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Visualizza Versione Completa : Allestire un acquario per i ciclidi del Malawi



fito
16-10-04, 03:09 PM
[:I][:I][:I][:I]Salve a tutti, sono nuovo dell'ambiente, comunque avrei bisogno del vostro aiuto[:I][:I]! Devo convertire il mio acquario di 250 litri ex biotopo rio delle amazzoni in un biotopo malawi, ed avrei bisogno di tutti i consigli che potete darmi, grazie!:D:D:D:D:D

fito
16-10-04, 03:11 PM
Dimenticavo, se volete potete inviarmi i vostri consigli all'indirizzo fitofito@tele2.it, Grazie, Fito[^];)

fito
16-10-04, 03:11 PM
Dimenticavo, se volete potete inviarmi i vostri consigli all'indirizzo fitofito@tele2.it, Grazie, Fito[^];)

kilojoule
20-10-04, 10:02 AM
Ciao.
Un bel progetto, il tuo.
Cominciamo col dire che il biotopo del lago Malawi (o Niassa) é caratterizzato da scogliere di pietre sovrapposte ricoperte da una discreta patina algale. Le piante sono pressocchè assenti. I valori dell'acqua sono decisamente diversi da quelli ai quali sei abituato: la durezza generale e carbonatica ,infatti, sono molto più elevate, altrettanto dicasi del pH che sfiora il valore di 8. Consigliabile la produzione di acqua utilizzando acqua di osmosi con aggiunta di appositi sali. Personalmente mi trovo benissimo col marchio Seachem e, nella gamma dei prodotti é previsto il Malawi Buffer.
Innanzitutto dovrai procurarti un tappetino di gomma da posizionare sul vetro di fondo: appoggiare le rocce direttamente sul vetro é un'operazione a richio di rotture, quindi meglio prevenire.
Un leggero velo di ghiaia grossolana (evita il ghiaietto policromo, possibilmente) a copertura del tappeto, lo oscurerà alla vista.
poi dovrai inserire le rocce, sovrapponendole una all'altra come a ricreare una parete rocciosa appoggiata sul vetro posteriore. Il silicone é d'obbligo in questo caso: potrai incollare le rocce tra di loro e scongiorare pericolose frane. La scogliera dovrà avere delle "protuberanze" in corrispondenza del fondo in modo da dividere il medesimo in tre/quattro territori contigui. La parte "verticale" della scogliera dovrà prevedere una serie di anfratti che i pesci useranno come tana/luogo di deposizione.
Indispensabile un'intensa illuminazione che favorirà il popolamento algale: i pesci di questo biotopo hanno necessità alimentari particolari e non tarderanno a brucare le alghe. L'illuminazione, dicevo, dovrà essere intensa meglio se fornita da più tubi fluorescenti in modo da avere un raporto di circa 0,75/1 watt per litro. Se la vasca, come suppongo, é lunga 120 cm, potrai installare 4 tubi da 40 watt della lunghezza anomala di 1025 mm. uno dei quali dovrebbe essere attinico (uso marino) meglio sarebbe optare per una plancia esterna, o plafoniera che dir si voglia, con lampade HQI o PL a risparmio energetico (in quest'ultimo caso potresti optare per quelle realizzate da Jalli, ottime e abbastanza economiche.)
Altrettantoo indispensabile é un ottimo sistema di filtraggio, realizzato sfruttando un filtro esterno surdimensionato: in questo caso darei il mio voto all'Askoll Pratiko 400 o all'Eheim 2026. Entrambi sono costruiti per acquari più grandi ma garantiscono un superbo filtraggio meccanico e biologico. L'Eheim ha il difetto di essere molto rumoroso rispetto all'Askoll, per il resto presenta solo vantaggi (escludendo il prezzo, che é abbastanza superiore).
Un paio di pompe di ricircolo con uscita semi-affiorante, necessarie per movimentare adeguatamente la colonna d'acqua e posizionate "agli antipodi" dell'uscita del filtro, completeranno l'allestimento tecnico.
I pesci dovrai inserirli dopo un mesetto dall'avvio, tutti contemporaneamente: individueranno subito il proprio territorio, grazie alle rocce che li delimitano, e non ci saranno scontri cruenti.

kilojoule
20-10-04, 10:02 AM
Ciao.
Un bel progetto, il tuo.
Cominciamo col dire che il biotopo del lago Malawi (o Niassa) é caratterizzato da scogliere di pietre sovrapposte ricoperte da una discreta patina algale. Le piante sono pressocchè assenti. I valori dell'acqua sono decisamente diversi da quelli ai quali sei abituato: la durezza generale e carbonatica ,infatti, sono molto più elevate, altrettanto dicasi del pH che sfiora il valore di 8. Consigliabile la produzione di acqua utilizzando acqua di osmosi con aggiunta di appositi sali. Personalmente mi trovo benissimo col marchio Seachem e, nella gamma dei prodotti é previsto il Malawi Buffer.
Innanzitutto dovrai procurarti un tappetino di gomma da posizionare sul vetro di fondo: appoggiare le rocce direttamente sul vetro é un'operazione a richio di rotture, quindi meglio prevenire.
Un leggero velo di ghiaia grossolana (evita il ghiaietto policromo, possibilmente) a copertura del tappeto, lo oscurerà alla vista.
poi dovrai inserire le rocce, sovrapponendole una all'altra come a ricreare una parete rocciosa appoggiata sul vetro posteriore. Il silicone é d'obbligo in questo caso: potrai incollare le rocce tra di loro e scongiorare pericolose frane. La scogliera dovrà avere delle "protuberanze" in corrispondenza del fondo in modo da dividere il medesimo in tre/quattro territori contigui. La parte "verticale" della scogliera dovrà prevedere una serie di anfratti che i pesci useranno come tana/luogo di deposizione.
Indispensabile un'intensa illuminazione che favorirà il popolamento algale: i pesci di questo biotopo hanno necessità alimentari particolari e non tarderanno a brucare le alghe. L'illuminazione, dicevo, dovrà essere intensa meglio se fornita da più tubi fluorescenti in modo da avere un raporto di circa 0,75/1 watt per litro. Se la vasca, come suppongo, é lunga 120 cm, potrai installare 4 tubi da 40 watt della lunghezza anomala di 1025 mm. uno dei quali dovrebbe essere attinico (uso marino) meglio sarebbe optare per una plancia esterna, o plafoniera che dir si voglia, con lampade HQI o PL a risparmio energetico (in quest'ultimo caso potresti optare per quelle realizzate da Jalli, ottime e abbastanza economiche.)
Altrettantoo indispensabile é un ottimo sistema di filtraggio, realizzato sfruttando un filtro esterno surdimensionato: in questo caso darei il mio voto all'Askoll Pratiko 400 o all'Eheim 2026. Entrambi sono costruiti per acquari più grandi ma garantiscono un superbo filtraggio meccanico e biologico. L'Eheim ha il difetto di essere molto rumoroso rispetto all'Askoll, per il resto presenta solo vantaggi (escludendo il prezzo, che é abbastanza superiore).
Un paio di pompe di ricircolo con uscita semi-affiorante, necessarie per movimentare adeguatamente la colonna d'acqua e posizionate "agli antipodi" dell'uscita del filtro, completeranno l'allestimento tecnico.
I pesci dovrai inserirli dopo un mesetto dall'avvio, tutti contemporaneamente: individueranno subito il proprio territorio, grazie alle rocce che li delimitano, e non ci saranno scontri cruenti.

fito
22-10-04, 05:54 PM
Salve kilojoule, ti ringrazio per le tue informazioni, ma avrei qualche domanda, potresti essere più preciso per quanto riguarda l'allestimento, in particolare il materiale di fondo, le rocce ed i rispettivi colori da preferire; ancora, che tipologia di tubi fluorescenti potrei affiancare, considerando che il mio progetto ne prevede due?
Per ora mi limito a queste due domande, ma sappi che se per Te non dovesse costituire un problema, più avanti, quando inizierò attivamente i lavori d'allestimento, (attualmente sono impegnatissimo e posso accedere alla rete solamente il fine settimana, avrò sicuramente altre domande da porti. Ti ringrazio veramente, Fito.

fito
22-10-04, 05:54 PM
Salve kilojoule, ti ringrazio per le tue informazioni, ma avrei qualche domanda, potresti essere più preciso per quanto riguarda l'allestimento, in particolare il materiale di fondo, le rocce ed i rispettivi colori da preferire; ancora, che tipologia di tubi fluorescenti potrei affiancare, considerando che il mio progetto ne prevede due?
Per ora mi limito a queste due domande, ma sappi che se per Te non dovesse costituire un problema, più avanti, quando inizierò attivamente i lavori d'allestimento, (attualmente sono impegnatissimo e posso accedere alla rete solamente il fine settimana, avrò sicuramente altre domande da porti. Ti ringrazio veramente, Fito.

kilojoule
25-10-04, 12:07 PM
Quest'immagine é solo per dare un'idea di quanto sommariamente descritto nel mio post. Come puoi vedere, sono state utilizzate una tipologia di rocce che si vede spesso in vendita presso i garden center per la realizzazione di giardini rocciosi. Nessuno ti impedisce di usarne altre per ottenere lo stesso scopo. Se hai intenzione di usare pietre raccolte in natura, premunisciti almeno di procurartele in ambienti non inquinati e "sani", lontano da campi coltivati e da stabilimenti industriali.
Immagine (non mia)
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/kilojoule/20041025125136_3362malawi_2-med.JPG
39,07 KB

L'illuminazione, se affidata a due soli tubi fluorescenti, dovrà essere orientata verso tubi dalla spiccata affinità con lo spettrosolare. Un'ottima soluzione sia dal punto di vista tecnico che economico é utilizzare dei tubi Philps TLD 965. Li trovi presso rivenditori di illuminotecnica e, ti garantisco, sono di qualità pari se non superiore a molti tubi "per acquariofilia" venduti nei negozi specializzati.Nel caso tu fossi impossibilitato a rimediare i tubi Philips, cerca l'equivalente Osram (sempre 965). Per fare un esempio, un Philips TLD 965 da 36 Watt l'ho pagato 6,50 euro.
Prova a chiedere al negoziante di acquari quanto possa costare un tubo Dennerle Trocal Amazon Day (equivalente come spettro d'emissione) della stessa potenza...
Dato che difficilmente riuscirai ad ottenere una discreta patina algale utlizzando "solo" due tubi, dovrai integrare la dieta dei pesciolini somministrando spirulina in fiocchi, zucchine sbollentate e pisellini lessati.

P.S.: la foto ha solo un valore esemplificativo. Consiglio vivamente di eliminare l'anfora dal tuo allestimento...ma sono solo gusti personali.:D

kilojoule
25-10-04, 12:07 PM
Quest'immagine é solo per dare un'idea di quanto sommariamente descritto nel mio post. Come puoi vedere, sono state utilizzate una tipologia di rocce che si vede spesso in vendita presso i garden center per la realizzazione di giardini rocciosi. Nessuno ti impedisce di usarne altre per ottenere lo stesso scopo. Se hai intenzione di usare pietre raccolte in natura, premunisciti almeno di procurartele in ambienti non inquinati e "sani", lontano da campi coltivati e da stabilimenti industriali.
Immagine (non mia)
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/kilojoule/20041025125136_3362malawi_2-med.JPG
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L'illuminazione, se affidata a due soli tubi fluorescenti, dovrà essere orientata verso tubi dalla spiccata affinità con lo spettrosolare. Un'ottima soluzione sia dal punto di vista tecnico che economico é utilizzare dei tubi Philps TLD 965. Li trovi presso rivenditori di illuminotecnica e, ti garantisco, sono di qualità pari se non superiore a molti tubi "per acquariofilia" venduti nei negozi specializzati.Nel caso tu fossi impossibilitato a rimediare i tubi Philips, cerca l'equivalente Osram (sempre 965). Per fare un esempio, un Philips TLD 965 da 36 Watt l'ho pagato 6,50 euro.
Prova a chiedere al negoziante di acquari quanto possa costare un tubo Dennerle Trocal Amazon Day (equivalente come spettro d'emissione) della stessa potenza...
Dato che difficilmente riuscirai ad ottenere una discreta patina algale utlizzando "solo" due tubi, dovrai integrare la dieta dei pesciolini somministrando spirulina in fiocchi, zucchine sbollentate e pisellini lessati.

P.S.: la foto ha solo un valore esemplificativo. Consiglio vivamente di eliminare l'anfora dal tuo allestimento...ma sono solo gusti personali.:D

SGu@Z
25-10-04, 08:11 PM
e le piante?

SGu@Z
25-10-04, 08:11 PM
e le piante?

kilojoule
26-10-04, 06:56 AM
Citazione:Messaggio inserito da SuperFede

e le piante?


Semplicemente...non ci sono.:D
Nè ci devono essere, se vuoi realizzare una vasca ispirata al biotopo e che ne rispetti le caratteristiche principali.

kilojoule
26-10-04, 06:56 AM
Citazione:Messaggio inserito da SuperFede

e le piante?


Semplicemente...non ci sono.:D
Nè ci devono essere, se vuoi realizzare una vasca ispirata al biotopo e che ne rispetti le caratteristiche principali.

SGu@Z
27-10-04, 02:39 PM
ke è il BIOTOPO?

SGu@Z
27-10-04, 02:39 PM
ke è il BIOTOPO?

kilojoule
28-10-04, 07:16 AM
Citazione:Messaggio inserito da SuperFede

ke è il BIOTOPO?


E' l'insieme delle peculiarità che caratterizzano un determinato ambiente naturale,acquatico e non. E tali caratteristiche sono, appunto, peculiari. Non si ritrovano identiche da nessun'altra parte del pianeta.
Per rimanere in "tema" acquariofilo,le carateristiche prese in considerazione vanno dai parametri chimico-fisici dell'ecosistema (temperatura, valori dell'acqua) alle forme di vita ospitate (animali , vegetali, microorganismi).
Ad esempio, il solo bacino del Rio delle Amazzoni comprende un' incredibile varietà di biotopi, dove, a distanza di pochi chilometri si possono trovare acque con caratteristiche chimico-fisiche totalmente differenti tra di loro e, di conseguenza, anche le forme di vita ospitate saranno diverse.
Quindi, giusto per rimanere sull'esempio e chiedo scusa per la estrema genericità e sinteticità del discorso che richiederebbe un trattato, un Betta Splendens (pesce combattente) in natura viene rinvenuto nelle acque stagnanti e nelle risaie tailandesi, giusto? L'acqua, lì, avrà dei determinati valori di pH, durezza, temperatura, ecc.
Molto probabilmente esistono anche altri luoghi naturali dove l'acqua presenta le stesse caratteristiche chimico-fisiche, ma lì non troverai alcun betta, nè piante di riso, ma altri animali ed altre piante, endemici del luogo.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Altrimenti...sono a disposizione.:)

kilojoule
28-10-04, 07:16 AM
Citazione:Messaggio inserito da SuperFede

ke è il BIOTOPO?


E' l'insieme delle peculiarità che caratterizzano un determinato ambiente naturale,acquatico e non. E tali caratteristiche sono, appunto, peculiari. Non si ritrovano identiche da nessun'altra parte del pianeta.
Per rimanere in "tema" acquariofilo,le carateristiche prese in considerazione vanno dai parametri chimico-fisici dell'ecosistema (temperatura, valori dell'acqua) alle forme di vita ospitate (animali , vegetali, microorganismi).
Ad esempio, il solo bacino del Rio delle Amazzoni comprende un' incredibile varietà di biotopi, dove, a distanza di pochi chilometri si possono trovare acque con caratteristiche chimico-fisiche totalmente differenti tra di loro e, di conseguenza, anche le forme di vita ospitate saranno diverse.
Quindi, giusto per rimanere sull'esempio e chiedo scusa per la estrema genericità e sinteticità del discorso che richiederebbe un trattato, un Betta Splendens (pesce combattente) in natura viene rinvenuto nelle acque stagnanti e nelle risaie tailandesi, giusto? L'acqua, lì, avrà dei determinati valori di pH, durezza, temperatura, ecc.
Molto probabilmente esistono anche altri luoghi naturali dove l'acqua presenta le stesse caratteristiche chimico-fisiche, ma lì non troverai alcun betta, nè piante di riso, ma altri animali ed altre piante, endemici del luogo.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Altrimenti...sono a disposizione.:)

kilojoule
28-10-04, 01:45 PM
Citazione:Messaggio inserito da kilojoule


Un leggero velo di ghiaia grossolana (evita il ghiaietto policromo, possibilmente) a copertura del tappeto, lo oscurerà alla vista.
poi dovrai inserire le rocce...


Piccola ma doverosa precisazione/correzione: é preferibile posizionare nella vasca vuota i materiali nel seguente ordine:
1°- il tappeto in gomma
2°- le rocce
3°- la sabbia/ghiaietto

Questo perché, nel caso le rocce appoggiassero direttamente sullo strato di sabbia si potrebbe favorire un'instabilità della "costruzione". Mettendo il ghiaietto per ultimo, nella parte di fondo lasciata scoperta, si otterrà lo stesso risultato estetico e funzionale senza pregiudicare l'allestimento.

kilojoule
28-10-04, 01:45 PM
Citazione:Messaggio inserito da kilojoule


Un leggero velo di ghiaia grossolana (evita il ghiaietto policromo, possibilmente) a copertura del tappeto, lo oscurerà alla vista.
poi dovrai inserire le rocce...


Piccola ma doverosa precisazione/correzione: é preferibile posizionare nella vasca vuota i materiali nel seguente ordine:
1°- il tappeto in gomma
2°- le rocce
3°- la sabbia/ghiaietto

Questo perché, nel caso le rocce appoggiassero direttamente sullo strato di sabbia si potrebbe favorire un'instabilità della "costruzione". Mettendo il ghiaietto per ultimo, nella parte di fondo lasciata scoperta, si otterrà lo stesso risultato estetico e funzionale senza pregiudicare l'allestimento.

SGu@Z
28-10-04, 01:55 PM
Citazione:Messaggio inserito da kilojoule


Citazione:Messaggio inserito da SuperFede

ke è il BIOTOPO?


E' l'insieme delle peculiarità che caratterizzano un determinato ambiente naturale,acquatico e non. E tali caratteristiche sono, appunto, peculiari. Non si ritrovano identiche da nessun'altra parte del pianeta.
Per rimanere in "tema" acquariofilo,le carateristiche prese in considerazione vanno dai parametri chimico-fisici dell'ecosistema (temperatura, valori dell'acqua) alle forme di vita ospitate (animali , vegetali, microorganismi).
Ad esempio, il solo bacino del Rio delle Amazzoni comprende un' incredibile varietà di biotopi, dove, a distanza di pochi chilometri si possono trovare acque con caratteristiche chimico-fisiche totalmente differenti tra di loro e, di conseguenza, anche le forme di vita ospitate saranno diverse.
Quindi, giusto per rimanere sull'esempio e chiedo scusa per la estrema genericità e sinteticità del discorso che richiederebbe un trattato, un Betta Splendens (pesce combattente) in natura viene rinvenuto nelle acque stagnanti e nelle risaie tailandesi, giusto? L'acqua, lì, avrà dei determinati valori di pH, durezza, temperatura, ecc.
Molto probabilmente esistono anche altri luoghi naturali dove l'acqua presenta le stesse caratteristiche chimico-fisiche, ma lì non troverai alcun betta, nè piante di riso, ma altri animali ed altre piante, endemici del luogo.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Altrimenti...sono a disposizione.:)

ti ringrazio vivamente per avermi kiarito con molti esempi grazie mille ciao fede

SGu@Z
28-10-04, 01:55 PM
Citazione:Messaggio inserito da kilojoule


Citazione:Messaggio inserito da SuperFede

ke è il BIOTOPO?


E' l'insieme delle peculiarità che caratterizzano un determinato ambiente naturale,acquatico e non. E tali caratteristiche sono, appunto, peculiari. Non si ritrovano identiche da nessun'altra parte del pianeta.
Per rimanere in "tema" acquariofilo,le carateristiche prese in considerazione vanno dai parametri chimico-fisici dell'ecosistema (temperatura, valori dell'acqua) alle forme di vita ospitate (animali , vegetali, microorganismi).
Ad esempio, il solo bacino del Rio delle Amazzoni comprende un' incredibile varietà di biotopi, dove, a distanza di pochi chilometri si possono trovare acque con caratteristiche chimico-fisiche totalmente differenti tra di loro e, di conseguenza, anche le forme di vita ospitate saranno diverse.
Quindi, giusto per rimanere sull'esempio e chiedo scusa per la estrema genericità e sinteticità del discorso che richiederebbe un trattato, un Betta Splendens (pesce combattente) in natura viene rinvenuto nelle acque stagnanti e nelle risaie tailandesi, giusto? L'acqua, lì, avrà dei determinati valori di pH, durezza, temperatura, ecc.
Molto probabilmente esistono anche altri luoghi naturali dove l'acqua presenta le stesse caratteristiche chimico-fisiche, ma lì non troverai alcun betta, nè piante di riso, ma altri animali ed altre piante, endemici del luogo.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Altrimenti...sono a disposizione.:)

ti ringrazio vivamente per avermi kiarito con molti esempi grazie mille ciao fede

fito
31-10-04, 09:13 AM
Salve Maurizio, grazie per le risposte che ci dai e complimenti per la chiarezza e la semplicità con cui lo fai.
Come ti avevo già annunciato in precedenza, io avrei ancora delle domande:
Che tappetino posso utilizzare per la base della parete rocciosa?
Ho un'estrema paura che il peso delle rocce sia eccessivo, cosa ne pensi in base alle tue esperienze?
Per quanto riguarda il fondo stavo pensando di optare per un quarzo "rosella" di granulometria fine, 1 mm circa, anche se in ogni modo prima vorrei avere le idee più chiare in merito agli abitanti del mio progetto per poi scegliere meglio il colore predominante dell'allestimento, (fondo e parete), che gli ospiterà.
Per il momento credo che possa bastare, non vorrei essere pesante!!!
Grazie ancora per le risposte e per le "dritte" sull'acquisto dei tubi fluorescenti; dimenticavo, dovrei utilizzare due neon identici?
Ciao, Manuel.:D

kilojoule
31-10-04, 09:28 AM
Citazione:Messaggio inserito da fito

Salve Maurizio, grazie per le risposte che ci dai e complimenti per la chiarezza e la semplicità con cui lo fai.
Come ti avevo già annunciato in precedenza, io avrei ancora delle domande:
Che tappetino posso utilizzare per la base della parete rocciosa?
Ho un'estrema paura che il peso delle rocce sia eccessivo, cosa ne pensi in base alle tue esperienze?
Per quanto riguarda il fondo stavo pensando di optare per un quarzo "rosella" di granulometria fine, 1 mm circa, anche se in ogni modo prima vorrei avere le idee più chiare in merito agli abitanti del mio progetto per poi scegliere meglio il colore predominante dell'allestimento, (fondo e parete), che gli ospiterà.
Per il momento credo che possa bastare, non vorrei essere pesante!!!
Grazie ancora per le risposte e per le "dritte" sull'acquisto dei tubi fluorescenti; dimenticavo, dovrei utilizzare due neon identici?
Ciao, Manuel.:D



Nessun ringraziamento, Manuel.
Andiamo al sodo: per il tappetino, potresti utilizzare uno di quegli "aggeggi" venduti nei negozi di casalinghi per proteggere i lavelli delle cucine oppure un semplice ritaglio di foglio di gomma. Dipende cosa riesci a trovare...
Riguardo al peso delle rocce, beh, é vero ciò che dici. Il peso é un fattore di rischio che potresti ovviare, orientandoti sull'acquisto di roccia lavica. Leggerissima, porosa, uniformemente colorata e dalla superficie estremamente irregolare. La vedrei perfetta.
I tubi: con due Philips od Osram 965 avresti uno spettro solare completo ed una sufficiente intensità luminosa. Se proprio vuoi esagerare e te la senti di aggiungere un terzo tubo, proporrei l'utilizzo di un neon attinico, usato in acquariofilia marina. Favorirebbe il formarsi delle alghe sulle rocce e renderebbe il "panorama" molto più simile al naturale.
Comunque, credo che già due 965 siano sufficienti, a patti che , con l'utilizzo costante di carbone attivo, tu riesca a mantenere l'acqua perfettamente limpida.
...
Chiedi, chiedi...io son qui.
:D

fito
02-11-04, 03:11 PM
[?]Altra domanda.......
per quanto riguarda il fondo, che colore e preferibile.....
e che granulometria?
Mi occorre un filtro molto potente in merito alla portata della pompa,....serve una pompa ausiliaria per creare delle correnti?

Oggi sono proprio deciso!!!
Ciao Manuel.

kilojoule
03-11-04, 07:24 AM
Citazione:Messaggio inserito da fito

[?]Altra domanda.......
per quanto riguarda il fondo, che colore e preferibile.....
e che granulometria?
Mi occorre un filtro molto potente in merito alla portata della pompa,....serve una pompa ausiliaria per creare delle correnti?

Oggi sono proprio deciso!!!
Ciao Manuel.



Una granulometria media, intorno ai 3 mm, andrà benissimo. Il colore del ghiaietto é indifferente: come puoi vedere dalla foto, la resa di un ghiaietto chiaro é accettabile dal punto di vista estetico.
Personalmente, ma si tratta solo di gusti opinabili, preferisco un colore marrone-bruno che fa risaltare meglio le livree colorate dei pesci. Un ghiaietto chiaro tenderà inevitabilmente a scurirsi col tempo.

Il filtro...
Il filtraggio dovrà essere affidato ad un apparecchio esterno sovradimensionato.
Mi spiego meglio: nella vasca dedicata al Malawi, le rocce occupano una grande percentuale del volume a disposizione a scapito della quantità d'acqua disponibile. se si adoperasse un filtro interno si sottrarrebbe ancora altro spazio prezioso. Un filtro esterno é quindi preferibile dato che l'unico spazio occupato in vasca sarà quello dei tubi di ingresso/uscita. E' consigliabile anche scegliere un filtro esterno che sia progettato per lavorare in vasche più capienti: ad esempio la tua vasca potrebbe benissimo essere equipaggiata con un Askoll Pratiko 300 se fosse dedicata ad un'ambientazione amazzonica. meglio orientarsi su un Pratiko 400 nel caso della stessa vasca allestita a Malawi. Questo per due motivi: una migliore efficienza del filtraggio biologico, dato che la popolazione sarà destinata ad aumentare rapidamente con conseguente aumento del carico organico (deiezioni, cibo, ecc), ed un'efficace movimentazione della colonna d'acqua, dovuta alla portata oraria abbondantemente sopra il necessario, che scongiurerà il formarsi di "zone morte" ove l'acqua possa ristagnare. Ancora, avendo a disposizione un filtro "abbondante" anche il filtraggio meccanico sarà efficace: il tutto a guadagno di una maggiore limpidezza dell'acqua.

Una pompa di media portata oraria, posizionata sulla parete opposta all'uscita del filtro, creerà un movimento d'acqua accessorio che non nuocerà certamente alla salute dell'ambiente. L'uscita di questa pompa dovrà essere indirizzata in corrispondenza della superficie in modo che, uscendo, favorisca gli scambi gassosi con l'ambiente e quindi l'ossigenazione dell'acqua. Se vuoi esagerare (consigliato), munisci l'uscita della pompa di un tubo di appropriato diametro lungo 3/4 cm. e procurati 2 cm. di tubicino nero da aeratore. Fai un foro sul tubo "grosso" del diametro sufficiente a farci passare il pezzo di tubicino. Il foro dovrà essere fatto in obliquo, in modo che, una volta inserito il pezzo di tubicino, esso sia inclinato di circa 45° rispetto all'asse del tubo. Posiziona il tubo/tubicino sulla pompa e fissa la pompa alla parete della vasca facendo in modo che il tubo d'uscita sia sommerso e che emerga solo l'estremità del tubicino.
Quest'ultimo, grazie alla spinta dell'acqua , aspirerà aria atmosferica e la distribuirà nell'acqua in uscita, creando il duplice effetto di ossigenare meglio l'acqua stessa e creare un gradevole effetto nella vasca.
Per saperne di più su questo piccolo accorgimento, puoi fare una ricerca su internet digitando "sistema Venturi".
Altrimenti, come sempre, son qui.:D

Nota: ho riportato "Askoll Pratiko" perché è una tipologia di filtro che lavora bene con un prezzo accettabile. Le recenti modifiche al sistema di aggancio hanno ovviato ad alcuni gravi difetti che aveva fino a poco tempo fa. Tieni presente che esistono altre marche ed altre tipologie di filtro esterno ugualmente affidabili ed efficaci, ad esempio, Eheim 2226. Quest'ultimo ha un prezzo superiore all'Askoll ed una rumorosità che lo rende abbastanza noioso
Sappi che la rumorosità dell'Eheim é tale che riesco a sentire il ronzio della pompa nonostante il filtro sia posizionato nel mobile dell'acquario, chiuso da uno sportello. Il materiale filtrante a corredo, l'Ehfi Substrat, ha un'eccellente porosità ed una forma sferica che consentono anche un discreto contenimento dei nitrati. Nella mia vasca dei discus, da quando ho il 2226 non ho mai superato i 12,5 mg/litro con cambi settimanali del 20%.
Insomma, le mie citazioni sono solo dovute al fatto che posseggo entrambi questi filtri e ne conosco abbastanza bene pregi e difetti: non era nelle mie intenzioni fare uno spot pubblicitario, sia ben chiaro.:)

fito
06-11-04, 01:53 PM
Salve Maurizio.
Ho un dubbio che più cerco di chiarire, più aumentano le mie incertezze!
Riguarda la presenza o meno di elementi lignei, quali tronchi o radici, nell'allestimento del "Malawi", errando per la rete mi sono imbattuto in pareri discordi; tralasciando il discorso comunque importante del rilascio di sostanze come i tannini che possono in qualche modo far tendere il pH verso valori troppo bassi e dare sfumature ambrate all'acqua, (fatto cui posso ovviare con l'utilizzo dei carboni attivi), solitamente legate all'utilizzo di materiale non "stagionato", è corretto o meno accostare alle rocce tronchi o radici?
Mi sono posto il problema principalmente per due motivi primo perché risolverebbe in parte la questione dell'eccessivo peso della struttura completamente in roccia, secondo, perché possiedo due radici del mio vecchio acquario, quindi ben stagionate.
Ti ringrazio, ciao Manuel.

kilojoule
08-11-04, 07:02 AM
Al di là delle tue giustissime considerazioni in merito al presunto rilascio di sostanze indesiderate da parte delle tue due radici, ritengo improbabile che una scogliera possa ospitare, in natura, la radice di un qualsivoglia albero. L'unica motivazione della sua presenza, arrampicandosi sugli specchi, é che ci sia arrivata trascinata dalla corrente.
Manuel, se opterai per la pietra lavica non avrai problemi di peso.
In ogni caso, rifletti riguardo alle vasche allestite per il marino ispirate alla barriera corallina: non credi che anche lì giacciano chili di rocce tutt'altro che laviche? Il loro peso non spaventa gli appassionati, quindi non vedo la ragione per cui tu debba sentirti preoccupato.
L'unico limite é dato da questi due fattori:
- spessore scarso dei vetri (riscontrabile in alcune vasche "economiche")
- vetustà o inaffidabilità del mobile di supporto (parti rigonfiate per colpa dell'umidità, giunzioni instabili, ecc.)

Tralascio di citare la portata del pavimento (l'ho appena fatto ! :D ) : generalmente il minimo consentito dalle attuali normative é di 300 kg/metro quadro, valore che aumenta molto in prossimità di pareti e colonne portanti.

Ricapitolando: se hai una vasca "di marca" appoggiata su un mobile in buone condizioni, vai in un garden center e procurati un bel po' di rocce laviche e vivi sereno.

fito
12-11-04, 07:07 AM
[?]:DSono sempre io!!!
Avrei intenzione di costruire uno sfondo molto sottile per la porte posteriore e laterale della ma vasco, per rendere il tutto più naturale, stavo pensando di rivestire del polistirolo espanso e dello stirene estruso con del silicone e della sabbia in tono con il colore della scogliera, ho cercato qualcosa in rete, ma nulla di concreto. Cosa ne pensi, lo trovi superfluo?
Potresti illuminarmi?
Grazie.
A presto Manuel.

phodopus
14-11-04, 06:35 PM
Puoi metterlo lo sfondo Fito ma personalmente lo trovo abbastanza superfluo. Può risultare perfino un pugno in un occhio se non s’intona perfettamente con le rocce. Tutto dipende da come allestisci la vasca, da come sistemi le pietre e da quello che hai dietro i vetri…. Quello che si vede o s’intravede insomma. A volte è sufficiente rivestire la parete posteriore esterna dell’acquario con una carta plastificata di colore neutro simile alla rocce, per evitare brutti scorci.

Riguardo al materiale da usare, non capisco l’associazione tra polistirolo espanso e polistirene estruso… sono praticamente le stessa cosa, perché usarli entrambi?? E’ sufficiente una lastra dell’uno o dell’altro. Anche perché comunque, la base è meglio sia in legno. O forse volervi dire poliuretano espanso??

Comunque ripeto… personalmente sono contrario a queste metodologie "alla presepio", ma tutto dipende dai gusti. E su quelli davvero c’è poco da consigliare…. Diciamo però che, in ambito di biotopo, lo sfondo artificiale non ci dice un granché.

Per il resto, davvero non resta molto da aggiungere a quanto detto da Maurizio.

Vorrei però precisare qualcosa riguardo all’ambiente che ti appresti a ricreare, Fito.

Il biotopo Malawi non esiste: come tutti i grandi laghi africani, questo "luogo di vita" ha al suo interno vari "micro" biotopi, che si distaccano molto uno dall’altro. Ci sono le "zone rocciose", "le zone sabbiose", le "zone intermedie" (quelle chiamate di "transizione"… nel caso dalle rocce alla sabbia), le "zone miste", gli estuari dei fiumi (che hanno valori di acqua totalmente differenti dal resto del lago, sono ricchissimi di vegetazione e ospitano una fauna in parte residente, in parte di passaggio, ma comunque molto diversa dai soliti ciclidi). C’è poi la "zona d’acqua alta", la più vasta ma (particolarità del Malawi) anche la più "morta". O meglio, abitata in superficie dai grandi pelagici ma sotto i 30-50 metri totalmente priva di ossigeno, quindi deserta (paradiso dei microrganismi .. meglio se monocellulari…).

In ambito acquarofilo ci si limita perlopiù a ricreare zone "intermedie", spacciate però per "rocciose".

Una zona propriamente rocciosa non dovrebbe infatti avere una barriera sul fondo che sale per tutta la parete posteriore della vasca, lasciando aperta alla sabbia la zona anteriore, ma una scalata di rocce graduale dalla parte anteriore a quella posteriore, con un margine libero NULLO o comunque assai inferiore alla larghezza occupata dalle rocce. Il rapporto rocce-sabbia dovrebbe essere massimo 3 a 1. Una vasca sicuramente più difficile quindi, una ambiente più estremo da ospitare, che richiedere strutture discretamente robuste. Ma anche un ambiente più veritiero… Diciamo che si tratta di fondali relativamente simili alle nostre zone scogliose.

Questo spicchio di zona rocciosa del Malawi fa capire meglio quello di cui parlo.

<center>
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/20041114193452_malawi2002_0616AB.jpg
</center>

Non si può immaginare che quei massi in superficie cadano a strapiombo e poi inizi la sabbia "à l’improviste". Piuttosto le pietre degradano lentamente, formando lunghe distese sul fondo del lago, continuando per decine di metri verso il largo.

Questo è quello che c’è sotto il Malawi nelle zone rocciose.

<center>
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004111419928_0.gif
</center>

E questo è un acquario, sicuramente non di grandissimo impatto estetico, ma che si avvicina discretamente al tipo.

<center>
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004111419103_00.jpg
</center>

Il biotopo normalmente ricreato (si fa per dire… la media è demenziale) è invece quello della "zona intermedia", ovvero la parte finale della discesa rocciosa e il suo incontro con la "zona sabbiosa". O ancora la "zona mista" dove si trovano sia sabbia che rocce, gruppi di scogli in distese di sabbia. Un biotopo che, ad onor del vero, ospita una minima parte degli Mbuna (ed è invece il paradiso del Synodontis Njassae).

Riguardo a quanto splendidamente detto Maurizio, aggiungo qualcosa che nulla vuole togliere alle altrui esperienze.

Personalmente non userei un filtro sovradimensionato ma due filtri di normale portata, per evitare un eccesso di movimento in un unico settore delle vasca.

Le rocce laviche sono tranquillizzanti ma del tutto fuori contesto a mio avviso. Vanno bene se hai una vasca industriale scarsa…. O meglio, più che andare "bene", ti fanno vivere sereno. Ma con un Malawi generoso come quello che ti appresti a produrre, davvero sarebbe il caso di optare per più veritiere rocce sedimentarie o metamorfiche. Le foto del lago le hai viste. Certo, a quel punto anche la struttura andrebbe ripensata. Sai dire lo spessore del vetro o la marca e modello della vasca?? E comunque ricorda che è principalmente nelle rocce che si nasconde la riuscita (o meno) della tua vasca. Tanto a livello estetico quanto a livello naturalistico. Hai aperto il topic parlando di “biotopo”. Ed il biotopo non va d’accordo con les compromis.

L’acquario è col coperchio??? Se sì ti suggerisco di frullarlo dalla finestra (facendo attenzione che non passi nessuno…). Questo non solo per un fattore estetico, ma anche per la qualità della luce, che sicuramente con delle HQL o HQI o PL è assai maggiore che con dei tubi fluorescenti (come già detto da Maurizio).

Capisco che spesso incollare le rocce è necessario, ma personalmente lo trovo molto poco naturale. Il giusto incastro ovvia al pericolo di franate. Ma certo, in questo caso, l’impegno nella scelta delle rocce è assai maggiore.

Il tappeto sotto la scogliera è indispensabile ma attenzione a quello che prendi: alcuni tipi di gomma rilasciano sostanze tossiche. L’ideale sono prodotti trattati o un tappeto di silicone: ha meno presa ma è più "sicuro".

Maurizio, gli autori della vasca che hai postato il garden l’hanno svuotato di notte con un passamontagna in testa. Messo al contrario. Si capisce che non ci vedevano molto, dato che gli è finito in mezzo pure un vasetto… Un tipico vasetto del Malawi… Roba da matti… Meno male che ti sei dissociato..

phodopus
14-11-04, 06:35 PM
Puoi metterlo lo sfondo Fito ma personalmente lo trovo abbastanza superfluo. Può risultare perfino un pugno in un occhio se non s’intona perfettamente con le rocce. Tutto dipende da come allestisci la vasca, da come sistemi le pietre e da quello che hai dietro i vetri…. Quello che si vede o s’intravede insomma. A volte è sufficiente rivestire la parete posteriore esterna dell’acquario con una carta plastificata di colore neutro simile alla rocce, per evitare brutti scorci.

Riguardo al materiale da usare, non capisco l’associazione tra polistirolo espanso e polistirene estruso… sono praticamente le stessa cosa, perché usarli entrambi?? E’ sufficiente una lastra dell’uno o dell’altro. Anche perché comunque, la base è meglio sia in legno. O forse volervi dire poliuretano espanso??

Comunque ripeto… personalmente sono contrario a queste metodologie "alla presepio", ma tutto dipende dai gusti. E su quelli davvero c’è poco da consigliare…. Diciamo però che, in ambito di biotopo, lo sfondo artificiale non ci dice un granché.

Per il resto, davvero non resta molto da aggiungere a quanto detto da Maurizio.

Vorrei però precisare qualcosa riguardo all’ambiente che ti appresti a ricreare, Fito.

Il biotopo Malawi non esiste: come tutti i grandi laghi africani, questo "luogo di vita" ha al suo interno vari "micro" biotopi, che si distaccano molto uno dall’altro. Ci sono le "zone rocciose", "le zone sabbiose", le "zone intermedie" (quelle chiamate di "transizione"… nel caso dalle rocce alla sabbia), le "zone miste", gli estuari dei fiumi (che hanno valori di acqua totalmente differenti dal resto del lago, sono ricchissimi di vegetazione e ospitano una fauna in parte residente, in parte di passaggio, ma comunque molto diversa dai soliti ciclidi). C’è poi la "zona d’acqua alta", la più vasta ma (particolarità del Malawi) anche la più "morta". O meglio, abitata in superficie dai grandi pelagici ma sotto i 30-50 metri totalmente priva di ossigeno, quindi deserta (paradiso dei microrganismi .. meglio se monocellulari…).

In ambito acquarofilo ci si limita perlopiù a ricreare zone "intermedie", spacciate però per "rocciose".

Una zona propriamente rocciosa non dovrebbe infatti avere una barriera sul fondo che sale per tutta la parete posteriore della vasca, lasciando aperta alla sabbia la zona anteriore, ma una scalata di rocce graduale dalla parte anteriore a quella posteriore, con un margine libero NULLO o comunque assai inferiore alla larghezza occupata dalle rocce. Il rapporto rocce-sabbia dovrebbe essere massimo 3 a 1. Una vasca sicuramente più difficile quindi, una ambiente più estremo da ospitare, che richiedere strutture discretamente robuste. Ma anche un ambiente più veritiero… Diciamo che si tratta di fondali relativamente simili alle nostre zone scogliose.

Questo spicchio di zona rocciosa del Malawi fa capire meglio quello di cui parlo.

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https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/20041114193452_malawi2002_0616AB.jpg
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Non si può immaginare che quei massi in superficie cadano a strapiombo e poi inizi la sabbia "à l’improviste". Piuttosto le pietre degradano lentamente, formando lunghe distese sul fondo del lago, continuando per decine di metri verso il largo.

Questo è quello che c’è sotto il Malawi nelle zone rocciose.

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https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004111419928_0.gif
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E questo è un acquario, sicuramente non di grandissimo impatto estetico, ma che si avvicina discretamente al tipo.

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https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004111419103_00.jpg
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Il biotopo normalmente ricreato (si fa per dire… la media è demenziale) è invece quello della "zona intermedia", ovvero la parte finale della discesa rocciosa e il suo incontro con la "zona sabbiosa". O ancora la "zona mista" dove si trovano sia sabbia che rocce, gruppi di scogli in distese di sabbia. Un biotopo che, ad onor del vero, ospita una minima parte degli Mbuna (ed è invece il paradiso del Synodontis Njassae).

Riguardo a quanto splendidamente detto Maurizio, aggiungo qualcosa che nulla vuole togliere alle altrui esperienze.

Personalmente non userei un filtro sovradimensionato ma due filtri di normale portata, per evitare un eccesso di movimento in un unico settore delle vasca.

Le rocce laviche sono tranquillizzanti ma del tutto fuori contesto a mio avviso. Vanno bene se hai una vasca industriale scarsa…. O meglio, più che andare "bene", ti fanno vivere sereno. Ma con un Malawi generoso come quello che ti appresti a produrre, davvero sarebbe il caso di optare per più veritiere rocce sedimentarie o metamorfiche. Le foto del lago le hai viste. Certo, a quel punto anche la struttura andrebbe ripensata. Sai dire lo spessore del vetro o la marca e modello della vasca?? E comunque ricorda che è principalmente nelle rocce che si nasconde la riuscita (o meno) della tua vasca. Tanto a livello estetico quanto a livello naturalistico. Hai aperto il topic parlando di “biotopo”. Ed il biotopo non va d’accordo con les compromis.

L’acquario è col coperchio??? Se sì ti suggerisco di frullarlo dalla finestra (facendo attenzione che non passi nessuno…). Questo non solo per un fattore estetico, ma anche per la qualità della luce, che sicuramente con delle HQL o HQI o PL è assai maggiore che con dei tubi fluorescenti (come già detto da Maurizio).

Capisco che spesso incollare le rocce è necessario, ma personalmente lo trovo molto poco naturale. Il giusto incastro ovvia al pericolo di franate. Ma certo, in questo caso, l’impegno nella scelta delle rocce è assai maggiore.

Il tappeto sotto la scogliera è indispensabile ma attenzione a quello che prendi: alcuni tipi di gomma rilasciano sostanze tossiche. L’ideale sono prodotti trattati o un tappeto di silicone: ha meno presa ma è più "sicuro".

Maurizio, gli autori della vasca che hai postato il garden l’hanno svuotato di notte con un passamontagna in testa. Messo al contrario. Si capisce che non ci vedevano molto, dato che gli è finito in mezzo pure un vasetto… Un tipico vasetto del Malawi… Roba da matti… Meno male che ti sei dissociato..

fito
16-11-04, 08:07 AM
Salve anche a te Phodopus, e grazie per i consigli, sapete Io coltivo la passione per gli acquari da 20 anni ormai e mi occupo di ecosistemi ed habitat per motivi di studio/lavoro, e sia per deformazione professionale, sia perché caratterialmente sono esageratamente preciso e rigoglioso (o per lo meno ci provo), in quello che faccio o mi prospetto di fare, sono sempre tendenzialmente portato a seguire la direzione più coerente al raggiungimento degli obiettivi da raggiungere, e non quella più conveniente e semplice, sempre comunque riservandomi un certo margine d'errore. Ancora prima di leggere quest’ultimo messaggio, dietro consiglio di Maurizio (spero continui, io sono un eterno indeciso), mi ero preoccupato di visionare delle rocce vulcaniche, sia in rete nelle molte foto di allestimenti che ho trovato, sia presso un negozio di giardinaggio locale, e vi dirò che se pur molto belle ed irregolari, non mi hanno convinto per il mio scopo, e dunque diciamo che le ho scartate, se pur inconsciamente, però la mia paura, (come se non fosse ancora chiaro), è l'eccessivo peso ed il rischio di far letteralmente crollare su se stesso il mio acquario. Se non avessi questo problema, mi dovrei ritenere fortunato, perché nella mia zona, esiste una formazione di rocce calcaree la cui colorazione e morfologia ricordano, o sembrerebbero farlo, (per lo meno in relazione alle immagini del Malawi che ho reperito riprese dalla natura), l'ambiente che mi appresto ad "imitare", ma hanno un solo piccolo inconveniente, un peso specifico veramente elevato, senza considerare le difficoltà che sto riscontrando nella ricerca di un substrato sabbioso, (se non riesco a reperirlo di colore grigio, dovrò accontentarmi della normale sabbia da costruzione), che si possa accostare. Comunque, veniamo alle informazioni che mi hai chiesto:
la vasca misura 120x40x50 cm, il vetro ha uno spessore di 8 mm ed è rinforzata lungo i due vetri frontale e posteriore con una listarella di vetro siliconata per tutta la loro lunghezza. La vasca poggia sul mobile che ho acquistato in abbinamento alla vasca. Il tutto è di produzione della CROCI TRADING COMPANY s.r.l., il modello della mia vasca è "Poseidon".
Aspetto con ansia una vostra risposta, grazie Manuel.

fito
16-11-04, 08:07 AM
Salve anche a te Phodopus, e grazie per i consigli, sapete Io coltivo la passione per gli acquari da 20 anni ormai e mi occupo di ecosistemi ed habitat per motivi di studio/lavoro, e sia per deformazione professionale, sia perché caratterialmente sono esageratamente preciso e rigoglioso (o per lo meno ci provo), in quello che faccio o mi prospetto di fare, sono sempre tendenzialmente portato a seguire la direzione più coerente al raggiungimento degli obiettivi da raggiungere, e non quella più conveniente e semplice, sempre comunque riservandomi un certo margine d'errore. Ancora prima di leggere quest’ultimo messaggio, dietro consiglio di Maurizio (spero continui, io sono un eterno indeciso), mi ero preoccupato di visionare delle rocce vulcaniche, sia in rete nelle molte foto di allestimenti che ho trovato, sia presso un negozio di giardinaggio locale, e vi dirò che se pur molto belle ed irregolari, non mi hanno convinto per il mio scopo, e dunque diciamo che le ho scartate, se pur inconsciamente, però la mia paura, (come se non fosse ancora chiaro), è l'eccessivo peso ed il rischio di far letteralmente crollare su se stesso il mio acquario. Se non avessi questo problema, mi dovrei ritenere fortunato, perché nella mia zona, esiste una formazione di rocce calcaree la cui colorazione e morfologia ricordano, o sembrerebbero farlo, (per lo meno in relazione alle immagini del Malawi che ho reperito riprese dalla natura), l'ambiente che mi appresto ad "imitare", ma hanno un solo piccolo inconveniente, un peso specifico veramente elevato, senza considerare le difficoltà che sto riscontrando nella ricerca di un substrato sabbioso, (se non riesco a reperirlo di colore grigio, dovrò accontentarmi della normale sabbia da costruzione), che si possa accostare. Comunque, veniamo alle informazioni che mi hai chiesto:
la vasca misura 120x40x50 cm, il vetro ha uno spessore di 8 mm ed è rinforzata lungo i due vetri frontale e posteriore con una listarella di vetro siliconata per tutta la loro lunghezza. La vasca poggia sul mobile che ho acquistato in abbinamento alla vasca. Il tutto è di produzione della CROCI TRADING COMPANY s.r.l., il modello della mia vasca è "Poseidon".
Aspetto con ansia una vostra risposta, grazie Manuel.

fito
21-11-04, 08:47 AM
:(:(:(Perche non mi risponde nessuno!!!

fito
03-12-04, 06:30 PM
[8][:0][:0][:0][}:)]:(:(:(:(:(:(:(:([V]Perchè non si fa più vivo nessuno? La settimana prossima inizio l'allestimento:D:D

lucky99
16-03-06, 09:17 PM
ho letto tutto, interessante; chissà com'è finita poi la storia...
potrebbe giusto continuare con il mio di allestimento, sono esattamente al punto in cui era fito...anche se con qualche dubbio in meno :)

lucky99
16-03-06, 09:17 PM
ho letto tutto, interessante; chissà com'è finita poi la storia...
potrebbe giusto continuare con il mio di allestimento, sono esattamente al punto in cui era fito...anche se con qualche dubbio in meno :)