Sandy ... ma te le cerchi !!!!!!!!!
E lui se l'è cercata ... tu mai la prenderesti per la testa, suvvia !!
L'Arena
- 5 lug 07
Finisce male dimostrazione di fronte ai visitatori di Malga Natura: ricoverato a Negrar l’azzannato.
A sentirlo raccontare c’è da non crederci: lo studioso di vipere e serpenti, mentre spiega come bisogna avvicinarsi a una creatura strisciante del genere Aspis, viene colto in fallo e morso. È successo così a Paolo Cugildi, residente a Dolcè ma caprinese d’adozione, esperto di lunga data di funghi e rettili, presidente del gruppo micologico «Orto d’Europa F.Calzolari» di Rivoli, che opera nel comprensorio della Comunità montana del Baldo, del Garda e della valle dell'Adige. Un morso all’indice della mano sinistra gli è costato un ricovero urgente nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Negrar, dove è rimasto fino a ieri, quando è stato spostato in medicina generale rimanere almeno un paio di giorni in osservazione. Non corre pericolo di vita, scherza e sorride mentre racconta l’accaduto, il braccio sinistro ancora gonfio.
Domenica Cugildi si trovava come suo solito a Malga Natura, a Valfredda di Dentro sopra Caprino, meta di chi vuole conoscere da vicino e imparare ad amare flora e fauna della montagna veronese. L’erpetologo stava illustrando il mondo delle vipere a oltre un centinaio di persone salite alla malga in gruppi con il Centro turistico giovanile e si era avvicinato, come tante altre volte, all’esemplare che lui stesso ha portato fin lassù. Lo conosce così bene che lo ha persino «battezzato»: Alice.
«La mia è stata un’imprudenza», dichiara subito Cugildi. «Solitamente la prendo per la coda per mostrarla ai visitatori, ma questa volta lei è stata più veloce di me e non mi sono accorto di averla afferrata per la testa». A quel punto Alice deve non aver gradito la confidenza davanti a tante persone e lo ha morso. «Una signora mi aveva appena chiesto cosa bisogna fare in un caso simile, così ho potuto mostrarglielo subito di persona», ironizza l’erpetologo, che si è immediatamente auto soccorso. «Mi sono lavato con acqua e bendato - spiega - cercando di mantenere la calma. Stare tranquilli è molto importante, mentre non si deve incidere, stringere con lacci o succhiare il veleno."
Cugildi dice di non aver perso mai la calma. C'è da credergli, perché gli amici raccontano che domenica ha finito la sua lezione a Malga Natura e solo al termine della visita ha preso l’ automobile ed è sceso all’ospedale di Caprino. Da lì, poi, è passato a Negrar.
«Mi sono sentito forte dell’esperienza di anni sul campo, a studiare serpenti e vipere, oltre che di quanto mi hanno insegnato i miei colleghi erpetologi», conclude. E poi ammette: «Mi prendevano in giro perché in tanti anni non mi era mai accaduto nulla di simile. Vorrà dire che ora mi risparmieranno le battute». Poi aggiunge: «Certo, anche se ora una medaglia l'ho presa, di certo non aspiro alla seconda». La Vipera aspis è il più comune viperide italiano. È presente su tutto il territorio nazionale, ad eccezione della Sardegna. Lunga al massimo 94 centimeri, presenta testa più o meno distinta dal collo, con l’apice del muso leggermente rivolto all'insù, e occhi di dimensione media con la pupilla verticale ellittica. La coda è nettamente distinta dal corpo, caratteristica tipica della vipera e che la differenzia, tra le altre cose, dagli innocui colubridi. È assai importante imparare a distinguere la conformazione tipica della vipera da quella dei più comuni serpenti innocui che si possono incontrare anche una camminata nei boschi e sui prati.
La colorazione può variare dal grigio al marrone-rossiccio, e concede la possibilità al rettile di mimetizzarsi con grande efficacia nell'ambiente circostante. Come le altre tre specie di viperidi presenti in Italia Vipera aspis è vivipara; nascono da 5 a 20 piccoli di 15-20 centimetri, che sono autosufficienti e possiedono già ghiandole velenifere. Possono raggiungere anche i vent’anni di vita.
La Vipera aspis vive in luoghi freschi e assolati, prediligendo ambienti poveri di vegetazione, prati, pascoli e soprattutto pietraie, dove si ciba di topi, lucertole e piccoli uccelli. Si tratta comunque di un animale territoriale. Goffa, lenta nei movimenti e di indole paciosa, reagisce però fulmineamente se calpestata o molestata.
Il suo veleno è molto attivo nei confronti dei piccoli animali, dal momento che contiene sia neurotossine che emotossine, ma raramente è mortale per l'uomo;. In caso di morsicatura è necessario il soccorso immediato perché il veleno è in grado di provocare effetti seri. A rischio sono i soggetti esposti a reazioni allergiche, gli emotivi — mai perdere la calma, se si è punti dalla vipera — gli anziani e i malati di patologie croniche, e soprattutto i bambini.
Camilla Madinelli
che incubo!!!!!!!!!!!!
Riconosci nell’animale un soggetto, non un oggetto?
Allora sii coerente, non domandare “che cosa” mangiamo oggi, ma “chi” mangiamo oggi.
Charlotte Probst
Sandy ... ma te le cerchi !!!!!!!!!
E lui se l'è cercata ... tu mai la prenderesti per la testa, suvvia !!
<b></b><br />https://www.inseparabile.it/public/fo...definitivo.jpg<br /><font size=\"1\"> </font id=\"size1\">
Succede, quando si molla l'attenzione, maneggiando i rettili.
Paciugo...Sandy nemmeno per la coda prenderebbe una serpe qualsiasi.
www.nonsiamogiocattoli.net
Sergio Giovannetti\'s Zoo:
Dik&Lady,Desdemona&Otello,Bunny&Faith
Furio,Scag,Magda,Sophia,Sclero
Denver
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Merlino
Marameo
e ultima entry:Grisbì conuro guance verdi, arrivato per errata consegna!
www.parcodeipappagalli.it
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[8)]Citazione:Messaggio inserito da sergiogiovannetti
Paciugo...Sandy nemmeno per la coda prenderebbe una serpe qualsiasi.
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[:5]Citazione:Messaggio inserito da paciugo
[8)]Citazione:Messaggio inserito da sergiogiovannetti
Paciugo...Sandy nemmeno per la coda prenderebbe una serpe qualsiasi.
Riconosci nell’animale un soggetto, non un oggetto?
Allora sii coerente, non domandare “che cosa” mangiamo oggi, ma “chi” mangiamo oggi.
Charlotte Probst
Quoto Sergio..è un rischio che si corre quando sei a contatto con i serpi...e anche lui lo sapeva(l'esperto)!!un bacio ciao!!