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Messaggio inserito da i molossi del tibet
Osservazioni comportamentali....
Un paio di anni fa, a seguito dell'ennesimo atto di mordacità nei miei confronti, decisi di relegare il mio Karma in uno spazio apposito, ampio e dotato di un pezzo di prato, adiacente il territorio della casa; era, in questo modo, fuori della casa, ma poteva vedere la medesima e alcuni altri cani.
Dovendo tenere in pensione un cane estraneo, ho deciso, 3 settimane fa, di rimetterlo in un box nel cortile, insieme agli altri (Separato da recinzione, ovviamente!): quando lo ho riportato nel suo territorio per fare posto a Jampa ho notato che "piangeva" e pareva a disagio. Ora è ritornato nel box del cortile.
L'insegnamento, più che altro una conferma, mi dice che qualsiasi cane, anche il più squilibrato, non ha bisogno di ampi territori, bensì del contatto con la famiglia, che è persone, cani, gatti o altro, in modo tale da esserne partecipe.
Di più, vige un patto di non belligeranza con gli altri cani, a patto che vi sia sempre una barriera materiale insuperabile tra loro, barriera che recepiscono e che li rende tranquilli.
Ben vengano, per concludere, proprietari che dispongono di belle case di campagna con ampi spazi, ma solo ed esclusivamente se seguono il cane in maniera seria ed affettuosa, dandogli quella "famiglia" di cui sente la necessità: altrimenti, lo ribadisco, meglio la persona attenta e premurosa, che non ha di meglio che un semplice alloggio da offrire al suo pupillo.
Maurizio Rivoira