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Risultati da 11 a 20 di 104

Discussione: Berger Picard

  1. #11
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    Il Beger Picard è una delle razze più antiche e meglio preservate nel panorama cinotecnico mondiale. Sicuramente il più antico pastore francese ma, soprattutto, il più puro discendente di un antico cane celtico giunto in Europa almeno nel IV secolo avanti Cristo. Dico almeno perché, probabilmente, il *CU* era arrivato in Occidente molto prima, anche se di lui si cominciano a trovare tracce solo a partitre dal periodo storico predetto. Periodo storico che, d’altronde, combacia anche con l’apparizione, quasi dal nulla nelle coscienze greco-romane, di quella stratificazione di popoli indoeuropei misteriosi, bellicosi e tribali, che a varie ondate avevano già conquistato l’intera Europa del nord, invadendola dalle steppe russe almeno 2000 anni prima, e che poi si sono sintetizzati oltr’Alpe e nelle Isole della Manica.

    Il popolo dei druidi usava quindi questo cane primigenio per la guardia, per la caccia e come pastore. Si trattava pertanto di un animale poliedrico, nonchè piuttosto aggressivo, bellicoso... di forme marcatamente lupoidi. Un cane tenuto talmente in considerazione, da vedersi trasformato perfino in un eroe mitologico dalle sembianze umane, noto nelle leggende come Cuchulainn (cane di Culainn).

    Diversi reperti archeologici celtici mostrano visivamente quanto il CU (*cane* in lingua gaelica e credo anche protoceltica), sia ancora oggi eccezionalmente vivo e purissimo nel Berger Picard.

    Questa statuina è sorprendente… purtroppo non ho la data ed il luogo del ritrovamento.



    Il manico di un boccale del IV secolo a.C., trovato in Germania, nella regione del Mosel.



    Il BP va quindi considerato per quello che è: una specie di reperto archeologico vivente, una razza tanto poco conosciuta (e per fortuna.. perché così riesce a conservarsi ancora oggi pura e di nicchia) quando presente, in maniera più o meno diretta, nel corredo genetico di una lunghissima lista di altre selezioni più nuove e note. Una razza diversa da tutte le altre, e però spesso anche tanto identificabile nei suoi discendenti.

    Una, per ora veloce e parziale, panoramica delle selezioni derivate dal cane celtico che oggi chiamiamo Pastore della Piccardia.

    Briard: derivato dal CU in tempi remoti, ed assai simile al cugino. Per un periodo le due razze erano confuse.



    Beauceron: altra variante, a sua volta padre diretto di numerose tipologie assai note, a partire dal Dobermann. Sottolineo che Picard nero-focati erano presenti prima del riconoscimento e della standardizzazione.



    Bovaro delle Fiandre: discendente diretto del Berger Picard e del quasi estinto e non riconosciuto Cane da Pastore di Linguadoca. L’immissione importante di sangue Picard all’inizio del Novecento, ostacolò perfino il riconoscimento del CU.



    Schnauzer: derivato per immissione forse solo indiretta, in quanto costruito a partire anche dal Bovaro delle Fiandre.



    Terrier Nero Russo: anche qui immissione probabilmente indiretta, in quanto derivato sia dal Bovaro delle Fiandre che dallo Schnauzer gigante.



    Scottish Deerhound: derivato in tempi remotissimi, probabilmente a partire da un graioide mediorientale prelevato dai celti nell’attuale Afghanistan, da lì portato nell’attuale Russia ed incrociato con il CU (difficile dire se prima o dopo la conquista druidica dell’Europa.. di certo quel levriero è stato conservato anche nella tipologia a pelo raso, oggi nota come Greyhound).



    Irish Wolfhound: vale il discorso fatto per il Deerhound, ma non è escluso un rinsanguamento diretto anche con il Picard nella sua ricostruzione operata dal capitano Graham nel Novecento. Di certo l’Irish è uno dei cani esteticamente più simili al BP.



    Pastori olandesi: derivati in tempi remoti e rinsanguati in tempi recenti.





    Pastori belgi (nella foto un Lakenois): come per i pastori olandesi.



    Pastore Tedesco: globalizzata selezione che ha avuto sangue CU all’inizio della sua storia, e sangue Picard nel corso della Prima Guerra Mondiale, soprattutto per rinsanguare lo Schäferhunde Drahthaariger, pastore tedesco a pelo duro, una delle varie tipologie di Deutsche Schäferhunde poi drammaticamente fuse in una sola razza ed una sola effige.



  2. #12
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    Ma più o meno in che zona della Francia ci sono o sono stati rinvenuti in passato più Berger Picard?

  3. #13
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    in Picardia?[)]


    mi ostino a scrivere PiCardia perché nella mia mente penso PICARDIE ma poi la italianizzo... ME francofilo/nostalgica
    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  4. #14
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    In Piccardia naturalmente sì.. una regione a nord della Francia, sopra Parigi e vicino al confine con il Belgio, tra Normandia, Champagne ed Ile de France.

    Oggi si contano meno di 4000 esemplari nel mondo e quasi tutte le cucciolate passano per il controllo dell’eccezionale club francese. La maggior parte sono in Francia naturalmente (ci sono diversi ottimi allevamenti in varie regioni.. soprattutto in Borgogna dove ho preso il Makassar.. Opale è del centro), ma alte percentuali sono anche presenti in Belgio, Germania, Svizzera e Canada (dal Canada si sta facendo, purtroppo, conoscere negli Stati Uniti… Stati Uniti che fanno diventare tutto un film… come sai bene.. e sai anche quanto sono incaz.zato).

    Makassar..

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  5. #15
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    Fammi capire una cosa phod...i berger "originali", quelli cioè da qui è partita la selezione, stavano proprio col gregge, un pò come gli antenati del pastore tedesco, oppure erano cani un pò più da guardia (nel senso che facevano anche la guardia ai caseggiati ecc..)

  6. #16
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    io ci andavo al mare in Picardie sono posti magnifici con paesaggi fantastici!scusate l'OT
    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  7. #17
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    Il CU era un cane poliedrico, usato per la guardia, per la caccia e per il gregge (sicuramente era presente, nel tempo, anche con morfologie diverse). Ma per la guardia come prima cosa, al punto tale che, pur risultando un eccellente conduttore se abituato ed addestrato fin da cucciolo, ancora oggi tende invece a predare i capi di bestiame quando ci si imbatte casualmente.

    Makassar ad esempio ha (ahimè) ucciso la prima pecora che ha incontrato in vita sua (sfuggendo di controllo e saltando una staccionata… sorvoliamo..).

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    L’istinto del pastore che riunisce, raduna e deve avere sempre tutto sotto controllo, lo hanno spiccatissimo anche quando passeggio con altre persone.. Il discorso è che non hanno invece così innato l’istinto del bestiame.. come ovvio, non lo vedono *proprietà* ma piuttosto preda o pericolo potenziale.

    Ecco: hanno un gradissimo istinto della proprietà, che li rende anche pericolosi in alcuni casi. Sì, sono cani da guardia come prima cosa. Ma poliedrici e molto dinamici. Non esercitano solo la guardia statica del mastini, ma anche quella del controllo costante. Quella del cane che va avanti a vedere la situazione e poi aspetta che tutto il *branco* sia riunito per proseguire anche solo di un passo.

    Sul Picard ed i pastori in genere, avevo già scritto…

    ***
    Nato come ausiliario del pastore a 360°, il Pastore della Piccardia è estremamente adatto alla guardia e alla difesa personale (quest’ultima con un adeguato e fermo addestramento, perché a far uscire fuori la sua parte peggiore non ci vuole poi molto).
    La guardia della proprietà è una sua attitudine naturale: imbattersi nel territorio controllato da un Berger Picard che si sente responsabile della situazione è assai rischioso. Anche la guardia della persona (quindi la difesa) gli appartiene istintivamente: il Picard esercita un controllo costante sugli elementi del suo branco, in una casa va ciclicamente a verificare dove si trovano tutti gli abitanti, mentre per strada tende a raggruppare i suoi accompagnatori. Il controllo sul padrone è poi spasmodico: il cane non deve MAI perderlo di vista.
    Come già detto, addestrarlo all’attacco va bene ma con responsabilità e capacità, per evitare di renderlo un cane seriamente pericoloso, data la sua indole già pesantemente predisposta.
    Dotato di un eccellente fiuto, è stato anche usato come cane da pista e da cerca per scopi militari.
    Riguardo al lavoro sul gregge, occorre ricordare che esistono almeno tre tipi di cani da pastore. I primi sono quelli adibiti esclusivamente alla guardia, ovvero i molossi da montagna: questi cani non conducono il bestiame, sono molto indipendenti (causa la guardia che facevano in solitudine in alta quota) ed erano affiancati da cani molto più piccoli adibiti solo alla conduzione (assolutamente inadatti alla tutela del gregge o della mandria): quindi per il grande Montagna dei Pirenei c'era il piccolo Cane da Pastore dei Pirenei, per il Mastino dei Pirenei il Pastore Catalano...fino al Mastino Tibetano, coadiuvato dal pastori locali o presente nella sua forma più leggera, il Bothia).
    I piccoli cani da pastore a conduzione stretta esistono da soli in zone dove non ci sono grandi pericoli ed il loro lavoro di guardia si esaurisce nell’abbaiare per richiamare il padrone.
    Ci sono poi cani che non coesistono con nessuno, fanno da soli tutto i lavoro, sia di guardia e difesa che di conduzione. Tra questi il Picard, ma anche Briard, Beauceron, Pastore Tedesco etc, fanno parte del gruppo. Si tratta di cani grandi (per avere una corporatura adatta da affrontare gli intrusi) ma non enormi (per essere anche agili nel momento della conduzione del gregge), attaccati al padrone ma anche indipendenti, in quanto selezionati per autogestirsi nel lavoro.
    Significativo notare che, se come abbiamo detto i piccoli cani da conduzione stretta esistono da soli in zone con una quasi totale assenza di pericoli, i grandi molossi da montagna sono presenti invece dove i pericoli non solo ci sono (o comunque c’erano) ma sono anche di notevoli dimensioni (orsi in Europa, orsi e grandi felini in Asia).
    pastori che fanno da soli guardia, difesa e conduzione, si sono invece tutti sviluppati in aree dove il principale antagonista era il lupo, ovvero un animale della loro medesima taglia (e a loro molto affine anche morfologicamente).
    Naturalmente il discorso non si esaurisce qui. Come da cinognostica, ogni cane ha una sua morfologia funzionale adatta anche a sopportare l’ambiente climatico. Quindi la taglia notevole dei molossi da montagna serviva anche a sopportare i rigidi mesi nei quali le mandrie venivano portate in alta quota. Un corpo grande e tarchiato, tale da non disperdere il calore.
    Se un piccolo cane da pastore, come un Pirenei, normalmente mantiene l’istinto del gregge anche senza aver mai visto un capo di bestiame in vita sua (data la selezione assai specifica), per un pastore con istinto di attacco utile alla guardia come il Picard, il primo impatto con un pecora è la predazione.
    Per questo motivo, pur essendo un egregio conduttore, bisogna ricordare la sua indole e non pensare che un Berger Picard adulto porti all’ovile la prima pecora che incontra... La prima pecora che incontra, se il cane non sarà trattenuto, farà una pessima fine.

  8. #18
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    Una foto che mi è piaciuta parecchio


    Vanille di Perret



  9. #19
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    Io non amo molto i soggetti gris, comunque nella foto Vanille è ancora cucciolona.. avrà 6-7 mesi. Devo però confessare che, per me, il BP è solo favue charbonne (a livello puramente estetico.. perché poi, all’origine, erano presenti anche colori successivamente scartati nello standard, come il nero focato ed il bianco).

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  10. #20
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    Io non amo molto i soggetti gris, comunque nella foto Vanille è ancora cucciolona.. avrà 6-7 mesi. Devo però confessare che, per me, il BP è solo favue charbonne (a livello puramente estetico.. perché poi, all’origine, erano presenti anche colori successivamente scartati nello standard, come il nero focato ed il bianco).

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