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Visualizza Versione Completa : qualcuno conosce il pastore calabrese



vaccaro
12-02-05, 03:38 PM
salve ho sentito parlare del cane pastore calabrese qualcuno puo darmi delle informazioni su questa razza,forse come per il pastore siciliano anche questa razza si è estinta totalmente

Salvo
12-02-05, 03:40 PM
...uhm, una volta ho sentito parlare di pastore silano, quando sono stato una settimana in Calabria, ma di più nin sò!

ciretta
14-02-05, 08:17 PM
mmmmmmmmmm.........mangia le melanzane con i peperoncini di soverato......picccant ma così picccant.........


scherzo no mai sentito.....................

masutti elisa
21-02-05, 10:50 AM
No mai sentito!!!!spiacente!!!

masutti elisa
21-02-05, 10:50 AM
No mai sentito!!!!spiacente!!!

picuraro
21-02-05, 05:51 PM
Bè ecco un'altro terno al lotto. Innanzi tutto c'è da dire che il calabrese non è estinto ma è come se lo fosse: Una razza è considerata estinta se non ci sono più esemplari iscritti. In pratica gli è successa la stessa cosa del Mannera, del Bucciriscu Calabrese (parente del Vucciriscu Siciliano) eccetera eccetera eccetera.

Astula
23-02-05, 11:42 PM
anni fa fu pubblicato un articolo sulla rivista cani, che parlava del pastore calabrese, lo cerco e vi faccio sapere. Credo però che pastore silano e calabrese siano due razze distinte.

Astula
23-02-05, 11:42 PM
anni fa fu pubblicato un articolo sulla rivista cani, che parlava del pastore calabrese, lo cerco e vi faccio sapere. Credo però che pastore silano e calabrese siano due razze distinte.

Astula
03-03-05, 10:59 PM
Ho ritrovato l'articolo. Nei prossimi giorni posterò le informazioni che se ne possono trarre.

Astula
03-03-05, 10:59 PM
Ho ritrovato l'articolo. Nei prossimi giorni posterò le informazioni che se ne possono trarre.

vaccaro
03-03-05, 11:20 PM
Ti ringrazio molto astula sono sicuro che fara piacere a tutti:D

vaccaro
03-03-05, 11:20 PM
Ti ringrazio molto astula sono sicuro che fara piacere a tutti:D

Astula
07-03-05, 09:27 PM
Il Pastore Calabrese.

Sulle origini di questa razza i pareri sono discordi: secondo alcuni discenderebbe dai cani portati dai greci nella loro colonizzazione della zona, tra l’VIII e il VI secolo A.C. La razza si diffuse specialmente nelle zone tra la Sila e l’Aspromonte, ed era un preziosissimo ausilio per i pastori; questi cani, lavoratori instancabili, potevano muoversi facilmente nei terreni più impervi e potevano custodire anche greggi molto numerose. Inoltre, questi cani riuscivano facilmente ad aggredire e a mettere in fuga i lupi, nella difesa del bestiame, e a essere un valido deterrente contro eventuali ladri. La razza è sempre stata selezionata e tenuta in gran conto dai pastori calabresi, ma le prime notizie recenti di essa si hanno nel XIX secolo. Nel 1840 A.J Strutt scrisse nei suoi diari di viaggio di numerosi cani da pastore visti in Calabria, cani molto apprezzati per le loro qualità. Tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo si hanno le prime descrizioni accurate a opera del naturalista Armando Lucifero che li descrisse come cani grandi, con pelo lungo e appena ondulato, di colore bruno fulvo nella parte superiore e biancastro in quella inferiore, e molto forti e robusti. Nel 1953 il giornalista Silvio Ferrari ne parlò nella rivista “Cani di tutte le razze”, scrivendo che ne aveva incontrati una trentina nei paesi di San Giovanni in Fiore, Rossano, Mesoraca, Serra San Bruno, Santo Stefano, Sant’Eufemio e Africo. Le misure dei vari soggetti erano abbastanza difformi, con taglia tra i 45 e i 65 cm. E peso tra i 22 e i 35 Kg., la descrizione era simile a quella di Lucifero. Ferrari aggiunse che cani esaminati avevano per lo più testa leggera e scarna, maschera nera sul muso, stop medio e deciso, mascelle molto forti, dentatura a forbice, tartufo nero, occhi rotondi e di media grandezza, collo non molto lungo e muscoloso. Alcuni soggetti avevano piedi lunghi, altri rotondi. La scomparsa dei lupi ha portato anche all’abbandono dell’allevamento di questi cani. Ve ne sarebbero pochi esemplari e le notizie su di essi sono scarsissime.
Nel 1972 il proprietario di un’azienda agricola, all’esposizione canina di Cosenza, presentò fuori concorso 7 esemplari di questa razza. Le caratteristiche morfologiche erano molto simili alle descrizioni precedenti della razza, ma i cani erano interamente neri e alti circa 63-65 cm.

Astula
07-03-05, 09:27 PM
Il Pastore Calabrese.

Sulle origini di questa razza i pareri sono discordi: secondo alcuni discenderebbe dai cani portati dai greci nella loro colonizzazione della zona, tra l’VIII e il VI secolo A.C. La razza si diffuse specialmente nelle zone tra la Sila e l’Aspromonte, ed era un preziosissimo ausilio per i pastori; questi cani, lavoratori instancabili, potevano muoversi facilmente nei terreni più impervi e potevano custodire anche greggi molto numerose. Inoltre, questi cani riuscivano facilmente ad aggredire e a mettere in fuga i lupi, nella difesa del bestiame, e a essere un valido deterrente contro eventuali ladri. La razza è sempre stata selezionata e tenuta in gran conto dai pastori calabresi, ma le prime notizie recenti di essa si hanno nel XIX secolo. Nel 1840 A.J Strutt scrisse nei suoi diari di viaggio di numerosi cani da pastore visti in Calabria, cani molto apprezzati per le loro qualità. Tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo si hanno le prime descrizioni accurate a opera del naturalista Armando Lucifero che li descrisse come cani grandi, con pelo lungo e appena ondulato, di colore bruno fulvo nella parte superiore e biancastro in quella inferiore, e molto forti e robusti. Nel 1953 il giornalista Silvio Ferrari ne parlò nella rivista “Cani di tutte le razze”, scrivendo che ne aveva incontrati una trentina nei paesi di San Giovanni in Fiore, Rossano, Mesoraca, Serra San Bruno, Santo Stefano, Sant’Eufemio e Africo. Le misure dei vari soggetti erano abbastanza difformi, con taglia tra i 45 e i 65 cm. E peso tra i 22 e i 35 Kg., la descrizione era simile a quella di Lucifero. Ferrari aggiunse che cani esaminati avevano per lo più testa leggera e scarna, maschera nera sul muso, stop medio e deciso, mascelle molto forti, dentatura a forbice, tartufo nero, occhi rotondi e di media grandezza, collo non molto lungo e muscoloso. Alcuni soggetti avevano piedi lunghi, altri rotondi. La scomparsa dei lupi ha portato anche all’abbandono dell’allevamento di questi cani. Ve ne sarebbero pochi esemplari e le notizie su di essi sono scarsissime.
Nel 1972 il proprietario di un’azienda agricola, all’esposizione canina di Cosenza, presentò fuori concorso 7 esemplari di questa razza. Le caratteristiche morfologiche erano molto simili alle descrizioni precedenti della razza, ma i cani erano interamente neri e alti circa 63-65 cm.

Salvo
08-03-05, 03:30 PM
[V]

Sinceramente mi aspettavo un pò di meglio...

Astula
08-03-05, 04:26 PM
In che senso?

Salvo
08-03-05, 09:38 PM
Beh, mi aspettavo che fosse in una situazione migliore di come è combinato adesso....
Purtroppo non è l'unica razza, come sappiamo, ad avere questi (seri) problemi

Astula
09-03-05, 09:02 PM
Senza dubbio, ma l'autore dell'articolo in questione potrebbe aver esagerato. D'altronde, anche lui non aveva fonti di prima mano. Chissà che qualche cinofilo calabrese non possa fornirci qualche notizia più aggiornata e precisa.
Su un sito inglese trovai una foto (recente)e qualche notizia sul pastore silano. Corrisponde grosso modo alla descrizione dei cani dell'esposizione di Cosenza. Forse si tratta di due diversi nomi di nominare la razza o di due differenti linee di sangue.