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Discussione: IL BASSETHOUND

  1. #1
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    IL BASSETHOUND

    <center>LO STANDARD</center>



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    Standard n. 163. Bassethound - razza inglese - Riconosciuto dalla F.C.I. (Federazione Cinologica Internazionale).
    Attuale classificazione: Gruppo VI: segugi di piccola taglia
    razza n. 256

    Origine: Gran Bretagna

    ASPETTO GENERALE: Segugio basso sugli arti, di considerevole sostanza, ben proporzionato, distinto. E' desiderabile una certa quantità di pelle lassa.

    CARATTERISTICHE: Cane tenace, di grande lignaggio, che caccia con l'odorato, possiede l'istinto della muta, voce profonda e melodiosa, dotato di grande resistenza alla caccia.

    TEMPERAMENTO: Placido, mai aggressivo o timoroso, affettuoso

    TESTA E CRANIO: Cranio convesso; lo stop è moderatamente marcato e la cresta occipitale ben marcata. Di larghezza media alla fronte, la testa si assottiglia leggermente verso il muso. Il muso è asciutto ma non conico. La canna nasale è pressoché parallela alla linea superiore del cranio e non è molto più lunga del cranio dallo stop all'occipite. Possono esserci pieghe, in quantità moderata, sulla fronte e vicino agli occhi. In ogni caso, la pelle della testa deve essere sufficientemente lassa per formare pieghe chiaramente marcate quando la si tira in avanti, o quando la testa stessa è abbassata. Le labbra superiori ricoprono ampiamente quelle inferiori. Il tartufo è completamente nero, salvo per i cani a mantello chiaro nei quali può essere marrone o color fegato. Le narici sono grandi e ben aperte; il tartufo può avere una leggera sporgenza davanti alle labbra.

    OCCHI: Forma di losanga, né sporgenti né troppo infossati nelle orbite, di colore scuro, ma possono andare fino al bruno medio nei cani a mantello chiaro. Espressione calma e seria. La congiuntiva della palpebra inferiore è visibile ma non eccessivamente. L'occhio chiaro o l'occhio giallo è un grave difetto.

    ORECCHIE: Attaccate basse, proprio al di sotto della linea dell'occhio. Esse sono lunghe e oltrepassano nettamente l'estremità di un muso di lunghezza corretta, ma senza eccesso. Esse sono strette su tutta la loro lunghezza e ben accartocciate. Molto flessibili, di tessitura fine e vellutata.



    Immagine:

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    DENTI: Forti, con una perfetta articolazione a forbice, regolari e completi: gli incisivi superiori ricoprono cioè quelli inferiori a stretto contatto e sono impiantati a piombo sulle mascelle.

    COLLO: Muscoloso, ben ricurvo e di buona lunghezza, presenta una giogaia pronunciata, ma senza esagerazione.

    ARTI INFERIORI: Scapole ben inclinate e spalle non pesanti. Gli arti anteriori sono corti, poderosi e con forte ossatura. I gomiti non sono rivolti né verso l'interno né verso l'esterno. Essi si adattano perfettamente contro le costole del petto. L'avambraccio, nella sua parte superiore, è inclinato leggermente verso l'interno, ma non a tal punto da disturbare la libertà di movimento, né da avere come risultato il fatto che gli arti si tocchino in posizione eretta oppure in azione. Visto di faccia, il petto si adatta perfettamente alla curvatura dell'avambraccio. L'arrembatura costituisce un grave difetto. La pelle forma delle pieghe sull'avambraccio.

    TRONCO: Lungo e ben disceso su tutta la lunghezza. Lo sterno è sporgente, il torace non è né stretto né eccessivamente disceso. Le costole sono ben arrotondate senza formare una sporgenza e si estendono bene verso la parte posteriore. Il dorso è abbastanza largo e livellato. Il garrese e il rene si trovano approssimativamente nella stessa altezza, benché il rene possa presentare una leggera curvatura. Il dorso, dal garrese al punto di inizio delle anche, non è di lunghezza eccessiva.

    ARTI POSTERIORI: Molto muscolosi e ben costruiti, gli arti posteriori danno pressappoco l'impressione di una sfera se visti dalla parte posteriore. Articolazione coxo-femorale ben angolata, i garretti sono ben discesi e leggermente portati al di sotto del tronco; i garretti non sono rivolti né verso l'interno né verso l'esterno, ma sono in appiombo rispetto al tronco quando il cane è in posizione eretta naturale. La pelle può formare delle pieghe tra il garretto e il piede e, dietro all'articolazione del garretto, può apparire una leggera borsa a causa della rilassatezza della pelle.

    PIEDI: Massicci, provvisti di buone giunture e di buoni cuscinetti. I piedi anteriori possono essere diretti in avanti, oppure girati leggermente verso l'esterno ma, in ogni caso, la posizione eretta deve risultare perfettamente regolare, essendo il peso egualmente ripartito sui piedi e sui cuscinetti, in modo che i piedi stessi lascino le impronte di un cane grande, non essendo in contatto con il suolo alcuna regione non provvista di cuscinetti.

    CODA: Ben attaccata, abbastanza lunga, robusta alla base. Si assottiglia a mano a mano con pelo ruvido in quantità moderata nella sua parte inferiore. In azione la coda viene portata verso l'alto formando una curva dolce, a sciabola, senza essere mai né arrotolata né gaia.

    ANDATURA: Caratteristica molto importante. Andatura sciolta e uniforme, con gli arti anteriori che si estendono bene in avanti e quelli posteriori che danno una spinta potente, in virtù, appunto, dell'andatura sciolta sia anteriormente sia posteriormente. Mai, durante l'azione, deve esservi una qualsiasi rigidità nei garretti e nelle grasselle. Nessun dito deve mai strisciare sul terreno.

    PELO: Liscio, corto e fitto senza essere troppo fine. Tutto il profilo deve essere netto nelle sue linee ed esente da sfrangiature. Il pelo lungo, il pelo morbido con frange sono gravi difetti.

    COLORE: Generalmente tricolore (nero, fuoco e bianco); bicolore (limone e bianco); è però ammesso qualsiasi colore dei cani da seguita.

    TAGLIA: Da 33 a 38 cm al garrese.

    DIFETTI: Qualsiasi scostamento da quanto detto precedentemente deve essere considerato come un difetto, che sarà penalizzato in funzione della sua gravità.

    N.B.: i maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e completamente discesi nello scroto.
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  2. #2
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    <center>LA STORIA</center>

    <center>"Me ne stetti un tempo con Ercole e Cadmo
    allorché cacciavano l'orso in una foresta di
    Creta con cani di Sparta; non mai intesi suoni
    tali. Oltre gli echi dei boschi, quelli dell'aria,
    delle fontane, di tutti i luoghi della convalle,
    parevano confondersi e non facevano che un
    suono solo. Non mai sentii tanta dissonanza
    musicale armonizzarsi in voce più
    aggradevole all'orecchio.
    Teseo: I miei cani sono di razza lacedemona,
    di larga gola e lievemente screziati. Le loro
    teste portano lunghe orecchie che spazzano la rugiada del mattino;
    le loro gambe son curve come quelle dei tori di
    Tessaglia; lenti a inseguire, ma melodiosi
    nelle voci come squille persiane. Non mai
    ululi più canori furono tramandati da corni in
    Creta, in Sparta o in Tessaglia. Giudicatene
    allorché udirete."</center>Su questo breve passo di " Il sogno di una notte dì mezza estate" di William Shakespeare, 1595, si parla sicuramente dicani progenitori degli attuali Bassethound.

    Senza voler andare troppo indietro nel tempo,pur essendoci documentazioni lasciate da antichi scrittori che parlano di cani portati da Costantinopoli in Europa durante il periodo delle crociate, descrivendoli come " cani pezzati di colore nero e marrone, bassi di statura, con testa grande, orecchie lunghe, dal latrato forte e melodioso e dal carattere mite",
    vorrei occuparmi della storia del Bassethound iniziando da un periodo più recente in cui si hanno documentazioni certe circa l'esistenza
    di cani molto simili agli attuali Bassethound.
    I primi veri e propri segugi, di cui si ha notizia certa, furono allevati dai monaci di St. Hubert nel monastero fondato nelle Ardenne appunto da Hubert ( 656-727 d. C. ) figlio del Duca della Guienne.
    Hubert, come la maggior parte dei nobili francesi di quel tempo, si dedicava alla caccia e la leggenda narra che abbandonò questo sport cruento e si convertì al Cattolicesimo, quando, durante una battuta di caccia, si trovò di fronte un cervo con una croce tra le corna.
    Da quel momento Hubert dedicò la sua esistenza a Dio, ma non smise di allevare cani per la caccia tanto che i suoi segugi divennero
    famosi in tutta la Francia per la loro abilità di
    cacciatori. Grazie alla evidente superiorità su tutte le altre razze da caccia presenti in Francia, i segugi di St. Hubert, divennero molto diffusi tra i nobili del tempo; essi erano dono gradito e davano lustro ai canili. E' evidente quindi quanto fu fondamentale il cane di St. Hubert nello sviluppo delle numerose razze da caccia
    francesi. Incrociando i St. Hubert con i vari segugi locali, eliminando i colori e i tipi indesiderabili, gli appassionati di allevamento di cani di quei tempi, fissarono le diverse razze di cani da caccia dando loro il nome della regione di appartenenza: d'Artois
    (Artésien), d'Ariege (Ariegeois). di Bretagna (Breton). di Gascogne (Gascon), di Normandia (Normand) e di Vandea (Vendéen).
    Come sempre nell'evoluzione delle razze, le diverse zone geografiche e i diversi gusti degli allevatori, influirono nella selezione dei
    vari discendenti del cane di St. Hubert. Quando il cane di St. Hubert si diffuse in Francia, fu incrociato con molti tipi di segugi locali. Questi erano generalmente di bassa statura ed avevano il mantello di vari colori. Mentre alcuni presentavano le zampe piuttosto diritte, altri avevano le zampe anteriori storte, caratteristica rimasta poi nella razza Basset. Nel 1682 Jean de Sélincourt affermò che: "Il
    Basset era untissimo per il cacciatore che cacciava con l'archibugio " e spiegava come esso superava tutti gli altri cani da caccia nella " chasse a tir " (la caccia eseguita con l'aiuto
    del cane segugio). Infatti la costruzione così particolare di questi
    cani impediva loro un inseguimento veloce della selvaggina.


    Immagine:

    28,16*KB

    ciò era, però, sopperito da un fiuto eccezionale e da un'enorme resistenza. La preda, appunto perché inseguita ad un'andatura relativamente lenta, veniva a costituire un bersaglio migliore di quello offerto da un cane molto veloce. Senz'altro il cacciatore di quei tempi preferiva questo tipo di caccia più lenta, infatti aveva bisogno di una certa quantità di tempo per caricare il fucile, prendere la mira, puntare e fare fuoco in quanto i fucili erano molto
    poco maneggevoli.
    Basset molto simile a quello descritto finora e che senz'altro è da considerarsi progenitoredell'attuale Bassethound?
    Certo è che la prima volta che apparse il nome" Bassethound " nella letteratura inglese,fu nel 1866, anno in cui si ebbero i primi Bassethound puri. fu Lord Gaiway di Serlby che scrisse: “nel Luglio del 1866 ero a Royat in Francia, dove conobbi il Marchese di Tournon e suo figlio il Conte Tournon.
    Quest'ultimo mi promise due Bassethound della sua muta e nell' Autunno
    questi animali arrivarono a Serlby.
    Erano un maschio e una femmina e li chiamai "Basset" e "Belle"…” Questi segugi avevano struttura molto allungata e bassa con le zampe anteriori deviate verso l'esterno dai ginocchi in giù, con ossatura molto forte e teste lunghe ". Basset e Belle provenivano dalla corrente di sangue fissata dal Conte Le Couteulx de Canteleu.
    Il Conte Le Couteulx de Canteleu e Monsieur Lane furono i primi in Francia ad ottenere un ceppo Bassethound puro. Il ceppo di Lane aveva occhi grandi e rotondi e cranio largo; quello del Conte de Canteleu presentava la testa grande e allungata con l'espressione più malinconica, zampe un po’ più diritte e robuste di quelle dei cani di
    Lane. Lord Gaiway accoppiò "Basset" e "Belle" che partorì cinque
    cuccioli. Nel 1872 la piccola muta allevata da Gaiway passò nelle mani di Lord Oslow che continuò l'allevamento dell'unico nucleo di Bassethound presente in Inghilterra.
    Nel 1874 Sir Everett Millais importò da Parigi un cane di
    nome Model. Questo tricolore veniva usato in Francia come stallone insieme a Fino de Paris, entrambi usciti dai canili di Le Couteulx.
    Sir Everett Millais espose Model a Wolverhampton nel 1875. Questa fu la prima volta che un Bassethound partecipò ad una esposizione canina in Inghilterra. Grazie alla costanza di Millais la razza venne
    riconosciuta ufficialmente in Inghilterra nel 1883
    .
    Sorsero ben presto vivaci dispute tra gli
    allevatori inglesi sull'indirizzo da dare all'allevamento. Alcuni intendevano esaltare le qualità estetiche del cane, altri invece desideravano evidenziare le caratteristiche del segugio, cioè
    del cane da caccia.
    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  3. #3
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    <center>LA STORIA</center>

    <center>"Me ne stetti un tempo con Ercole e Cadmo
    allorché cacciavano l'orso in una foresta di
    Creta con cani di Sparta; non mai intesi suoni
    tali. Oltre gli echi dei boschi, quelli dell'aria,
    delle fontane, di tutti i luoghi della convalle,
    parevano confondersi e non facevano che un
    suono solo. Non mai sentii tanta dissonanza
    musicale armonizzarsi in voce più
    aggradevole all'orecchio.
    Teseo: I miei cani sono di razza lacedemona,
    di larga gola e lievemente screziati. Le loro
    teste portano lunghe orecchie che spazzano la rugiada del mattino;
    le loro gambe son curve come quelle dei tori di
    Tessaglia; lenti a inseguire, ma melodiosi
    nelle voci come squille persiane. Non mai
    ululi più canori furono tramandati da corni in
    Creta, in Sparta o in Tessaglia. Giudicatene
    allorché udirete."</center>Su questo breve passo di " Il sogno di una notte dì mezza estate" di William Shakespeare, 1595, si parla sicuramente dicani progenitori degli attuali Bassethound.

    Senza voler andare troppo indietro nel tempo,pur essendoci documentazioni lasciate da antichi scrittori che parlano di cani portati da Costantinopoli in Europa durante il periodo delle crociate, descrivendoli come " cani pezzati di colore nero e marrone, bassi di statura, con testa grande, orecchie lunghe, dal latrato forte e melodioso e dal carattere mite",
    vorrei occuparmi della storia del Bassethound iniziando da un periodo più recente in cui si hanno documentazioni certe circa l'esistenza
    di cani molto simili agli attuali Bassethound.
    I primi veri e propri segugi, di cui si ha notizia certa, furono allevati dai monaci di St. Hubert nel monastero fondato nelle Ardenne appunto da Hubert ( 656-727 d. C. ) figlio del Duca della Guienne.
    Hubert, come la maggior parte dei nobili francesi di quel tempo, si dedicava alla caccia e la leggenda narra che abbandonò questo sport cruento e si convertì al Cattolicesimo, quando, durante una battuta di caccia, si trovò di fronte un cervo con una croce tra le corna.
    Da quel momento Hubert dedicò la sua esistenza a Dio, ma non smise di allevare cani per la caccia tanto che i suoi segugi divennero
    famosi in tutta la Francia per la loro abilità di
    cacciatori. Grazie alla evidente superiorità su tutte le altre razze da caccia presenti in Francia, i segugi di St. Hubert, divennero molto diffusi tra i nobili del tempo; essi erano dono gradito e davano lustro ai canili. E' evidente quindi quanto fu fondamentale il cane di St. Hubert nello sviluppo delle numerose razze da caccia
    francesi. Incrociando i St. Hubert con i vari segugi locali, eliminando i colori e i tipi indesiderabili, gli appassionati di allevamento di cani di quei tempi, fissarono le diverse razze di cani da caccia dando loro il nome della regione di appartenenza: d'Artois
    (Artésien), d'Ariege (Ariegeois). di Bretagna (Breton). di Gascogne (Gascon), di Normandia (Normand) e di Vandea (Vendéen).
    Come sempre nell'evoluzione delle razze, le diverse zone geografiche e i diversi gusti degli allevatori, influirono nella selezione dei
    vari discendenti del cane di St. Hubert. Quando il cane di St. Hubert si diffuse in Francia, fu incrociato con molti tipi di segugi locali. Questi erano generalmente di bassa statura ed avevano il mantello di vari colori. Mentre alcuni presentavano le zampe piuttosto diritte, altri avevano le zampe anteriori storte, caratteristica rimasta poi nella razza Basset. Nel 1682 Jean de Sélincourt affermò che: "Il
    Basset era untissimo per il cacciatore che cacciava con l'archibugio " e spiegava come esso superava tutti gli altri cani da caccia nella " chasse a tir " (la caccia eseguita con l'aiuto
    del cane segugio). Infatti la costruzione così particolare di questi
    cani impediva loro un inseguimento veloce della selvaggina.


    Immagine:

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    ciò era, però, sopperito da un fiuto eccezionale e da un'enorme resistenza. La preda, appunto perché inseguita ad un'andatura relativamente lenta, veniva a costituire un bersaglio migliore di quello offerto da un cane molto veloce. Senz'altro il cacciatore di quei tempi preferiva questo tipo di caccia più lenta, infatti aveva bisogno di una certa quantità di tempo per caricare il fucile, prendere la mira, puntare e fare fuoco in quanto i fucili erano molto
    poco maneggevoli.
    Basset molto simile a quello descritto finora e che senz'altro è da considerarsi progenitoredell'attuale Bassethound?
    Certo è che la prima volta che apparse il nome" Bassethound " nella letteratura inglese,fu nel 1866, anno in cui si ebbero i primi Bassethound puri. fu Lord Gaiway di Serlby che scrisse: “nel Luglio del 1866 ero a Royat in Francia, dove conobbi il Marchese di Tournon e suo figlio il Conte Tournon.
    Quest'ultimo mi promise due Bassethound della sua muta e nell' Autunno
    questi animali arrivarono a Serlby.
    Erano un maschio e una femmina e li chiamai "Basset" e "Belle"…” Questi segugi avevano struttura molto allungata e bassa con le zampe anteriori deviate verso l'esterno dai ginocchi in giù, con ossatura molto forte e teste lunghe ". Basset e Belle provenivano dalla corrente di sangue fissata dal Conte Le Couteulx de Canteleu.
    Il Conte Le Couteulx de Canteleu e Monsieur Lane furono i primi in Francia ad ottenere un ceppo Bassethound puro. Il ceppo di Lane aveva occhi grandi e rotondi e cranio largo; quello del Conte de Canteleu presentava la testa grande e allungata con l'espressione più malinconica, zampe un po’ più diritte e robuste di quelle dei cani di
    Lane. Lord Gaiway accoppiò "Basset" e "Belle" che partorì cinque
    cuccioli. Nel 1872 la piccola muta allevata da Gaiway passò nelle mani di Lord Oslow che continuò l'allevamento dell'unico nucleo di Bassethound presente in Inghilterra.
    Nel 1874 Sir Everett Millais importò da Parigi un cane di
    nome Model. Questo tricolore veniva usato in Francia come stallone insieme a Fino de Paris, entrambi usciti dai canili di Le Couteulx.
    Sir Everett Millais espose Model a Wolverhampton nel 1875. Questa fu la prima volta che un Bassethound partecipò ad una esposizione canina in Inghilterra. Grazie alla costanza di Millais la razza venne
    riconosciuta ufficialmente in Inghilterra nel 1883
    .
    Sorsero ben presto vivaci dispute tra gli
    allevatori inglesi sull'indirizzo da dare all'allevamento. Alcuni intendevano esaltare le qualità estetiche del cane, altri invece desideravano evidenziare le caratteristiche del segugio, cioè
    del cane da caccia.
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  4. #4
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    <center>"Me ne stetti un tempo con Ercole e Cadmo
    allorché cacciavano l'orso in una foresta di
    Creta con cani di Sparta; non mai intesi suoni
    tali. Oltre gli echi dei boschi, quelli dell'aria,
    delle fontane, di tutti i luoghi della convalle,
    parevano confondersi e non facevano che un
    suono solo. Non mai sentii tanta dissonanza
    musicale armonizzarsi in voce più
    aggradevole all'orecchio.
    Teseo: I miei cani sono di razza lacedemona,
    di larga gola e lievemente screziati. Le loro
    teste portano lunghe orecchie che spazzano la rugiada del mattino;
    le loro gambe son curve come quelle dei tori di
    Tessaglia; lenti a inseguire, ma melodiosi
    nelle voci come squille persiane. Non mai
    ululi più canori furono tramandati da corni in
    Creta, in Sparta o in Tessaglia. Giudicatene
    allorché udirete."</center>Su questo breve passo di " Il sogno di una notte dì mezza estate" di William Shakespeare, 1595, si parla sicuramente dicani progenitori degli attuali Bassethound.

    Senza voler andare troppo indietro nel tempo,pur essendoci documentazioni lasciate da antichi scrittori che parlano di cani portati da Costantinopoli in Europa durante il periodo delle crociate, descrivendoli come " cani pezzati di colore nero e marrone, bassi di statura, con testa grande, orecchie lunghe, dal latrato forte e melodioso e dal carattere mite",
    vorrei occuparmi della storia del Bassethound iniziando da un periodo più recente in cui si hanno documentazioni certe circa l'esistenza
    di cani molto simili agli attuali Bassethound.
    I primi veri e propri segugi, di cui si ha notizia certa, furono allevati dai monaci di St. Hubert nel monastero fondato nelle Ardenne appunto da Hubert ( 656-727 d. C. ) figlio del Duca della Guienne.
    Hubert, come la maggior parte dei nobili francesi di quel tempo, si dedicava alla caccia e la leggenda narra che abbandonò questo sport cruento e si convertì al Cattolicesimo, quando, durante una battuta di caccia, si trovò di fronte un cervo con una croce tra le corna.
    Da quel momento Hubert dedicò la sua esistenza a Dio, ma non smise di allevare cani per la caccia tanto che i suoi segugi divennero
    famosi in tutta la Francia per la loro abilità di
    cacciatori. Grazie alla evidente superiorità su tutte le altre razze da caccia presenti in Francia, i segugi di St. Hubert, divennero molto diffusi tra i nobili del tempo; essi erano dono gradito e davano lustro ai canili. E' evidente quindi quanto fu fondamentale il cane di St. Hubert nello sviluppo delle numerose razze da caccia
    francesi. Incrociando i St. Hubert con i vari segugi locali, eliminando i colori e i tipi indesiderabili, gli appassionati di allevamento di cani di quei tempi, fissarono le diverse razze di cani da caccia dando loro il nome della regione di appartenenza: d'Artois
    (Artésien), d'Ariege (Ariegeois). di Bretagna (Breton). di Gascogne (Gascon), di Normandia (Normand) e di Vandea (Vendéen).
    Come sempre nell'evoluzione delle razze, le diverse zone geografiche e i diversi gusti degli allevatori, influirono nella selezione dei
    vari discendenti del cane di St. Hubert. Quando il cane di St. Hubert si diffuse in Francia, fu incrociato con molti tipi di segugi locali. Questi erano generalmente di bassa statura ed avevano il mantello di vari colori. Mentre alcuni presentavano le zampe piuttosto diritte, altri avevano le zampe anteriori storte, caratteristica rimasta poi nella razza Basset. Nel 1682 Jean de Sélincourt affermò che: "Il
    Basset era untissimo per il cacciatore che cacciava con l'archibugio " e spiegava come esso superava tutti gli altri cani da caccia nella " chasse a tir " (la caccia eseguita con l'aiuto
    del cane segugio). Infatti la costruzione così particolare di questi
    cani impediva loro un inseguimento veloce della selvaggina.


    Immagine:

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    ciò era, però, sopperito da un fiuto eccezionale e da un'enorme resistenza. La preda, appunto perché inseguita ad un'andatura relativamente lenta, veniva a costituire un bersaglio migliore di quello offerto da un cane molto veloce. Senz'altro il cacciatore di quei tempi preferiva questo tipo di caccia più lenta, infatti aveva bisogno di una certa quantità di tempo per caricare il fucile, prendere la mira, puntare e fare fuoco in quanto i fucili erano molto
    poco maneggevoli.
    Basset molto simile a quello descritto finora e che senz'altro è da considerarsi progenitoredell'attuale Bassethound?
    Certo è che la prima volta che apparse il nome" Bassethound " nella letteratura inglese,fu nel 1866, anno in cui si ebbero i primi Bassethound puri. fu Lord Gaiway di Serlby che scrisse: “nel Luglio del 1866 ero a Royat in Francia, dove conobbi il Marchese di Tournon e suo figlio il Conte Tournon.
    Quest'ultimo mi promise due Bassethound della sua muta e nell' Autunno
    questi animali arrivarono a Serlby.
    Erano un maschio e una femmina e li chiamai "Basset" e "Belle"…” Questi segugi avevano struttura molto allungata e bassa con le zampe anteriori deviate verso l'esterno dai ginocchi in giù, con ossatura molto forte e teste lunghe ". Basset e Belle provenivano dalla corrente di sangue fissata dal Conte Le Couteulx de Canteleu.
    Il Conte Le Couteulx de Canteleu e Monsieur Lane furono i primi in Francia ad ottenere un ceppo Bassethound puro. Il ceppo di Lane aveva occhi grandi e rotondi e cranio largo; quello del Conte de Canteleu presentava la testa grande e allungata con l'espressione più malinconica, zampe un po’ più diritte e robuste di quelle dei cani di
    Lane. Lord Gaiway accoppiò "Basset" e "Belle" che partorì cinque
    cuccioli. Nel 1872 la piccola muta allevata da Gaiway passò nelle mani di Lord Oslow che continuò l'allevamento dell'unico nucleo di Bassethound presente in Inghilterra.
    Nel 1874 Sir Everett Millais importò da Parigi un cane di
    nome Model. Questo tricolore veniva usato in Francia come stallone insieme a Fino de Paris, entrambi usciti dai canili di Le Couteulx.
    Sir Everett Millais espose Model a Wolverhampton nel 1875. Questa fu la prima volta che un Bassethound partecipò ad una esposizione canina in Inghilterra. Grazie alla costanza di Millais la razza venne
    riconosciuta ufficialmente in Inghilterra nel 1883
    .
    Sorsero ben presto vivaci dispute tra gli
    allevatori inglesi sull'indirizzo da dare all'allevamento. Alcuni intendevano esaltare le qualità estetiche del cane, altri invece desideravano evidenziare le caratteristiche del segugio, cioè
    del cane da caccia.
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  5. #5
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    <center>LA DIFFUSIONE NEI SECOLI</center>



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    29,08KB

    La razza Bassethound si sviluppò ben presto in Inghilterra e nei primi anni del '900 molti erano ormai i soggetti presenti alle esposizioni camine.
    Quasi contemporaneamente la razza si sviluppò anche in America e anche qui fu riconosciuta ufficialmente alla fine dell'800. La svolta decisiva si ebbe, però, negli anni '2O, quando molti negli U.S.A. furono attirati dal Bassethound ed iniziò l'importazione dei soggetti più di rilievo dei packs europei. In America si ebbe, e si ha ancora oggi, un forte
    impulso all'allevamento di questa razza.
    In Italia la prima iscrizione di un Bassethound ai Libri Genealogici si ebbe nel 1958 e m di un cane importato dal Duca Luigi di Grazzano
    Visconti al quale si deve riconoscere il merito di essere stato il primo allevatore italiano di Bassethound con l'affisso "Del Biscione".
    Nel 1960 il Duca di Grazzano Visconti importò anche una femmina. L'evento più significativo si ebbe il 2 Settembre 1961
    quando nell'allevamento Del Biscione nacquero 11 cuccioli di Bassethound ai quali furano dati nomi che avevano tutti per iniziale
    la lettera "T". Nel 1966 iniziò il periodo più fecondo per la
    razza in Italia. L'allevamento "Del Canedoro" del Dott. Benelli di Firenze raccolse il patrimonio genetico dell'allevamento "Del
    Biscione" e si arricchì man mano di nuove importazioni sia inglesi che americane producendo la maggior parte dei soggetti in circolazione nel nostro paese dalla fine degli
    anni '60 agli inizi degli anni '70. Tra essi molti
    furono i Bassethound proclamati campioni italiani di bellezza. Nel corso di quegli anni comparvero altri nuovi allevatori sia con affisso o no; alcuni proseguirono nella loro opera fino ai giorni
    nostri, altri invece scomparvero dalla scena. Tra questi nuovi allevatori ebbero grande importanza, negli anni '70 e '80, gli
    allevamenti "Arilica" di L. Rossi e "Bassbarr" di W. O'Loughlin.
    Il primo iniziò importando soggetti dagli allevamenti inglesi e produsse un buon numero di campioni. Il secondo, un allevatore trasferitesi dall'Inghilterra nel nostro paese, produsse soggetti di grande valore e diede un nuovo forte impulso all'espandersi della
    conoscenza del Bassethound e al suo allevamento in Italia.



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  6. #6
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    <center>LA DIFFUSIONE NEI SECOLI</center>



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    La razza Bassethound si sviluppò ben presto in Inghilterra e nei primi anni del '900 molti erano ormai i soggetti presenti alle esposizioni camine.
    Quasi contemporaneamente la razza si sviluppò anche in America e anche qui fu riconosciuta ufficialmente alla fine dell'800. La svolta decisiva si ebbe, però, negli anni '2O, quando molti negli U.S.A. furono attirati dal Bassethound ed iniziò l'importazione dei soggetti più di rilievo dei packs europei. In America si ebbe, e si ha ancora oggi, un forte
    impulso all'allevamento di questa razza.
    In Italia la prima iscrizione di un Bassethound ai Libri Genealogici si ebbe nel 1958 e m di un cane importato dal Duca Luigi di Grazzano
    Visconti al quale si deve riconoscere il merito di essere stato il primo allevatore italiano di Bassethound con l'affisso "Del Biscione".
    Nel 1960 il Duca di Grazzano Visconti importò anche una femmina. L'evento più significativo si ebbe il 2 Settembre 1961
    quando nell'allevamento Del Biscione nacquero 11 cuccioli di Bassethound ai quali furano dati nomi che avevano tutti per iniziale
    la lettera "T". Nel 1966 iniziò il periodo più fecondo per la
    razza in Italia. L'allevamento "Del Canedoro" del Dott. Benelli di Firenze raccolse il patrimonio genetico dell'allevamento "Del
    Biscione" e si arricchì man mano di nuove importazioni sia inglesi che americane producendo la maggior parte dei soggetti in circolazione nel nostro paese dalla fine degli
    anni '60 agli inizi degli anni '70. Tra essi molti
    furono i Bassethound proclamati campioni italiani di bellezza. Nel corso di quegli anni comparvero altri nuovi allevatori sia con affisso o no; alcuni proseguirono nella loro opera fino ai giorni
    nostri, altri invece scomparvero dalla scena. Tra questi nuovi allevatori ebbero grande importanza, negli anni '70 e '80, gli
    allevamenti "Arilica" di L. Rossi e "Bassbarr" di W. O'Loughlin.
    Il primo iniziò importando soggetti dagli allevamenti inglesi e produsse un buon numero di campioni. Il secondo, un allevatore trasferitesi dall'Inghilterra nel nostro paese, produsse soggetti di grande valore e diede un nuovo forte impulso all'espandersi della
    conoscenza del Bassethound e al suo allevamento in Italia.



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    La razza Bassethound si sviluppò ben presto in Inghilterra e nei primi anni del '900 molti erano ormai i soggetti presenti alle esposizioni camine.
    Quasi contemporaneamente la razza si sviluppò anche in America e anche qui fu riconosciuta ufficialmente alla fine dell'800. La svolta decisiva si ebbe, però, negli anni '2O, quando molti negli U.S.A. furono attirati dal Bassethound ed iniziò l'importazione dei soggetti più di rilievo dei packs europei. In America si ebbe, e si ha ancora oggi, un forte
    impulso all'allevamento di questa razza.
    In Italia la prima iscrizione di un Bassethound ai Libri Genealogici si ebbe nel 1958 e m di un cane importato dal Duca Luigi di Grazzano
    Visconti al quale si deve riconoscere il merito di essere stato il primo allevatore italiano di Bassethound con l'affisso "Del Biscione".
    Nel 1960 il Duca di Grazzano Visconti importò anche una femmina. L'evento più significativo si ebbe il 2 Settembre 1961
    quando nell'allevamento Del Biscione nacquero 11 cuccioli di Bassethound ai quali furano dati nomi che avevano tutti per iniziale
    la lettera "T". Nel 1966 iniziò il periodo più fecondo per la
    razza in Italia. L'allevamento "Del Canedoro" del Dott. Benelli di Firenze raccolse il patrimonio genetico dell'allevamento "Del
    Biscione" e si arricchì man mano di nuove importazioni sia inglesi che americane producendo la maggior parte dei soggetti in circolazione nel nostro paese dalla fine degli
    anni '60 agli inizi degli anni '70. Tra essi molti
    furono i Bassethound proclamati campioni italiani di bellezza. Nel corso di quegli anni comparvero altri nuovi allevatori sia con affisso o no; alcuni proseguirono nella loro opera fino ai giorni
    nostri, altri invece scomparvero dalla scena. Tra questi nuovi allevatori ebbero grande importanza, negli anni '70 e '80, gli
    allevamenti "Arilica" di L. Rossi e "Bassbarr" di W. O'Loughlin.
    Il primo iniziò importando soggetti dagli allevamenti inglesi e produsse un buon numero di campioni. Il secondo, un allevatore trasferitesi dall'Inghilterra nel nostro paese, produsse soggetti di grande valore e diede un nuovo forte impulso all'espandersi della
    conoscenza del Bassethound e al suo allevamento in Italia.



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  8. #8
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    <center>CARATTERE</center>

    Il basset hound è e resterà un segugio selezionato per lavorare in mute di 20-30 esemplari. Il tipo di selezione che ha subito,dunque lo porta ad essere un instancabile inseguitore di tracce ed odori che andrà d’accordo con qualsiasi essere vivente bipede o quadrupede che incontrerà nel suo cammino anche se dello stesso sesso! Se il fatto di essere segugio “dentro” lo porterà a mettere in totale secondo piano padrone e comandi in passeggiata, la sua caratteristica di cane da muta fa del basset un cane mite e gioioso, sempre pronto a giocare con chiunque ne abbia voglia ed intenzione. Si adattano benissimo alla vita con altri piccoli animali come gatti,conigli nani,porcellini d’india e quant’altro: non sviluppano alcun istinto predatorio nei loro confronti,al massimo curiosità! Mai aggressivo, assolutamente incapace di fare la guardia, anche se qualche soggetto avvisatore c’è…Mai mordace ed adatto alla vita con i bambini: i miei figli stanno crescendo in mezzo alla mia piccola muta di cani ed è incredibile la delicatezza che loro hanno nei loro confronti. Chiaramente il cucciolo sarà irruento come quelli delle altre razze e starà a voi placare la sua voglia di abbattere a linguate e baci i vostri bimbi! Testardo (o furbissimo?) dal tartufo incollato al terreno, necessita di un’educazione costante, paziente e continua già dai primi mesi di vita per poter affrontare tranquillamente le passeggiate giornaliere.
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  9. #9
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    Il basset hound è e resterà un segugio selezionato per lavorare in mute di 20-30 esemplari. Il tipo di selezione che ha subito,dunque lo porta ad essere un instancabile inseguitore di tracce ed odori che andrà d’accordo con qualsiasi essere vivente bipede o quadrupede che incontrerà nel suo cammino anche se dello stesso sesso! Se il fatto di essere segugio “dentro” lo porterà a mettere in totale secondo piano padrone e comandi in passeggiata, la sua caratteristica di cane da muta fa del basset un cane mite e gioioso, sempre pronto a giocare con chiunque ne abbia voglia ed intenzione. Si adattano benissimo alla vita con altri piccoli animali come gatti,conigli nani,porcellini d’india e quant’altro: non sviluppano alcun istinto predatorio nei loro confronti,al massimo curiosità! Mai aggressivo, assolutamente incapace di fare la guardia, anche se qualche soggetto avvisatore c’è…Mai mordace ed adatto alla vita con i bambini: i miei figli stanno crescendo in mezzo alla mia piccola muta di cani ed è incredibile la delicatezza che loro hanno nei loro confronti. Chiaramente il cucciolo sarà irruento come quelli delle altre razze e starà a voi placare la sua voglia di abbattere a linguate e baci i vostri bimbi! Testardo (o furbissimo?) dal tartufo incollato al terreno, necessita di un’educazione costante, paziente e continua già dai primi mesi di vita per poter affrontare tranquillamente le passeggiate giornaliere.
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  10. #10
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    Il basset hound è e resterà un segugio selezionato per lavorare in mute di 20-30 esemplari. Il tipo di selezione che ha subito,dunque lo porta ad essere un instancabile inseguitore di tracce ed odori che andrà d’accordo con qualsiasi essere vivente bipede o quadrupede che incontrerà nel suo cammino anche se dello stesso sesso! Se il fatto di essere segugio “dentro” lo porterà a mettere in totale secondo piano padrone e comandi in passeggiata, la sua caratteristica di cane da muta fa del basset un cane mite e gioioso, sempre pronto a giocare con chiunque ne abbia voglia ed intenzione. Si adattano benissimo alla vita con altri piccoli animali come gatti,conigli nani,porcellini d’india e quant’altro: non sviluppano alcun istinto predatorio nei loro confronti,al massimo curiosità! Mai aggressivo, assolutamente incapace di fare la guardia, anche se qualche soggetto avvisatore c’è…Mai mordace ed adatto alla vita con i bambini: i miei figli stanno crescendo in mezzo alla mia piccola muta di cani ed è incredibile la delicatezza che loro hanno nei loro confronti. Chiaramente il cucciolo sarà irruento come quelli delle altre razze e starà a voi placare la sua voglia di abbattere a linguate e baci i vostri bimbi! Testardo (o furbissimo?) dal tartufo incollato al terreno, necessita di un’educazione costante, paziente e continua già dai primi mesi di vita per poter affrontare tranquillamente le passeggiate giornaliere.
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