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Risultati da 151 a 160 di 273

Discussione: Allevamento e Genetica

  1. #151
    Senior Member

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    Citazione:Messaggio inserito da Giordi
    tutti mi hanno assaggiato: si vede che sono squisito.......)
    Sì, le piccole iene hanno già baccaiato una volta, un paio di settimane fa, e senza motivo: l'oggetto del contendere, allora, è stato un pezzetto di carta di quaderno caduto per terra!
    Stavolta, nemmeno quello.
    [:261][:261][:261][:261][:261]
    scusa se rido in questi momenti di tensione, ma mi immagino i cani che ti hanno assaggiato leccarsi i baffi soddisfatti del loro "pasto", e immagino anche fin troppo bene la scena per impossessarsi di un pezzo di carta inutile e insignificante ma che per i boxer rappresenta il santo graal, come ogni cosa che appartiene ad altri cani (o a nessuno, per loro è uguale, basta che diventa LORO).
    Sto leggendo "capire il linguaggio dei cani" di Coren. Dice che addirittura il linguaggio canino è GENETICO, poi parla del fatto dell'evoluzione del linguaggio dell'uomo legato all'avere i cani per la caccia! Incredibile, ma tu hai letto il libro?????? Sennò scrivo qui questa ipotesi affascinante!!!!!
    Homer boxer 25/05/2004
    Un giorno Dio creò l\'alpino, lo mise sulla montagna e gli disse \"rospo, arrangiati!\" </b><br />[img]<b></b><br />[img]<b><b></b><br />https://www.inseparabile.it/public/fo...35144_bier.gif<br /><font size=\"1\"> </font id=\"size1\">

  2. #152
    Senior Member

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    Vero? spara l'ipotesi.

  3. #153
    Senior Member

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    allora,
    "...... lo psicologo Lieberman ha dimostrato che se si tenta di inserire un moderno apparato vocale nello scheletro di un neandertalinao, non ci si riesce. La laringe attuale, se infilata nel torace dell'uomo di Neandertal, si colloca in una posizione strana, diversa da come si trova nel nostro; è ovvio che la collocazione è quindi impossibile. Per cui si è giunti alla conclusione che al neard. probabilmente mancava l'apparato necessario per emetere quei suoni complessi che gli sarebbero serviti per parlare.....forse sono proprio i cani i responsabili dello sviluppo del linguaggio parlato umano...bisogna sapere che esistono delle moderne prove, basate sul DNA, che indicano che forse i cani sono stati addomesticati dall'uomo molto prima di quanto gli scienziati ritenessero in precedenza..... paragoniamo il nostro successo con quello dell'uomo di Neand. che non ha avuto legami col cane, e alla fine si sè estinto.... con il sistema sensoriale del cane, più acuto del nostro, scovare la selvaggina era più facile. L'eccezionale odorato di questo animale, insieme con l'apparato respiratorio che gli premette di continare a seguire la pista, anche correndo, lo rende un abile battitore. Ecco l'orgine della ipotesi. I teorici sostengono che, siccome gli uomini primitivi usavano il cane come battitore, non ebbero più bisogno della struttura facciale adatta ad avvertire anche i minimi odori, e ciò permise quindi ai nostri antenati di sviluppare caratteristiche facciali più duttili, in grado di modellare suoni complessi. In altre parole, l'associazione preistorica con il cane che fiutava gli odori al posto nostro, ci diede la capacità per creare le parole. L'uomo di Neand. invece non ha mai raggiunto un accordo con il cane. Perciò le sue caratteristiche facciali sono rimaste invariate, meno duttili perchè aveva la necessità di un olfatto migliore. Una minore duttilità facciale vuole anche dire un più limitato controllo della parte vocale....."

    l'ho tagliato qua e là, spero sia chiaro lo stesso. Ora sto leggendo che un cane capisce lo stesso comando anche in lingue diverse dall'abituale, solo che devo leggere il perchè.
    Homer boxer 25/05/2004
    Un giorno Dio creò l\'alpino, lo mise sulla montagna e gli disse \"rospo, arrangiati!\" </b><br />[img]<b></b><br />[img]<b><b></b><br />https://www.inseparabile.it/public/fo...35144_bier.gif<br /><font size=\"1\"> </font id=\"size1\">

  4. #154
    Senior Member

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    accipikkia...
    https://www.inseparabile.it/public/fo...3631_Kyce1.jpg

    Compiango coloro che ignorano il piacere di avere a casa un cane che li attende (F.Rufer)... e due è anche meglio!!!

  5. #155
    Senior Member

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    Ho anche letto che l'abbaiare è GENETICO!!!! Se un cane abbaia molto, sicuramente i suoi cuccioli abbaieranno molto! Se si è accoppiato con un cane meno abbaione abbaieranno meno, altrimenti abbaieranno tantissimo! Forte eh?
    Homer boxer 25/05/2004
    Un giorno Dio creò l\'alpino, lo mise sulla montagna e gli disse \"rospo, arrangiati!\" </b><br />[img]<b></b><br />[img]<b><b></b><br />https://www.inseparabile.it/public/fo...35144_bier.gif<br /><font size=\"1\"> </font id=\"size1\">

  6. #156
    Senior Member

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    addirittura...[:0][:0][:0]
    http://www.freewebs.com/greatjapanesedogs/

    Tutte le foto delle nostre pesti a 4 zampe!!!

  7. #157
    Senior Member

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    Il libro della Andreoli io l'ho trovato allo stand della casa editrice (la Kallisté) all'expò di Milano.
    Comunque, un topic molti interessante, questo!! Colgo dunque l'occasione per sottoporvi il mio "caso"!!
    Allora! Avrei intenzione di far accoppiare entrambe le mie due femmine di piccolo levriero italiano, anche se in tempi diversi.
    Il problema del PLI è, a mio avviso, il ristretto pool genetico: se si guardano i pedigree, in quarta e quinta generazione gira e rigira, ci sono sempre gli stessi nomi, quindi ho pensato che un bell'outcross per le mie bimbe sarebbe l'ideale.
    Ora: nonostante Imago e Mimì siano sorelle piene, sono tuttavia diversissime da un punto di vista morfologico, nonché caratteriale:a parte il colore (blu Imago e rossa Mimì, tutte e due sicuramente portatrici di isabella), entrambe sono caratterizzate da un muso un filo corto, ma nel complesso Mimì ha una bella testa, con cranio piatto e una stupenda espressione (oltre al paio di orecchie più belle del mondo, ah ah!!!), Imago al contrario ha un cranio non piatto (non è propriamente globoso...però non è piatto), due occhi diciamo pure un po' "a rana" e soprattutto...delle orecchie talmente brutte da essere inqualificabili!!
    Se andiamo però a guardare la costruzione, beh, Imago, pur essendo piuttosto solida, è comunque elegantissima, asciutta, alta sugli arti, cortissima e compatta, movimento tipico e giustamente rilevato nell'anteriore (forse potrebbe spingere un pochino di più col posteriore): è capace di fare km e km al trotto dietro alla mia bicicletta, senza neppure passare al galoppo (che è, comunque, come si addice a ogni buon galoppatore, "veloce e scattante"): la sua è una costruzione per così dire
    "funzionale", adatta a un piccolo cacciatore quale il piccolo levriere DOVREBBE essere.
    Mimì invece è molto più "solida" della sorella, ha il tronco lungo ed è bassa sugli arti, con un petto larghissimo (per un PLI, ovvio!); in movimento ha un'ottima spinta posteriore, ma è l'anteriore ad essere "sbagliato": il fatto di avere l'avambraccio corto, e, a mio parere, un'angolazione scapolo-omerale non dico insufficiente ma quanto meno leggermente inferiore a quella della sorella, fa si che il metacarpo, al trotto, non si elevi a sufficienza: di conseguenza, il movimento è radente, da greyhound, così come il portamento della testa, che non è tenuta alta come dovrebbe (questo sempre parlando del trotto, perché nel galoppo riesce a esprimere molta più potenza e forse anche velocità della sorella, anche se la "ripresa" è inferiore).
    E poi...beh, c'è il tasto dolente rappresentato dalla salute: nonostante il PLI sia un piccolo robusto cacciatore, beh, diciamo che il numero delle tare che colpisce la razza è piuttosto alto, e dal momento che, nell'allevamento da cui provengono le bimbe, i problemi più seri si sono verificati dall'accoppiamento o in stretta consanguineità (un suo figlio) o con una specifica linea di sangue, beh, ho iniziato a guardarmi intorno per scegliere un maschio adatto alle mie bimbe che non fosse imparentato con loro: e siccome appunto trovare un cane che non avesse nomi in comune con le mie nelle prime 4 generazioni era cosa assai ardua...ho iniziato a guardare oltre i confini italiani, per posare il mio sguardo su uno dei cani che negli ultimi anni sono stati importati in Italia dagli USA: il cane in questione è un blu con un bianco abbastanza esteso e anche piuttosto alto (42 cm contro i 35 delle mie), che, accoppiato con una zia di secondo grado delle bimbe, abbastanza simile morfologicamente alla mia Mimì, ha dato forse la più bella cucciolata di PLI nata in Italia negli ultimi anni (quanto meno a mio parere!).
    Così, ho scelto di accoppiare Mimì col cane in questione; il problema tuttavia l’ho incontrato con Imago: la cagna è blu, così come il maschio americano; essendo Ima leggermente affetta da alopecia da colore diluito, gene recessivo, per lei sarebbe meglio un maschio non diluito, cioè rosso o nero (oltre che proveniente da una famiglia in cui non ci siano stati cani alopecici) in modo da ridurre al massimo i rischi (dal momento che, senza un test del DNA, non possiamo sapere se un cane è portatore o meno della tara): il punto è che sinora non ho incontrato ancora nessun cane che corrisponda ai “requisiti minimi” da me richiesti! Così, beh…ho deciso che aspetterò ancora un po’ e vedrò poi cosa fare con Ima.
    Mi domando se il mio modo di ragionare sia, come dire…zootecnicamente corretto!

    PS sinceramente, neanch’io credo che le expò servano davvero a scegliere con oculatezza un riproduttore…cosa dovrei dedurre io per esempio dai risultati espositivi della mia Ima?? 2 CAC, uno splendido terzo eccellente datoci da un mostro sacro come Renai, alcuni MB (che possono sempre starci) e poi un ABBASTANZA BUONO e un… NON CONFORME!!! Il tutto a causa delle orecchie! Sinora dalle expò ho avuto solo risposte contradditorie!

    Carpe diem, quam minimum credula postero.

  8. #158
    Senior Member

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    Le tue considerazioni su allevamento e mostre sono validissime e meritano due risposte diverse.
    La prima, decisamente interessante, riguarda l'accoppiamento delle tue cagnette; ora, io sono giunto a conclusioni che escono dai canoni convenzionali non tanto per mio merito quanto per la pigrizia mentale di quanti hanno studiato il problema.
    In parole povere, tutti i nostri discorsi sulla consanguineità sono validissimi in teoria ma non sempre coincidono con la pratica di allevamento.
    Secondo me, la confusione è ingenerata dall'uso stesso del termine, cioè consanguineità: in effetti, due fratelli di cucciolata non hanno neanche una goccia di sangue in comune perchè i genitori non passano loro metà del proprio sangue ma metà del patrimonio genetico, che è tutta un'altra cosa.
    Il motivo è semplice: le gocce di sangue sono tutte uguali ma i geni no.
    Di conseguenza, per restare nello specifico, la differenza strutturale tra le tue cagnette indica chiaramente che il loro genotipo non è proprio uguale.
    Quindi, la loro "consanguineità" reale non è stretta quanto la relazione di parentela farebbe supporre.
    Il problema, che si riscontra in tutte le razze quando si sale di livello, sta nella tendenza degli allevatori ad usare, almeno per le cucciolate importanti, lo stallone di punta del momento.
    Di conseguenza, i cani che contano sono tutti strettamente imparentati da diverse generazioni.
    E' logico che, in questo modo, gli effetti dell'in breeding continuato portino ad una sempre crescente uniformità media dei ceppi imparentati per cui, volere o volare, tutti i cani che vi appartengono hanno -manifesti o latenti, gli stessi pregi e gli stssi difetti potenziali.
    L'unico sistema valido per uscire da questa situazione è proprio l'out cross però, per avere i risultati sperati, questo va fatto sì con un maschio notevole ma che non abbia assolutamente gli stessi problemi che si vogliono eliminare.
    Quindi, la tua idea sull'accoppiamento di Mimì è validissima e, personalmente, farei lo stesso.
    Per Imago, sceglierei decisamente un altro stallone.
    Piuttosto che saltare l'accoppiamento, però, ripiegherei su un maschio di secondo piano, stracarico di melanina, magari attingendo al folto stuolo di cani di "privati".
    Questo per due considerazioni: intanto il PLI non è una razza facile; un levrieretto è sempre nelle mani di persone di un certo tipo e che non accoppiano tanto per produrre.
    In poche parole, in giro vedo continuamente tanti York (per restare ai piccoletti) chiaramente frutto di incroci ma non ho ancora trovato un PLI bastardo.
    In tal modo, non solo vedi se e cosa produce Imago ma, se ti va bene, fai anche una bella cucciolata.
    La seconda considerazione è che, data anche la scarsa diffusione della tua razza, non credo che aspettare sei mesi ti risolva la situazione: oltretutto, per portare avanti il discorso, ti servirebbe un maschio super, scuro, unicolore e assolutamente non imparentato con le tue nè col maschio che userai per Mimì.
    Per quanto concerne i risultati espositivi, una certa disparità di giudizio è normale.
    Ma su questo aspetto torneremo in seguito, dal momento che è marginale e non dipende da noi.

  9. #159
    Senior Member

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    In realtà ho deciso di rimandare ulteriormente la cucciolata di Imago anche per motivi organizzativi (visto che le bimbe entrano in calore contemporaneamente, e allevare due cucciolate contemporaneamente mi verrebbe un po' in salita!).
    Il punto è che con Imago non so proprio dove sbattere la testa!
    Per intenderci...ho scartato la maggior parte dei neri che vedo in giro proprio perché non mi piacciono...
    In lizza sono rimasti così un rosso, un crema con maschera nera e un nero: il crema e il nero sono ancora molto giovani (insomma, non hanno ancora un anno di età!), e preferirei un cane più anziano, quindi rimane solo il rosso.
    Io vorrei tanto trovare un cagnetto bello, sano e sconosciuto tra i privati: il punto è che la maggior parte dei PLI allevati ogni anno in Italia nasce negli allevamenti riconosciuti, e quindi alla fin fine, son sempre quelle linee di sangue lì!
    se potessi, uscirei dall'Italia e andrei a prendere una monta negli USA o in Russia, o anche in Norvegia, ma dubito che mammà mi finanzierebbe il viaggio...[:I][:I]
    Carpe diem, quam minimum credula postero.

  10. #160
    Senior Member

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    Purtroppo, l'ultimo è un ostacolo insormontabile.
    D'altra parte, devi anche considerare una cosa importante: se vai a coprire all'estero, fai un grosso salto nel buio perchè pratichi un accoppiamento "a vista" basato solo sui titoli del cane e su qualche foto. Ti manca, cioè, quella rete di contatti che, restando in Italia, può essere utile per metterti in guardia contro eventuali difetti ricorrenti nella prole di uno stallone.
    Questo non è il massimo, anche considerando che, con le spese di viaggio, la monta ti verrebbe a costare una cifra esorbitante che non ammortizzeresti certo con la vendita della cucciolata.
    Un simile investimento sarebbe giustificato solo se tu volessi tenere delle cucciole per te, aventi un padre prestigioso.
    In tal caso, personalmente, preferirei importare un paio di femmine non imparentate, figlie e nipoti di campioni,provenienti dai migliori allevamenti esteri con cui lavorare per qualche anno senza entrare in consanguineità troppo stretta.

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