PDA

Visualizza Versione Completa : Svelata dal Cnr la doppia lingua dei delfini



Fabry
04-07-05, 11:22 PM
Per parlare utilizzano sia i suoni che gli ultrasuoni
Svelata dal Cnr la doppia lingua dei delfini
Uno studio dell'Istituto di scienze marine rivela che i mammiferi marini usano 2 lingue: uno è un dialetto parlato solo con gli amici.

ROMA - I delfini parlano. Non una sola lingua, ma addirittura due. Due linguaggi, uno per piangere e per ridere e uno per parlare con gli altri in «dialetto». Questo il complesso sistema di comunicazione dei delfini, rivelato da uno studio dell'Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr realizzato in collaborazione con diversi delfinari e pubblicato da Michele La Porta sul suo sito internet.

IL DIALETTO DEI DELFINI - I delfini parlano, ma con il loro gruppo utilizzano un «dialetto» particolare, che si sviluppa nel corso degli anni e che diventa un veicolo di riconoscimento fra esemplari della stessa comunità. «I delfini - spiega Massimo Azzali dell'Ismar-Cnr - comunicano usando due linguaggi o segnali acustici: i suoni (frequenza 20kHz), detti segnali di vocalizzazioni, e gli ultrasuoni (frequenza tra 20 e 200 kHz), detti segnali sonar o di ecolocalizzazione». Le due vocalizzazioni sono molto diverse: le prime sono innate e vengono prodotte in occasione di uno specifico evento: in generale riflettono la reazione emotiva del delfino ad uno stimolo esterno.

IL LINGUAGGIO SONAR COMUNE - Nel corteggiamento, quando hanno paura, quando si arrabbiano, quando sono stressati e in moltissime altre occasioni questi mammiferi super-intelligenti emettono le frequenze da 20kHz. Come delle grida spontanee, immediatamente percepibili e non difficili da emettere e da essere comprese. I segnali sonar dai 20 ai 200 kHz invece sono più difficili da imparare e da capire. «La condivisione delle percezioni/evocazioni che scaturiscono dai segnali sonar - prosegue Azzali - si imparano con il tempo e richiedono che nella comunità si sia formato un linguaggio sonar comune, ovvero una connessione suoni-immagini acustiche che valga per l'intera comunità». Si può perciò presumere che il linguaggio sonar di un gruppo richieda un lungo periodo di apprendimento da parte dei suoi membri più giovani perchè contiene molti elementi tipici ed esclusivi di una comunità. Ed è per questo che i delfini devono vivere un lungo periodo di apprendimento prima di formare un gruppo con il quale condividere il linguaggio. Un training lento e complicato, che permetta loro di orientarsi nella giungla dei segnali sonar degli altri membri del gruppo in modo da imparare ad ascoltare e a parlare la stessa lingua.

LEGAMI SOCIALI - Solo dopo questa lunga fase di apprendimento nascono solidi legami sociali. «Con le relazioni echi-immagini - precisa Azzali - valide per tutti i membri della comunità, nascono i rapporti sociali. Dai nostri studi risulta che gruppi diversi usino il linguaggio degli echi con modalià diverse». Ma quando inizia l'apprendimento? Secondo lo studioso dell'Ismar-Cnr il cucciolo di delfino comincia ad apprendere il linguaggio sonar addirittura dalla pancia materna «perché‚ i suoni si propagano quasi allo stesso modo nell'oceano e nel corpo della madre». L'apprendimento continua poi dalla nascita ai quattro anni esclusivamente tramite la madre e poi tramite tutto il resto del gruppo.
Corriere della sera

Exige Zonda 91
05-07-05, 09:27 AM
WOw:)!!!Non sapevo che i delfini parlassero due lingue[:0]!!!

Exige Zonda 91
05-07-05, 09:27 AM
WOw:)!!!Non sapevo che i delfini parlassero due lingue[:0]!!!