Nidiacei "trovatelli", cosa fare? - Tutorial -
Questo é il periodo in cui gli uccelli si riproducono e non é infrequente imbattersi in un piccolo nidiaceo apparentemente abbandonato e il nostro primo impulso é naturalmente quello di "salvarlo". Ma é proprio cosi'?
Se l'uccellino é impiumato é molto probabile che sia uscito in esplorazione coi genitori per i primi voletti per cui se non ci sono pericoli reali quali gatti, auto e monellacci lasciatelo dov'é!
Viceversa, se l'uccellino é piu' piccolo, poco impiumato, se resta a terra é condannato a morte certa per cui, come prima cosa, diamoci un'occhiata intorno per cercare di localizzare il nido e magari rimettercelo, altrimenti non abbiamo altra scelta che prenderlo con noi.
Prima di avventurarci con le "gioie" (che molto spesso sono invece dolori) dell'allevamento allo stecco sarebbe bene contattare la Lipu o un qualsiasi centro di recupero fauna selvatica in modo da affidare il trovatello a mani esperte.
Se non c'é altra via, allora dobbiamo provvedere noi.
Prima di tutto dobbiamo identificare il nostro piccoletto, dal momento che le varie specie hanno regimi alimentari differenti e anche il modo di imbeccare é diverso.
I granivori nutrono i loro piccoli generalmente con cibo predigerito, mentre gli insettivori offrono una grande quantità di insetti.
Altra cosa importante é la collocazione: evitate le gabbiette e preferite piuttosto una semplice scatola di cartone imbottita con fieno, scottex, stracci o altro materiale morbido (evitate pero' l'ovatta)e, se sono poco o per nulla impiumati teneteli al caldo.
Vediamo piu' in dettaglio nel post successivo.