Le piante vivono attraverso la fotosintesi clorofilliana.
Perché questo ciclo vitale quotidiano avvenga, uno degli elementi che non possono mancare è appunto l’anidride carbonica.
Di solito negli acquari questa manca. O meglio: è presente, ma in misura troppo esigua rispetto al quantitativo richiesto (si tratta di un gas estremamente volatile che si dissolve in brevissimo tempo).
In ogni caso generalmente manca, e per questo motivo si usa il diffusore di CO2.
Ci sono poi alcune piante più robuste che necessitano di meno anidride (ma anche di meno luce), per le quali l’impianto si rende abbastanza superfluo (come le Anubias).
E poi ancora, ci sono vasche che riescono da sole a creare un equilibrio tra ossigeno e anidride carbonica, rendendo possibile e felice la vita e lo sviluppo delle piante, senza ulteriori interventi.
Sono casi rari e “fortunati” (se avviene è solo negli acquari di piccole dimensioni) ma quando questa condizione si verifica, il diffusore non solo è superfluo ma può essere perfino dannoso (dato che tende a sfalzare i valori dell'acqua).
Se hai le piante da qualche tempo e non ti creano problemi, non le vedi deperire e anzi crescono, significa che del CO2 aggiuntivo non ne hai alcuna necessità.