sandy
13-07-05, 02:56 PM
12/07/2005-
Slitta ancora l’apertura della multinazionale del commercio di animali acquatici Zoomarine. L’attività spettacolare della società portoghese non è ancora programmata ed intanto domani il Ministero dell’Ambiente, tramite la Commissione Scientifica Cites, si appresta ad approvare, nonostante le critiche, l’importazione di numerosi delfini per il circo d’acqua di Torvaianica.
“Ad oggi sul circo d’acqua di Torvaianica vige il più fitto mistero – ha dichiarato Giovanni Guadagna, responsabile Zoo e Delfinari della LAV –: non si sa quando apre e quanti delfini importeranno. Secondo le ultime notizie pervenute alla LAV, la multinazionale del diseducativo divertimento si appresta ad importare dieci delfini, otto dei quali dal delfinario di Algarve, in Portogallo, e due da Siviglia, in Spagna. Riteniamo – ha aggiunto Guadagna – che difficilmente tutti i delfini possano essere nati già prigionieri dei delfinari, cosa che renderebbe più facile l’importazione. Numerosi sono, infatti, gli animali catturati nei mari di Cuba per i delfinari sia Portoghesi sia Spagnoli. Non nutriamo alcuna fiducia sulla decisione che domani l’Autorità Scientifica del Ministero dell’Ambiente dovrà prendere in merito all’importazione degli animali, mentre abbiamo già avvisato le competenti Autorità di Polizia a verificare che il circo d’acqua della multinazione del divertimento sia provvista della necessaria licenza di “giardino zoologico”, prevista dal recente Decreto Legislativo sugli zoo entrato in vigore lo scorso 17 maggio. Alla LAV risulta non essere stata concessa alcuna licenza e questo impedirebbe l’apertura dello zoo d’acqua di Torvaianica”.
Intanto la questione del delfinario e degli altri animali reclusi approda nei banchi del Parlamento: con una interrogazione urgente, infatti, la Senatrice De Petris (Verdi) ha chiesto al Ministro dell’Ambiente ed a quello delle Politiche Agricole e Forestali, di verificare il possesso, da parte di Zoomarine, di tutte le autorizzazioni di legge sia in merito alle legge zoo che alla regolarità della documentazione relativa alla provenienza degli animali. Per questo è stata richiesta l’analisi del DNA al fine di evitare possibili raggiri commerciali che riescono a camuffare facilmente animali rubati alla vita libera con altri già nati prigionieri e per i quali non varrebbe il divieto di importazione.
sito Lav
Slitta ancora l’apertura della multinazionale del commercio di animali acquatici Zoomarine. L’attività spettacolare della società portoghese non è ancora programmata ed intanto domani il Ministero dell’Ambiente, tramite la Commissione Scientifica Cites, si appresta ad approvare, nonostante le critiche, l’importazione di numerosi delfini per il circo d’acqua di Torvaianica.
“Ad oggi sul circo d’acqua di Torvaianica vige il più fitto mistero – ha dichiarato Giovanni Guadagna, responsabile Zoo e Delfinari della LAV –: non si sa quando apre e quanti delfini importeranno. Secondo le ultime notizie pervenute alla LAV, la multinazionale del diseducativo divertimento si appresta ad importare dieci delfini, otto dei quali dal delfinario di Algarve, in Portogallo, e due da Siviglia, in Spagna. Riteniamo – ha aggiunto Guadagna – che difficilmente tutti i delfini possano essere nati già prigionieri dei delfinari, cosa che renderebbe più facile l’importazione. Numerosi sono, infatti, gli animali catturati nei mari di Cuba per i delfinari sia Portoghesi sia Spagnoli. Non nutriamo alcuna fiducia sulla decisione che domani l’Autorità Scientifica del Ministero dell’Ambiente dovrà prendere in merito all’importazione degli animali, mentre abbiamo già avvisato le competenti Autorità di Polizia a verificare che il circo d’acqua della multinazione del divertimento sia provvista della necessaria licenza di “giardino zoologico”, prevista dal recente Decreto Legislativo sugli zoo entrato in vigore lo scorso 17 maggio. Alla LAV risulta non essere stata concessa alcuna licenza e questo impedirebbe l’apertura dello zoo d’acqua di Torvaianica”.
Intanto la questione del delfinario e degli altri animali reclusi approda nei banchi del Parlamento: con una interrogazione urgente, infatti, la Senatrice De Petris (Verdi) ha chiesto al Ministro dell’Ambiente ed a quello delle Politiche Agricole e Forestali, di verificare il possesso, da parte di Zoomarine, di tutte le autorizzazioni di legge sia in merito alle legge zoo che alla regolarità della documentazione relativa alla provenienza degli animali. Per questo è stata richiesta l’analisi del DNA al fine di evitare possibili raggiri commerciali che riescono a camuffare facilmente animali rubati alla vita libera con altri già nati prigionieri e per i quali non varrebbe il divieto di importazione.
sito Lav