Fabry
11-04-05, 09:26 PM
Soltanto una su mille riesce ad arrivare all'età adulta India, la lunga battaglia delle tartarughe
Le Olive Ridley perdono l'orientamento e non riescono a raggiungere il mare.
Salvate dai volontari dell'oasi protetta
NUOVA DELHI (INDIA) - Nascono e perdono l'orientamento in un secondo. È per questo che sono considerate una specie a rischio e vengono protette. Il loro istinto, che dovrebbe condurle direttamente verso l'acqua, non è infallibile. Così, quando si schiudono le uova, migliaia di tartarughe marine Olive Ridley (nome scientifico Lepidochelys olivacea) arrancano sulla spiaggia. C'è solo qualche metro, fino alla prima onda. Ma per loro è una distanza insormontabile, carica di pericoli: rischiano di soffocarsi con i granelli di sabbia o di finire in pasto a qualche rapace predatore.
Nello stato indiano di Orissa, lo spettacolo della loro nascita e la conseguente lotta per la sopravvivenza sono un'abitudine: per le Olive Ridley la spiaggia di Rishikulya è una delle oasi protette più grandi al mondo. E sono prorpio i volontari ad offrire alle piccole tartarughe l'aiuto indispensabile per raggiungere il mare. Ma i problemi non sono finiti qui. Le insidie si nascondono anche in profondità. Soltanto una tartaruga su mille arriva all'età adulta: moltissime finiscono impigliate nelle reti dei pescatori o vittime delle acque inquinate.
http://www.corriere.it/audiovideo/Cronache/vDSL.shtml?2005/04_Aprile/11/tartarughe
Le Olive Ridley perdono l'orientamento e non riescono a raggiungere il mare.
Salvate dai volontari dell'oasi protetta
NUOVA DELHI (INDIA) - Nascono e perdono l'orientamento in un secondo. È per questo che sono considerate una specie a rischio e vengono protette. Il loro istinto, che dovrebbe condurle direttamente verso l'acqua, non è infallibile. Così, quando si schiudono le uova, migliaia di tartarughe marine Olive Ridley (nome scientifico Lepidochelys olivacea) arrancano sulla spiaggia. C'è solo qualche metro, fino alla prima onda. Ma per loro è una distanza insormontabile, carica di pericoli: rischiano di soffocarsi con i granelli di sabbia o di finire in pasto a qualche rapace predatore.
Nello stato indiano di Orissa, lo spettacolo della loro nascita e la conseguente lotta per la sopravvivenza sono un'abitudine: per le Olive Ridley la spiaggia di Rishikulya è una delle oasi protette più grandi al mondo. E sono prorpio i volontari ad offrire alle piccole tartarughe l'aiuto indispensabile per raggiungere il mare. Ma i problemi non sono finiti qui. Le insidie si nascondono anche in profondità. Soltanto una tartaruga su mille arriva all'età adulta: moltissime finiscono impigliate nelle reti dei pescatori o vittime delle acque inquinate.
http://www.corriere.it/audiovideo/Cronache/vDSL.shtml?2005/04_Aprile/11/tartarughe