Non la conosco ma metto un'immagine:
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buonasera.
posto di seguito quel po' che si sa su questa razza.
purtroppo sono impossibilitato (per il posto in cui mi trovo) a postare foto.
si sa qualcosa in piu' di questa "razza" autoctona?
stefano
Molte le persone presenti attorno al ring che si chiedevano: e questi che cosa sono? Ma gli stessi conduttori nel ring, guardandosi attorno, si chiedevano: ma noi cosa ci facciamo qui? I cani annusavano l’aria sospettosi, non abituati a tanta confusione, ma soprattutto non capivano quei loro compagni imbellettati, profumati e pronti allo show. Loro pensavano al gregge o alla mandria lasciata sola, libera di pascolare nella bruma invernale. Cani rustici, che non conoscono il guinzaglio, molti portati con un pezzo di corda, recuperata all’ultimo momento. Ma non hanno bisogno del guinzaglio, poiché sono loro che tengono il contatto con il conduttore e non viceversa - come mi dice Giorgio Maccheraldo presidente della sezione ovi-caprina di Biella - sono abituati liberi pronti ad intervenire al comando del pastore e a correre attorno al gregge per recuperare le pecore che sconfinano, imparano facilmente poiché il lavoro l’hanno nel sangue e oltre ad essere conduttori nati sono ottimi guardiani. Per la prima volta sono stati presentati a Biella in occasione dell’esposizione nazionale i Cani da pastore d’ Oropa, cosi li vorrebbe chiamare l’Associazione Amici Cani d’Oropa che si è recentemente costituita a Biella per la salvaguardia di questa razza da pastore italiana. E’ una popolazione presente in tutto l’arco alpino ed anche al di la del confine nella vicina Savoia e in Svizzera. Sono cani usati dai pastori per la conduzione del gregge ed anche delle mandrie bovine. Sono stati selezionati da secoli per il lavoro e per le loro capacità di conduttori. L’aspetto morfologico per i pastori è meno importante, l’obiettivo principale di selezione è il lavoro, anche se nella popolazione è identificabile un tipo comune pur con la dovuta variabilità di una popolazione rurale. Nel Nord Italia, durante i secoli scorsi particolare importanza ha avuto l’industria della lana con uno sviluppo notevole nelle province di Biella e di Bergamo. Parallelamente in queste due province si è sviluppata una fiorente pastorizia con greggi numerosi e con razze di pecore proprie come la Biellese e la Bergamasca, razze giganti molto simili tra loro, ma con un’etnografia propria. Biella ha dato il nome anche ad una razza di bovini: La Pezzata Rossa d’Oropa. Il cane, oggi come un tempo, è indispensabile al pastore, ed è plausibile pertanto pensare che come Bergamo ha dato origine al Cane da Pastore Bergamasco, Biella abbia dato origine al Pastore d’Oropa. Sono cani di media taglia (circa 60 cm al garrese), con mantello a pelo abbastanza duro, di lunghezza variabile, ma in genere piuttosto corto, di colore spesso merle su base grigia o tricolore, ma anche di mantello unicolore. Il tronco è piuttosto raccolto, il posteriore ha doppi speroni, la coda spesso è corta o manca già dalla nascita. Salvaguardare le razze autoctone e la biodiversità animale è doveroso per non perdere un patrimonio che è stato selezionato nei secoli. In questa prima fase l’Associazione sta conducendo un censimento della popolazione e rilevando le caratteristiche di razza in modo da poterla meglio definire e stendere uno standard
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O
ma che bello!
<font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">
dai, ha un suo fascino...
ed è un peccato che lo si contini ad allevare ma non si sappia nulla su di lui.
stefano
nb: è una delle 4 foto che esistono su di lui...
recentemente (circa un mese fa...) si è svolto un raduno cinotecnico, con l'intenzione di effettuare misurazioni dei cani per la stesura dello standard e di "aprire" il libro della razza con i soggetti riconosciuti.
la situazione reale della razza è complessa, i soggetti rustici che si vedono al lavoro negli alpeggi mostrano una forte disomogeneità di taglia, struttura e colore... sono relativamente pochi quelli che corrispondono alla descrizione del soggetto "ideale".
validissimi nel lavoro, sono convinto che potrebbero costituire una interessantissima "scoperta" per la cinofilia ufficiale e gli amanti dei cani da pastore "veri" !
noto solo che se è vero che "sconfina" anche in svizzera, lì non abbiamo pensato ad uno standar di razza.
se riuscissimo a saperne di più potremmo, in qualche modo, sostenerla e "sponsorizzarla".
stefano
ciao etabeta.
senza fare nomi, ci potresti raccontare (soprattuto al sottoscritto) come viene allevato? è considerato il classico "cane da pagliaio?" sei a conoscenza di qualche pseuda-para-quasi allevamento?
si, "cane da pagliaio" è la definizione giusta!
in zona la razza viene chiamata solitamente "tabui da marghè" = "meticcio da pastore", e viene allevata solo da chi ne fa uso in alpeggio. il criterio di "selezione" è semplice: i cani si accoppiano, i cuccioli più robusti sopravvivono, col tempo i migliori "ad andar dietro alle bestie" vengono nutriti, gli altri soppressi...non vi dico come....
stefano (anch'io!)
[B)]o mammina...Citazione:Messaggio inserito da etabeta
gli altri soppressi...non vi dico come....
[:246]Citazione:Messaggio inserito da boodman
Cani rustici, che non conoscono il guinzaglio, molti portati con un pezzo di corda, recuperata all’ultimo momento. Ma non hanno bisogno del guinzaglio, poiché sono loro che tengono il contatto con il conduttore e non viceversa - come mi dice Giorgio Maccheraldo
ero presente in questa occasione...è stato buffissimo lo sconcerto dei conduttori, che si sono visti richiedere l'uso del guinzaglio per presentare i cani sul ring d'onore dell'expo (Biella 2005)