PDA

Visualizza Versione Completa : Branco di delfini salva i nuotatori dallo squalo



Fabry
23-11-04, 09:58 PM
L'episodio avvenuto in Nuova Zelanda

Branco di delfini salva i nuotatori dallo squalo

Hanno fatto una sorta di «barriera protettiva» girando intorno per 40 minuti a quattro bagnanti finché non sono arrivati a riva

WELLINGTON - Brutta avventura con lieto fine per alcuni nuotatori neozelandesi, salvati dall'attacco di uno squalo bianco grazie all'intervento di un branco di delfini. Un gruppo di tre bagnini, con una ragazzina quindicenne, si stava allenando dinanzi all'Ocean Beach vicino Whangarei, sull'Isola settentrionale, quando sono stati avvicinati da un lungo squalo bianco. Ma subito dopo sono apparsi i delfini, cetacei mammiferi noti per la loro simpatia per gli esseri umani (non sono rari i racconti di naufraghi portati in salvo proprio dai delfini). «Hanno cominciato a girarci attorno, a spingerci l'uno contro l'altro facendo circoli stretti», ha raccontato Rob Howes, che era in acqua insieme alla figlia e alle due colleghe. I delfini hanno creato una sorta di barriera protettiva, per 40 minuti fino a quando i bagnanti sono arrivati a terra e lo squalo si è inabissato è ritornato verso il mare aperto. La cosa è accaduta in Nuova Zelanda tre settimane fa, ma è arrivato sulle cronache dei giornali solo adesso. I nuotatori hanno raccontato che i delfini apparivano estremamente agitati e colpivano continuamente l'acqua con la coda, probabilmente nel tentativo di indurre il predatore a più miti consigli.
Corriere della sera

Fabry
11-12-04, 03:40 PM
Due degli animali ritrovati mutilati sulla spiaggia

«Hanno ucciso i delfini che ci hanno salvato»

La denuncia di Rob Howes, uno dei quattro nuotatori protetti alcuni giorni fa dal branco che aveva allontanato uno squalo.

NUOVA ZELANDA - Solo tre settimane fa avevano fatto branco per salvare dei bagnanti minacciati da uno squalo bianco, che si aggirava lungo le coste neozelandesi. Pronta, e pregna di gratitudine, la risposta dei pescatori di contrabbando che bazzicano quell'area in cerca d'affari. Due dei delfini di quel branco sono stati trovati riversi sulla spiaggia di Whangarei City, 823 chilometri a nord della capitale Wellington, senza vita e con la coda mozzata. «Questo è il modo con cui ripaghiamo il loro aiuto» ha commentato amaramente Rob Howes, il guardaspiaggia «la mutilazione di questi pesci è un assassinio indiscriminato».

IL SALVATAGGIO - Nei primi giorni di novembre un gruppo di tre bagnini, con una ragazzina quindicenne, prendeva il largo dal tratto di costa vicino Whangarei, sull'Isola settentrionale, quando è comparso un lungo squalo bianco che ha scatenato il panico tra i bagnati. Ma immediatamente è intervenuto il branco di delfini, mammiferi noti per la loro simpatia per gli esseri umani, che hanno fatto scudo attorno ai tre e li hanno scortati alla riva. «Hanno cominciato a girarci attorno, a spingerci l'uno contro l'altro facendo circoli stretti», aveva raccontato Rob Howes, che era in acqua insieme alla figlia e alle due colleghe. I delfini hanno creato una sorta di barriera, per 40 minuti, fino a quando i bagnanti sono arrivati a terra e lo squalo si é inabissato.

LA CACCIA - Non avevano fatto in tempo ad essere soprannominati dagli abitanti di Whangerei «salvatori di vite umane» che sono rimasti impigliati nelle reti dei numerosi pescatori illegali che frequentano le coste e che non si fanno troppi scrupoli. Portati a riva, sono stati uccisi e mutilati. Il che conferma ancora una volta il primato negativo della Nuova Zelanda in fatto di attacco alle specie marine protette. Si conta infatti qui il maggior numero di balene spiaggiate: nel 1998, ben 300 esemplari hanno trovato la morte, alla faccia dei ferrei divieti. Il giro d'affari attorno alla pesca di delfini si aggira attualmente attorno ai 10 mila dollari neozelandesi.
La carne di delfino viene utilizzata a scopi alimentari umani, nonostante l' agenzia investigativa per l'ambiente (Enviromental Investigation Agency) e numerose altre ricerche scientifiche abbiano dimostrato che questa é pericolosamente ricca di tossine quali mercurio ed altri metalli pesanti, ddt e contaminanti. Spesso quella di delfino viene poi anche venduta come carne di balena. I delfini sono predatori all'apice della piramide alimentare e tendono ad accumulare grandi quantità di inquinanti come il mercurio. Gli scarti della carne di delfino vengono anche utilizzati come cibo per animali e come fertilizzante. Una confezione grande come una saponetta di carne di delfino costa, sul mercato attuale, circa 14,82 dollari.

IL DUBBIO - Per quanto riguarda la sorte dei delfini di Whangarei, è intervenuto anche John Gardiner, manager del Dipartimento di Conservazione dell'Area, il quale ha dichiarato che «sono centinaia i cetacei della zona, è pressoché impossibile sapere se i due delfini ritrovati sulla costa appartengono al gruppo che ha salvato Rob Howes e gli altri bagnanti», ma conferma che dalle condizioni delle carcasse, essi sono rimasti certamente impigliati nelle reti di pesca illegali.
Corriere della sera

Fabry
11-12-04, 03:40 PM
Due degli animali ritrovati mutilati sulla spiaggia

«Hanno ucciso i delfini che ci hanno salvato»

La denuncia di Rob Howes, uno dei quattro nuotatori protetti alcuni giorni fa dal branco che aveva allontanato uno squalo.

NUOVA ZELANDA - Solo tre settimane fa avevano fatto branco per salvare dei bagnanti minacciati da uno squalo bianco, che si aggirava lungo le coste neozelandesi. Pronta, e pregna di gratitudine, la risposta dei pescatori di contrabbando che bazzicano quell'area in cerca d'affari. Due dei delfini di quel branco sono stati trovati riversi sulla spiaggia di Whangarei City, 823 chilometri a nord della capitale Wellington, senza vita e con la coda mozzata. «Questo è il modo con cui ripaghiamo il loro aiuto» ha commentato amaramente Rob Howes, il guardaspiaggia «la mutilazione di questi pesci è un assassinio indiscriminato».

IL SALVATAGGIO - Nei primi giorni di novembre un gruppo di tre bagnini, con una ragazzina quindicenne, prendeva il largo dal tratto di costa vicino Whangarei, sull'Isola settentrionale, quando è comparso un lungo squalo bianco che ha scatenato il panico tra i bagnati. Ma immediatamente è intervenuto il branco di delfini, mammiferi noti per la loro simpatia per gli esseri umani, che hanno fatto scudo attorno ai tre e li hanno scortati alla riva. «Hanno cominciato a girarci attorno, a spingerci l'uno contro l'altro facendo circoli stretti», aveva raccontato Rob Howes, che era in acqua insieme alla figlia e alle due colleghe. I delfini hanno creato una sorta di barriera, per 40 minuti, fino a quando i bagnanti sono arrivati a terra e lo squalo si é inabissato.

LA CACCIA - Non avevano fatto in tempo ad essere soprannominati dagli abitanti di Whangerei «salvatori di vite umane» che sono rimasti impigliati nelle reti dei numerosi pescatori illegali che frequentano le coste e che non si fanno troppi scrupoli. Portati a riva, sono stati uccisi e mutilati. Il che conferma ancora una volta il primato negativo della Nuova Zelanda in fatto di attacco alle specie marine protette. Si conta infatti qui il maggior numero di balene spiaggiate: nel 1998, ben 300 esemplari hanno trovato la morte, alla faccia dei ferrei divieti. Il giro d'affari attorno alla pesca di delfini si aggira attualmente attorno ai 10 mila dollari neozelandesi.
La carne di delfino viene utilizzata a scopi alimentari umani, nonostante l' agenzia investigativa per l'ambiente (Enviromental Investigation Agency) e numerose altre ricerche scientifiche abbiano dimostrato che questa é pericolosamente ricca di tossine quali mercurio ed altri metalli pesanti, ddt e contaminanti. Spesso quella di delfino viene poi anche venduta come carne di balena. I delfini sono predatori all'apice della piramide alimentare e tendono ad accumulare grandi quantità di inquinanti come il mercurio. Gli scarti della carne di delfino vengono anche utilizzati come cibo per animali e come fertilizzante. Una confezione grande come una saponetta di carne di delfino costa, sul mercato attuale, circa 14,82 dollari.

IL DUBBIO - Per quanto riguarda la sorte dei delfini di Whangarei, è intervenuto anche John Gardiner, manager del Dipartimento di Conservazione dell'Area, il quale ha dichiarato che «sono centinaia i cetacei della zona, è pressoché impossibile sapere se i due delfini ritrovati sulla costa appartengono al gruppo che ha salvato Rob Howes e gli altri bagnanti», ma conferma che dalle condizioni delle carcasse, essi sono rimasti certamente impigliati nelle reti di pesca illegali.
Corriere della sera

Fabry
11-12-04, 03:43 PM
Questo è quello che sono capaci di fare gli umani [xx(]E' vergognoso considerarli umani,sono bestie senza un cuore :(

Fabry
11-12-04, 03:43 PM
Questo è quello che sono capaci di fare gli umani [xx(]E' vergognoso considerarli umani,sono bestie senza un cuore :(

Wasim
12-12-04, 12:08 AM
Più che bestie Fabry,è veramente una cosa vergognosa!

Wasim
12-12-04, 12:08 AM
Più che bestie Fabry,è veramente una cosa vergognosa!

bianca
29-03-05, 05:42 PM
Citazione:Messaggio inserito da Fabry

Questo è quello che sono capaci di fare gli umani [xx(]E' vergognoso considerarli umani,sono bestie senza un cuore :(


chiamare gli uomini bestie è offendere le bestie stesse!