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Fabry
16-06-05, 09:05 AM
Tempio Dal corpo forestale regionale
Curate e rimesse in libertà più di cento rarissime tartarughe

Hanno vissuto mille disavventure le tartarughe liberate ieri mattina dal Corpo forestale in diverse zone della Gallura. Sono tutte della specie Testudo marginata, presente in Sardegna e in alcune regioni della Grecia. In tutto 110 esemplari, arrivati con gravi ferite nei centri dell'Ente foreste sparsi nell'Isola, e curati dai veterinari. Ma si tratta anche di animali portati via dalla Sardegna e destinati ad alimentare il fiorente mercato illegale del nord Europa. Le tartarughe dopo essere rimaste, in alcuni casi anche nove anni nella struttura regionale di Decimomannu, sono tornate a casa. Dopo uno studio effettuato dal personale del servizio Cites del Corpo forestale regionale, insieme agli esperti della Società italiana di erpetologia, gli esemplari di Testudo marginata hanno riconquistato la libertà. Chi invece le aveva prese mentre magari cercavano faticosamente di attraversare una strada, è stato anche condannato a pesanti sanzioni. «C'è una convenzione internazionale ? spiega Davide Urrai, del servizio Cites del Corpo forestale ? che dispone tutta una serie di misure per contrastare il mercato illegale degli animali esotici. Queste tartarughe non possono essere portate via dalla Sardegna, molte persone non sanno che prendere una Testudo marginata dalla strada o dalla campagna, configura un comportamento illecito. L'appello è rivolto soprattutto alle migliaia di turisti che ogni estate arrivano nella nostra Isola. Gli animali devono essere lasciati in pace. Il Corpo forestale, grazie al lavoro del personale delle stazioni, controlla anche porti ed aeroporti per individuare eventuali trasferimenti illegali di animali». Le aree di reintroduzione sono state scelte dopo un accurato lavoro che ha coinvolto gli uomini del Corpo forestale e gli esperti della Società italiana di erpetologia. «Quando si vede una tartaruga che attraversa una strada ? spiega Lara Bassu, della Sie ? l'unica cosa che si può fare, se l'animale è in pericolo, è aiutarla ad arrivare prima possibile nella cunetta. Bisogna però ricordare che la tartaruga si trova nel suo ambiente e la strada fa parte del suo habitat. Il comportamento da evitare assolutamente è quello di prelevarlo arbitrariamente». Le 110 tartarughe sono soltanto una prima pattuglia degli animali che verranno liberati nei prossimi mesi. Le zone di reintroduzione sono state individuate nei territori dei comuni di Olbia, Palau, Tempio, Arzachena e Trinità d'Agultu. In autunno sarà la volta di altre centinaia di animali delle specie greca ed hermanni.
L'Unione Sarda

delorenzidanilo
15-07-05, 09:46 PM
potevi evitare di dire i posti dove verranno liberate... è pieno di bracconieri ingiro che non aspettano altro!