Fabry
07-03-05, 09:47 AM
GLI ETOLOGI: «COMPORTAMENTO STRANISSIMO»
Cani, ondata di suicidi in Scozia
Glasgow. I cani non hanno per natura istinti suicidi. Eppure negli ultimi sei mesi, cinque cani si sono apparentemente tolti la vita gettandosi giù da un ponte in Scozia. Teatro dell'ecatombe è lo storico Overtoun Bridge nell'antico borgo di Dumbarton soprannominato, alla luce delle ultime vicende, «il balzo del vagabondo». L'ondata di cani suicidi che ha investito il villaggio scozzese ha destato forti preoccupazioni fra gli etologi che non se ne spiegano le ragioni. Dumbarton, un tempo florido e prospero centro rinomato per i suoi cantieri navali, è diventato poco più di un sobborgo di Glasgow, a tratti grigio e deprimente. Ma appare improbabile che i cani abbiano agito sulla spinta dell'ambiente poco stimolante in cui vivevano. Gli esperti per correre ai ripari hanno invitato i padroni degli animali che abitano nella zona a tenerli stretti al guinzaglio ed a non avvicinarsi al ponte. L'ultimo cane «suicida» ha trovato la morte saltando senza alcuna ragione apparente oltre il parapetto del ponte e volando con un balzo di 12 metri nel fiume sottostante davanti agli occhi esterrefatti della sua padrona. «È molto strano che cinque cani abbiano fatto tutti la stessa cosa nello stesso luogo. Occorre investigare urgentemente sul ponte e capire cosa è successo. Ci deve pur essere una spiegazione razionale», ha dichiarato l'etologo Joyce Stewart, che pur affermando di essere scettico riguardo ad un'ipotesi suicida, ammette che la dinamica delle morti è «anormale». «I cani hanno per natura ottime capacità di valutare le distanze, per cui è possibile che vi sia qualcosa che crea un'illusione ottica o li induce a saltare», ha aggiunto l’animalista Doreen Graham.
Il Mattino
Cani, ondata di suicidi in Scozia
Glasgow. I cani non hanno per natura istinti suicidi. Eppure negli ultimi sei mesi, cinque cani si sono apparentemente tolti la vita gettandosi giù da un ponte in Scozia. Teatro dell'ecatombe è lo storico Overtoun Bridge nell'antico borgo di Dumbarton soprannominato, alla luce delle ultime vicende, «il balzo del vagabondo». L'ondata di cani suicidi che ha investito il villaggio scozzese ha destato forti preoccupazioni fra gli etologi che non se ne spiegano le ragioni. Dumbarton, un tempo florido e prospero centro rinomato per i suoi cantieri navali, è diventato poco più di un sobborgo di Glasgow, a tratti grigio e deprimente. Ma appare improbabile che i cani abbiano agito sulla spinta dell'ambiente poco stimolante in cui vivevano. Gli esperti per correre ai ripari hanno invitato i padroni degli animali che abitano nella zona a tenerli stretti al guinzaglio ed a non avvicinarsi al ponte. L'ultimo cane «suicida» ha trovato la morte saltando senza alcuna ragione apparente oltre il parapetto del ponte e volando con un balzo di 12 metri nel fiume sottostante davanti agli occhi esterrefatti della sua padrona. «È molto strano che cinque cani abbiano fatto tutti la stessa cosa nello stesso luogo. Occorre investigare urgentemente sul ponte e capire cosa è successo. Ci deve pur essere una spiegazione razionale», ha dichiarato l'etologo Joyce Stewart, che pur affermando di essere scettico riguardo ad un'ipotesi suicida, ammette che la dinamica delle morti è «anormale». «I cani hanno per natura ottime capacità di valutare le distanze, per cui è possibile che vi sia qualcosa che crea un'illusione ottica o li induce a saltare», ha aggiunto l’animalista Doreen Graham.
Il Mattino