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Fabry
26-10-04, 08:24 PM
Che cosa sarebbe la COMUNICAZIONE NATURALE

e chi e' ALESSANDRO LESSIO

Il protagonista
Alessandro Lessio è un vero "uomo di cavalli", molto esperto seppure
giovane.

Alessandro dimostrerà come la Comunicazione Naturale può migliorare i
rapporti tra l'uomo e il cavallo attraverso il "linguaggio dei cavalli", con movimenti, atteggiamenti e tempi propri della vita di questi animali.

Negli ultimi anni si è sempre di più divulgata l'idea che esistono metodi non violenti ed etologicamente corretti per addestrare i cavalli senza l'uso dei tradizionali metodi di coercizione.

Attraverso lo studio dei cavalli in natura, quando hanno completa libertà d'azione, è stato possibile codificare il loro "linguaggio" all'interno del branco, come interagiscono tra loro, come stabiliscono l'ordine gerarchico,come si disciplinano e premiano. Questo studio ci permette di comunicare con i cavalli usando il loro "linguaggio" senza pretendere che siano loro a dover comprendere il nostro e senza utilizzare il traumatico metodo di doma
tradizionale che ai loro occhi risulta solo inspiegabile e terrificante.

Alessandro Lessio ha 34 anni e ha passato gran parte della sua vita a
studiare il comportamento dei cavalli e a frequentare corsi dei più
affermati sussurratori.

Nel 2001 Alessandro ha già tenuto un corso di tre giorni sui Nebrodi,domando, attraverso la Comunicazione Naturale, una puledra allo stato brado ed insegnando agli allevatori locali il suo metodo. Ogni proprietario con il proprio cavallo è stato seguito nel percorso di "decodificazione" del linguaggio del proprio animale e nell'apprendimento degli atteggiamenti e del tempismo necessari per farsi intendere dal cavallo. Il numero di iscrizioni a questi corsi è sempre limitato e l'impegno professionale di Alessandro in più paesi europei fa, di questa occasione, un momento importante e da non perdere.

La Comunicazione Naturale insegna ad avere coscienza dei segnali che il nostro corpo invia. I cavalli sono molto sensibili e capaci di leggere ogni movimento che facciamo, possono percepire anche i più sottili cambiamenti nel nostro comportamento, cambiamenti che determinano reazioni nel comportamento del cavallo.

Secondo Alessandro "sono tre i requisiti fondamentali e necessari per
lavorare con successo con i cavalli: amore per guadagnare la loro fiducia,rispetto per definire i singoli ruoli, comunicazione per costruire insieme momenti piacevoli. Ho visto diverse tecniche che, apparentemente, danno dei buoni risultati ma che creano cavalli frustrati e disgustati. La cosa più difficile è far accettare alle persone che il comportamento ed i problemi dei loro cavalli non sono altro che lo specchio dei loro."

Alessandro ha avuto successo ed oggi è un trainer ricercato sia in Italia che all'estero. Il suo lavoro consiste "nell'insegnare" il metodo di Comunicazione Naturale a chiunque sia interessato ad apprenderlo e nel "sistemare" i cavalli diventati difficili.

Lessio ha collaborato a progetti particolari quale l'addestramento di
cavalli per attori nella preparazione di film. Ricordiamo il lavoro svolto sul set del film di Pupi Avati "I cavalieri che fecero l'impresa" interpretato da Raoul Bova.. Ha addestrato per gli attori gli stalloni andalusi in modo che li potessero cavalcare senza rischi. Ha insegnato a stalloni gelosi a camminare uno di fianco all'altro. Alessandro dice: "Ogni scena girata era una storia a sé e ogni volta noi dovevamo assicurarci che tutto fosse perfetto. Dopo mesi di scene il regista, Pupi Avati, ha dovuto cambiare il tipico segnale di inizio scena perchè i cavalli avevano imparato
ad abbinare la parola azione con l'inizio della scena e si mettevano
autonomamente in movimento, così diventava impossibile filmare le scene che prevedevano che cavalli e cavalieri stessero fermi!".

Ogni volta che Alessandro lavora con un cavallo anche per un periodo che può essere di pochi minuti, lui sceglie di seguirlo e di esaudirlo nei suoi desideri. Ma non è magia, si tratta infatti di una tecnica che chiunque può imparare e che Alessandro Lessio va insegnando per il mondo, nella sua crociata finalizzata ad evitare l'uso di violenza e rischi inutili sia per il cavallo che per chi lo cavalca.

Addestramento e lavoro diventano, agli occhi dei cavalli così addestrati,momenti interessanti e piacevoli. I cavalli sono per natura degli erbivori predati e non sono quindi nati per disperdere energie, hanno bisogno di essere convinti, non forzati, per dare il massimo e per vivere sereni.

Attraverso l'insegnamento del metodo di Comunicazione Naturale trasmesso ad uno dei suoi allievi ha salvato una giumenta etichettata come estremamente difficile e destinata a un futuro molto incerto. Ora è diventato assolutamente un piacere per il proprietario stare e lavorare con lei.

"L'aspetto più importante della Comunicazione Naturale con i cavalli è che tutti possono imparare questo linguaggio attraverso dei concetti semplici che i grandi maestri di equitazione, a volte, spiegano in modo complicato."


http://www.petnews.it/images/700-mid.jpg


Un particolare ringraziamento a Alessandro Lessio e alla sua collaboratrice Fabia,per avermi dato la possibilità d'inserire questo articolo.
E per chi vuole imparare questa fantastica tecnica Fabia dà dimostrazioni e corsi,per chi volesse contattarla può chiamare il numero 348/4206031

Fabry
14-11-04, 07:50 PM
Quando un cavallo arriva ad avere un rapporto con l'uomo in età adulta ha paura e per vincere la paura vengono usate le classiche tecniche della doma: la frusta e un morso che faccia abbastanza male da convincere l'animale a seguire la direzione indicata. Per raggiungere gli stessi risultati senza forzature si utilizzano una sorta di imprinting che affianca il rapporto con la madre senza sostituirlo: abituiamo il cavallo alla presenza di un essere umano fin dalla nascita in modo che l'uomo venga accettato come compagno di giochi e come insegnante. La misura del battito cardiaco consente di vedere se il sistema funziona o se l'animale si spaventa". Oltre ad evitare un trattamento non piacevole per il cavallo, il metodo della doma dolce (il primo filmato su questa esperienza è stato presentato alla Fiera cavalli di Verona) assicura un netto guadagno economico agli allevatori. Mentre l'addestramento tradizionale alle gare comporta un training di circa sei mesi per un costo di 15/20 mila euro, con l'addestramento precoce si ottiene un risultato tecnico analogo in un tempo inferiore e il cavallo non rischia di subire traumi.

Fabry
14-11-04, 07:50 PM
Quando un cavallo arriva ad avere un rapporto con l'uomo in età adulta ha paura e per vincere la paura vengono usate le classiche tecniche della doma: la frusta e un morso che faccia abbastanza male da convincere l'animale a seguire la direzione indicata. Per raggiungere gli stessi risultati senza forzature si utilizzano una sorta di imprinting che affianca il rapporto con la madre senza sostituirlo: abituiamo il cavallo alla presenza di un essere umano fin dalla nascita in modo che l'uomo venga accettato come compagno di giochi e come insegnante. La misura del battito cardiaco consente di vedere se il sistema funziona o se l'animale si spaventa". Oltre ad evitare un trattamento non piacevole per il cavallo, il metodo della doma dolce (il primo filmato su questa esperienza è stato presentato alla Fiera cavalli di Verona) assicura un netto guadagno economico agli allevatori. Mentre l'addestramento tradizionale alle gare comporta un training di circa sei mesi per un costo di 15/20 mila euro, con l'addestramento precoce si ottiene un risultato tecnico analogo in un tempo inferiore e il cavallo non rischia di subire traumi.