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Risultati da 1 a 10 di 58

Discussione: Italia come gli USA?

  1. #1
    Senior Member

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    Italia come gli USA?

    Come ben sapete oggi è l'11 settembre, si commemora la caduta delle Torri Gemelle per colpa di terroristi visionari islamici con la mania del mito. Secondo loro l'abbattimento del monumento simbolo di New York sarebbe stato un brutto colpo per tutto l'odiatissimo stato americano e così è stato. In realtà è stato un brutto colpo per il mondo intero...

    Ma io penso si debba anche commemorare qualcos'altro:
    -Il "nazislamismo" che è nato negli USA dove da quel giorno gli islamici sono stati perseguitati, emarginati, guardati con disprezzo e a volte anche pestati senza motivo valido

    -La politica intrapresa dal governo americano, bombardare a casaccio l'Afghanistan per cacciare i talibhan (forse pensavano che tutta la popolazione fosse talebana) senza ottenere nulla di che (le donne portano ancora il burka, i talebani ci sono ancora anche se silenti, di Bin Laden nemmeno l'ombra) per poi passare all'Iraq dove si è ripetuta più o meno la stessa scena. Da lì è seguito l'attentato a Madrid e lo spauracchio nel resto del continente europeo

    -Il fatto che l'Afghanistan ha dichiarato guerra al mondo occidentale...riflettiamo un attimo...colle armi di chi?



    L'America dall'11 settembre di 6 anni fà ci viene presentata come un turbolento guazzabuglio di etnie che (soprav)vivono le une accanto alle altre senza amalgamarsi, senza interagire.
    Prendo due casi analoghi: il Brasile e l'Italia (si proprio l'Italia)

    Il Brasile è caratterizzato da una popolazione costituita da afroamericani, nativi sudamericani e discendenti dei coloni europei. Perchè queste etnie diversissime tra loro nei secoli hanno saputo ammalgamarsi e dare vita ad un ceppo magari geneticamente molto eterogeneo ma con un'unica nazionalità sentita da tutti?

    Poi viene il turno dell'Italia. L'Italia crocevia del Mediterraneo colonizzata nel corso di due millenni nella zona nord-adriatica da popoli di origine balcanica, da celti e germanici nel resto del nord, dai discendenti degli Etruschi in Toscana e Emilia, da un popolo antichissimo e preromano in Sardegna, da un vero mealting poat in zone come la Sicilia o la Puglia, popolazioni che nel corso dei secoli si sono dati battaglia a vicenda, hanno convissuto in pace, si sono mescolate, si sono incrociate, ognuno colla propria lingua e la propria cultura (e in passato anche colle proprie religioni). E cosa ne è saltato fuori? L'Italia di oggi, un paese in cui la diversità da individuo a individuo è molto alta ma in cui tutti sono potenzialmente in grado di convivere.

    A questo motivo volevo postare una foto che ho scattato questa esate in Puglia, in un villaggio assieme ad altri ragazzi di tutta Italia (nella foto ci sono anch'io)...

    <center> </center>

    Due biondi con occhi azzurri, un castano con occhi verdi, due bruni con occhi marroni e un moro colla pelle scurissima, e siamo tutti in Italia! Perchè non possiamo vivere tutti in pace, perchè mi domando io deve esistere questa differenza soltanto perchè i geni si adattano all'ambiente che ci circonda??

    Volevo sapere che ne pensavate voi

  2. #2
    Senior Member

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    concordo Salvo sulla questione dell'integrazione...ci sono così grosse diversità da far pensare che non siamo proprio per niente uguali ed è un bene.Però questo è costato fatica,sofferenze,guerre intestine,violenze,ecc...ecc...cose che gli USA non hanno visto così pesantemente.Il razzismo nato e cresciuto sulla differenza ha fatto il resto.
    sono contrario a ogni forma di violenza verso persone e animali

  3. #3
    Senior Member

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    Non ho capito mica tanto bene cosa intendete, faccio prima a dire la mia...
    Io sono cresciuta a Venezia, ma mia madre è mezza slava; in questa parte d'Italia esiste un incrocio di culture da secoli, l'impero asburgico ne aveva fatto il suo punto di forza.
    A me sembra che quando gli americani vengono a dirmi che la loro specialità è l'incrocio di tante diverse etnie, tanto per cambiare hanno scoperto l'acqua calda.
    La differenza, credo, tra il nostro modo europeo di "mescolarci" e il loro, credo, consiste più che altro nel fatto che loro hanno uno scarsissimo senso della storia, rispetto a noi che invece manteniamo la memoria dei nostri genitori, la loro cultura, nel quotidiano, nei gesti più semplici.
    Noi ci ricordiamo della nostra articolata provenienza, forse per semplice necessità, non so; nel bene e nel male la amiamo.
    Mentre per loro, complice il distacco anche fisico geografico, hanno avuto più facilità e/o necessità di "uccidere i padri" (in senso metaforico, era uno slogan in voga anni fa), insomma resettare il passato e mescolarsi come una bella marmellata in cui non riconosci più i sapori originari.
    Che poi facciano le guerre e buttino le bombe il giro per il mondo, non c'entra nulla, è una faccenda di soldi e di potere e basta.
    Comunque l'Italia di oggi è molto "americanizzata" e la memoria è un optional lì come qui, come, credo nel globo tutto.
    Secondo me, peccato.
    Comunque nemmeno io ho le idee chiare in proposito...

  4. #4
    Senior Member

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    Io partirei dal presupposto che in Italia riusciamo benissimo a convivere, ognuno con le proprie origini e tradizioni, ma il senso nazionale è sentito fino ad un certo punto, la dimostrazione sono partiti politici che rappresentano solo una parte d'Italia. E' anche vero che nella nostra diversità di mentalità e di usi ogni "ceppo" ha una storia da ricordare, non scritta sui libri ma nella vita di ogni giorno, nei modi di dire, nelle abitudini, nelle cose che ci sono state tramandate. Negli Usa ciò non esiste. La loro storia è violenta? Non più della nostra che conta centinaia di guerre all'attivo. I loro costumi se li sono voluti inventare, perchè la prima potenza mondiale non poteva attingere dagli altri e ciò ha portato ad una crisi dei valori. Non avendo radici hanno corso, troppo, per inventarsi un'identità nazionale, ma le lacune sono spaventose. Avete notato che negli States guardano quasi con disgusto chi dimostra di essere ancora fedele alle tradizioni del popolo da cui proviene?

  5. #5
    Senior Member

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    Citazione:Messaggio inserito da Salvo

    Come ben sapete oggi è l'11 settembre, si commemora la caduta delle Torri Gemelle per colpa di terroristi visionari islamici con la mania del mito. Secondo loro l'abbattimento del monumento simbolo di New York sarebbe stato un brutto colpo per tutto l'odiatissimo stato americano e così è stato. In realtà è stato un brutto colpo per il mondo intero...


    Volevo sapere che ne pensavate voi
    L'unica cosa sicura sono la data e purtroppo le vittime che ci sono state.
    Per come siano successe le cose invece ho molti dubbi.
    La caduta delle torri mette in dubbio perfino le leggi della fisica.

    Una mela lanciata nel "vuoto" dal 110 piano impiegherebbe 8 secondi a toccare il suolo.
    Il 110 piano delle Twin Towers , ha toccato terra in 11 secondi.

    ciao
    ... Basta un pensiero per modificare la realta che ti circonda...

  6. #6
    Senior Member

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    Citazione:Messaggio inserito da Cecilia7

    Comunque l'Italia di oggi è molto "americanizzata" e la memoria è un optional lì come qui, come, credo nel globo tutto.
    Secondo me, peccato.
    Su questo non sono molto d'accordo: in America apparte il nome dei loro presidenti e delle guerre in cui hanno partecipato non danno molto peso ad altre nozioni storiche. L'americano medio non sà nemmeno chi è Napoleone o Gengis Khan.

    In Italia invece si dà molto più peso alla storia, sia quella nazionale che quella delle prime civiltà del mediterraneo che quella globale. Ultimamente anche nelle scuole si cerca di far entrare la storia nella geografia del luogo. Ti faccio un esempio: nelle mie zone ai ragazzi a scuola si insegnano le varie usanze e costumi dei popoli con cui abbiamo coabitato (stavo dicendo che hanno conquistato le nostre zone ma mi sono corretto in tempo, abbiamo avuto la fortuna di assimilare le diverse culture, anche le più disparate, nei secoli), la genesi dei vari fonemi, l'archeologia che ci circonda

    Ma questa è un'altra storia...


  7. #7
    Senior Member

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    dico la mia...:
    gli americani veri sono i popoli indigeni che vivevano felici e sereni nella loro terra prima che nel 1492 arrivasse Colombo a metterci i piedini su.Da allora gli indiani sono stati cacciati e perseguitati e l'America attuale è composta da immigrati di tutti i paesi del mondo(anche nostri compaesani)diventando quella popolazione multietnica che conosciamo tutti.Il loro"odio"nei confronti delle popalzioni islamiche e comunque mediorientali che ha scatenato davvero delle vere e proprie ghettizzazioni,lo trovo ingiustificato se solo si ricordassero delle proprie origini.Inoltre hanno un presidente che li governa impicciato fino al collo con il disastro sconfinato delle Twin Towers.Avete mai visto il film documentario di Michael Moore??Io lo consiglio vivamente,anche se se n'è parlato in diversi altri documentari scientifici dell'accaduto...
    alla fine quello che si è saputo è sempliceente qullo che hanno voluto che sapessimo...
    Non generalizzo nella maniera più assoluta.

  8. #8
    Senior Member

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    Mah, se partiamo dai pellerossa, forse la facciamo un po' troppo complicata, andrebbe aperto un capitolo apposta solo per loro ... comunque il film di Moore l'ho visto.

    L'America che vediamo oggi, ovvero nell'ultimo (decennio? da quando c'è Bush) forse non è nemmeno delle più edificanti, c'è stata un'America molto più seduttiva, almeno credo...

    Sì, può darsi che sia vero quello che dice Salvo, a proposito della storia, io non sono mai stata negli Usa (in effetti mi sarebbe piaciuto...).
    A proposito: ma tu nella foto sei quello con la maglietta arancione? per curiosità!

    Il "problema" dei musulmani poi, forse faccio la "sbruffona" a dir così, ma lì per lì mi viene questa riflessione da fare: Venezia ne sa qualcosa, visto che il Turco è stato il nemico numero 1 per secoli e secoli.
    Cioè forse vorrei dire che, anche in questo caso, gli americani hanno scoperto l'acqua calda.
    Naturalmente il contesto è tutto radicalmente cambiato per carità... però oltre oceano avrebbero dovuto capirlo prima, che la cultura islamica è molto diversa dalla loro, e non quando non gli comodava più combinarci insieme gli affari, vendere armi, comperare petrolio o non so cos'altro, ora dire che sono brutti e cattivi; e no, non si fa così...


  9. #9
    Senior Member

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    Citazione:Messaggio inserito da Cecilia7

    Mah, se partiamo dai pellerossa, forse la facciamo un po' troppo complicata, andrebbe aperto un capitolo apposta solo per loro ... comunque il film di Moore l'ho visto.
    bhè...si parla delle origini...come si fa a parlare della cultura di un popolo se non si parte dalle origini,anche se è complicato...??[:0]

  10. #10
    Senior Member

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    Citazione:Messaggio inserito da Cecilia7

    A proposito: ma tu nella foto sei quello con la maglietta arancione? per curiosità!
    Dieci punti per avere indovinato a primo colpo

    Citazione:
    Il "problema" dei musulmani poi, forse faccio la "sbruffona" a dir così, ma lì per lì mi viene questa riflessione da fare: Venezia ne sa qualcosa, visto che il Turco è stato il nemico numero 1 per secoli e secoli.
    Il problema c'è solo se lo si vuol vedere. La dominazione araba in Sicilia e in Spagna è stata un periodo di grande floridità in tutti i campi (tranne ahimè in quello ambientale). Per non parlare delle coste africane del mediterraneo

    Per Venezia invece, capitale marittima del Mediterraneo, gli arabi rappresentavano una reale minaccia al possesso marittimo del territorio, per quanto istruiti e all'avanguardia potessero essere x quel tempo. Quindi venivano visti solo come nemici


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