Immagina che la tua tartaruga ti fosse stata data in affidamento da Gengis Khan…
Oppure, immagina di essere il biologo di un paludario pubblico di un rarissimo se non unico esemplare di…
Oppure ancora dii essere Noè con gli ultimi due esemplari e tu ne hai perso uno…
E adesso immagina di giustificarti spiegando che:
«Ho abbassato sempre più il livello dell'acqua in modo che il bordo della vasca non fosse raggiungibile e ho messo anche dei pezzi di carta ad incastro in modo da sollevare la cornice che, tra l'altro virava pure verso l'interno»

Questo è lo spirito con cui ci si deve promettere di custodire animali che ci “sopportano” per nostra sfilza! La tua tartaruga è fuggita per tua incuria - STOP - e probabilmente ha trovato una morta orribile. Può succedere; ma la tua caparbia nel non accettare una semplice critica (quella del mio post iniziale, che ti spetta tutta e che dovresti accettare facendo il mea culpa, appunto, ripromettendoti di almeno imparare dal tuo miserabile errore), descrive molto eloquentemente il tuo spirito nell’affrontare la tematica.

Sei in un forum pubblico, e non a casa tua: hai descritto un comportamento ridicolo che è costato la vita ad un essere vivente, impara a leggere un giudizio negativo che pure ti spetta, senza confondere “critica” con “maleducazione”. Non ti ho offeso, ma sei tu che avendo la coda di paglia, rispondi sentendoti tale. Per questo ho scritto che lo sarei stato, ma solo con chi ho più confidenza e siccome generalmente mi circondo di persone intelligenti, avrebbero capito che la parolaccia ci stava proprio tutta! (Non hai neppure compreso che la vera "offesa" non sarebbe stata quella di dirti una parolaccia, ma lo è stata quella di non averlo potuto fare.)
Che bravo che sei: poni una domanda che descrive ‘na fesseria e vuoi pure che la gente ti risponda col paraocchi?!! Cosa ti sarebbe piaciuto sentirti dire:
«Accipicchia, la tua tartina è peggio di Papillon!»
Fatti il mea culpa, incassa ed impara. La soluzione? Na parete liscia alta almeno una volta e mezza la lunghezza della tartaruga con zampe stese, dal punto più alto di dove può galleggiare o poggiarsi… Semplice e intuitivo no? Ecco perché la tua tarta ha trovato per tua colpa una moerte stupida e immeritevole!

In quanto alla “simpatica tartina” (chi mi conosce da anni sa che non sono nuovo a queste mie sferzate) sono disgustato ogni volta che leggo fine orribili di animali causate da comportamenti più o meno insulsi, introdotte da nomignoli e vezzeggiativi quasi a volere depistare le gravi colpe, tipo quei film in cui si vedono pericolosi serial killer invasati che ricordano con tenerezza le loro vittime uccise in modo spaventoso (non che ti paragoni ad un serial killer, ma solo per rifarmi al nomignolo).

Hai un'altra tartaruga che è diventata un coccodrillo? Bene, è stata più fortunata di quella che hai perso (non è fuggita: l'hai persa). Ma chi custodisce (CUSTODISCE) un animale, deve imparare ad affidarsi su qualche cosa di più solido della fortuna.