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Messaggio inserito da etabeta
E'vagheggiato da tempo e da molti appassionati.
Molti (tutti?) si lamentano dell'inefficenza del CIM, ed in particolare della sezione che dovrebbe tutelare il nostro Tibetano, ed il caso italiano non è certo l'unico.
In Francia il vecchio club è stato disciolto per irregolarità burocratiche (se ben ricordo), e la tutela della razza affidata al club del San Bernardo, soluzione che non ha certo riscontrato grandi favori.
Una proposta interessante è venuta dal costituirsi del
COMITE DE DEFENSE DU DOGUE DU TIBET www.dogue-du-tibet.com/ , che si prefigge tra l'altro una catalogazione dei soggetti provenienti da diverse linee d'allevamento nella prospettiva di un futuro riconoscimento ufficiale di almeno due varietà all'interno della razza. Tra gli altri scopi quello di raccogliere informazioni sulla situazione generale dei problemi di salute della razza.
Non si tratta dunque di avviare un inutile tentativo di prendere il posto di chi occupa posizioni di rilievo all'interno degli organi della cinofilia ufficiale -quella preposta a quanto pare solo ad elargire titoli e coppette (piacevoli quanto in fondo inutili ai fini del bene della razza)-, ma di radunare gli sforzi di quanti vogliano raccogliere ed organizzare dati, discuterli e confrontarli, al fine di migliorare la conoscenza sulla realtà dei fatti.
Certo, l'obiettivo finale potrebbe (dovrebbe?) essere quello di presentarsi -ma a quel punto IN FORZE, potendo disporre di dati concreti ed in qualche modo scientifici- di fronte agli enti preposti (ENCI e FCI) per chiedere una revisione dello standard.