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Discussione: @Vuoi un cane? Occhio alle FREGATURE!!!@

  1. #1
    Senior Member

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    @Vuoi un cane? Occhio alle FREGATURE!!!@

    [u]SE VUOI ESSERE SICURO SULL'ACQUISTO DEL TUO CANE [u]E NON PRENDERE FREGATURE, DAI UNA LETTA QUI SOTTO. LEGGI CON CALMA TUTTO: NE VALE LA PENA!</u>:</u>

    VOLENDO CI SONO ANCHE ALCUNI CONSIGLI SULL'ADOZIONE DEL CANE IN CANILE!

    [u]LO SCOPO PRINCIPALE DI QUESTO POST E' GUIDARE LE PERSONE VERSO IL GIUSTO ACQUISTO DI UN CUCCIOLO SENZA DOVER INCAPPARE NELLE SPIACEVOLI VICISSITUDINI CHE DERIVANO DALLA COMPRAVENDITA DEI CUCCIOLI PROVENIENTI DAI PAESI DELL'EST!</u>

    [u]ECCO IL LUNGO PERCORSO:</u>

    1)Per cominciare....un esame di coscienza è veramente fondamentale!

    Sei sicuro di volerlo fare e che non è un capriccio momentaneo? Ami veramente gli animali? Sei pronto a sacrificare un bel po’ del tuo tempo libero? Sei a conoscenza delle gioie ma anche dei “disagi” che possono intercorrere con l’arrivo di un “bambino” a 4 zampe? Sei a conoscenza del fatto che lo devi educare accurantamente e questo comporta una grande pazienza? Sei disposto finanziariamente a sostentare il tuo cucciolo? (veterinario, alimentazione etc). Hai bambini? Hai spiegato ai tuoi bambini che il cane è un essere vivente e non un giocattolo e che quindi ha bisogno della sua tranquillità e dei suoi spazi come gli umani? Sei a conoscenza che l'età media di vita di un cane può arrivare anche a circa 15 anni?
    Sei sicuro che "sopporterai" quanto evidenziato nei punti precedenti per tutto questo tempo?
    Ricordati, riassumendo che se si prende con sè un cane o ancora meglio prima di prenderlo, bisogna informarsi [u]bene</u> su cura, alimentazione, addestramento in modo da essere in grado di gestire il nostro nuovo amico senza incorrere in brutti errori che possano ripercuotersi sulla sua salute. Non è sufficiente amarlo, bisogna essere in grado di mantenerlo nel migliore dei modi rispettando la sua natura!!! Sei cosciente di tutto questo?

    [u]Dopo aver risposto sì a queste domande SIGNIFICA CHE SEI VERAMENTE CONVINTO DELLA TUA NUOVA VITA.
    Sei pronto per i prossimi passi!
    Leggi attentamente il punto 2 e successivamente il punto 3.
    Una volta deciso di prendere un cane ci sono cose fondamentali da sapere!!!!! MAI ANDARE A "CACCIA" DI CUCCIOLI...DISINFORMATI...MAI!!!!!
    </u>

    2) IL DILEMMA: Acquisto cucciolo di razza oppure prendere un cucciolo od un adulto in canile?


    a)ADOZIONE CANE (CUCCIOLO O ADULTO)IN CANILE

    Ebbene sì, per possedere un cane, a meno che non si sia amanti appassionati e INFORMATI su una razza c’è una via molto più rapida e soprattutto….gratuita! Il canile. I canili italiani sono davvero al collasso e udite udite possiedono, oltre che cani adulti, anche cani di razza e cuccioli. Sorvolando il discorso della pena di questi animali…e se hai risposto affermativamente alle domande del PUNTO 1 dovresti già esserne a conoscenza [:246] puoi adottarlo immediatamente, basta fare semplicemente una visita presso il tuo canile municipale. Prima del grande passo, ovvero se hai trovato il cucciolo che a vista ti piace e vuoi portarlo a casa, ricorda però di informarti il più possibile sulla vita del cane passata, sulla sua razza e se è meticcio sui suoi eventuali incroci, sul suo stato di salute, sui suoi eventuali problemi in generale perché una volta preso con te NON puoi portarlo indietro un'altra volta…sarebbe un brutto colpo per lui!
    ALTRESI' PRENDERE UN CANE IN CANILE GIA' ADULTO per chi non si sente di affrontare le esigenze di un cucciolo può risultare molto vantaggioso:
    il cane è già abituato a fare i bisognini all'aperto...quindi niente cacche e pipì sparse in giro....più di così non cresce...non è vivacissimo...non ti "distrugge" mezza casa.
    Se poi, comunque, sei così deciso a prendere un cane di razza, previa accurata documentazione sulla stessa, tieni conto che, come appena accennato non devi[u] mai </u>prendere un cucciolo solo perchè ti piace il colore o il muso e quindi fermarsi solo all'estetica. Certo conta anche quello ma approfondisci sempre! Perchè alcune razze sembrano....ma non sono!! Certe razze hanno delle sorprese!!!
    Faccio un esempio: lo sai che il DALMATA non è un cane da compagnia ma veniva usato come guardiano delle carrozze a corte? Quindi è un cane da utilità...è un cane da guardia! Niente a che vedere con i coccolotti della carica dei 101....sono cartoni animati ....[|)]!
    Lo sai che il BASENJI non è assolutamente vero che NON abbaia? Sì...non fa bau ma emette altri versi anche più rumorosi![8)]
    Lo sai che le razze si classificano per le loro funzioni e che biosgna tenerne conto al massimo altrimenti possiamo incappare in problemi seri [u]COMPORTAMENTALI</u>, se al nostro cucciolo facciamo fare tutt'altro? Andiamo contro le sue esigenze!!!!

    TUTTO SULL'ADOZIONE AL CANILE:

    [u]AMICI PELOSI DA ADOTTARE DA OGNI CANILE D'ITALIA: LINK DIRETTO!!! </u>

    http://www.inseparabileforum.com/forum/forum_FORUM_ID_57.htm

    LA DURA VITA DIETRO LE SBARRE DEI CANILI: APPROFONDIMENTI E VARIE:

    http://www.inseparabileforum.com/for...ORUM_ID_65.htm

    b)ACQUISTO CUCCIOLO DI RAZZA [u]NON</u> IN ALLEVAMENTO


    Questa purtroppo è una nota dolente per tutti i veri amanti di cani perchè la maggior parte delle volte la cattiva informazione e l'ignoranza nel campo canino portano a veri e tremendi errori con le vite dei cuccioli. Solo in questo forum sono già parecchie le persone che sono incappate in questi tragici errori. Ebbene?
    DIFFIDA ACCURATAMENTE DALL'ACQUISTARE CUCCIOLI NEI NEGOZI DI ANIMALI, FIERE FEL CUCCIOLO, MERCATI E AFFINI ED ANCHE DALLE CONSEGNE DEL CUCCIOLO AL CASELLO AUTOSTRADALE OPPURE PER VIA AEREA[}][}][}]O ANCORA MEGLIO [u]SE PROPRIO NON NE PUOI FARE A MENO </u>(MA VE LO SCONSIGLIAMO) [u]INFORMATI</u> [^] SU OGNI ASPETTO MA SE NON HAI VOGLIA DI FREGATURE [u]RIVOLGITI SAPIENTEMENTE AD UN ALLEVATORE COMPETENTE </u>CHE TI METTERA' IN BRACCIO UN CUCCIOLO FORMIDABILMENTE SANO E BELLO!
    Purtroppo, magari non lo sai, esiste un mercato...nascosto...terribile...sfrontato....spie tato...innimaginabile...davvero triste[V]:

    E'IL MERCATO DEI CUCCIOLI PROVENIENTI DAI PAESI DELL'EST UNA VERA PIAGA DISUMANA SULLE VITE DI QUESTE POVERE BESTIOLINE INDIFESE!!!


    ED E' PROPRIO QUI CHE DEVI SOFFERMARE I TUOI OCCHI, LA TUA MENTE E LA TUA COSCIENZA


    I cuccioli, spesso nati da accoppiate tra consanguinei, vengono strappati alle madri, fatte partorire ad ogni calore (un pò come se una donna ogni 18 mesi avesse un figlio dalla prima comparsa delle mestruazioni fino alla menopausa [xx(]), ancora durante la fase allattamento (la più importante dal punto di vista della crescita di tutti gli esseri viventi mammiferi). Sono già pieni di malattie, perchè lì non vengono nemmeno visitati, nè vaccinati, hanno poche difese immunitarie (perchè no latte no difese), sono fragilissimi!
    Ivi vengono caricati nei cammion a volte al freddo e a volte con un caldo terrificante...e trasportati, dopo lunghissime ore di viaggio, nel negozio dove tu l'hai prenotato...un negozio all'apparenza normalissimo ma che nasconde una cruda realtà...!
    Il tuo cucciolotto appena arrivato in negozio per apparire arzillo e sano e per essere quindi venduto, ha appena infatti ricevuto direttamente in corpo una quantità enorme di gammaglobuline che terrebbero in vita anche un morto! Esse servono solamente a prolungare la vita del cane che in realtà è molto malato per quel tanto che basta a fartelo portare a casa e a giocarci uno o due giorni....al terzo giorno...sotto i tuoi occhi terrorizzati il cucciolo incomincerà a contorcersi dal dolore...a guarire..a emettere latrati agghiaccianti...a vomitare ogni cosa, pure sangue...vuoi che continuo??? (no...non ce la faccio![V])
    E allora di corsa dal VETERINARIO COL CUORE IN GOLA....
    E questo è il punto....quei soldini che eri convinto di aver risparmiato prendendo il tuo cucciolo in negozio e/o affini (perchè di solito fanno il 30-40% in meno del prezzo dell'allevamento).....verranno tutti spesi nel tentativo di SALVARE LA VITA AL TUO NUOVO AMICO....e dico tentativo perchè solo una piccolissima percentuale ce la può fare! Direi proprio che non ne vale la pena vero? Sai che trauma per i tuoi bambini?
    [u]Poi...se non ti è passata la voglia del tuo cucciolo non penso che ti rivolgerai nuovamente, vista l'esperienza, ai negozianti ma si spera da un allevatore, QUINDI SPESA TRIPLA SE NON QUADRUPLA!!!</u>
    [u]Il mio motto è: meglio prevenire che curare...</u>

    c)ACQUISTO CUCCIOLO DI RAZZA IN ALLEVAMENTO:

    Lo so, lo so....la prima cosa che salta all'occhio è la differenza di prezzo! Ma come mai un prezzo così alto rispetto al negozio? Bhè....è inevitabile....ma credo di averti già un pò fatto capire le ragioni per cui vengono fatti prezzi così bassi vero?????.....
    Però te lo spiego volentieri e questa volta più dettagliatamente, non mi costa nulla.
    Il prezzo converge:
    *nel pedigree: l'allevatore seleziona accuratamente la razza geneticamente. Quindi niente problemi futuri nel cucciolo di carattere costituzionale, salutare e comportamentale. Alle volte fa veramente dei km per raggiungere il partner col pedigree ideale!
    *nell'assistenza della cagna in gravidanza...ancora quando il tuo cucciolo è piccolo come un fagiolino...è una tenera vita che prende forma...una codina...4 zampette...2 orecchiette...che buffo...! [)]
    *assistenza durante il parto
    *visite accurate sul tuo cucciolo già appena nato! Come ai bambini nel reparto di Neonatologia.
    *Allattamento e sostentamento della madre dal punto di vista alimentare in questo periodo.
    (vitamine, integratori....avete presente cosa da un ginecologo ad una donna in allattamento? Bhè di tutto!!! Ecco per le cagne ci siamo quasi...
    *Vaccinazioni
    *Visite veterinarie
    Bhè....direi che forse, ma questo è un mio parere, la cifra è fin troppo poca....[:I]
    Hai pratica coi veterinari e coi prodotti canini? Una sola visita di controllo costa dai 20 ai 30 €, una vaccinazione dai 40 ai 50 €....quindi facendo 2 conti.....e tenendo conto del duro lavoro di un allevatore...direi che riesce a malapena a coprire le spese, non sei daccordo? Perchè colui che alleva lo fa per passione non per lucro! All'allevatore piace stare con i suoi cani....sono tutti figli....è una soddisfazione che può provare solo un vero appassionato ed innamorato della vita....vedere tutti quei musetti e dire....sono così belli, sani e forti per merito mio!![8D]

    3) I cagnari

    Questo è un altro problema!
    a)[u]Diffidate completamente di coloro che fanno accoppiare i propri </u>cani di razza con chi sa che altri cani, certo sempre di razza...ma con delle riserve!! L'unico scopo è anche in questo caso vendere il cucciolo per bidonare qualcuno e farci un pò di soldi! E quindi anche qui potreste avere delle spiacevoli sorprese!!! Tipo cani con standard completamente sforati: cani di piccola taglia che diventano di media taglia, difetti nel mantello...., code arricciate che non dovrebbero esserlo etc Certo non sono difetti di struttura gravi...il cane infatti è sano (anche se questa vi assicuro che è la miglior ipotesi!) ma siete stati presi proprio in giro! [V] E dovete tenerli...mica li portate in canile eh? [:204][:204][:204]
    E' anche vero però che esitono persone fantastiche che non sono affatto "cagnari"! Anzi!!!Loro per una volta nella loro vita vogliono che la loro bambina abbia dei cuccioli. Seguono la trafila come gli allevatori professionali (guardate il nostro Dafo! E' stato bravissimo!) e danno i cuccioli solo a conoscenti!! (Anzi certi adirittura li sistemano ancor prima della fecondazione e altri non se ne vogliono separare assolutamente e adirittura se li tengono!)
    Quindi state attenti...non prendete mai e dico mai cuccioli da gente estranea! Anche se c'è il risparmio....perchè purtroppo persone serie come Dafo si contano sulle dita di una mano!

    b)[u]Diffidate totalmente degli allevamenti multirazza </u>(aperti più che altro per scopi di lucro invece che per passione).
    Come ho detto in precedenza l'allevatore alleva per passione. Tutto il resto deve destare sospetto. Nella vita salvo rare volte ci si innamora di una sola persona realmente......bhè l'allevatore si innamora di una razza e quella razza la porta nel cuore per tutta la vita!


    PENSACI!!!!
    LO VUOI RIDOTTO COSI'......



    Immagine:

    10,74*KB

    OPPURE LO VUOI COSI'?......


    Immagine:

    17,2*KB

    EBBENE? IMMAGINO LA SECONDA!
    [orange]
    QUINDI....INFORMATI!....INFORMATI!...INFORMATI!... INFORMATI!....INFORMATI!.....

    [u]DIPENDE SOLO DA TE!</u>






    [u]NEWS:</u>
    1) Guarda anche cosa ha scritto riguardo I CUCCIOLI PROVENIENTI DALL'EST [u]la mitica Francy_capo </u>nei post più sotto!
    2)Ancora più sotto:
    *IL CUCCIOLO IN VETRINA!
    28/10/05
    *VENDITA DI CUCCIOLI NELLE FIERE!
    29/10/05

    ATTENZIONE! ECCO LE TESTIMONIANZE:

    PRIMA TERRIBILE TESTIMONIANZA [u]RECENTE </u>DI UN AMICO DEL FORUM: GABE

    https://www.inseparabile.it/forum/top...TOPIC_ID=11554

    [u]SECONDA INQUIETANTE TESTIMONIANZA DI UN'AMICA DEL FORUM: LYY</u>

    https://www.inseparabile.it/forum/top...TOPIC_ID=12267

    [u]ALTRE TESTIMONIANZE SUL GRAVE FATTO "IMPORTAZIONE CANI DALL'EST":[/b]</u>
    http://www.inseparabile.com/cani_dell_est.htm
    http://www.dallapartedelcane.com/testimonianze.htm

    [u]CERCASI TESTIMONIANZE!</u>[/blue]

    [:78][:78][:78]
    O

  2. #2
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    brava Koa [:264]

  3. #3
    Senior Member

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    brava Koa [:264]

  4. #4
    Senior Member

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    <center>CANI DELL’EST: E' TRUFFA!
    intervista ALl'avvocato che HA RACCOLTO 60 denunce PER cuccioli morti A pochI GIORNI dall'acquisto</center>


    Intervista di Valeria Rossi - consigli legali dell'Avv. Simona Mosconi (www.tipresentoilcane.com giugno 2003)


    Chi è Simona Mosconi?
    E’ una giovane e simpatica milanese, avvocato di professione e, da qualche mese, impegnata in prima linea nella lotta contro il traffico di cuccioli dall’Est europeo.
    E’ stata proprio lei a far scoppiare lo scandalo che è arrivato per la prima volta ai mass media “che contano”: è stata lei a raccogliere le denunce che hanno portato all’inchiesta (tuttora in corso) che vede indagato lo Stephen’s Zoo, un negozio del centro milanese, e il suo fornitore, Eurodog, un importatore di Reggio Emilia.
    Avevamo già citato Simona Mosconi nell’editoriale del mese di maggio: oggi abbiamo voluto intervistarla non solo per capire come sia riuscita a far emergere questa piaga, ma anche per chiederle consigli davvero pratici che aiutino a tutelarsi nel disgraziatissimo caso in cui si fosse acquistato un cane dell’Est in negozio.

    D: Avvocato, come è riuscita a far esplodere – finalmente – il “caso cani dell’Est”, che gli addetti ai lavori conoscono (e cercano di combattere) da decenni, ma che finora non era mai arrivato al grande pubblico?
    R: Tutto è nato dal fatto che sono rimasta coinvolta personalmente in questo traffico. Il ventisette dicembre mi è stato regalato un cucciolo di West Highland White terrier, acquistato dallo Stephen’s Zoo di Milano.
    Inizialmente il cucciolo stava benissimo, mangiava, giocava…e mi conquistava ogni giorno di più. Poi, improvvisamente, cominciò ad accusare problemi respiratori.
    Erano passate circa due settimane e il cucciolo non era mai uscito di casa, perché non era ancora vaccinato: quindi non solo non aveva avuto alcun contatto con altri cani, ma addirittura non aveva mai camminato su marciapiedi pubblici o altre possibili zone di contagio. Era arrivato malato dal negozio, ne avevo l’assoluta certezza.
    Mi recai subito alla clinica veterinaria più vicina, dove i medici constatarono che ai problemi respiratori si erano aggiunti quelli gastroenterici: la diagnosi fu subito di sospetto cimurro, che il mio cucciolo non riuscì mai a superare. Morì il 27 gennaio, esattamente un mese dopo che era entrato in casa mia…e forse da, inesperta, io avrei pensato solo alla sfortuna.
    Furono proprio i medici della clinica a spiegarmi invece che il problema non era il mio cagnolino: era il negozio! Curavano infatti decine e decine di cuccioli con la stessa provenienza, e moltissimi di essi presentavano i sintomi delle più temibili (e spesso fatali) malattie virali.



    D: Così decise subito di indagare?

    R: Sì, perché veder soffrire e morire un cucciolo è un’esperienza terribile: e non è giusto che la si debba vivere per colpa di persone senza scrupoli, che speculano sulla pelle dei cani.
    Mi feci dare immediatamente dalla clinica i nomi dei clienti che avevano avuto il mio stesso problema, e li contattai tutti uno per uno. Intanto cominciai anche a telefonare a tutti i veterinari di Milano per raccogliere altre esperienze…e mi fu subito chiaro che il quadro era davvero terribile.

    D: Quante persone accettarono di firmare la denuncia?

    R: Inizialmente, quindici: si trattava di cuccioli acquistati sempre nello stesso negozio.
    A quel punto chiedi al negoziante la provenienza del mio cane e scoprii che arrivava dall’Eurodog di Reggio Emilia.
    Bastò una brevissima indagine per accertare che 12 degli altri 15 cuccioli morti arrivavano dallo stesso importatore.
    Alcuni erano morti nel giro di 24-48 ore, altri dopo due o tre settimane di sofferenze terribili e di cure tanto costose quanto, purtroppo, inutili. A questo punto avevo in mano tutto ciò che mi serviva per depositare la mia denuncia e le relative integrazioni alla Guardia di Finanza.

    D: E al grande pubblico, come è riuscita ad arrivare?

    R: Per merito di uno dei veterinari a cui avevo telefonato: il dottor Mauro Cervia. Lui è amico di Emilio Nessi, giornalista del Corriere della Sera che spesso è stato anche ospite di programmi televisivi: tramite lui il caso è arrivato anche a “Studio aperto”…e man mano che la gente veniva a conoscenza dei fatti, aumentavano le denunce, perché sempre nuove persone si facevano avanti a dire: “E’ successo anche a me!”

    D: Il fenomeno, lo sappiamo benissimo, non è certo limitato alla sola Milano, né a quell’unico negozio o a quel solo importatore. C’è davvero speranza di fermare questo traffico?

    R: Sicuramente sì, se avremo l’aiuto delle vittime…a due zampe. E’ davvero incredibile il numero di casi che si sta accumulando: da 15 denunce relative al solo Stephen’s Zoo siamo già arrivati a 60…e questa è solo una goccia nel mare, perché moltissime altre segnalazioni stanno arrivando da tutta Italia.
    I cuccioli dell’Est si ammalano e muoiono in continuazione, ovunque e comunque. Serve una svolta legislativa che sicuramente non sarà velocissima da ottenere: ma se le persone vittime di questa truffa si faranno avanti, sono certa che intanto riusciremo a dare un duro colpo a questo traffico. E non è cosa da poco.

    D: Ha trovato difficoltà nel convincere le persone a parlare?

    R: Purtroppo sì. Un po’ perché c’è molta sfiducia e non si crede che sia davvero possibile “fare qualcosa”; un po’ perché c’è ancora chi crede di aver avuto solo sfortuna.
    Una delle persone che hanno aderito alla denuncia aveva già acquistato due cuccioli da Stephen’s Zoo; entrambi morti…eppure ne ha preso un terzo, sempre là!
    Certo, chi conosce il problema può pensare che certa gente sia fin troppo ingenua: ma bisogna mettersi nei panni di chi non sa molto sui cani, come la stragrande maggioranza della gente comune.
    Noi siamo abituati ad avere fiducia nei negozianti, perché sono persone a cui ci rivolgiamo ogni giorno e che normalmente ci danno delle garanzie: quindi è raro che qualcuno sospetti la malafede in figure che istintivamente consideriamo serie ed oneste.
    Anche su questo giocano i trafficanti di cuccioli.

    D: Può dirci qualcosa sui risultati delle indagini, o è ancora troppo presto?

    R: E’ troppo presto, perché le indagini sono ancora in corso. Quello che posso dire è che verranno formulati molto presto i capi di imputazione…e ho fondati motivi per credere che chi ha sbagliato non la passerà troppo liscia. Nel frattempo, però, occorre un grosso sforzo per andare oltre il singolo episodio e cominciare a indagare sulla globalità di questa losca speculazione.

    D: Legalmente cosa è possibile fare, per un privato?

    R: Ci sono due vie: quella civile e quella penale.
    Civilmente si può agire soprattutto prima dell’acquisto.
    Mi piacerebbe sperare che nessuno cadesse più nella trappola dell’acquisto in negozio, ma mi rendo conto che per ora è un’utopia…quindi vorrei che almeno gli acquirenti si tutelassero facendosi mettere per iscritto la provenienza esatta del cucciolo e una data orientativa per la consegna del pedigree. Se c’è un veterinario “interno” al negozio, o associato ad esso, bisogna farsi consegnare un certificato di buona salute scritto, firmato e timbrato.
    Se il cane fosse già stato acquistato e si fosse ammalato, inoltre, bisogna ricordare che NON E’ VALIDO alcun obbligo di portare il cane a un certo veterinario.
    Anche se si fosse firmato un contratto di acquisto che preveda clausole vessatorie di questo tipo, esse perdono qualsiasi validità in caso di emergenza sanitaria.
    Un’altra cosa da non fare MAI, per nessun motivo al mondo, è lasciare il cucciolo malato al negozio credendo alle assicurazione del commerciante o del veterinario (“Lo curiamo noi, non si preoccupi!”). Quando il cucciolo viene restituito, molte volte si tratta di un ALTRO CANE simile al primo…che purtroppo è sparito per sempre.

    D: Se il cane si è già ammalato o è morto, come ci si deve comportare?

    R: Bisogna immediatamente comunicarlo al negoziante mediante raccomandata A/R; inoltre bisogna farsi certificare dal proprio veterinario la causa della morte.
    E’ anche bene far fare al cane un prelievo di sangue al primo segno di malattia, e farlo conservare dal veterinario.
    Se si agisce in questo modo sarà possibile intentare una causa per ottenere la restituzione dell’intera cifra o di parte della cifra spesa (questo dipende dall’entità della malattia), nonché il risarcimento delle spese mediche che spesso sono molto alte.

    D: E dal punto di vista penale, quali mosse si possono fare?

    R: Se ce ne sono gli estremi (e spesso ci sono) è possibile fare una querela per truffa.

    D: Un’ultima domanda: è perseguibile penalmente anche l’attribuzione di un pedigree falso?

    R: Sì, penalmente perché il pedigree é un atto pubblico (dell’ENCI ) e pertanto si tratterebbe di truffa aggravata ai danni dell’ENCI; civilmente potrebbe essere possibile chiedere la restituzione di parte del prezzo perché viene venduto nei casi peggiori un aliud pro alio, o comunque un prodotto privo di qualità.
    A questo proposito ricordo che è stato frodato anche chi ha avuto la fortuna di portarsi a casa un cucciolo sano, o con pochi problemi (qualcosina questi cuccioli hanno sempre: vermi, tosse, malattie della pelle e così via)…ma che crescendo si è rilevato ben lontano dallo Standard della sua razza.
    Questo a volte sembra poco importante a chi non ha velleità espositive o riproduttive: ma un cane di “simil-razza”, o di “quasi razza”, si può trovare anche al canile, per di più gratuitamente.
    Se è stato pagato centinaia di euro, si tratta di una vera e propria frode commerciale e non è giusto che l’autore la passi liscia.
    Lo stesso vale per il pedigree, che non è un “foglio di carta” qualsiasi, ma una vera e propria “carta d’identità” del cucciolo. Serve, è vero, per partecipare alle esposizioni e ad altre manifestazioni ufficiali, che interessano una fascia molto ristretta di persone: ma serve anche per sapere di chi è figlio il nostro cucciolo e per permetterci quindi di accoppiarlo, un domani, con un cane compatibile. Poiché i pedigree dell’Est sono assolutamente inattendibili, a chiunque abbia comprato un cucciolo in negozio potrebbe capitare di accoppiarlo con un suo fratello o sorella, rischiando così di diffondere a macchia d’olio gravi tare genetiche.

    D: Può affermare con certezza che i pedigree dell’Est sono inattendibili?

    R: Molto spesso é così: e lo dico perché con Emilio Nessi, ho assistito all’atto di ispezione di tre camion provenienti dall’Ungheria, carichi di cuccioli.
    Apparentemente, in due casi su tre, era tutto a posto (sul terzo camion la situazione era disastrosa) e i documenti di tutti i camion, compreso quello su cui i cuccioli erano tenuti malissimo, erano perfettamente in regola dal punto di vista legislativo e cioé ai sensi del Decreto che regola le importazioni dai paesi extra-comunitari.
    Ma di “quali” documenti stiamo parlando?
    I cuccioli possono passare la frontiera purché ne sia registrato il numero complessivo e purché sia presente lo stesso numero di certificati sanitari. Ma si va appunto a “numeri”: non certo a singole identità.
    I cuccioli non sono tatuati, non hanno microchip, non indossano collari con medagliette né altri possibili segni di riconoscimento.
    Se abbiamo 50 cuccioli e 50 libretti, per la dogana è tutto a posto. Ma sfido chiunque a distinguere i cuccioli l’uno dall’altro!
    Quindi, quando arriveranno i pedigree, è palese che verranno attribuiti a casaccio. E a questo punto il loro valore sarà completamente nullo.
    **********************************************
    N.D.ROPO APPROFONDITE INDAGINI IL NEGOZIO IN QUESTIONE E' STATO CHIUSO

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  5. #5
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    <center>CANI DELL’EST: E' TRUFFA!
    intervista ALl'avvocato che HA RACCOLTO 60 denunce PER cuccioli morti A pochI GIORNI dall'acquisto</center>


    Intervista di Valeria Rossi - consigli legali dell'Avv. Simona Mosconi (www.tipresentoilcane.com giugno 2003)


    Chi è Simona Mosconi?
    E’ una giovane e simpatica milanese, avvocato di professione e, da qualche mese, impegnata in prima linea nella lotta contro il traffico di cuccioli dall’Est europeo.
    E’ stata proprio lei a far scoppiare lo scandalo che è arrivato per la prima volta ai mass media “che contano”: è stata lei a raccogliere le denunce che hanno portato all’inchiesta (tuttora in corso) che vede indagato lo Stephen’s Zoo, un negozio del centro milanese, e il suo fornitore, Eurodog, un importatore di Reggio Emilia.
    Avevamo già citato Simona Mosconi nell’editoriale del mese di maggio: oggi abbiamo voluto intervistarla non solo per capire come sia riuscita a far emergere questa piaga, ma anche per chiederle consigli davvero pratici che aiutino a tutelarsi nel disgraziatissimo caso in cui si fosse acquistato un cane dell’Est in negozio.

    D: Avvocato, come è riuscita a far esplodere – finalmente – il “caso cani dell’Est”, che gli addetti ai lavori conoscono (e cercano di combattere) da decenni, ma che finora non era mai arrivato al grande pubblico?
    R: Tutto è nato dal fatto che sono rimasta coinvolta personalmente in questo traffico. Il ventisette dicembre mi è stato regalato un cucciolo di West Highland White terrier, acquistato dallo Stephen’s Zoo di Milano.
    Inizialmente il cucciolo stava benissimo, mangiava, giocava…e mi conquistava ogni giorno di più. Poi, improvvisamente, cominciò ad accusare problemi respiratori.
    Erano passate circa due settimane e il cucciolo non era mai uscito di casa, perché non era ancora vaccinato: quindi non solo non aveva avuto alcun contatto con altri cani, ma addirittura non aveva mai camminato su marciapiedi pubblici o altre possibili zone di contagio. Era arrivato malato dal negozio, ne avevo l’assoluta certezza.
    Mi recai subito alla clinica veterinaria più vicina, dove i medici constatarono che ai problemi respiratori si erano aggiunti quelli gastroenterici: la diagnosi fu subito di sospetto cimurro, che il mio cucciolo non riuscì mai a superare. Morì il 27 gennaio, esattamente un mese dopo che era entrato in casa mia…e forse da, inesperta, io avrei pensato solo alla sfortuna.
    Furono proprio i medici della clinica a spiegarmi invece che il problema non era il mio cagnolino: era il negozio! Curavano infatti decine e decine di cuccioli con la stessa provenienza, e moltissimi di essi presentavano i sintomi delle più temibili (e spesso fatali) malattie virali.



    D: Così decise subito di indagare?

    R: Sì, perché veder soffrire e morire un cucciolo è un’esperienza terribile: e non è giusto che la si debba vivere per colpa di persone senza scrupoli, che speculano sulla pelle dei cani.
    Mi feci dare immediatamente dalla clinica i nomi dei clienti che avevano avuto il mio stesso problema, e li contattai tutti uno per uno. Intanto cominciai anche a telefonare a tutti i veterinari di Milano per raccogliere altre esperienze…e mi fu subito chiaro che il quadro era davvero terribile.

    D: Quante persone accettarono di firmare la denuncia?

    R: Inizialmente, quindici: si trattava di cuccioli acquistati sempre nello stesso negozio.
    A quel punto chiedi al negoziante la provenienza del mio cane e scoprii che arrivava dall’Eurodog di Reggio Emilia.
    Bastò una brevissima indagine per accertare che 12 degli altri 15 cuccioli morti arrivavano dallo stesso importatore.
    Alcuni erano morti nel giro di 24-48 ore, altri dopo due o tre settimane di sofferenze terribili e di cure tanto costose quanto, purtroppo, inutili. A questo punto avevo in mano tutto ciò che mi serviva per depositare la mia denuncia e le relative integrazioni alla Guardia di Finanza.

    D: E al grande pubblico, come è riuscita ad arrivare?

    R: Per merito di uno dei veterinari a cui avevo telefonato: il dottor Mauro Cervia. Lui è amico di Emilio Nessi, giornalista del Corriere della Sera che spesso è stato anche ospite di programmi televisivi: tramite lui il caso è arrivato anche a “Studio aperto”…e man mano che la gente veniva a conoscenza dei fatti, aumentavano le denunce, perché sempre nuove persone si facevano avanti a dire: “E’ successo anche a me!”

    D: Il fenomeno, lo sappiamo benissimo, non è certo limitato alla sola Milano, né a quell’unico negozio o a quel solo importatore. C’è davvero speranza di fermare questo traffico?

    R: Sicuramente sì, se avremo l’aiuto delle vittime…a due zampe. E’ davvero incredibile il numero di casi che si sta accumulando: da 15 denunce relative al solo Stephen’s Zoo siamo già arrivati a 60…e questa è solo una goccia nel mare, perché moltissime altre segnalazioni stanno arrivando da tutta Italia.
    I cuccioli dell’Est si ammalano e muoiono in continuazione, ovunque e comunque. Serve una svolta legislativa che sicuramente non sarà velocissima da ottenere: ma se le persone vittime di questa truffa si faranno avanti, sono certa che intanto riusciremo a dare un duro colpo a questo traffico. E non è cosa da poco.

    D: Ha trovato difficoltà nel convincere le persone a parlare?

    R: Purtroppo sì. Un po’ perché c’è molta sfiducia e non si crede che sia davvero possibile “fare qualcosa”; un po’ perché c’è ancora chi crede di aver avuto solo sfortuna.
    Una delle persone che hanno aderito alla denuncia aveva già acquistato due cuccioli da Stephen’s Zoo; entrambi morti…eppure ne ha preso un terzo, sempre là!
    Certo, chi conosce il problema può pensare che certa gente sia fin troppo ingenua: ma bisogna mettersi nei panni di chi non sa molto sui cani, come la stragrande maggioranza della gente comune.
    Noi siamo abituati ad avere fiducia nei negozianti, perché sono persone a cui ci rivolgiamo ogni giorno e che normalmente ci danno delle garanzie: quindi è raro che qualcuno sospetti la malafede in figure che istintivamente consideriamo serie ed oneste.
    Anche su questo giocano i trafficanti di cuccioli.

    D: Può dirci qualcosa sui risultati delle indagini, o è ancora troppo presto?

    R: E’ troppo presto, perché le indagini sono ancora in corso. Quello che posso dire è che verranno formulati molto presto i capi di imputazione…e ho fondati motivi per credere che chi ha sbagliato non la passerà troppo liscia. Nel frattempo, però, occorre un grosso sforzo per andare oltre il singolo episodio e cominciare a indagare sulla globalità di questa losca speculazione.

    D: Legalmente cosa è possibile fare, per un privato?

    R: Ci sono due vie: quella civile e quella penale.
    Civilmente si può agire soprattutto prima dell’acquisto.
    Mi piacerebbe sperare che nessuno cadesse più nella trappola dell’acquisto in negozio, ma mi rendo conto che per ora è un’utopia…quindi vorrei che almeno gli acquirenti si tutelassero facendosi mettere per iscritto la provenienza esatta del cucciolo e una data orientativa per la consegna del pedigree. Se c’è un veterinario “interno” al negozio, o associato ad esso, bisogna farsi consegnare un certificato di buona salute scritto, firmato e timbrato.
    Se il cane fosse già stato acquistato e si fosse ammalato, inoltre, bisogna ricordare che NON E’ VALIDO alcun obbligo di portare il cane a un certo veterinario.
    Anche se si fosse firmato un contratto di acquisto che preveda clausole vessatorie di questo tipo, esse perdono qualsiasi validità in caso di emergenza sanitaria.
    Un’altra cosa da non fare MAI, per nessun motivo al mondo, è lasciare il cucciolo malato al negozio credendo alle assicurazione del commerciante o del veterinario (“Lo curiamo noi, non si preoccupi!”). Quando il cucciolo viene restituito, molte volte si tratta di un ALTRO CANE simile al primo…che purtroppo è sparito per sempre.

    D: Se il cane si è già ammalato o è morto, come ci si deve comportare?

    R: Bisogna immediatamente comunicarlo al negoziante mediante raccomandata A/R; inoltre bisogna farsi certificare dal proprio veterinario la causa della morte.
    E’ anche bene far fare al cane un prelievo di sangue al primo segno di malattia, e farlo conservare dal veterinario.
    Se si agisce in questo modo sarà possibile intentare una causa per ottenere la restituzione dell’intera cifra o di parte della cifra spesa (questo dipende dall’entità della malattia), nonché il risarcimento delle spese mediche che spesso sono molto alte.

    D: E dal punto di vista penale, quali mosse si possono fare?

    R: Se ce ne sono gli estremi (e spesso ci sono) è possibile fare una querela per truffa.

    D: Un’ultima domanda: è perseguibile penalmente anche l’attribuzione di un pedigree falso?

    R: Sì, penalmente perché il pedigree é un atto pubblico (dell’ENCI ) e pertanto si tratterebbe di truffa aggravata ai danni dell’ENCI; civilmente potrebbe essere possibile chiedere la restituzione di parte del prezzo perché viene venduto nei casi peggiori un aliud pro alio, o comunque un prodotto privo di qualità.
    A questo proposito ricordo che è stato frodato anche chi ha avuto la fortuna di portarsi a casa un cucciolo sano, o con pochi problemi (qualcosina questi cuccioli hanno sempre: vermi, tosse, malattie della pelle e così via)…ma che crescendo si è rilevato ben lontano dallo Standard della sua razza.
    Questo a volte sembra poco importante a chi non ha velleità espositive o riproduttive: ma un cane di “simil-razza”, o di “quasi razza”, si può trovare anche al canile, per di più gratuitamente.
    Se è stato pagato centinaia di euro, si tratta di una vera e propria frode commerciale e non è giusto che l’autore la passi liscia.
    Lo stesso vale per il pedigree, che non è un “foglio di carta” qualsiasi, ma una vera e propria “carta d’identità” del cucciolo. Serve, è vero, per partecipare alle esposizioni e ad altre manifestazioni ufficiali, che interessano una fascia molto ristretta di persone: ma serve anche per sapere di chi è figlio il nostro cucciolo e per permetterci quindi di accoppiarlo, un domani, con un cane compatibile. Poiché i pedigree dell’Est sono assolutamente inattendibili, a chiunque abbia comprato un cucciolo in negozio potrebbe capitare di accoppiarlo con un suo fratello o sorella, rischiando così di diffondere a macchia d’olio gravi tare genetiche.

    D: Può affermare con certezza che i pedigree dell’Est sono inattendibili?

    R: Molto spesso é così: e lo dico perché con Emilio Nessi, ho assistito all’atto di ispezione di tre camion provenienti dall’Ungheria, carichi di cuccioli.
    Apparentemente, in due casi su tre, era tutto a posto (sul terzo camion la situazione era disastrosa) e i documenti di tutti i camion, compreso quello su cui i cuccioli erano tenuti malissimo, erano perfettamente in regola dal punto di vista legislativo e cioé ai sensi del Decreto che regola le importazioni dai paesi extra-comunitari.
    Ma di “quali” documenti stiamo parlando?
    I cuccioli possono passare la frontiera purché ne sia registrato il numero complessivo e purché sia presente lo stesso numero di certificati sanitari. Ma si va appunto a “numeri”: non certo a singole identità.
    I cuccioli non sono tatuati, non hanno microchip, non indossano collari con medagliette né altri possibili segni di riconoscimento.
    Se abbiamo 50 cuccioli e 50 libretti, per la dogana è tutto a posto. Ma sfido chiunque a distinguere i cuccioli l’uno dall’altro!
    Quindi, quando arriveranno i pedigree, è palese che verranno attribuiti a casaccio. E a questo punto il loro valore sarà completamente nullo.
    **********************************************
    N.D.ROPO APPROFONDITE INDAGINI IL NEGOZIO IN QUESTIONE E' STATO CHIUSO

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  6. #6
    Senior Member

    User Info Menu

    <center>I “CONTRATTI CAPESTRO” DEI NEGOZI NON SONO VALIDI!!</center>

    L’avvocato Mosconi ci ha gentilmente fornito una serie di informazioni legali che possono aiutarci a capire quali contratti di vendita possano essere considerati nulli.
    Ecco i punti da conoscere e far conoscere:

    La vendita dei cani è regolata dal punto di vista del diritto civile dell’art. 1496 cod. civ. che rimanda alla disciplina della vendita e degli usi locali.
    La legge considera dunque i cagnolini come oggetti di un contratto di vendita quanto una sedia, un computer o quant’altro.
    In conseguenza di quanto sopra, qualunque vizio o difformità - come malattie manifeste - dovrebbero essere denunciati entro otto giorni dall’acquisto, mentre per gli eventuali vizi occulti – come potrebbero essere malattie in incubazione o tare genetiche, la denuncia deve essere effettuata entro otto giorni dalla scoperta.

    Cosa si può ottenere?

    A seconda della malattia o del vizio é possibile chiedere la sostituzione del cagnolino, la riduzione del prezzo o nei casi più gravi la restituzione del prezzo con il risarcimento dei danni.
    Per esempio, gli usi della Camera di Commercio di Milano prevedono che la vendita di un cagnolino dichiarato essere di una razza, e che poi si riveli completamente diverso da quello promesso, rende possibile chiedere la risoluzione del contratto; ovviamente, in subordine, si potrebbe pensare ad agire per la restituzione di parte del prezzo.
    E’ interessante poi quanto previsto dalle note del Presidente della Commissione provinciale usi per cui la vendita di un cagnolino affetto da una malattia virale, ad esempio cimurro o parovirosi, comporta la nullità del contratto per illiceità dell’oggetto con l’obbligo a carico del compratore di restituire il prezzo ed in alcuni casi di risarcire i danni.
    Ovviamente la prova che la malattia virale fosse stata contratta prima della vendita é molto difficile: per questo é importante, in caso di malattia, effettuare i test opportuni e, nel caso tristissimo del decesso, richiedere l’autopsia.

    Anche nel caso in cui venga venduto un cane non di razza per cane di prima scelta con pedigree é ovviamente possibile chiedere la restituzione del prezzo.

    Altro problema sono i contratti di vendita predisposti dal venditore: spesso vi sono moltissime clausole vessatorie (esoneri di responsabilità, deroghe alla disciplina della denuncia dei vizi e difetti, obblighi di far curare il cucciolo solo da un veterinario).
    Queste clausole per essere applicabili dovrebbero essere specificatamente sottoscritte e in molti casi sarebbero comunque nulle.

    Pertanto, la sottoscrizione di un contratto capestro di questo tipo non ci impedisce comunque di difendere i nostri diritti di acquirente.
    Bisogna avere fiducia e consultarsi con il proprio veterinario (per l’aspetto medico) e con il proprio legale, o chiedere consiglio alle associazioni del caso
    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  7. #7
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    <center>I “CONTRATTI CAPESTRO” DEI NEGOZI NON SONO VALIDI!!</center>

    L’avvocato Mosconi ci ha gentilmente fornito una serie di informazioni legali che possono aiutarci a capire quali contratti di vendita possano essere considerati nulli.
    Ecco i punti da conoscere e far conoscere:

    La vendita dei cani è regolata dal punto di vista del diritto civile dell’art. 1496 cod. civ. che rimanda alla disciplina della vendita e degli usi locali.
    La legge considera dunque i cagnolini come oggetti di un contratto di vendita quanto una sedia, un computer o quant’altro.
    In conseguenza di quanto sopra, qualunque vizio o difformità - come malattie manifeste - dovrebbero essere denunciati entro otto giorni dall’acquisto, mentre per gli eventuali vizi occulti – come potrebbero essere malattie in incubazione o tare genetiche, la denuncia deve essere effettuata entro otto giorni dalla scoperta.

    Cosa si può ottenere?

    A seconda della malattia o del vizio é possibile chiedere la sostituzione del cagnolino, la riduzione del prezzo o nei casi più gravi la restituzione del prezzo con il risarcimento dei danni.
    Per esempio, gli usi della Camera di Commercio di Milano prevedono che la vendita di un cagnolino dichiarato essere di una razza, e che poi si riveli completamente diverso da quello promesso, rende possibile chiedere la risoluzione del contratto; ovviamente, in subordine, si potrebbe pensare ad agire per la restituzione di parte del prezzo.
    E’ interessante poi quanto previsto dalle note del Presidente della Commissione provinciale usi per cui la vendita di un cagnolino affetto da una malattia virale, ad esempio cimurro o parovirosi, comporta la nullità del contratto per illiceità dell’oggetto con l’obbligo a carico del compratore di restituire il prezzo ed in alcuni casi di risarcire i danni.
    Ovviamente la prova che la malattia virale fosse stata contratta prima della vendita é molto difficile: per questo é importante, in caso di malattia, effettuare i test opportuni e, nel caso tristissimo del decesso, richiedere l’autopsia.

    Anche nel caso in cui venga venduto un cane non di razza per cane di prima scelta con pedigree é ovviamente possibile chiedere la restituzione del prezzo.

    Altro problema sono i contratti di vendita predisposti dal venditore: spesso vi sono moltissime clausole vessatorie (esoneri di responsabilità, deroghe alla disciplina della denuncia dei vizi e difetti, obblighi di far curare il cucciolo solo da un veterinario).
    Queste clausole per essere applicabili dovrebbero essere specificatamente sottoscritte e in molti casi sarebbero comunque nulle.

    Pertanto, la sottoscrizione di un contratto capestro di questo tipo non ci impedisce comunque di difendere i nostri diritti di acquirente.
    Bisogna avere fiducia e consultarsi con il proprio veterinario (per l’aspetto medico) e con il proprio legale, o chiedere consiglio alle associazioni del caso
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  8. #8
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    <center>COME TUTELARSI</center>

    In attesa che qualcuno si occupi di fermare con leggi precise lo scempio della tratta dei cani dall'est europa, ricordiamo che non siamo obbligati ad essere vittime dei rivenditori senza scrupoli: perché i cuccioli dell'Est si possono anche NON ACQUISTARE!
    Se ci rivolgeremo all'allevamento italiano, scegliendo tra quelli più seri e sicuri,non correremo rischi.


    Ma se proprio volessimo o dovessimo ricorrere ad altre fonti, come l'acquisto in negozio, ricordiamo di chiedere sempre, per primissima cosa, la provenienza esatta del cucciolo che ci interessa.
    Se il venditore ci dirà che proviene da un Paese dell'Est, RIFIUTIAMO L'ACQUISTO.
    Se ci dice che proviene da un allevamento italiano (o da un privato) facciamocelo mettere SEMPRE per iscritto! Se il venditore rifiuta, salutiamolo per sempre.

    ATTENZIONE: nei Paesi dell'Est, come in ogni parte del mondo, esistono anche gli allevatori seri, coscienziosi, che producono cuccioli di altissima qualità.
    I rivenditori, di fronte alle vostre obiezioni, vi parleranno sempre di questi allevamenti, ma dimenticheranno di dire una cosa importantissima...che essi NON VENDONO A GROSSISTI E IMPORTATORI, come non lo fanno i buoni allevamenti italiani.
    Quindi non c'è alcuna possibilità di acquistare un BUON cucciolo dall'Est se non andandoselo a comprare nella sua Nazione d'origine e pagando il giusto prezzo, che non è certo quello dei canifici...perché la qualità si paga in qualsiasi parte del mondo.

    Ricordiamo che i venditori senza scrupoli cercheranno sempre di far leva sui nostri sentimenti, facendoci sentire addirittura dei disgraziati se facciamo domande precise: ma come? L'amore per il cane non viene prima di ogni altra cosa?
    Che ci importa della provenienza, dell'età, del pedigree e di tutte queste sciocchezze?

    ATTENZIONE: il gioco è vecchio e sporco...e funziona a meraviglia da anni.
    Ma è ora di finirla.
    Se il venditore accenna a motivazione sentimentali per sviare le nostre domande, rispondiamogli gentilmente che poiché il cucciolo non ci viene regalato, ma dobbiamo pagare per averlo, siamo "costretti" a tutelarci e a chiedere precise garanzie come avviene per qualsiasi compravendita.
    Quindi restiamo fermi nelle nostre richieste, e se non vengono accontentate andiamocene senza accettare compromessi.
    Di musetti dolci come quello a cui potremmo rinunciare è pieno il mondo: di truffatori, per fortuna, no.
    Ma l'unico modo per eliminare quelli che ancora sopravvivono è evitare di cadere nella loro rete.
    [u]Ogni volta che rifiuteremo l'acquisto di un cucciolo dell'Est faremo pensare al commerciante di turno che questo business comincia a traballare.</u>
    Ogni volta che un commerciante smette di acquistare cuccioli dell'Est si mette in difficoltà un canificio.
    La chiusura di ogni canificio rappresenta la salvezza per migliaia di cuccioli, che NON verranno messi al mondo soltanto per soffrire...e per truffare noi.

    Qui troverete alcune testimonianze dirette di persone (e di cuccioli) vittime di commercianti disonesti.
    Sono storie tristi, ma vi suggerisco di leggerle perché sono ottimi esempi di ciò che riescono ad inventarsi questi veri e propri truffatori legalizzati.

    http://www.dallapartedelcane.com/testimonianze.htm

    Queste storie sono pervenute all'associazione complete di nomi, cognomi e indirizzi: purtroppo non è possibile pubblicare i nomi dei negozi perché sarebbe l'associazione stessa ad essere querelata...questa è la legge italiana! Il commercio di cuccioli malati e maltrattati è perfettamente LEGALE, mentre la diffamazione di queste "brave persone" non lo sarebbe e metterebbe nei guai proprio chi cerca di combatterla!


    altro articolo interessante
    http://www.dallapartedelcane.com/caniest.htm

    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  9. #9
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    <center>COME TUTELARSI</center>

    In attesa che qualcuno si occupi di fermare con leggi precise lo scempio della tratta dei cani dall'est europa, ricordiamo che non siamo obbligati ad essere vittime dei rivenditori senza scrupoli: perché i cuccioli dell'Est si possono anche NON ACQUISTARE!
    Se ci rivolgeremo all'allevamento italiano, scegliendo tra quelli più seri e sicuri,non correremo rischi.


    Ma se proprio volessimo o dovessimo ricorrere ad altre fonti, come l'acquisto in negozio, ricordiamo di chiedere sempre, per primissima cosa, la provenienza esatta del cucciolo che ci interessa.
    Se il venditore ci dirà che proviene da un Paese dell'Est, RIFIUTIAMO L'ACQUISTO.
    Se ci dice che proviene da un allevamento italiano (o da un privato) facciamocelo mettere SEMPRE per iscritto! Se il venditore rifiuta, salutiamolo per sempre.

    ATTENZIONE: nei Paesi dell'Est, come in ogni parte del mondo, esistono anche gli allevatori seri, coscienziosi, che producono cuccioli di altissima qualità.
    I rivenditori, di fronte alle vostre obiezioni, vi parleranno sempre di questi allevamenti, ma dimenticheranno di dire una cosa importantissima...che essi NON VENDONO A GROSSISTI E IMPORTATORI, come non lo fanno i buoni allevamenti italiani.
    Quindi non c'è alcuna possibilità di acquistare un BUON cucciolo dall'Est se non andandoselo a comprare nella sua Nazione d'origine e pagando il giusto prezzo, che non è certo quello dei canifici...perché la qualità si paga in qualsiasi parte del mondo.

    Ricordiamo che i venditori senza scrupoli cercheranno sempre di far leva sui nostri sentimenti, facendoci sentire addirittura dei disgraziati se facciamo domande precise: ma come? L'amore per il cane non viene prima di ogni altra cosa?
    Che ci importa della provenienza, dell'età, del pedigree e di tutte queste sciocchezze?

    ATTENZIONE: il gioco è vecchio e sporco...e funziona a meraviglia da anni.
    Ma è ora di finirla.
    Se il venditore accenna a motivazione sentimentali per sviare le nostre domande, rispondiamogli gentilmente che poiché il cucciolo non ci viene regalato, ma dobbiamo pagare per averlo, siamo "costretti" a tutelarci e a chiedere precise garanzie come avviene per qualsiasi compravendita.
    Quindi restiamo fermi nelle nostre richieste, e se non vengono accontentate andiamocene senza accettare compromessi.
    Di musetti dolci come quello a cui potremmo rinunciare è pieno il mondo: di truffatori, per fortuna, no.
    Ma l'unico modo per eliminare quelli che ancora sopravvivono è evitare di cadere nella loro rete.
    [u]Ogni volta che rifiuteremo l'acquisto di un cucciolo dell'Est faremo pensare al commerciante di turno che questo business comincia a traballare.</u>
    Ogni volta che un commerciante smette di acquistare cuccioli dell'Est si mette in difficoltà un canificio.
    La chiusura di ogni canificio rappresenta la salvezza per migliaia di cuccioli, che NON verranno messi al mondo soltanto per soffrire...e per truffare noi.

    Qui troverete alcune testimonianze dirette di persone (e di cuccioli) vittime di commercianti disonesti.
    Sono storie tristi, ma vi suggerisco di leggerle perché sono ottimi esempi di ciò che riescono ad inventarsi questi veri e propri truffatori legalizzati.

    http://www.dallapartedelcane.com/testimonianze.htm

    Queste storie sono pervenute all'associazione complete di nomi, cognomi e indirizzi: purtroppo non è possibile pubblicare i nomi dei negozi perché sarebbe l'associazione stessa ad essere querelata...questa è la legge italiana! Il commercio di cuccioli malati e maltrattati è perfettamente LEGALE, mentre la diffamazione di queste "brave persone" non lo sarebbe e metterebbe nei guai proprio chi cerca di combatterla!


    altro articolo interessante
    http://www.dallapartedelcane.com/caniest.htm

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  10. #10
    Senior Member

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    Brava Koa, questo sì che è un topic bello nonchè utile!!!
    Se permetti, ti suggerisco ovviamente di lasciare tutti gli interventi di francy_capo ed anche altri che riterrai opportuni, ma senza includerli nel tuo primo messaggio: altrimenti dove sarebbe la discussione, cioè la successione cronologica degli interventi?

    D'accordo di cancellare i messaggi inutili (gli autori capiscano che questo topic è indirizzato a chi intende acquistare un cucciolo e ad informarlo circa i rischi che corre acquistandolo nei posti sbagliatati, per cui molti interventi andrebbero messi in altri topic che già esistono, ma non in questo)

    Mandami MP con i messaggi che vorresti togliere.

    per tutti: siete pregati di inserire solo interventi che facciano CAPIRE agli utenti COME EFFETTUARE L'ACQUISTO SICURO DI UN CUCCIOLO o comunque di un cane

    Questo topic potrebbe essere messo in rilievo in modo da risultare immediatamente visibile a chi intende acquistare un cucciolo.

    Complimenti per il topic
    https://www.inseparabile.it/public/fo...3_edifirma.jpghttps://www.inseparabile.it/public/fo..._tatofirma.jpghttps://www.inseparabile.it/public/fo...amirafirma.jpghttps://www.inseparabile.it/public/fo...ayshafirma.jpg<b><font size=\"1\"><font color=\"red\">
    ***SALUKI: wild outside, calm inside, faithfull but not servile, proud but honourous, intelligent but selfserving, elegant yet strong.*** (Qashani Saluqis)</font id=\"red\"></font id=\"size1\"></b>

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