<h4>UN PEZZATO MOLTO PARTICOLARE: LO SCUDATO
Come abbiamo già visto nei post precedenti esiste nel dm una mutazione abbastanza incontrollabile che a volte sembra apparire dal nulla ed è desiderata dagli allevatori quanto gli agricoltori amano la gramigna…la mut. Pezzato! Essendo una mutazione recessiva compare solo se i due genitori sono portatori di pezzato e i pulli nascono con macchie “inestetiche” (beh, questione di gusti) sparse principalmente su fronte, petto, ali e coda. Sembra strano ma è come se fosse una forza centrifuga a governare questa mutazione. Le macchie pigmentate infatti partono sempre dai punti più esterni del corpo e più la mutazione agisce più le macchie si estendono verso le parti interne. Fino ad arrivare al bianco che in pratica è un pezzato completamente…pezzato!
Accoppiando due pezzati si ottengono altri pezzati ma i geni, per crossing over, si rimescolano e quindi capita di trovare pezzati con distribuzione del bianco diversa da quella dei genitori.
Ecco perché è molto difficile selezionare dei pezzati da mostra: le pezzature devono essere su tutte le parti del corpo e inoltre devono essere simmetriche. Ma un pezzato che vince il raggruppamento potrebbe avere dei figli totalmente diversi da lui. Alla fine i giudici, stufi di questa mutazione così birichina, geneticamente instabile, che si dimostra anche dominante incompleta, a carattere quantitativo, hanno deciso da quest’anno di non esporre più il dm pezzato alle mostre.
L’unico “pezzato” che potrà partecipare sarà il dm Scudato.
Lo scudato è un pezzato con un disegno particolare: testa, petto, ali, fianchi, ventre e coda sono candidi, unica parte pigmentata sono il dorso e l’ultima parte del codione, che è nera. A seconda della linea sulla quale si ottiene si hanno dei Grigio Scudati o dei Bruno Scudati.
Anni ed anni di selezione hanno fatto sì che il ceppo rimanesse stabile e si potessero ottenere degli ottimi scudati da accoppiamenti inter-mutazione.
Ma basta un piccolo accenno di lacrima, una zebratura o una remigante colorata per trasformare quello splendido candido principe che è lo scudato in un “comunissimo”....pezzato!
Uno scudato del sig. Bianchi (foto di Sabina Romoli)
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