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March Boedihardjo
A proposito di "parlare un po' di tutto": mi ha colpito questa notizia. Forse preannuncia l'arrivo di una nuova specie di bipedi, forse "sono già tra noi", forse fra qualche anno si esibirà in un circo, forse l'importante è non doverci "interagire", forse a 12 anni vincerà il Nobel, chissà. Comunque il piccolo ha una faccia simpatica (dire "una faccia intelligente" non mi pareva originale).
Ciao
SeB
(www.corriere.it)
«Ho imparato queste cose due anni fa»
Baby-genio snobba università, troppo facile
March Boedihardjo, ammesso a nove anni in un ateneo di Hong-Kong ha detto di non sentirsi stimolato dagli insegnamenti
HONG KONG - È stato ammesso all'Università di Hong Kong all'età di 9 anni per le sue doti matematiche, diventando il più giovane studente universitario del mondo, ma dopo le prime lezioni, March Boedihardjo ha detto di non sentirsi stimolato dagli insegnamenti dell'ateneo.
GENIO - «È tutto troppo facile. Ho imparato queste cose uno o due anni fa», ha detto il baby-prodigio, dichiarandosi deluso anche dai compagni di corso: «In classe nessuno parla, i miei colleghi ascoltano soltanto, senza interagire tra di loro». La Hong Kong Baptist University aveva accettato il piccolo genio lo scorso mese, organizzando per lui uno speciale corso di cinque anni.
05 settembre 2007
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Ma non sarebbe meglio che all'università andasse a 18 anni come tutti? La scuola che si frequenta prima non insegna solo l'aritmetica! Genio o non genio è sempre un bambino. Non mi piacciono questi fenomeni da baraccone
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Ginevrina, è un bel dilemma: che cosa si fa di fronte a una intelligenza prodigiosa? Per un credente, non sarebbe uno spreco di talenti non cercare di valorizzarla? Per un non credente non c'è comunque un mistero affascinante in questo "dono"?
Il piccolo non pare affatto uno che non gioca, come tutti i bambini che si rispettino, né credo che se la cavi malaccio su altre materie. Nel frattempo, da noi si discute della reintroduzione delle tabelline. Probabilmente March nel fasciatoio estraeva già radici quadrate (facili, però).
Ciao
SeB
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Per quanto possa essere geniale, mandarlo all'università da bambino mi sembra eccessivo! secondo me da grande sarà un infelice che è stato privato della cosa più bella che c'è: l'infanzia.
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Se è un genio può dimostrarlo anche a 20 anni, e magari potrebbe vivere una vita normale senza le mille pressioni a cui viene sottoposto
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Effettivamente è una scelta non facile.
Voglio dire se un bambino di 6 anni va a scuola e impara a scrivere lui invece fa già le radici quadrate, ad esempio,e bisogna scegliere tra il suo diritto allo studio e il fatto di non fargli troppe pressioni e non farlo "crescere troppo in fretta".
Quand'ero più piccola un po' invidiavo queste menti brillanti perchè capivano al volo cose che io invece ci mettevo secoli, però c'è anche il rovescio della medaglia, che è dato proprio dal fatto che vengono sbalzati troppo presto nel mondo degli adulti.
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oltre ad essere d'accordo con il fatto che dovrebbe avere una vita "normale", questi non sono geni, ma precoci, se non erro tempo fà lessi che nessuno di questi presunti geni si è poi dinmostrato tale, sono "semplicemente" precoci, anche se può sembrare riduttivo
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