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Visualizza Versione Completa : Eddy canarino



Salvo
04-04-05, 06:52 PM
13 Ottobre 1997
Ricordo che era una giornata bellissima, con un bel sole e un filo di vento. Eravamo in tre e avevamo deciso di fare una passeggiata in bicicletta quando, giunti al campo trovammo un ragazzo che picchiava un cucciolotto con un bastone. Appena ci vide, che gli correvamo incontro, scappò lasciando il bastardino solo. Poteva avere non più di due mesi, era pieno di zecche, bagnato fradicio e tremava come una foglia. L'avevano buttato perfino in un pozzetto lì vicino. Corremmo dalla veterinaria. Tenevo il cucciolo in braccio mentre coll'altra mano cercavo di guidare la bici. La vet. ci spiegò che tremava per lo shock, lo asciugò e gli levò tutte le zecche. Poi gli misurò la temperatura (bleak!!![xx(]). Ormai si era fatta sera, e dovevamo tornare a casa. Ma chi l'avrebbe tenuto? Uno aveva la madre allergica, l'altro l'aveva pazza, io l'avevo stufa di vedermi tornare a casa sempre con qualche "animalaccio" raccolto chissà dove. E alla fine chi lo tenne? IO! (chi ha detto ma và???) Nel tragitto per arrivare a casa lo battezzai Eddy, perchè quel giorno era S.Edoardo
Lo nascosi in garage (tanto per cambiare), dentro un enorme scatolone. Ma durante la notte riuscì a rompere lo scatolo, uscì dal garage e cominciò a piangere nel corridoio del mio palazzetto. Così a mezzanotte sentimmo suonare alla porta: un vicino con Eddy in braccio ci chiedeva se fosse nostro. Mia madre cambiò tre volte colore nel giro di un secondo. Ma il cucciolotto riuscì a conquistare tutti i miei coinquilini e la stessa notte costruimmo una rudimentale cuccia in terrazza. Poi tutti a bere una bella tazza di camomilla!



Eddy era bellissimo. Era un normale bastardino, ma aveva due orecchie enormi e un colorito giallo canarino. No davvero era un beige quasi giallognolo. Nel giro di una settimana triplicò di peso e gli spuntò una bella pancetta ondulante. Il primo pomeriggio lo passai inginocchiato davanti la sua cuccia. Mi guardava dal fondo, tutto rannicchiato. Poi (non lo dimenticherò mai) spiccò una corsa e mi venne a leccare le mani. Da allora cominciammo a fare un gioco strano. Io correvo e lui mi inseguiva. Poi ad un certo punto si fermava e mi guardava mentre mi allontanavo. Non si muoveva fino a quando non mi giravo, mi abbassavo al suo livello e lo chiamavo. Allora ripeteva quella sua corsa forsennata solo che spesso invece di fermarsi si schiantava contro....i miei gioelli di famiglia!!!
In quella settimana al mio campanello si formò una vera e propria processione di bambini che suonavano per conoscere il MIO cane! E divenne il beniamino della mia combriccola, col suo carattere giocoso. E sì che ne aveva passate tante....[V]



Ma il cane non poteva rimanere a casa, la terrazza non era nostra. Erano i primi di dicembre e una mattina freddissima caricai la roba sulla moto agricola, poi salimmo io e Eddy. Il cucciolotto era entusiasto, dalla campagna circostante gli arrivavano mille odori nuovi e il fragore del motozappa ci assordava. Ben presto si stancò e si venne a riparare tra le pieghe del mio giubbotto. Iniziava a piovigginare. Passammo una giornata bellissima in camapgna da mio nonno. Eddy conobbe le due cagne, le galline, le pecore, la gatta e tutti gli animali. Ma quando ce ne andammo cominciò a seguirci. Non ne voleva sapere di abbandonarmi e lo dovettimo chiudere nella stia. Quando tornai a casa non riuscivo a levarmi dalle orecchie il suo pianto disperato e i ragazzini continuavano a chiedermi dove fosse "Eddy canarino"



Della sua "adolescenza" non ricordo che un solo giorno. Era un periodo brutto perchè non potevo andare spesso in campagna e lo rividi a sette mesi. Caspita se era cambiato! Il cucciolotto prima magro e spelacchiato, poi ballonzolante e obeso era diventato un fascio di muscoli. Le orecchie si erano addrizzate, il muso era allungato. Sembrava un piccolo pastore tedesco tutto giallo. Mi riconobbe istantanemanete tant'è che cercò di saltare sul motozappa quando ancora eravamo in corsa. E non si staccò da me per tutta la giornata. Scoprii la sua grande passione per i bastoni che riduceva a brandelli. Ma stavolta non cercò di seguirmi quando me ne andai, il suo posto era là ormai! Sapevo che non era più il MIO cane



Lo rividi ad un anno e mezzo. Mi venne un infarto quando lo incontrai. Ci venne incontro un grosso cane giallo abbaiando e scodinzolando di gioia. Era diventato bellissimo. Taglia e forma erano di un pastore tedesco (razza da me odiata, eh!) ma il colore giallo era rimasto, le orecchie grandi e dritte, il corpo magro poi era tutta una fibra muscolare, il pelo folto e lucido. Davvero era un sogno e mentre scrivo lo rivedo ancora correre tra le ferle e i cardi, saltando come un grillo. Venne da me, mi posò le due zampe sul petto e SLAP, una bella leccata che mi appannò tutti gli occhiali. Era fuori di sè dalla gioia. Passai una settimana in campagna sempre assieme a lui, tant'è che ottenne perfino il permesso di dormire ai piedi del mio letto. Quando eravamo soli col gregge spesso ci stendevamo uno vicino l'altro sotto l'ombra di qualche albero a dormire. A volte lo aizzavo contro qualche nemico immaginario e abbaiava e ringhiava al vento. Era così agile che quando io mi arrampicavo sul tetto di una casetta vicino a noi...riusciva a salire anche lui! Ma quello che mi stupì e che mi riportava il bastone, e come lo riportava! Se lo lanciavo lontanissimo partivo a razzo, sbuffando di gioia (e passando in messo alle pecore a mille!). Per lui in quel momento non c'era nessun'altro che me e il bastone. Ritornava camminado, col bastone in bocca e lo depositava ai miei piedi, apsettando che glielo rilanciassi. Sembrava un lupo, colle orecchie in avanti, lo sguardo fisso e attento, il corpo in fibrillazione. Se non lo trovava tornava col primo bastone che trovava sul suo cammino. Una volta tentò perfino di sdradicare un paletto della recinzione :D
L'ultimo giorno però ebbe un incidente. Nella foga di prendere il bastone svacalcò un muretto a secco e si gettò da un terrapieno di un paio di metri. Gli rimase una zampa incagliata nel filo spinato e lo medicai con un fazzoletto e un pò d'acqua. Cadde malato e non mangiò per una settimana, tant'è che mio nonno lo imboccava e gli faceva le iniezioni. Per un mese non si alzò dal pagliericcio. Lo rividi l'ultima volta in piedi, dietro al gregge. Magrissimo, ma sempre gioioso di vivere


Era cominciata la scuola, dopo le vacanze pasquali e mio nonno mi telefonò: -U sai, u cani spiriu (Sai, il cane è scomparso)- Eddy ccisi a colpi di fucile. Pensò che fosse stato qualche cacciatore distratto. Non piansi qual giorno, dico la verità, ma mi rifiutai per un bel pò di tempo di pensare che mi avessere detto la verità. Tornai in campagna la settimana successiva, sperando di vederlo sbucare da qualche parte. Ma niente....[V]

freegiampi
04-04-05, 07:12 PM
ue, bella storia, peccato per il finale..

freegiampi
04-04-05, 07:12 PM
ue, bella storia, peccato per il finale..

Fabry
04-04-05, 08:13 PM
bellissima storia Salvo,solo il finale è triste :(povero Eddy

Fabry
04-04-05, 08:13 PM
bellissima storia Salvo,solo il finale è triste :(povero Eddy

masutti elisa
05-04-05, 10:22 AM
Meravigliosa storia, raccontata col cuore di che ha amato quel cane sopra ogni cosa..peccato per il finale..triste, troppo triste..

Salvo
05-04-05, 02:09 PM
Perdonatemi se l'ho fatto molto lungo. Ieri era una giornata che ci pensavo, al mio Eddy!
Purtroppo il finale non lo decidiamo mai noi....

bonni_malu
05-04-05, 02:26 PM
mi dispiace molto salvo povero eddy!!!

brutta
06-04-05, 08:10 AM
eddy ha conosciute tante cose nella sua vita, brutte ma anche belle. Gli hai regalato una bella vita e lo hai salvato, quando ne ha avuto bisogno. E lui non l'ha mai dimenticato..

saluki
09-04-05, 08:56 AM
Davvero commovente e triste il tuo ricordo di Eddy: lui ora è felice e sono sicura che a sua volta si ricorda di te e del bene che gli hai voluto...

saluki
09-04-05, 08:56 AM
Davvero commovente e triste il tuo ricordo di Eddy: lui ora è felice e sono sicura che a sua volta si ricorda di te e del bene che gli hai voluto...