Vorrei continuare riportando la storia del Golden Retriever, che è relativamente recente e si sviluppa in Gran Bretagna durante la seconda metà del secolo scorso.
(per questo ho preso spunto dal libro "Il Golden Retriever" di Luisa Ginoulhiac, ed. De Vecchi)
Le notizie sulle sue origini sono abbastanza ben definite grazie alla meticolosità di colui che per primo ne inizio' la selezione.
Il merito va a Mr. Dudley Coutts Marjoribanks, appartenente ad una antica famiglia scozzese, il quale, amante degli sport e degli animali, acquisto' nel 1854, all'età di 14 anni, una tenuta di caccia in Scozia.
Nel 1881 assunse il titolo di Barone Tweedmouth e divenne pertanto il primo Lord Tweedmouth.
Nella sua tenuta egli si dedico' con passione all'allevamento e alla selezione di animali delle specie più disparate, dai bovini ai cavalli ai pony.
Possedeva, inoltre, numerosi cani: pointer, deerhoud, terrier, nonchè quei cani che vengono ricordati, nel diario di sua figlia Mary, come "retriever gialli", da lui stesso "creati" e utilizzati sia nella pista che nel riporto.
La ricostruzione dell'origine dei primi golden è stata possibile grazie alla precisione di questo gentleman che, fortunatamente, annotò tutti gli accoppiamenti nel suo personale libro genealogico che, attualmente, è custudito dal Kennel Club Inglese.
Grazie a questo libro e ad alcuni appunti, tenuti come un inventario, la storia dei retriever gialli di Guisachan (questo è il nome della tenuta di caccia di Lord Tweedmouth) è giunta fino a noi.
Queste note coprono un periodo dal 1864 fino al 1889, anno di nascita degli ultimi due cuccioli gialli registrati, perchè il barone morì poi nel 1894.
Sembra che il primo retriever giallo sia stato un cane nato da genitori entrembi neri, unico in una cucciolata di esemplari neri dal pelo ondulato (chiamati allora "wavy coated").
Esso fu acquistato dal Lord Tweedmouth, nel 1865, e fu chiamato NOUS (che in gaelico significa "saggezza").
La genialità di questo nobile fu quella di programmare degli accoppiamenti e di selezionare la sua razza di retriever utilizzando come capostipide Nous.
L'altra "parte del programma" era una femmina di nome Belle di razza Tweed water spaniel (ci sono alcune descrizioni di questa razza che li dipingono come grossi spaniel di color fegato o castano che venivano utilizzati in particolare per il lavoro in acqua).
Nous fu accoppiato con Belle nel 1868 e generarono quattro cuccioli gialli (un maschio e tre femmine), che riunivano da un lato il mantello dorato del padre leggermente ondulato e dall'altro le caratteristiche di cane d'acqua della madre.
Dall'epoca di quella prima cucciolata fino al 1890 tutti gli accoppiamenti furono diligentemente registrati nel libro genealogico di Lord Tweedmouth.
Dall'esame del pedigree degli ultimi cuccioli gialli nati nel 1889, infatti, si può desumere che oltre ad utilizzare ampiamente l'inbreeding (consanguineità stretta), Lord Tweedmouth introdusse anche del sangue nuovo con degli occulati outcross (accoppiamenti non sanguinei).
Tra questi sono annoverati un setter rosso di nome "Sampson", un retriever nero dal mantello ondulato "Tracer", un altro cane nero "Zelston" e infine un Tweed Water Spaniel di nome "Tweed".
Il Golden Retriever è quindi il risultato di una minuziosa selezione che ha prodotto un cane resistente e vigoroso, lavoratore accanito, dotato di fiuto eccellente e che adora l'acqua.
La diffusione della razza non è difficile da comprendere se si pensa alla vita sociale dell'epoca, in cui spesso le battute di caccia organizzate presso le varie proprietà di nobili erano occasione, oltre che di svago, anche di contatti diplomatici, di lavoro e di scambio.
E' probabile quindi che questi cani da caccia utilizzati durante questi ritrovi venissero ceduti, venduti o regalati ad altri gentiluomini, dato che quello sport era allora praticato da tutta l'aristocrazia.
(Si può dire quindi che il golden è un cane "aristocratico" )
Vennero portati in Francia dal marchese di Bonvouloir all'inizio del 1900, ma, dopo un inizio "promettente", non suscitarno più grande interesse fino a una ventina di anni fa, quando ricomparve nel mondo della cinofilia.
Da allora in tutta Europa, sta riscotendo un grossissimo successo, a volte a discapito degli Allevatori più seri.
Molti privati, infatti, improvvisano cucciolate senza tenere conto delle esenzioni patologiche necessarie e senza un accurato studio dei pedigree e delle genealogie, allo scopo di arrotondare lo stipendio e di offrire cuccioli a basso prezzo, "inquinando" così la razza.