati", in buona sostanza, credo), comunque avrebbe potuto assere meno aggressivo nei suoi confronti, perderci due parole di più, magari dire: Antea, guarda che quel pappagallo lì è felice perché sta giocando con il suo padrone, non è un esercizio di ammaestramento, o come cavolo vuoi chiamarlo.... forse suonava meno sgradevole, diciamo, no?
    In ogni caso, io, a questo punto, non credo proprio prenderò più pappagalli; grazie per avermi insegnato quanto sono complicati.

  8. #18
    Senior Member

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    son contenta che da qull'articolo ne sia venuta fuori una così interessante discussione che fa capire di più,ne avevo cercato un altro più attinente al titolo del post ma quando ho letto quello ho creduto che potesse essere interessante copiarlo e incollarlo per sollevare questioni.

  9. #19
    Senior Member

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    Crifree, mi spiace ma dovresti assumerti la responsabilità delle azioni che fai: se lavorassi con gli animali, dovresti per forza di cose relazionarti anche con le persone che questi animali gestiscono ed ospitano e sapresti che chiunque è tentato, pur in buona fede, di trovare facili soluzioni per facili risultati.
    Dare in pasto un metodo in questo modo, può solo produrre almeno un pappagallo stressato.
    La superficialità con cui spesso si fanno "prove" di addestramento seguendo sistemi di varia e svariata produzione letti qua e là, è conosciuta nella gestione di tutti gli animali tanto che si deve porre, obbligatoriamente, molta attenzione a ciò che si dice e si produce in qualità di traccia o intera metodica, come in questo caso.
    Ovviamente intendo parlare di un'attenzione che ha ragione d'essere solo nel caso in cui si parte dal presupposto che gli animali vadano profondamente rispettati piuttosto che vissuti come oggetti di proprietà.

    Ciao,
    Nadia

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    G. Andreotti

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    \"Yes, we can\" O.

  10. #20
    Senior Member

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    Cara Nadia,con tutta onestà ti dico come la penso.Credo di essere libera di copiare e incollare un articolo che tratti temi del genere,giusti o sbagliati che siano se non sono accompagnati da commento ma se sono solo pura"telecronaca"di un metodo d'approccio seppur sbagliato e discutibile.magari qualcuno qui già si era imbattuto in un articolo del genere e magari l'aveva fatto suo e applicato sul proprio pappagallo.A questo punto credo che sia semplicemente utile spiegare i problemi di tale approccio o,se ci sono,le parti corrette,da consigliare e comunque da commentare insieme.in questo forum ho letto molti post con articoli che trattano di qualsiasi tema scottante come la vivisezione,ad esempio,e quant'altro.non mi risulta che copiare un articolo, seppur scorretto ,equivale a fare disinformazione.lo sarebbe se lo si lasciasse correre o se lo si appoggiasse con qualche commento convalidante,come invece non è successo in questo caso.
    Chi copia e incolla un articolo di come tagliare un becco ad un Cacatua per renderlo non distruttivo,non penso che lo faccia per incentivarne il taglio,ma solo perchè se ne parli.
    io non solo me ne prendo le responsabilità ma aggiungo anche che la discussione e i commenti che ne son venuti fuori erano stati messi ben in conto e,molto probabilmente,voluti.
    grazie della tua attenzione.
    p.s=con gli animali ci lavoro e ci passo gran parte delle mie giornateappagalli e uccelli in generale,ho scelto di non averne mai.

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