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Risultati da 1 a 10 di 53

Discussione: Poveri gatti!

  1. #1
    Junior Member

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    Poveri gatti!

    Ciao a tutti gli amanti dei gatti. Ho saputo che per tutelare una colonia di gatti gli viene mozzato l'apice dell'orecchio sinistro. L'ho letto in un articolo qualche mese fa: http://www.exelia.it/default.asp?Int...tcanaleid=1008 Mi sembra veramente orribile!


  2. #2
    Senior Member

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    Ciao Anita, benvenuta.

    E’ vero, nelle grandi colonie di gatti viene mozzata una piccola parte di orecchio. La pratica sembra crudele, ma in realtà non provoca quasi alcun fastidio all’animale.

    Il taglio si rende necessario nelle colonie molto numerose, per riconoscere i membri sterilizzati ed individuare nuovi membri. Una colonia di gatti, randagi è costituita da gatti abbandonati, da una o più generazioni. Tutto serve tranne che incrementare il numero dei randagi.

    E l’unico sistema per contravvenire è quello della “sterilizzazione visibile”.



  3. #3
    Senior Member

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    Ciao Anita, benvenuta.

    E’ vero, nelle grandi colonie di gatti viene mozzata una piccola parte di orecchio. La pratica sembra crudele, ma in realtà non provoca quasi alcun fastidio all’animale.

    Il taglio si rende necessario nelle colonie molto numerose, per riconoscere i membri sterilizzati ed individuare nuovi membri. Una colonia di gatti, randagi è costituita da gatti abbandonati, da una o più generazioni. Tutto serve tranne che incrementare il numero dei randagi.

    E l’unico sistema per contravvenire è quello della “sterilizzazione visibile”.



  4. #4
    Senior Member

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    ciao
    la pratica dell'orecchio mozzato non SEMBRA una crudeltà. LO E'. All'animale non provoca QUASI nessun fastidio???????? Non trovo giustificazioni alle crudeltà dell'uomo sugli esseri più indifesi, anche se effettuati per questioni di praticità. Basterebbe sfruttare un tantino di più le doti che ci contraddistinguono dagli animali, per trovare soluzioni alternative. Perchè quando anni fa, la stessa cosa venne fatta a un bambino rapito, tutti urlavano CRUDELTA' e se viene fatta a un povero animale indifeso, questa pratica deve essere considerata come una cosa necessaria??????? E' come se qualcuno più forte di noi decidesse di mozzarci un pezzo d'orecchio per distinguerci ad esempio, dai portatori di HIV. O il contrario. Ti immagini quanto meno rischiosi sarebbero i rapporti con gli altri???
    Per quanto riguarda le colonie dei gatti, anche se numerosissime, posso garantirti che la "pratica necessaria" sarebbe da evitare solo per il semplice fatto che il veterinario che ha effettuato loperazione di sterilizzazione, o chi accudisce l'animale nel post operatorio, o semplicemente chi gli porta da mangiare tutti i giorni, riconosce ogni membro della colonia, e di esso conosce malattie, problemi caratteriali, particolari che lo distinguono dagli altri... ecc....
    Non parlo delle mie esperienze personali sulle colonie dei gatti, per evitare di essere nuovamente accusata di fare pubblicità, però sarei tanto curiosa, phodopus, se mi dicessi in cosa consiste, per te, la sterilizzazione visiva. Se si tratta di altre crudeltà risparmi la risposta.
    ciao a presto



  5. #5
    Senior Member

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    ciao
    la pratica dell'orecchio mozzato non SEMBRA una crudeltà. LO E'. All'animale non provoca QUASI nessun fastidio???????? Non trovo giustificazioni alle crudeltà dell'uomo sugli esseri più indifesi, anche se effettuati per questioni di praticità. Basterebbe sfruttare un tantino di più le doti che ci contraddistinguono dagli animali, per trovare soluzioni alternative. Perchè quando anni fa, la stessa cosa venne fatta a un bambino rapito, tutti urlavano CRUDELTA' e se viene fatta a un povero animale indifeso, questa pratica deve essere considerata come una cosa necessaria??????? E' come se qualcuno più forte di noi decidesse di mozzarci un pezzo d'orecchio per distinguerci ad esempio, dai portatori di HIV. O il contrario. Ti immagini quanto meno rischiosi sarebbero i rapporti con gli altri???
    Per quanto riguarda le colonie dei gatti, anche se numerosissime, posso garantirti che la "pratica necessaria" sarebbe da evitare solo per il semplice fatto che il veterinario che ha effettuato loperazione di sterilizzazione, o chi accudisce l'animale nel post operatorio, o semplicemente chi gli porta da mangiare tutti i giorni, riconosce ogni membro della colonia, e di esso conosce malattie, problemi caratteriali, particolari che lo distinguono dagli altri... ecc....
    Non parlo delle mie esperienze personali sulle colonie dei gatti, per evitare di essere nuovamente accusata di fare pubblicità, però sarei tanto curiosa, phodopus, se mi dicessi in cosa consiste, per te, la sterilizzazione visiva. Se si tratta di altre crudeltà risparmi la risposta.
    ciao a presto



  6. #6
    Senior Member

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    Bene Brab,

    Il taglio di un piccolo lobo di orecchio sotto anestesia mentre si effettua la sterilizzazione, non provoca quasi alcun fastidio, ti ripeto.

    Questo viene fatto nelle grandi colonie di gatti, per tutelarli. Viene fatto per AMORE, per non far mettere al mondo altri randagi.

    Viene fatto, ti ripeto, nelle grandi colonie di gatti, che non contano qualche esemplare ma centinaia di individui. E che a loro volta non sono curate da qualche volontario, ma da decine di volontari che si alternano.

    Criticare questo è come criticare il WWF che magari attacca un segnalatore sul corpo di un orso in pericolo.

    Ma forse non riesco a spiegarmi sul concetto di GRANDE colonia.

    Ti faccio un esempio così, forse, mi spiego meglio:

    Forse la più famosa colonia di gatti italiana è quella in piano centro di Roma, a Torre Argentina. LA STESSA di cui oltretutto parla l’articolo segnalato da Anita.

    In quegli spazi non recintati, almeno 2000 mq tra le rovine dell’antica Roma, in una piazza che, essendo tale, non ha limitazioni di accesso-ingresso, sono ospitati centinaia di gatti.

    Questi animali non sono arrivati li soli. Sono stati abbandonati. Ma chi abbandona un gatto spesso non ha il piacere di farsi vedere in faccia. Quindi cosa fa secondo te??? Te lo dico io: a Roma va a Torre Argentina e lascia il gatto lì. Di notte. Oppure fa finta di averlo trovato e va sempre a Torre Argentina e lo lascia ai volontari. Di giorno. Qualcuno magari il gatto lo ha trovato davvero, magari qualche cucciolo appena nato. In ogni caso lascia il gatto alla comunità.

    Una enorme comunità in questo caso, non sovvenzionata, che vive solo con sporadiche donazioni di visitatori o di chi adotta un animale, e il lavoro dei volontari. Con una casetta di appoggio per i gatti malati, feriti, da sterilizzare o per preparare i papponi, che non è neppure ceduta ufficialmente dal comune. È per la legge occupata. Ma in questo caso, per lo meno, vige il silenzio assenso. Volontari che, ti ripeto, si alternano perché, non essendo pagati, non possono fare questo a tempo pieno. Nessuno quindi ha la facoltà di conoscere tutte le centinaia di gatti presenti.

    Non solo: a causa della scarsità di risorse, spesso faticano anche ad alimentare tutti i gatti. E a causa della scarsità di medicine e di volontari, spesso faticano a curarli tutti.

    Per evitare tre cose precise, le risse che provocano ferite agli animali, gli accoppiamenti che provocano nuove bocche da sfamare e da far vivere comunque male e l’allontanamento dei gatti nel calore che li può portare sotto una macchina, i gatti vengono sterilizzati.

    Ma essendo centinaia, ed aggiungendosi quotidianamente nuovi membri, la sterilizzazione deve essere VISIBILE, anche dal volontario che va lì due ore a settimana. L’alternativa è il tatuaggio, ma difficilmente i gatti si fanno prendere da uno sconosciuto volontario. E poi, essendo, ti ripeto, centinaia, il controllo deve essere molto più facile, anche da lontano. Per finire un tatuaggio non è meno doloroso del taglio di un piccolo lembo di orecchio sotto anestesia.

    In ogni caso sappi che spesso i gatti non si fa in tempo a sterilizzarli. Per difficoltà di prenderli, per mancanza di personale. Il risultato è, ad esempio, che a Torre Argentina purtroppo, i gatti nascono anche. Si è formata perfino una linea di sangue con gatti pezzati bianchi e neri. Questo provoca nuovi randagi che vivono male. Che spesso non si riesce a curare e ad alimentare. E provoca risse notturne, con ferite che sono assai più profonde e dolorose del taglio di un minuscolo lembo di orecchio.

    Ora in questo tuo accaloramento indirizzato male, spiegami Brab: tu, volontaria che ami i gatti, che vai in una colonia con centinaia di gatti, che hai magari due ore di tempo a settimana, che in quelle due ore devi preparare il pappone o curare un gatto ferito: TU come faresti a monitorare la sterilizzazione dei gatti in altro modo che non sia il taglio di un piccolo lembo di orecchio???

    Chi va in quelle colonie, chi sterilizza i gatti e fa in modo che sterilizzazione sia VISIBILE con le poche risorse di cui dispone, ama gli animali sicuramente più di me. E di te?

    Ma adesso mi devi davvero spiegare in tutto questo cosa centra un bambino rapito, per favore. Spiegami come si fa a paragonare dei volontari che fanno quello che possono gratuitamente o mettendo le loro personali risorse per aiutare dei gatti, con dei sequestratori di persone.

    Il tuo esempio è davvero infelice, permettimi di dirtelo.

    Naturalmente Brab, se vuoi andare a Torre Argentina, trasferirti nella casetta, dedicare tutto il tuo tempo e tutti i tuoi soldi ai gatti, per conoscerli uno per uno ed evitare che gli venga fatto un taglio sotto anestesia, sono sicuro che i volontari ne sarebbero felici.

    Per finire, chi fa quello che fa per i gatti abbandonati va solo ringraziato. Quindi grazie.



  7. #7
    Senior Member

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    Bene Brab,

    Il taglio di un piccolo lobo di orecchio sotto anestesia mentre si effettua la sterilizzazione, non provoca quasi alcun fastidio, ti ripeto.

    Questo viene fatto nelle grandi colonie di gatti, per tutelarli. Viene fatto per AMORE, per non far mettere al mondo altri randagi.

    Viene fatto, ti ripeto, nelle grandi colonie di gatti, che non contano qualche esemplare ma centinaia di individui. E che a loro volta non sono curate da qualche volontario, ma da decine di volontari che si alternano.

    Criticare questo è come criticare il WWF che magari attacca un segnalatore sul corpo di un orso in pericolo.

    Ma forse non riesco a spiegarmi sul concetto di GRANDE colonia.

    Ti faccio un esempio così, forse, mi spiego meglio:

    Forse la più famosa colonia di gatti italiana è quella in piano centro di Roma, a Torre Argentina. LA STESSA di cui oltretutto parla l’articolo segnalato da Anita.

    In quegli spazi non recintati, almeno 2000 mq tra le rovine dell’antica Roma, in una piazza che, essendo tale, non ha limitazioni di accesso-ingresso, sono ospitati centinaia di gatti.

    Questi animali non sono arrivati li soli. Sono stati abbandonati. Ma chi abbandona un gatto spesso non ha il piacere di farsi vedere in faccia. Quindi cosa fa secondo te??? Te lo dico io: a Roma va a Torre Argentina e lascia il gatto lì. Di notte. Oppure fa finta di averlo trovato e va sempre a Torre Argentina e lo lascia ai volontari. Di giorno. Qualcuno magari il gatto lo ha trovato davvero, magari qualche cucciolo appena nato. In ogni caso lascia il gatto alla comunità.

    Una enorme comunità in questo caso, non sovvenzionata, che vive solo con sporadiche donazioni di visitatori o di chi adotta un animale, e il lavoro dei volontari. Con una casetta di appoggio per i gatti malati, feriti, da sterilizzare o per preparare i papponi, che non è neppure ceduta ufficialmente dal comune. È per la legge occupata. Ma in questo caso, per lo meno, vige il silenzio assenso. Volontari che, ti ripeto, si alternano perché, non essendo pagati, non possono fare questo a tempo pieno. Nessuno quindi ha la facoltà di conoscere tutte le centinaia di gatti presenti.

    Non solo: a causa della scarsità di risorse, spesso faticano anche ad alimentare tutti i gatti. E a causa della scarsità di medicine e di volontari, spesso faticano a curarli tutti.

    Per evitare tre cose precise, le risse che provocano ferite agli animali, gli accoppiamenti che provocano nuove bocche da sfamare e da far vivere comunque male e l’allontanamento dei gatti nel calore che li può portare sotto una macchina, i gatti vengono sterilizzati.

    Ma essendo centinaia, ed aggiungendosi quotidianamente nuovi membri, la sterilizzazione deve essere VISIBILE, anche dal volontario che va lì due ore a settimana. L’alternativa è il tatuaggio, ma difficilmente i gatti si fanno prendere da uno sconosciuto volontario. E poi, essendo, ti ripeto, centinaia, il controllo deve essere molto più facile, anche da lontano. Per finire un tatuaggio non è meno doloroso del taglio di un piccolo lembo di orecchio sotto anestesia.

    In ogni caso sappi che spesso i gatti non si fa in tempo a sterilizzarli. Per difficoltà di prenderli, per mancanza di personale. Il risultato è, ad esempio, che a Torre Argentina purtroppo, i gatti nascono anche. Si è formata perfino una linea di sangue con gatti pezzati bianchi e neri. Questo provoca nuovi randagi che vivono male. Che spesso non si riesce a curare e ad alimentare. E provoca risse notturne, con ferite che sono assai più profonde e dolorose del taglio di un minuscolo lembo di orecchio.

    Ora in questo tuo accaloramento indirizzato male, spiegami Brab: tu, volontaria che ami i gatti, che vai in una colonia con centinaia di gatti, che hai magari due ore di tempo a settimana, che in quelle due ore devi preparare il pappone o curare un gatto ferito: TU come faresti a monitorare la sterilizzazione dei gatti in altro modo che non sia il taglio di un piccolo lembo di orecchio???

    Chi va in quelle colonie, chi sterilizza i gatti e fa in modo che sterilizzazione sia VISIBILE con le poche risorse di cui dispone, ama gli animali sicuramente più di me. E di te?

    Ma adesso mi devi davvero spiegare in tutto questo cosa centra un bambino rapito, per favore. Spiegami come si fa a paragonare dei volontari che fanno quello che possono gratuitamente o mettendo le loro personali risorse per aiutare dei gatti, con dei sequestratori di persone.

    Il tuo esempio è davvero infelice, permettimi di dirtelo.

    Naturalmente Brab, se vuoi andare a Torre Argentina, trasferirti nella casetta, dedicare tutto il tuo tempo e tutti i tuoi soldi ai gatti, per conoscerli uno per uno ed evitare che gli venga fatto un taglio sotto anestesia, sono sicuro che i volontari ne sarebbero felici.

    Per finire, chi fa quello che fa per i gatti abbandonati va solo ringraziato. Quindi grazie.



  8. #8
    Senior Member

    User Info Menu

    Phopodus, ciao
    pensiamo su due binari diversi, parallelamente, io e te non ci incroceremo mai....
    - Questo viene fatto nelle grandi colonie di gatti, per tutelarli. Viene fatto per AMORE, per non far mettere al mondo altri randagi.

    Il fatto che le orecchie vengano mozzate per "AMORE": UN ORECCHIO NON PUO' ESSERE MOZZATO PER AMOREEEEEEE.!!!!!!!!! La sterilizzazione viene fatta per non mettere al mondo altri randagi, non il taglio dell'orecchio.
    -Quindi cosa fa secondo te??? Te lo dico io: a Roma va a Torre Argentina e lascia il gatto lì. Di notte. Oppure fa finta di averlo trovato e va sempre a Torre Argentina e lo lascia ai volontari.

    TUTTI GLI ABBANDONI AVVENGONO IN QUESTO MODO, TUTTI IN TUTTA ITALIA. Anzi, nei casi più assurdi e frequenti l'abbandono avviene in mezzo a una strada.

    -Ora in questo tuo accaloramento indirizzato male, spiegami Brab: tu, volontaria che ami i gatti, che vai in una colonia con centinaia di gatti, che hai magari due ore di tempo a settimana, che in quelle due ore devi preparare il pappone o curare un gatto ferito: TU come faresti a monitorare la sterilizzazione dei gatti in altro modo che non sia il taglio di un piccolo lembo di orecchio???

    io vivo in mezzo a una colonia di gatti, centinaia di gatti, (TUTTI CON LE ORECCHIE INTEGRE), ma come giustamente tu dici, quando sono tante le persone che si occupano della stessa colonia, deve essere per tutti facile distinguere anche da lontano, quelli sterilizzati da quelli non sterilizzati. E la risposta a questa domanda già l'ho data quando ho detto che dovremmo sfruttare un tantino di più le doti che ci contraddistinguono da loro. L'intelligenza umana, il ragionare, studiare un sistema che abbia tanti pro, e pochi contro, sotto tutti gli aspetti. Si potrebbe mettere al collo dei gatti un collarino con la stampa di un marchio, o qualcosa del genere. Ma questa è solo un'idea. Ci devo pensare. Nella mia colonia, e i gatti sono centinaia, non usiamo nè collarini, nè orecchie mozzate, nè quant'altro. Eppure tutti sappiamo (e siamo tanti) quali sono sterilizzzati, quali sono arrivati il giorno prima ecc.....

    -Per evitare tre cose precise, le risse che provocano ferite agli animali, gli accoppiamenti che provocano nuove bocche da sfamare e da far vivere comunque male e l’allontanamento dei gatti nel calore che li può portare sotto una macchina, i gatti vengono sterilizzati.

    daiiiiiiiiiiii!!!!!!!!! le risse sono solo lotte NATURALI, fasi preliminari alla scelta della compagna. E so che questi atteggiamenti vengono annullati con la sterilizzazione. E sono pure daccordo che i gatti vengano sterilizzati per evitare accoppiamenti, fughe d'amore, ecc.... ma tutto questo non c'entra con le orecchie mozzateeeeee. Si può evitare di fare ulteriori manipolazioni sulla natura. Oltre a levargli la possibilità di riprodursi, (ogni animale si può dire che viva per mangiare e riprodursi), gli mozziamo pure un orecchio, così il volontario di Roma che va a seguirli due ore li distingue meglio. Ma vaaaa!!!!!!! Ma piuttosto, sul lettino del veterinario, si fa una bella foto, e la mette su un album con le foto di tutti i gatti sterilizzati. Senza mozzare niente. Se io fossi un gatto non amerei essere sterilizzato, e tantomeno avere un orecchio mozzato. E' ovvio che per questioni di sovraffollamento, si opta per la sterilizzazione, ma non è detto che sia la cosa più giusta. Chi siamo noi per sapere quello che è giusto per loro e quello che non è giusto. La loro natura era un'altra. La stiamo variando, ma attenzione a non esagerare ancora... dove andremmo a finire. Cosa arriveremo a fare?????????? perchè, anche nelle piccole cose, (per noi possono sembrare piccole...) dobbiamo prevalere sui più deboli, solo perchè non ci è venuta un'altra ideaa?????????

    -Chi va in quelle colonie, chi sterilizza i gatti e fa in modo che sterilizzazione sia VISIBILE con le poche risorse di cui dispone, ama gli animali sicuramente più di me. E di te?
    Non lo so se amano i gatti più di me, forse si, forse no, ma una cosa è certa: potrebbero sforzarsi di cercare altri metodi, meno "fastidiosi" per l'animale, e il più vicini possibile a ciò che natura voleva con la creazione di un gatto.
    Non devo dimostrare il mio amore a te, tantomeno a chi va nelle colonie, devo dimostrarlo alle colonie stesse, cercando, nei limiti dell'umana coscienza, di intaccare il meno possibile, e seguendo natura quasi a tutti i costi, di far fare loro meno danni possibili, alla società in cui si sono ritrovati. Io e te, e i volontari potremmo unirci in discussioni, scambi di idee sulle possibili alternative al taglio dell'orecchio.
    -Ma adesso mi devi davvero spiegare in tutto questo cosa centra un bambino rapito, per favore. Spiegami come si fa a paragonare dei volontari che fanno quello che possono gratuitamente o mettendo le loro personali risorse per aiutare dei gatti, con dei sequestratori di persone.
    Phopodus, non fraintendere, il mio paragone era: uno forte, che sia una persona, quindi capace di usare l'intelligenza umana, ha diritto di fare del male a un altro animale o persona solo perchè più deboli??????? (lascia perdere il motivo per cui sia stato fatto, perchè non lo giustifica mai) Perchè un bambino con un orecchio mozzato fa "tragedia" e un gatto con un orecchio mozzato fa "necessario"????
    Sono esseri viventi tutti e due, con anatomie diverse, ma capaci entrambi di sofferenza.

    E poi, se il mio esempio è infelice per te, pensa quanto lo sia il tuo per i gatti.

    Un'ultima cosa, e che non serva per la lotta tra me e te, ma serva per "capire" quello che l'uomo, nella sua infinità presunzione di fare le cose giuste per il mondo, alla fine lo sta distruggendo, anche con l'operato delle piccole decisioni sulla natura... Qualcuno dice che esiste la reincarnazione, e l'anima si reincarna tante volte per portare a termini dei compiti. Ma quante vite ci devono servire per capire che dobbiamo amare la natura????? quante????? potremmo cominciare da questa, non credi???? una cosa è certa. Se mi dovessi reincarnare spero di non rinascere gatto.... magari a Torre Argentina. Tutto si può risolvere rispettando e ripeto RISPETTANDO il più possibile la natura.
    Ciao a presto







  9. #9
    Senior Member

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    Phopodus, ciao
    pensiamo su due binari diversi, parallelamente, io e te non ci incroceremo mai....
    - Questo viene fatto nelle grandi colonie di gatti, per tutelarli. Viene fatto per AMORE, per non far mettere al mondo altri randagi.

    Il fatto che le orecchie vengano mozzate per "AMORE": UN ORECCHIO NON PUO' ESSERE MOZZATO PER AMOREEEEEEE.!!!!!!!!! La sterilizzazione viene fatta per non mettere al mondo altri randagi, non il taglio dell'orecchio.
    -Quindi cosa fa secondo te??? Te lo dico io: a Roma va a Torre Argentina e lascia il gatto lì. Di notte. Oppure fa finta di averlo trovato e va sempre a Torre Argentina e lo lascia ai volontari.

    TUTTI GLI ABBANDONI AVVENGONO IN QUESTO MODO, TUTTI IN TUTTA ITALIA. Anzi, nei casi più assurdi e frequenti l'abbandono avviene in mezzo a una strada.

    -Ora in questo tuo accaloramento indirizzato male, spiegami Brab: tu, volontaria che ami i gatti, che vai in una colonia con centinaia di gatti, che hai magari due ore di tempo a settimana, che in quelle due ore devi preparare il pappone o curare un gatto ferito: TU come faresti a monitorare la sterilizzazione dei gatti in altro modo che non sia il taglio di un piccolo lembo di orecchio???

    io vivo in mezzo a una colonia di gatti, centinaia di gatti, (TUTTI CON LE ORECCHIE INTEGRE), ma come giustamente tu dici, quando sono tante le persone che si occupano della stessa colonia, deve essere per tutti facile distinguere anche da lontano, quelli sterilizzati da quelli non sterilizzati. E la risposta a questa domanda già l'ho data quando ho detto che dovremmo sfruttare un tantino di più le doti che ci contraddistinguono da loro. L'intelligenza umana, il ragionare, studiare un sistema che abbia tanti pro, e pochi contro, sotto tutti gli aspetti. Si potrebbe mettere al collo dei gatti un collarino con la stampa di un marchio, o qualcosa del genere. Ma questa è solo un'idea. Ci devo pensare. Nella mia colonia, e i gatti sono centinaia, non usiamo nè collarini, nè orecchie mozzate, nè quant'altro. Eppure tutti sappiamo (e siamo tanti) quali sono sterilizzzati, quali sono arrivati il giorno prima ecc.....

    -Per evitare tre cose precise, le risse che provocano ferite agli animali, gli accoppiamenti che provocano nuove bocche da sfamare e da far vivere comunque male e l’allontanamento dei gatti nel calore che li può portare sotto una macchina, i gatti vengono sterilizzati.

    daiiiiiiiiiiii!!!!!!!!! le risse sono solo lotte NATURALI, fasi preliminari alla scelta della compagna. E so che questi atteggiamenti vengono annullati con la sterilizzazione. E sono pure daccordo che i gatti vengano sterilizzati per evitare accoppiamenti, fughe d'amore, ecc.... ma tutto questo non c'entra con le orecchie mozzateeeeee. Si può evitare di fare ulteriori manipolazioni sulla natura. Oltre a levargli la possibilità di riprodursi, (ogni animale si può dire che viva per mangiare e riprodursi), gli mozziamo pure un orecchio, così il volontario di Roma che va a seguirli due ore li distingue meglio. Ma vaaaa!!!!!!! Ma piuttosto, sul lettino del veterinario, si fa una bella foto, e la mette su un album con le foto di tutti i gatti sterilizzati. Senza mozzare niente. Se io fossi un gatto non amerei essere sterilizzato, e tantomeno avere un orecchio mozzato. E' ovvio che per questioni di sovraffollamento, si opta per la sterilizzazione, ma non è detto che sia la cosa più giusta. Chi siamo noi per sapere quello che è giusto per loro e quello che non è giusto. La loro natura era un'altra. La stiamo variando, ma attenzione a non esagerare ancora... dove andremmo a finire. Cosa arriveremo a fare?????????? perchè, anche nelle piccole cose, (per noi possono sembrare piccole...) dobbiamo prevalere sui più deboli, solo perchè non ci è venuta un'altra ideaa?????????

    -Chi va in quelle colonie, chi sterilizza i gatti e fa in modo che sterilizzazione sia VISIBILE con le poche risorse di cui dispone, ama gli animali sicuramente più di me. E di te?
    Non lo so se amano i gatti più di me, forse si, forse no, ma una cosa è certa: potrebbero sforzarsi di cercare altri metodi, meno "fastidiosi" per l'animale, e il più vicini possibile a ciò che natura voleva con la creazione di un gatto.
    Non devo dimostrare il mio amore a te, tantomeno a chi va nelle colonie, devo dimostrarlo alle colonie stesse, cercando, nei limiti dell'umana coscienza, di intaccare il meno possibile, e seguendo natura quasi a tutti i costi, di far fare loro meno danni possibili, alla società in cui si sono ritrovati. Io e te, e i volontari potremmo unirci in discussioni, scambi di idee sulle possibili alternative al taglio dell'orecchio.
    -Ma adesso mi devi davvero spiegare in tutto questo cosa centra un bambino rapito, per favore. Spiegami come si fa a paragonare dei volontari che fanno quello che possono gratuitamente o mettendo le loro personali risorse per aiutare dei gatti, con dei sequestratori di persone.
    Phopodus, non fraintendere, il mio paragone era: uno forte, che sia una persona, quindi capace di usare l'intelligenza umana, ha diritto di fare del male a un altro animale o persona solo perchè più deboli??????? (lascia perdere il motivo per cui sia stato fatto, perchè non lo giustifica mai) Perchè un bambino con un orecchio mozzato fa "tragedia" e un gatto con un orecchio mozzato fa "necessario"????
    Sono esseri viventi tutti e due, con anatomie diverse, ma capaci entrambi di sofferenza.

    E poi, se il mio esempio è infelice per te, pensa quanto lo sia il tuo per i gatti.

    Un'ultima cosa, e che non serva per la lotta tra me e te, ma serva per "capire" quello che l'uomo, nella sua infinità presunzione di fare le cose giuste per il mondo, alla fine lo sta distruggendo, anche con l'operato delle piccole decisioni sulla natura... Qualcuno dice che esiste la reincarnazione, e l'anima si reincarna tante volte per portare a termini dei compiti. Ma quante vite ci devono servire per capire che dobbiamo amare la natura????? quante????? potremmo cominciare da questa, non credi???? una cosa è certa. Se mi dovessi reincarnare spero di non rinascere gatto.... magari a Torre Argentina. Tutto si può risolvere rispettando e ripeto RISPETTANDO il più possibile la natura.
    Ciao a presto







  10. #10
    Senior Member

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    Vedi Brab, io capisco perfettamente che le tue parole sono dettate da un desiderio di amore per la natura e non far torto agli animali. Tuttavia il problema è alla base dei tuoi concetti.

    C’è nelle tue parole un amore “ideale”, molto bello ma utopico, che si scontra di brutto con la realtà delle cose. E’ c’è anche un idea sbagliata di quello che è naturale, quello che non lo è e quello che non può esserlo.

    Cominciamo da quello che per te è naturale: il fatto che i gatti siano liberi di accoppiarsi.

    Dobbiamo capirci sul tipo di animale di cui stiamo parlando.

    Vedi, la stessa presenza dei gatti nelle città non è naturale. Per colpa dell’uomo, non loro, che ha costruito le città e poi li ha introdotti in questo ambiente innaturale, liberando gatti domestici. Perché il gatto, pur nascendo su basi selvatiche ancora esistenti ed avendo un forte istinto forastico, è un animale addomesticato da almeno 4000 anni.

    Ma il gatto domestico si è naturalizzato nell’ambiente cittadino nel corso dei secoli. Quindi fino all’inizio del Novecento non esistevano le colonie di gatti, non servivano. I gatti giravano per le città, spesso liberati appositamente per compiere un servizio utile: controllare l’invasione di topi.

    Poi che è successo??? E successo che la società si è evoluta, è successo che il cemento è aumentato e sul cemento hanno cominciato a sfrecciare le automobili. Ed è successo che sono nate le ditte di disinfestazione da topi e ratti.

    Il gatto cittadino è in breve tempo diventato un gatto randagio. Un animale che, per colpa dell’uomo, si è trovato in un ambiente che non era mai stato il suo e che per di più ora gli voltava le spalle, privandolo anche del cibo e della incolumità.

    Non solo, la comunità di gatti randagi cittadini, pur decimata dagli eventi, è stata incrementata da una nuova piaga della società “evoluta”: quella dell’abbandono.

    Qualcuno ha quindi pensato bene di fare qualcosa. E sono nate le colonie CONTROLLATE. Alcune, come quella di Torre Argentina a Roma, enormi.

    Partendo da questo presupposto storico, diventa difficile definire naturale quello che pur dovrebbe esserlo. Come la riproduzione, come i litigi nel periodo degli amori.

    Per tutelare questi animali “fuori luogo” per colpa dell’uomo, occorre evitare che questi eventi si verifichino. Nessuno corre appresso al Gatto Selvatico Europeo che vive nelle foreste, per sterilizzarlo, ne gli cura le ferite che si procura nelle lotte, ne tanto meno gli taglia piccoli lembi di orecchio. Perché quell’animale consuma la sua vita nella natura. E la sua morte, come la sua vita, avvengono come devono avvenire. Non sotto una macchina, non in cassonetto dei rifiuti, non schiacciati sotto delle gomme o sbranati da un cane di razza, o avvelenatati da ratti a loro volta morti per il veleno.

    Il desiderio dei volontari di una colonia è quello che di gatti randagi non ce ne siano più, non che ne nascano sempre di nuovi.

    Desiderio irrealizzabile per ora. Ma comunque i gatti vengono aiutati come si può. E tu, che fai questo, lo sai meglio di me che non lo faccio.

    Quindi non è naturale niente, neppure una nascita, neppure una lotta per la compagna. Lotta che, ti ripeto non è affatto etologicamente corretta come sostieni. Perché il suo fine, la selezione naturale e la riproduzione, in questo caso non hanno motivo di esistere. L’unica conseguenza a cui portano sono ferite profonde su animali inconsapevoli che perseguono una ragione di vita naturale in un ambiente ostile e artificiale.

    Per questo vengono curati, e spesso non ci si riesce. Saprai che queste risse provocano anche lesioni profonde agli occhi, zampe rotte, tagli impressionati. E perché??? PER COSA????? Quale specie si deve mantenere???? Meglio quello di un piccolo lembo di orecchio tagliato sotto anestesia che quando il gatto si sveglia neppure se ne accorge???


    Ma scendiamo nella specifica naturalità del taglio dell’orecchio. Anche qui la vita reale è molto lontana dai tuoi ideali.

    Per ripetermi, siamo in una situazione innaturale, quindi quello che naturale dovrebbe essere non lo è più. Le azioni di forza sull’essere più debole di cui parli, si possono chiamare anche in un altro modo. Ed anzi, DEVONO ESSERE CHIAMATE IN UN ALTRO MODO, perché ben altro sono: sono il tentativo di tutelare quell’essere. Di aiutarlo, di conservarlo VIVO.

    Diciamo che per il tuo modo di vedere le cose, un medico che mi apre la pancia per estirparmi un cancro sta commettendo una azione di forza su di me. Certo non è naturale il suo gesto.

    L’esempio è forte sicuramente, allora ne faccio uno più facile: il tatuaggio dei cani. Sai quanto è doloroso? Sicuramente sì. Eppure è molto importante che venga fatto, per riconoscere i cani abbandonati. La natura c’entra solo nel senso che si cerca di non finire di ucciderla del tutto. Come quando si buca l’orecchio di un orso o la pinna di un delfino per attaccargli un fastidioso chip. Chi ha distrutto la natura ora si trova costretto a questi gesti innaturali per non finire di ucciderla del tutto. A beneficio del delfino e dell’orso si intende. Ed anche del gatto senza un pezzetto di orecchio. Quest’ultimo sistema, per altro, HA “tanti pro e pochi contro” Brab.

    Vuoi vedere solo il rovescio della medaglia?? Vuoi limitarti ad una accusa globale al comportamento dell'uomo che ha distrutto la natura ed ora si trova costretto a manipolarla ancora per tutelarla??
    Bene... a che serve?? A che serve prendersela ora con chi cerca di fare qualcosa??? Ora bisogna fare i conti con noi stessi.

    Si può fare altrimenti? Si può evitare il taglio di un piccolo lembo di orecchio che non provoca alcun fastidio perché l’animale non se accorge, per tutelare il gatto stesso?? Sì o no?? Se sì bisogna anche dire come. Altrimenti resta quello che è, ovvero l’unica strada percorribile.

    Di alternative tu non ne porti Brab, i tuoi esempi non sono applicabili alla realtà. Il collare??? Ottima idea, ma non fattibile perché è già tanto se hanno i fondi per dargli da mangiare. La foto nell’album??? Non è fattibile perché è già tanto se i volontari, mai più di tre quattro insieme per centinaia di gatti, hanno il tempo di dare una occhiata generale in mezzo allo spazio. Poi devono preparare il cibo, pulire, curare tutti gatti malati o feriti, e sono sempre tantissimi, prendere e dare qualche nuovo gatto, cercare di raccogliere fondi.

    Insomma, non hai portato alternative, anche se quella del collarino mi era piaciuta. Ti invito a pensarci ancora perché, se qualcosa ti verrà in mente, sarò il primo a schierami con te e a fare in modo che la tua idea arrivi a destinazione.

    Ti ricordo, per la tua riflessione, che si tratta di uno spazio tra i ruderi imperiali, non limitato, in pieno centro di Roma, ossia una città strapiena di gatti randagi. Pensa quanti possono aggregarsi senza magari essere visti subito..

    Riguardo alla reincarnazione… e rimanendo nel superficiale a beneficio del nostro discorso, ti confesso che io invece non vorrei mai essere un gatto randagio e basta. Preferirei un Felis Silvestris, in un bosco. Me se gatto randagio fossi, allora pregherei di stare a Torre Argentina, con un orecchio leggermene tagliato e ben sterilizzato (oddio… proprio se non ho scelta, intendiamoci…)

    Perchè non ho mai visto tanto amore dato agli animali nella visita che una volta mi è capitato di fare in quel luogo. E non ho mai visto gatti randagi così felici. Anche se senza un minuscolo lembo di orecchio.

    Comunque accolgo il tuo invito, e proverò a contattare i responsabili della struttura per un confronto.

    Ciao.




    Modificato da - phodopus il 09/03/2004 02:10:14

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