In un lungo articolo di approfondimento, il quotidiano inglese The Independent si sofferma sulla Sardegna che va verso un modello di sviluppo diverso da quello dello sfruttamento turistico delle coste, e che punta alla salvaguardia dell'ambiente e dei valori della cultura e dell'identità. Il riconoscimento del ruolo del presidente della Regione Renato Soru che, come è scritto nel sommario dell'articolo, "ha realizzato la sua missione di salvare la sua isola nativa dalle devastazioni delle speculazioni edilizie".
CAGLIARI, 9 LUGLIO 2007 - "The Saviour of Sardinia", "Il salvatore della Sardegna" è intitolato il reportage dell'Independent, dedicato all' "altra Sardegna", quella fondata sui valori della tradizione e dell'identità, e al presidente della Regione, Renato Soru, che con la politica dell'attuale amministrazione ha contribuito a preservare questi valori.

Ecco uno dei passaggi dell'articolo:

"L'economia della costa continuerà a essere importante", ha detto il presidente Soru questa settimana, "ma il modo in cui sta avvenendo rischia di uccidere la cultura dell'interno nel suo complesso, creando una specie di città distesa lungo tutta la fascia costiera, mentre prosegue lo spopolamento dell'interno. Noi dobbiamo reagire a tutto ciò, dobbiamo creare qualcosa che controbilanci quello che sta accadendo nelle coste".

Dal momento che sempre più il Mediterraneo - prosegue l'articolista dell'Independent - viene prevalentemente distrutto dal turismo dei residence, il messaggio dovrà sicuramente diffondersi. Il nuovo ruolo di Soru come Ambasciatore della Costa nel Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente gli dà la possibilità di diffondere questa idea.

I Sardi sono ancora lui su questo, insiste. "Naturalmente ci sono critici e oppositori della politica di vietare nuove costruzioni sulla costa - ha detto - ma la maggioranza dei Sardi capisce qual è la posta in gioco".


A seguire il brano originale tratto dall'articolo dell'Independent (7 luglio 2007):

"The coastal economy will continue to be important," he said this week, "but the way it is going it risks killing off the culture of the interior altogether, creating a kind of city sprawling along the coastline while the rapid depopulation of the interior continues. We have to react to this, we have to create a counterbalance to what is happening on the coast."

As more and more of the Mediterranean is essentially destroyed by resort tourism, the message is bound to spread. Mr Soru's new role as "Ambassador for the Coasts" in the UN's Environment Programme gives him the chance to spread the word.

The Sardinians are still with him on this, he insists. "Of course there are critics and opponents of the policy of banning new construction on the coast," he said, "but the majority of Sardinians understand what is at stake."