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Risultati da 11 a 20 di 103

Discussione: Il Mastino del Tibet in Cina

  1. #11
    Senior Member

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    Molti dei cani cinesi (Taiwanesi compresi, ovviamente) rappresentano il reale TIBETAN MASTIFF, non può esserci alcun dubbio! Al confronto la gran parte della rappresentanza europea sparisce.
    Abbiamo comunque ottimi soggetti, anche se assai pochi, e la bontà del lavoro consiste proprio nel miscelare le nostre linee migliori con le loro ed è un concetto che sostengo da anni.
    Certamente va fatto con criterio e il tipo "leggero", che tanto è osannato da taluni allevatori e che io ho sempre detestato (Come tibetan mastiff, beninteso), deve SPARIRE!!!
    Quanto alle cifre, spropositate, sono legate ad un momento parecchio confuso in Cina, perlomeno a livello economico -pochi ricchissimi e una moltitudine di poveri- ed a una moda che, mi auguro di no, potrebbe poi anche cambiare e diventare nefasta, per i cani, come è successo altrove, con altri cani ed altre situazioni.
    Devo ammettere che i cinesi, grazie anche ad internet, ci portano una ventata di "resa giustizia" a quella che considero la più affascinante e nobile razza canina.
    Maurizio Rivoira
    - www.imolossideltibet.com -

  2. #12
    Member

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    .....la più affascinante e nobile razza canina..

    già.

    stefano

  3. #13
    Senior Member

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    ma da dove nasce il tipo leggero allevato in occidente?
    voglo dire perchè in occidente ha preso piede questa tipologia che voi dite non essere quella originaria del tibet?
    scusate se magari dovrete ripeterlo per l'ennesima volta ma trovo difficile rileggermi le tantissime pagine dei post dedicati a questo mastino

  4. #14
    Senior Member

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    Con la chiusura totale del Tibet dopo l'INVASIONE cinese è stato impossibile qualsiasi tipo di commercio con quel paese. Qualche giornalista ha potuto entrare a partire dagli anni '80 e rarissimi soggetti, peraltro alcune volte non riconosciuti dall'ENCI, sono arrivati in Europa dalla zona tra Lasha e il Nepal.
    Quindi la maggior parte dei soggetti da cui è partito l'allevamento occidentale nel dopoguerra (Stati Uniti, poi Olanda e poi Francia) arrivavano dal Nepal e dall'India del nord - alcune volte al seguito di profughi-, che NON sono le zone di origine del Tibetan Mastiff.
    Come già scritto su questo forum, le zone tipiche del grosso molosso tibetano NON sono quelle himalaiane, bensì gli immensi altopiani nella zona nord-tibetana.
    Di qui la costruzione di cani non enormi e, soprattutto, agili e con ossatura leggera, i tipici cani da montagna, detti anche Bhotia.
    In più, e questo è grave, gli allevatori occidentali si sono arroccati
    dietro a quello che avevano, pieni di presunzione ed ottusità, forse anche valutando scopi commerciali nel produrre cani più facili da gestire e vendere perchè più minuti.
    Come ho già detto, l'allevamento cinese, con l'ausilio impoortantissimo di internet, ha portato e sta portando un cambio di direzione che, mi auguro, potrebbe essere radicale.
    Maurizio Rivoira
    - www.imolossideltibet.com -

  5. #15
    Member

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    non dovrebbe mancare una riflessione critica nei riguardi di questo modo di fare "cinese"... il consumismo dilagante porta molti in cina a vedere il cane come un simbolo di ricchezza o come una pietanza prelibata. cosa succedera' se qualcuno dovesse assaggiare un giorno e trovare anche il tibetan gustoso come il San Bernardo?
    scusate se OT.

  6. #16
    Senior Member

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    Se è per questo, li mangiano già adesso, non tutti i tibetani sono allevati per compagnia o altri compiti.
    Avevo già scritto altrove che uno studioso francese di questo argomento mi disse, alcuni anni fa, che alcuni allevatori di cani a scopo alimentare incrociavano il S.Bernardo con i cani dei nomadi tibetani per aumentarne il peso ed arrivare ai due estri annuali delle femmine, per evidenti aumenti di produzione.
    Tra le fotografie diffuse sui vari libri cinesi che trattano del tibetan mastiff, facilmente reperibili su internet, ci sono anche quelle di ammassi di cani uccisi e "spellati".
    La triste realtà è questa e ciò aumenta il mio personale astio nei confronti di quella cultura.
    Loro potrebbero sempre, comunque,dire a noi occidentali di pensare a come ci comportiamo nei confronti di ovini, suini, caprini e quant'altro, comprese le migliaia o milioni di agnelli "sacrificati"
    in occasione di false ed opulente feste religiose......
    Maurizio Rivoira
    - www.imolossideltibet.com -

  7. #17
    Senior Member

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    Riguardo al fatto che in Cina si allevi e si desideri un cane *mite*:

    “ Lui non è solo bello, magnifico potente e tante altre cose [...] il suo modo di essere è come quello dei più attraenti e brutali tra gli animali: il leone, il leopardo, il lupo…”.



    Non sono, naturalmente, parole mie ma una comune descrizione della razza in Cina. Non voglio ASSOLUTAMENTE tenere il punto su questo aspetto così, non solo relativo ma anche pericoloso. Tuttavia, in questa discussione che vuole essere un’analisi ed uno specchio della realtà asiatica, non intendo neppure nascondermi dietro un dito per il timore di esaltare qualcuno. Perché il Mastino Tibetano, in Cina, è anche questo, seppure sicuramente più a livello iconografico che sostanziale. Una realtà, comunque, con la quale fare i conti. Di fatto una realtà talmente invasiva ed opposta al metro di chi, saggiamente, evita di presentare il Tibetano come il mostro che non è (soprattutto in un paese, il nostro, dove la psicosi verso i cani *cattivi* è crescente e di fanatici ce ne sono fin troppi), che è impossibile far finta che non esista.

    I cinesi allevano per il pelo, allevano per la taglia, spesso per la purezza, ma di fatto poi, i cani che producono devono anche fare impressione per il carattere. Chiamano lo Zangao *Cane di Dio* e *Dio dei cani* anche per questo motivo.


    Cheng Jian Hua, del Cheng Jian Hua Dong Fang Ao Yuan, definisce la razza che alleva sulla base di 60 esemplari, *feroce e leale*.

    In alcuni distretti della Cina è proibito per legge detenere Tibetani di grande formato nei centri urbani. Ed infatti ho anche letto diverse notizie di cronaca nera che vedevano coinvolti Tibetani.. evito macabri dettagli.

    In qualsiasi classifica cinese delle 10 razze più violente e potenti, il Tibetano viene messo al primo posto (il secondo se lo combattono il Caucaso ed il Tosa).

    C’è una sequenza di immagini che circola su tutti i forum ed i blog cinesi. La sequenza di un drammatico incidente che vede coinvolto un Tibetano in veste di vittima. Non scendo (anche qui) nei dettagli per non esaltare qualcuno, ma sono interessanti (a livello psicologico) i commenti che sono riuscito a *decriptare*: non solo pena per il cane ma soprattutto IRA verso chi lo aveva messo in condizione di non potersi difendere; perché, per loro, lo Zangao non può essere annichilito da NESSUNO. Quelle immagini shockanti sono risultate un insulto ed una ferita profonda all’orgoglio nazionale di chi ha reso cinese il tesoro del Tibet.

    Il 90% dei meravigliosi mastini allevati in Cina viene presentato in pose che di *mite* non hanno assolutamente nulla. Ripeto, non immagini repertorio ma presentazione dei propri campioni al pubblico… come se lo facessi tu sul tuo sito, per spiegarmi, Maurizio (sto facendo una lista di allevamenti e notevoli esemplari cinesi, che presto metterò qui.. e devo combattere per trovare immagini che non ispirino alla guerra urbana). Alcuni esempi:

    Yong Jiangbei del Power of Benxi-Liaoning Kennel.





    King del Luoyang Kennel



    Liansheng del Beijing Golden Port.



    Game del Lanzhou Longxian Aoyuan



    O ancora, Regan Lake



    Per non parlare di questa assurda presentazione di Straight-Medusa, campione dell’ Heilongjiang East Kennel, bianco notevole a monte dell’inspiegabile immagine che segue una sequenza nella quale tenta di raggiungere altri cani mordendo le sbarre di un cancello..





    Nel bene e nel male, la Cina sta conservando la razza, ed è anche questo… giustamente anche questo.




    www.amdokhyi.com



  8. #18
    Senior Member

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    Citazione:Messaggio inserito da phodopus

    Riguardo al fatto che in Cina si allevi e si desideri un cane *mite*:

    C’è una sequenza di immagini che circola su tutti i forum ed i blog cinesi. La sequenza di un drammatico incidente...cut.. lo Zangao non può essere annichilito da NESSUNO. Quelle immagini shockanti sono risultate un insulto ed una ferita profonda all’orgoglio nazionale di chi ha reso cinese il tesoro del Tibet.
    Molto interessante tutto quello che scrivi,phodopus,ma tu sei solo un appassionato oppure lavori nel mondo tibetan o cani in geneale?
    A riguardo della seconda frase,non voglio farti scendere in particolari,visto che non lo ritieni giustamente utile e interessante,però mi interesserebbe sapere a grandi linee di che tipo di incidente si è trattato,per inquadrare meglio l'affermazione che lo Zangao non può essere annichilito da nessuno,intendono cioè da altri cani o da altri animali nei combattimenti,oppure anche dall'uomo in maltrattamenti di qualsiasi genere?

  9. #19
    Senior Member

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    Ti risponderò privatamente, non ritengo giusto andare troppo oltre, con questo argomento, sul forum.




    www.amdokhyi.com



  10. #20
    Senior Member

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    L'argomento è senz'altro "pericoloso" in un mondo affollato di persone stressate e represse, prive del minimo senso animalista, al di là di confini politici o sociali.....
    Sono comunque sicuro del fatto che in Taiwan si alleva cercando massa, taglia ed aggressività, lo sono di meno per quanto riguarda gli allevamenti di Pechino.
    Perlomeno in base a quanto mi riferì, a suo tempo, Alessandro Bordoni;
    del resto i quattro esemplari cinesi arrivati dal suddetto allevamento sono un mirabile esempio di equilibrio caratteriale e non posso pensare che costituiscano un'eccezione, anche perchè sono quattro e non consanguinei.
    Sicuramente i cinesi tendono a pubblicizzare il loro prodotto dandogli, teoricamente, delle caratteristiche esasperate per soddisfare i bisogni subdoli dei compratori e le esigenze e le frustrazioni di buona parte di quelle genti saranno, probabilmente, superiori a quelle di noi occidentali.
    Per quanto riguarda il limite di peso dei cani in Cina, esiste da sempre e non riguarda specificatamente il tibetan mastiff ma tutti i cani: non mi risulta che sia riferito ad ipotetiche aggressività, bensì a problemi di mantenimento e costi sociali, così come esiste la legge che regola il numero di figli per famiglia.
    Nessuno di noi si faccia prendere da illusioni e da mitizzazioni del cane: il tibetan mastiff, soprattutto nella sua terra d'origine è semplicemente un ottimo cane guardiano, niente di più, sicuramente grande e molossoide, ma NON è più un lupo, ne tantomeno un leone od altra belva feroce, è un CANE........
    Maurizio Rivoira
    - www.imolossideltibet.com -

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