Storia ex GCG ora AMERICAN AKITA
GRANDE CANE GIAPPONESE
CENNI STORICI
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Non si può parlare di Grande Cane giapponese senza inserire nella discussione l’Akita Inu: due razze oggi ben distinte, ma discendenti dallo stesso ceppo originario.
Inizialmente tutte le razze canine giapponesi erano di piccola o media taglia, poi a partire dal 1600 nella regione di Akita gli Akita Matagi, cani usati nella caccia all’orso, vennero impiegati anche nei combattimenti tra cani, così per aumentarne la stazza e l’aggressività nel 1868 iniziarono ad incrociare gli Akita con i Tosa e i Mastiff, compromettendo le caratteristiche spitz.
Nel 1908 i combattimenti tra cani furono vietati e i giapponesi cercarono di tornare al tipo originario, migliorando la razza fino a diventare una grande razza giapponese e nove esemplari superiori furono dichiarati “Monumento Nazionale”.
Durante la seconda guerra mondiale però, un’ordinanza stabiliva la cattura di tutti i cani per rifornire l’esercito di carne e pellicce, ad eccezione del Pastore Tedesco, che era usato per scopi militari, qui la razza fu messa nuovamente a rischio estinzione se non fosse stato per alcuni appassionati che cercarono di raggirare l’ordinanza incrociando l’Akita col Pastore Tedesco, che influenzo notevolmente la “nuova razza” determinando orecchie più grandi, tronco più lungo e maschera nera.
Dopo la guerra vi furono incroci con razze diverse che resero questo cane molto popolare ma portarono ad una situazione molto confusa a causa dell’esistenza di 3 tipi diversi.
1) MATAGI AKITA
2) AKITA DA COMBATTIMENTO
3) AKITA DA PASTORE
Tuttavia i puristi dell’Akita non riconoscevano in queste linee i tratti dell’Akita originario e per questo cercarono di eliminare il sangue di razze estranee per ritornare alla razza pura, fino a che questa si stabilizzò nell’Akita di grande mole che conosciamo ai giorni nostri.
Il cane della linea Dewa (Akita incrociato con Mastiff e Pastore Tedesco) godette di un breve ma intenso momento di gloria.
Vennero importati negli States dove trovarono subito i favori degli allevatori grazie anche alle loro doti: cani intelligenti e capaci di adattarsi agli ambienti più disparati.
Questo portò subito alla popolarità di questa nuova meravigliosa razza.
Non avendo la possibilità di importare nuove linee di sangue gli Akita americani si discostavano sempre di più da quelli giapponesi che continuavano ad essere incrociati con i Matagi per ricostruire la razza pura originale.
Nel 1956 fu fondato l’Akita Club of America e l’America Kennel club accettò la razza nel 1972.
In Italia la distinzione tra le due razze avviene nel 2000, fino a prima entrambi erano considerati Akita a tutti gli effetti.
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