Diffidate, diffidate di molti "addestratori"
Ciao a tutti! Oggi io e Neko abbiamo preso parte ad un "workshop" con titolo "L'uomo e il suo relazionarsi al cane". Tema principale erano i cani con qualche difficoltà/paure ed il tutto era organizzato da un cosiddetto "psicologo degli animali" (con tanto di titolo). Si inizia: una signora con un incrocio Bobtail, si lamenta (!) che il suo cane é pauroso verso persone/animali e che in molti casi reagisce aggressivamente. Lo "psicologo" le fa allora vedere il "giusto" modo di comportarsi con un animale pauroso. Con il guinzaglio della signora (stiamo parlando di un guinzaglietto di pelle di circa 1-1,5 cm di larghezza) fabbrica un collare a strozzo, lo mette al cane e lo trascina in mezzo a tutti noi. Il cane non capisce che cosa succede e inizia ad agitarsi... Più si agita, più il collarino lo strozza, finché ad un certo punto inarca la schiena in modo stranissimo e poi si mette seduto tremando. Lo "psicologo" dice che é ottima questa reazione, a me sta cominciando a salire il sangue al cervello. Dopo diversi esercizietti perlomeno divertenti ma alquanto inutili, l'assistente dello "psicologo" mi prende da parte e mi spiega come fabbricare un collare a strozzo con il guinzaglio, visto che io uso la pettorina "e con i cani é meglio lavorare sul collo". Le dico che può anche solo provarci a fare una cosa del genere con il MIO cane che... lei mi interrompe e mi dice "Ma non gli fa male!", io con calma le rispondo "Va bene, se non fa male allora lo provo su di lei prima". La tizia mormora qualcosa e io me ne vado. Intando lo "psicologo" sta raccontando di come sia utile sgridare i cani scuotendoli dalla collottola, oppure anche facendogli male (dicendo una frase assurda, probabilmente anche divertente in un altro contesto, che recita "se il cane morde, mordete indietro"[:247]), "perché anche in natura i lupi non sono gentili con i loro simili per correggerli". Nel mentre facciamo gli esercizi, il cane dello "psicologo", che piange se lasciato legato al recinto (ma come? questo "salvatore", "amico" e addirittura "psicologo" degli animali non riesce a gestire il suo proprio cane?), viene lasciato libero di girare. Un'idea, trovo, geniale ad un corso per cani "complicati". Alla difficoltà di avere altri cani e persone in giro viene affiancata quella di vedere uno dei cani libero di girovagare. Finalmente la pausa, per calmare i nervi mi fumo una sigaretta dopo l'altra. Dopo, la situazione precipita. Ad un altro partecipante con un Golden Retriever (buonissimo, ma un pochino agitato) viene consigliato il collare a strozzo, ad una signora con un Malinois pure (un cane, si vedeva, intelligentissimo, unico "difetto": aveva voglia di partecipare e fare ma alla padrona, una signora piuttosto anziana, questo non andava bene). Dopodiché lo "psicologo" si avvicina a Neko e mi dice di darglielo perché gli serve per una dimostrazione. Neko é tranquillamente seduto al mio fianco, lo "psicologo", per convincerlo a seguirlo, lo strattona. Neko si agita, lo "psicologo", continuando a strattonarlo, mi chiede "Ma fa sempre così?". Lo guardo e gli dico di ridarmi IMMEDIATAMENTE il cane. Lui me lo da e comincia una tiritera sul fatto che il collare sarebbe meglio, ribadisce che lavorare SUL COLLO del cane é meglio, eccetera. Si avvicina l'orario di fine (per fortuna). Come ultima perla di saggezza lo "psicologo" consiglia ad un partecipante con un incrocio Aussie (il problema, gravissimo attenzione![B)], di questo cane é che provava a mordere la bambina se andava a svegliarlo mentre dormiva...), di schienarlo per farlo calmare un po'. Gli spiega per bene i passaggi: se il cane non si mette sulla schiena da solo, tirarlo per la pelle sulla schiena e sulla collottola (fargli un po' male fa niente, tanto i cani hanno una soglia del dolore più alta[xx(]) verso terra e poi tenere una mano sul collo e l'altra sulla coscia, oppure mettersi di peso sul cane. Rimanere così finché il cane non si calma. Ecco fatto. Io stavo per vomitare.
A tutti: i tempi sono cambiati, non ci si comporta più così con i cani. Io sono andata sperando di imparare qualcosa di nuovo, invece ho solamente visto che anche qui in Svizzera ciarlatani "alla Millan" ce ne sono eccome. In molti casi il problema siamo noi padroni, non certamente i cani, obbligarli a fare qualcosa non é la via giusta. Io, per esempio, mi agito in mezzo alla gente (già solo un gruppetto di persone), il mio cane lo percepisce e si comporta di conseguenza. Seguo corsi su corsi anche perché così Neko ha la possibilità di stare con altri cani, ma anche e sopratutto perché IO devo imparare a stare con altre persone e solo quando IO mi sentirò sicura potrà esserlo anche lui.