tutto quello che ho letto sull'allevamento a mano!

[Jack]

ALLEVARE A MANO: CALOPSITE

La soluzione dell’allevamento a mano potrebbe rappresentare una scelta di emergenza ma potrebbe anche essere messa in atto per motivi diversi, normalmente per ottenere pulcini molto docili e confidenti, in casi particolari per effettuare sui pulcini o sugli adulti in tal modo allevati studi altrimenti molto difficili da eseguire. L’allevamento a mano oggi è un’impresa non particolarmente difficile ma certamente impegnativa in termini di tempo, di dedizione e di disponibilità di attrezzature, semplici quanto si vuole ma indispensabili.

E’ un’impresa molto gratificante dal punto di vista delle proprie relazioni con i pappagalli ma anche rischiosa dal punto di vista delle future capacità riproduttive dei soggetti in tal modo allevati.

Per tali motivi, a meno di non aver particolari ragioni per fare il contrario, consiglio soltanto di allevare in questo modo soltanto i soggetti nati da coppie con problemi di relazione con i propri figli, che non potrebbero sopravvivere altrimenti.

Per quanto riguarda l'adattamento che subiscono i pulli a mangiare nel modo nuovo, artificialmente, prima li togliamo dai genitori e meglio è per loro.
Infatti un pulcino molto piccolo, anche di una sola settimana, in solo un giorno e mezzo, si abitua a mangiare non più nel modo naturale, ovvero ad essere imboccato dai veri genitori.
Un pulcino di 3-4 settimane è molto più impaurito dalla nostra presenza, ed impiega almeno 3-4 giorni ad adattarsi a mangiare dalla siringa.
E’ possibile toglierle dai genitori prima che compiano una settimana di vita ( prima che aprano gli occhi )… metterli in una nursey.
Se non si possiede una camera termostata togliere i piccoli dopo 3/4 settimane.


Per imbarcarsi in un’impresa di allevamento a mano di pappagalli è necessario essere in possesso di - una camera termostata regolabile fino ad una temperatura di 30/35°C* (allego progetto artigianale)
- un nido da calopsite o simili
- cibo per pulcini a sufficienza
- un cucchiaio ribattuto latelarmente per mezzo di un martello in modo da farlo assomigliare ai
misurini in argento per sale e zucchero, o in alternativa una siringa da 5cc senza ago.
- una bilancia digitale da cucina.

E’ inoltre necessario essere in grado di investire una certa quantità di tempo prevedibile in circa mezz’ora per volta per 3 o 4 volte al giorno per un periodo non inferiore alle 5-6 settimane.

Iniziamo dalla camera termostata ( o camera calda ). In commercio ne esistono di molto belle a prezzi adeguati. La temperatura dell’ambiente va regolata in base all’ età dei pulcini:
- da 0 giorni fino alla prima settimana di vita va regolata intorno ai 35° C
- dopo la prima settimana possono bastare 30° C
- dopo il primo mese 28° C
- quando i pulcini sono interamente coperti di penne 25° C

In mancanza di una camera calda è possibile un metodo "alternativo" che può fare al caso di chi non ha la camera calda: la lampada a raggi infrarossi (quella da pulcini), un termometro ed un contenitore molto resistente, magari di plastica, possono risolvere il problema.

Se il riscaldamento fosse operato da una lampada, sarebbe opportuno che questa fosse avviata sul lato della camera opposto al lato dove è posto il nido. Sotto la lampada o comunque all’interno della camera va collocata una ciotola piena d’acqua per evitare che l’ambiente possa diventare troppo secco. I pulcini devono essere nutriti con pasti caldi
da un minimo di 7-8volte dei primi giorni di vita fino a 3volte a regime ( circa 3settimane di vita ).
Le pappe possono essere acquistate pronte in commercio, in forma liofilizzata scegliendo i prodotti di una ditta sicura che sono già perfettamente bilanciati e addizionati di vitamine, Sali minerali,…
Se invece si desidera farla da sé, si può ricorrere alla classica pappa a base di cereali per
bambini secondo questa formula:

- farina per neonati ai 7 cereali - 4 cucchiai da tavola
- farina per neonati alla frutta vitaminizzata - 1 cucchiaio
- tuorli d’uovo di gallina crudi - 2
- osso di seppia macinato - 1-2 cucchiaini da caffè
- miele d’api - 1 cucchiaio da tavola
- complesso vitaminico o del lievito di birra (apportatore di vitamina b, di proteine e di preziosi fementi in sintesi) in dose da mezzo o un grammo al giorno per nidiata.


Miscelano tutti gli ingredienti escluso il complesso vitaminico, Aggiungere acqua, Portare ad ebollizione, Lasciare raffreddare fino a 50° C, Aggiungere una dose di complesso vitaminico proporzionata alla quantità di pappa preparata.
La pappa così preparata può essere conservata in frigo per alcuni giorni
prelevando, di volta in volta, la porzione da riscaldare per un singolo pasto.
E’ vietato riscaldare ogni volta l’intera quantità.

Se si opta per prodotti liofilizzati l’unica cosa da fare sarà prelevare 1-3 cucchiaini di prodotto dalla confezione ( in base al numero di pulcini da alimentare e alla loro età ), metterli in una tazzina da caffè o in altro recipiente simile, scaldare acqua del rubinetto in un pentolino a circa 60°C e aggiungerla poco alla volta al prodotto nella tazzina per mezzo di un cucchiaio da tavola facendo grande attenzione ad eliminare tutti i grumi.
Servono 3-4 cucchiai da tavola per un cucchiaino di prodotto liofilizzato: è necessario idratare bene tutto il prodotto che altrimenti, essendo liofilizzato, sarebbe altamente nocivo se ingerito anche in minima parte senza la preventiva idratazione.
La sua consistenza deve essere uguale a quella dello yogurt.
Quando si è ottenuta una crema fluida, la si può somministrare i pulcini stando bene attenti che il composto non superi MAI i 40°C. Meglio munirsi di un termometro digitale… in mancanza la pappa, come quella dei bambini, non deve scottare sul polso.

I pulcini non accetteranno una pappa né troppo fredda e né troppo calda rischiando di ustionarsi
gravemente o addirittura subire la perforazione del gozzo.

E’ necessario munirsi di una bilancia digitale per la cucina…è molto comoda:
bisogna pesare il pulcino prima e dopo la pappa… perché devono mangiare 10% dalla loro massa corporea.
Prima della pappa il gozzo deve essere completamente vuoto!!
Dopo la pappa il gozzo deve essere bello gonfio (non floscio) e la pelle deve essere bella tirata.
Attenti che il gozzo bello gonfio, non significa farli soffocare tanto da procurargli l’otturazione del gozzo fino a farli morire soffocati… bisogna vedere appena pronunciato il "giallo" del
rigonfiamento del gozzo!! Meglio utilizzare la bilancia… il 10% del loro peso corporeo!!

Come cibo è necessario una formula da imbecco: come il *nutribird A19- A21 della Versele Laga*… (è giallo e profuma di biscotto!!), o un prodotto *prestige*
da diluire con acqua calda a consistenza yogurt.
Non usate il pastoncino:
Il pastoncino va bene per la mamma quando sta svezzando i pulli.


Prima di ogni imbeccata verificate che il gozzo sia completamente vuoto!!!
E' buona norma fornire anche dell'acqua (oligominerale), mediante un contagocce, in ragione di 1-2 gocce dopo ogni imbeccata, sia per prevenire eventuale disidratazione, che per pulire l'interno del becco dai residui di cibo.


I pulli per i primi 15 giorni di vita devono mangiare una volta ogni 2-3 ore, notte e giorno…7-8 pasti al giorno.
Man mano che il pullo cresce, diminuiremo GRADUALMENTE le imbeccate e la consistenza del prodotto aumenterà. Già a 21 giorni possono fare 4 pappe al giorno con riposo notturno ( per es. dalle 23:00 alle 6:00-7:00 )
Per la consistenza prendete lo yogurt come termine di paragone… durante la prima settimana il prodotto dovrà essere un po’ più liquido, quando crescono un po’ più denso.

A partire dalla 3 settimana il numero delle beccate deve progressivamente diminuire, mentre la densità del prodotto deve aumentare, e verso i 35 giorni bisogna includere nel cibo i semi scorticati e macinati finemente.
Quando i piccoli avranno raggiunto i 45 giorni si procederà con 2 imbeccate al giorno.


Cominciare lo svezzamento con frutta e semini dei grandi.
La consistenza del pastoncino deve diventare via via più solida per poi passare direttamente ai cibi solidi(semi o estrusi).Purtroppo questo è uno degli inconventienti in cui si può incappare.
Durante lo svezzamento fornire quotidianamente vitamine, sali minerali, osso di seppia. Un paio di volte la settimana, mele ben mature o carota. Quando saranno completamente svezzati, smetteremo i schiacciare i semi. In questo stadio sarà buona norma abituare i piccoli a consumare tutta i tipi di semi componenti la miscela.

I pullus vanno pesati ogni giorno e mantenere un agenda aggiornata sulla crescita del piccolo, aiuta a intervenire tempestivamente qualora sorgano problemi.”

Per somministrare la pappa è possibile utilizzare o la siringa o il cucchiaio ripiegato.

La siringa:
L’imbocco con la siringa è molto semplice.In questo modo eviteremo che il pulcino sporchi qua e là ma con seri rischi di soffocamento e…! Parliamo di una comune siringa (che si vende in farmacia o al supermercato) privata dell’ago. Meglio quella da 5 cc.
E’ necessario eliminare l'aria dalla siringa( pressare bene la pappa nella siringa per eliminarla).
Si mette nel becco dal lato sinistro, in obliquo, tenendoci pulcino d’avanti.

Il cucchiaio ribattuto:
Secondo me il migliore! Viene ribattuto in modo da facilitare il passaggio del cibo dall’alto verso il basso senza perdite laterali. Se i pulcini sono molto piccoli la pappa dovrà essere molto fluida, il cucchiai dovrà essere inserito tra la mascella e la mandibola in modo da stimolare il comportamento di inghiottimento che sarà normalmente accompagnato da un movimento ritmico del capo e da vocalizzazioni ritmiche di richiesta di cibo.

Quando i pulcini sono un po’ cresciuti, l’operazione diventa più semplice perché sono essi stessi a farsi incontro e a chiedere di essere imbeccati.

Rispetto alla siringa il cucchiaio consente di fornire cibo in modo graduale e sicuro e offre molti più stimoli consentendo uno svezzamento più precoce.

Comportamenti anomali:
Capita che di notte possano iniziare a sbattere le ali nella gabbia molto forte…
…le chiamano "paure notturne", ma non stanno male.
L'unica cosa è che sbattendo forte le ali contro la gabbia, possono ferirsele facendo uscire sangue.
Se succede bisogna medicarli con acqua ossigenata.


ciao Jack

[Jack]

Qualcuno che ne capisce potrebbe inserire qualche altra informazione...
tipo sullo svezzamento? a che età si può prelevare il pullo senza pregiudicare le capacità riproduttive?

grazie ciao

[Jack]

Qualcuno che ne capisce potrebbe inserire qualche altra informazione...
tipo sullo svezzamento? a che età si può prelevare il pullo senza pregiudicare le capacità riproduttive?

grazie ciao

[Entei]

altre info...
la scheda è stupenda
dove l'hai presa?

[Entei]

altre info...
la scheda è stupenda
dove l'hai presa?

[Tesora]

L`imprinting in prattica non e` cosi pericoloso come parlano. Ho tante coppie piproduttive, dove uno o tutti e due sono stati incubati e poi svezzati. Importante saper fare.

[Tesora]

L`imprinting in prattica non e` cosi pericoloso come parlano. Ho tante coppie piproduttive, dove uno o tutti e due sono stati incubati e poi svezzati. Importante saper fare.

[Jack]

Citazione:Messaggio inserito da Entei

altre info...
la scheda è stupenda
dove l'hai presa?

ho fatto un collage...
ma non mi sembra completa...credo che si possa ancora integrare!
Il discorso è uguale sia per inseparabili che per colopsite??
tranne che per la quantità di cibo vero??

[Jack]

Citazione:Messaggio inserito da Entei

altre info...
la scheda è stupenda
dove l'hai presa?

ho fatto un collage...
ma non mi sembra completa...credo che si possa ancora integrare!
Il discorso è uguale sia per inseparabili che per colopsite??
tranne che per la quantità di cibo vero??

[Jack]

Il discorso è uguale sia per inseparabili che per colopsite??
tranne che per la quantità di cibo vero??