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Visualizza Versione Completa : canarini- diamantini



valentina
02-07-03, 08:08 PM
...ho bisogno del vostro consiglio per i miei adorati uccellini
Ho una coppia di canarini e una di diamantini che vivono in due gabbie grandi.
*I canarini hanno prodotto due covate (le loro prime) e sono andate discretamente. Ora da una quindicina di giorni gli ho tolto il nido per dare loro modo di riposare. All'inizio si sono lamentati ma ora stanno bene...almeno credo. La canarina (Asdrubala) dà qualche giorno ha perso delle piume intorno all'occhio, ho controllato nel caso ci fossero dei parassiti ma non mi sembra dato che tengo tutto molto pulito. Potrebbe essere lo stress??? Dato che ogni tanto depone ancora qualche uovo nel fondo????
*Il canarino (Annibale) tre giorni fa l'ho trovato con una zampina sanguinante. Dopo lo spavento l'ho preso, pulito (era una piccola sbucciatura) e l'ho disiffentato due giorni con la tintura di iodio. Ho fatto bene??
*Il diamantino (Otello), come vi ho accennato altre volte, ha il becco deforme dalla nascita e nonostante due interventi non sono riuscita a risolvere il problema. Vorrei non operarlo più visto che corre dei rischi e anche perchè mi sembra si sia abituato alla sua condizione.Per il momento mangia e quindi lo lasciarei in pace. Da qualche giorno è in muta. E' il periodo giusto???
grazie....
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Salvo
03-07-03, 10:59 AM
Certo che i nomi dei tuoi pennuti sono proprio "fantasticamente epici...". Per la ferita sanguinante, non avresti potuto fare meglio, per Asdrubala, credo sia proprio lo stress, ma perchè non gli fai fare un'altracovata? Le canarine sopportano benissimo anche tre covate, e inoltre a settembre entreranno in muta, e non avrai l'occasione di vedere piccoli fino alla prossima primavera....

Per otello il caso è complicato: Non è affatto il periodo giusto per la muta, in realtà il diamante mandrino non compie una vera e propria muta, cambia piuttosto "abito", a settembre quando perde le piume estive e sfoggia l'abito invernale, e poi a fine febbraio, quando perde le piume invernali per rimpiazzarle con l'abito estivo (eco perchè a febbraio e a settembre si consiglia sempre a chi alleva dm di separare i maschi dalle femmine per un mesetto, e poi rimetterli assieme a fine muta...); per ora una muta improvvisa può significare solo uno squilibrio nella sua vita, forse lo hanno anestetizzato nell'operazione?<img src=faccine/107.gif border=0 align=middle>

valentina
03-07-03, 01:48 PM
Si, Otello ha fatto l'anestesia due volte. Una per intervento...e a me questa cosa non mi ha convinto...

Pensavo che le piume le perdesse a causa dello squilibrio provocato dall'inserimento nella gabbia della femmina (per altro fatto perchè Otello era un po' triste e poi perchè quando lo allontanavo momentanamente dalla gabbia dei canarini vicini cominciava a agitarsi in modo tremendo. Si calmava solo quando rivedeva i suoi amici). Ma aveva già cominciato a perderne qualcuna prima.... E' che ora mi sembra tanto contento...sono sempre vicini, lei gli gratta il collo...insomma mi sembrano affiatati.
Probabilmente troppi stess insieme... non lo so...comunque cerco di fargli mangiare anche l'insalata (che apprezza) e gli do sempre le vitamine....e poi piccolino con quel becco disastrato!!! Comunque è bravo perchè si è ingeniato e riesce a mangiare benino comunque...<img src=faccine/101.gif border=0 align=middle>

pappagalli
03-07-03, 03:29 PM
quote:
...ho bisogno del vostro consiglio per i miei adorati uccellini
Ho una coppia di canarini e una di diamantini che vivono in due gabbie grandi.
*I canarini hanno prodotto due covate (le loro prime) e sono andate discretamente. Ora da una quindicina di giorni gli ho tolto il nido per dare loro modo di riposare. All'inizio si sono lamentati ma ora stanno bene...almeno credo. La canarina (Asdrubala) dà qualche giorno ha perso delle piume intorno all'occhio, ho controllato nel caso ci fossero dei parassiti ma non mi sembra dato che tengo tutto molto pulito. Potrebbe essere lo stress??? Dato che ogni tanto depone ancora qualche uovo nel fondo????


Ciao, come detto puoi far fare fino 3 covate annuali ai tuoi canarini. La mancanza di piume intorno all'occhio può essere sintomo di qualche patologia (parassiti, vaiolo, ..). I parassiti (es. acari rossi) sono difficili da individuare di giorno, sia per le dimensioni (piccolissime) sia perchè sono parassiti notturni. Quindi in ogni caso una bella disinfettata a gabbia, accessori, ciotole, posatoi e nido non possono che giovare.
A mio parere non si tratta assolutamente di stress, in quanto quest'ultimo porterebbe sintomi decisamente differenti e non solo l'occhio.


quote:
*Il canarino (Annibale) tre giorni fa l'ho trovato con una zampina sanguinante. Dopo lo spavento l'ho preso, pulito (era una piccola sbucciatura) e l'ho disiffentato due giorni con la tintura di iodio. Ho fatto bene??

Si, fatto molto bene. Ora però tieni sotto osservazione la zampa affinchè tutto torni alla normalità. Controlla se possibile come sia avvenuto questo incidente alfine di evitarne la ricaduta.


quote:
*Il diamantino (Otello), come vi ho accennato altre volte, ha il becco deforme dalla nascita e nonostante due interventi non sono riuscita a risolvere il problema. Vorrei non operarlo più visto che corre dei rischi e anche perchè mi sembra si sia abituato alla sua condizione.Per il momento mangia e quindi lo lasciarei in pace. Da qualche giorno è in muta. E' il periodo giusto???
grazie....
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Cosa intendi per deforme ?
Il becco molto lungo può andare incontro a fratture o difficoltà nell'alimentazione del volatile.

Lo strato in eccesso può essere asportato con una limetta per le unghie, un tronchesino od un minitrapano con fresa circolare rotante. Anche in questo caso è bene fare attenzione a fin dove arrivano i tessuti vascolarizzati e innervati, in quanto una lesione di questa entità potrebbe risultare molto dolorosa e impedirne l'alimentazione o portare a problemi di ricrescita del becco.
Nella maggior parte dei casi la crescita eccessiva del becco è collegabile a patologie epatiche di possibile origine tossica, infettiva od alimentare. Una dieta iperproteica (per esempio nel caso in cui si fornisca un pastoncino molto ricco di proteine) può condurre allo stesso inconveniente, ma in questo caso dovrebbero essere coinvolti buona parte dei soggetti sottoposti a questo tipo di alimentazione.
Il tutto va fatto quindi in primis da un veterinario, che ne accerterà come detto le motivazioni della crescita smisurata del becco.

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La muta è un fenomeno fisiologico grazie al quale gli uccelli rinnovano annualmente le penne. Ciò accade normalmente una volta l'anno, con lo scopo di sostituire gli elementi del piumaggio logorati.
Si tratta di un processo legato ai cicli stagionali, che nel nostro emisfero si svolge nel periodo compreso tra luglio a tutto novembre. Anche gli uccelli d'origine esotica, come il diamante mandarino o il diamante di Gould, essendo oramai domestici (cioè avendo superato il periodo d'acclimatazione e quello successivo dell'addomesticamento), subiscono la muta nel periodo estivo-autunnale.
Arresto dell'attività sessuale, perdita del canto nel maschio, caduta e ricrescita delle penne sono gli aspetti esteriori più appariscenti di un fenomeno complesso, nel quale intervengono alcune ghiandole endocrine (ipofisi, tiroide e gonadi) e il sistema nervoso. In particolare si osservano un'intensa attività tiroidea, una riduzione dell'attività delle gonadi ed un intervento dell'ipofisi. L'azione ipofisaria è mediata dall'ipotalamo, regione nervosa sensibile agli stimoli luminosi; pertanto ogni variazione nella durata della luce, sia naturale che artificiale, può accelerare o ritardare la muta. Effettivamente tutti gli ornitofili hanno potuto osservare come un autunno soleggiato ritardi il compimento della muta, mentre un periodo di tempo coperto accelera la conclusione del fenomeno. La muta, secondo la durata, può essere precoce, normale o tardiva, con un termine non fisso, dipendendo dal sesso, dall'età, dallo stato di salute dei soggetti e dalle condizioni ambientali. La muta più rapida si ha nei soggetti adulti di uno o due anni d'età, mentre i soggetti anziani mutano con maggiori difficoltà. Negli uccelli ammalati la muta si arresta, alle volte non completandosi neanche dopo la guarigione.

Non va sopravvalutata l'importanza dell'alimentazione in questo periodo, poiché troppo spesso, per voler abbondare in alimenti oleosi o iperproteici, si finisce per nuocere alla salute dei soggetti. Nel periodo della muta, in ogni caso, l'alimentazione dovrà essere adeguata alle esigenze metaboliche degli animali: aumenta il fabbisogno di sostanze azotate e soprattutto di aminoacidi, quali cistina e metionina.

Inoltre una carenza vitaminica può, in questo periodo, essere particolarmente temibile, poiché, com'è noto, le vitamine intervengono in molte reazioni chimiche dalle quali dipende la vita delle cellule.
I vegetali contenenti zolfo, come i cavolfiori e broccoli, l'avena, che contiene metionina (aminoacido "essenziale", che gli uccelli non riescono a "fabbricare"), il pastone d'allevamento, nonché il lievito di birra (ricco di vitamine del gruppo B), completano un'alimentazione che deve, in ogni caso, essere varia ed equilibrata.
Può, inoltre, essere utile un'integrazione con sali minerali, aminoacidi (particolarmente importanti in questo periodo, oltre alla già citata metionina, quelli cosiddetti "solforati", presenti nella costituzione delle penne) e vitamine, soprattutto del gruppo B.

La perdita ed il rinnovo delle penne in periodi anomali, dà origine a quel fenomeno definito nella sua globalità come "falsa muta".
Questa può avvenire per motivi dipendenti direttamente dal metabolismo del soggetto, oppure per cause derivanti da errori di conduzione dell'allevamento (non idonee condizioni ambientali o errata alimentazione). In ogni caso si tratta di un fenomeno patologico di una certa gravità, poiché oltre alle grandi difficoltà che incontra l'animale nella ricostituzione del piumaggio, è difficile individuare le cause all'origine della muta anomala.
Gli uccelli robusti hanno generalmente una muta delle penne breve (alcune settimane); quelli più fragili di costituzione o debilitati da pregresse patologie, conoscono invece mute più lunghe e dalla faticosa conclusione.

In caso di una buona muta delle penne, il giovane uccello avrà un piumaggio nuovo, lucente e ben colorato. In caso invece, di una cattiva muta, il piumaggio sarà opaco e l'animale ne uscirà debilitato.
In questo periodo dell'anno è particolarmente importante evitare ai soggetti il raffreddamento, il cosiddetto 'colpo di freddo'. La temperatura ambientale va mantenuta il più possibile costante ed il bagno va fornito a condizione che nell'ambiente vi sia una temperatura mite. Un infortunio che può accadere nel corso della muta è il beccaggio delle penne, che in alcuni casi può divenire una vera e propria patologia, la cosiddetta "pica". I soggetti, se ospitati in gabbie o voliere di piccole dimensioni o troppo affollate, per lo stress associato ai problemi metabolici tipici del periodo, si strappano le penne tra loro, in particolare quelle sulle spalle e quelle della coda (le timoniere).
Se questo capita è necessario prendere alcune precauzioni: sistemare gli uccelli in voliere spaziose, togliere immediatamente l'esemplare più aggressivo (è sempre presente!) e isolarlo in un'altra gabbia, infine fornire un'alimentazione variata e ricca di vitamine.

(a cura di Camerata Massimo)


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valentina
04-07-03, 08:33 AM
grazie per i vostri consigli....