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Redin
07-07-04, 02:39 PM
Ciao a tutti
e la prima volta che scrivo in questa sezione.
Faccio questo perchè sono molto interessato a realizzare un acquario.
Però se devo essere sincero non so nulla in materia e per questo chiedo il vostro aiuto(che già in precedenza,soprattutto con i miei amati diamantini, è stato molto utile).
Per iniziare premetto che vorrei acquistare un acquario di 50 litri.
Quindi vorrei sapere che altro dovrei acqistare(filtro,ecc);piante ma anche che pesci.
Insomma ho bisogno di voi;)

Ciao e vi ringrazio in anticipo :)

Wasim
07-07-04, 04:14 PM
Ciao Redin! Non sono un grande esperto però ho le mie esperienze,oltre al filtro e la vasca ci vuole anche la pompa dell'acqua,il materiale per il fondo,il riscaldatore,le piantine,le decorazioni(anfore,rami di sughero...) e ovviamente i pesci.
Per i pesci ti consiglio di iniziare con i pesci di comunità cioè diverse razze che possono coabitare nello stesso acquario senza il rischio che si prendano a botte(Guppy,Discus...)e naturalmente non devono mai mancare i pesci pulitori.
Spero di esserti stato utile ciao!!

Wasim
07-07-04, 04:14 PM
Ciao Redin! Non sono un grande esperto però ho le mie esperienze,oltre al filtro e la vasca ci vuole anche la pompa dell'acqua,il materiale per il fondo,il riscaldatore,le piantine,le decorazioni(anfore,rami di sughero...) e ovviamente i pesci.
Per i pesci ti consiglio di iniziare con i pesci di comunità cioè diverse razze che possono coabitare nello stesso acquario senza il rischio che si prendano a botte(Guppy,Discus...)e naturalmente non devono mai mancare i pesci pulitori.
Spero di esserti stato utile ciao!!

Wasim
07-07-04, 04:14 PM
Ciao Redin! Non sono un grande esperto però ho le mie esperienze,oltre al filtro e la vasca ci vuole anche la pompa dell'acqua,il materiale per il fondo,il riscaldatore,le piantine,le decorazioni(anfore,rami di sughero...) e ovviamente i pesci.
Per i pesci ti consiglio di iniziare con i pesci di comunità cioè diverse razze che possono coabitare nello stesso acquario senza il rischio che si prendano a botte(Guppy,Discus...)e naturalmente non devono mai mancare i pesci pulitori.
Spero di esserti stato utile ciao!!

Redin
08-07-04, 06:22 PM
Grazie Wasim sei stato molto utile e per questo ti ringrazio.
Cmq anche se non sei molto esperto ti chiedo questo(ma anche altri pareri sono ben accetti ;) ):
Ho deciso(dopo letture di alcuni post)di ricreare um ambiente amazzonico e per questo vorrei inserire questo:
PESCI:
4 neon
3 cardinali
3 otocinclus
3/4 Guppy(o al amassimo 2 Ramirezi)
Piante:
cabomba,echinodurus e qualche pianta galleggiante(se qualcuno sa qualche nome.io purtroppo non sono riuscito a trovarne)
Secondo voi andrebbe bene o no?

Grazie a tutti in anticipo.

Redin
08-07-04, 06:22 PM
Grazie Wasim sei stato molto utile e per questo ti ringrazio.
Cmq anche se non sei molto esperto ti chiedo questo(ma anche altri pareri sono ben accetti ;) ):
Ho deciso(dopo letture di alcuni post)di ricreare um ambiente amazzonico e per questo vorrei inserire questo:
PESCI:
4 neon
3 cardinali
3 otocinclus
3/4 Guppy(o al amassimo 2 Ramirezi)
Piante:
cabomba,echinodurus e qualche pianta galleggiante(se qualcuno sa qualche nome.io purtroppo non sono riuscito a trovarne)
Secondo voi andrebbe bene o no?

Grazie a tutti in anticipo.

Wasim
08-07-04, 07:45 PM
Va benissimo anche perchè il tuo acquario è ridotto cmq ti consiglio di inserire 2 corydoras(sono dei pesci pulitori)che aiutano a tenere pulito ilfondo della vasca.
Mi sono dimenticato di dirti che per la pulizia ti servirebbe anche un aspiratore a campana che serve per aspirare i rifiuti organici dei pesci e i resti di cibo dal fondo della vasca.
Ciao!!

Wasim
08-07-04, 07:45 PM
Va benissimo anche perchè il tuo acquario è ridotto cmq ti consiglio di inserire 2 corydoras(sono dei pesci pulitori)che aiutano a tenere pulito ilfondo della vasca.
Mi sono dimenticato di dirti che per la pulizia ti servirebbe anche un aspiratore a campana che serve per aspirare i rifiuti organici dei pesci e i resti di cibo dal fondo della vasca.
Ciao!!

phodopus
09-07-04, 01:38 AM
Ciao Redin,

I Guppy poco c’entrano con l’amazzonico. Sicuramente sono più adatti (ed anche più belli) due ram. Se poi vuoi fare un banco di piccoli caracidi, inutile unire Neon e Cardinali. Meglio una o l’altra specie (a questo punto i Cardinali). Perché il bello di questi pesci si rivela, appunto, nel grande banco. Se li dividi in due specie, ti ritrovi anche con due distinti piccoli banchi… e non avrebbe senso.

In un piccolo amazzonico col coperchio non possono poi mancare delle Carnigielle in superficie.

Senza poi voler disquisire sul gusto personale, come quello di Wasim (a proposito, bentornato… ), le anfore le eviterei. Perché decisamente nel Rio delle Amazzoni e nei suoi affluenti, non si trovano ne anfore vere, ne pezzi di coccio MADE IN CHINA che le riproducono. I Romani e i Greci bazzicavano solo per il Mediterraneo.

Di Cory ne metterei anche 4.

Riguardo le piante galleggianti, non sono l’ideale in 50 litri. Perché tendono ad oscurare la luce, creando zone d’ombra che fanno morire le altre piante da fondo. Invece puoi inserire tante piante normali, dalla Cabomba e l’Echinodorus tenellus (che hai citato), fino alle Hydrocotyle leucocephala, Phyllanthus fluitans, Utricularia gibba ed alcune altre.

Non solo, puoi allevare sui legni diverse specie di muschi e di alghette, che danno un effetto bellissimo (oltre a costituire un grande fonte vitale ed un ottimo antialghe parassite).

Per allevare le piante è indispensabile il diffusore di CO2, un buon substrato ed un adeguato impianto di illuminazione (di solito già compreso nelle vasche industriali… e per questo molto scadente e da integrare).

Per il resto ti rimando ad un post nel quale avevo affrontato proprio il discorso del biotopo Amazzoinico (https://www.inseparabile.it/inseparabile/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2623). Non è mio costume, ma mi hai preso in una sera che ho poco tempo..

Ma il discorso è lungo e complesso, ammesso e non concesso che le cose si vogliano fare bene… Per questo sono a tua disposizione Redin.

Tanto per cominciare… perchè amazzonico e non un bel lago africano????

phodopus
09-07-04, 01:38 AM
Ciao Redin,

I Guppy poco c’entrano con l’amazzonico. Sicuramente sono più adatti (ed anche più belli) due ram. Se poi vuoi fare un banco di piccoli caracidi, inutile unire Neon e Cardinali. Meglio una o l’altra specie (a questo punto i Cardinali). Perché il bello di questi pesci si rivela, appunto, nel grande banco. Se li dividi in due specie, ti ritrovi anche con due distinti piccoli banchi… e non avrebbe senso.

In un piccolo amazzonico col coperchio non possono poi mancare delle Carnigielle in superficie.

Senza poi voler disquisire sul gusto personale, come quello di Wasim (a proposito, bentornato… ), le anfore le eviterei. Perché decisamente nel Rio delle Amazzoni e nei suoi affluenti, non si trovano ne anfore vere, ne pezzi di coccio MADE IN CHINA che le riproducono. I Romani e i Greci bazzicavano solo per il Mediterraneo.

Di Cory ne metterei anche 4.

Riguardo le piante galleggianti, non sono l’ideale in 50 litri. Perché tendono ad oscurare la luce, creando zone d’ombra che fanno morire le altre piante da fondo. Invece puoi inserire tante piante normali, dalla Cabomba e l’Echinodorus tenellus (che hai citato), fino alle Hydrocotyle leucocephala, Phyllanthus fluitans, Utricularia gibba ed alcune altre.

Non solo, puoi allevare sui legni diverse specie di muschi e di alghette, che danno un effetto bellissimo (oltre a costituire un grande fonte vitale ed un ottimo antialghe parassite).

Per allevare le piante è indispensabile il diffusore di CO2, un buon substrato ed un adeguato impianto di illuminazione (di solito già compreso nelle vasche industriali… e per questo molto scadente e da integrare).

Per il resto ti rimando ad un post nel quale avevo affrontato proprio il discorso del biotopo Amazzoinico (https://www.inseparabile.it/inseparabile/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2623). Non è mio costume, ma mi hai preso in una sera che ho poco tempo..

Ma il discorso è lungo e complesso, ammesso e non concesso che le cose si vogliano fare bene… Per questo sono a tua disposizione Redin.

Tanto per cominciare… perchè amazzonico e non un bel lago africano????

Redin
09-07-04, 08:51 AM
Ciao phodopus,
grazie per avermi risposto(e ringrazio anche Wasim ;)).

Per prima cosa posso benissimo dirti che ho scelto quello amazzonico perchè sono riusito a trovare su di lui alcune informazioni invece gli altri(es: lago africano da te citato)non li conosco,anzi non so nulla( :( ).Quindi è l'unico che posso ricreare(grazie a te e Wasim so quali pesci e piante inserire ;), anche se non so quali substrato e sabbia utilizzare).

Inoltre mi piacerebbe moltissimo conoscerne anche altri ambienti e magari avere molta più scelta al momento di decidere quello da ricreare.

Insomma ho bisogno di voi;)

Ciao e vi ringrazio in anticipo.

Redin
09-07-04, 08:51 AM
Ciao phodopus,
grazie per avermi risposto(e ringrazio anche Wasim ;)).

Per prima cosa posso benissimo dirti che ho scelto quello amazzonico perchè sono riusito a trovare su di lui alcune informazioni invece gli altri(es: lago africano da te citato)non li conosco,anzi non so nulla( :( ).Quindi è l'unico che posso ricreare(grazie a te e Wasim so quali pesci e piante inserire ;), anche se non so quali substrato e sabbia utilizzare).

Inoltre mi piacerebbe moltissimo conoscerne anche altri ambienti e magari avere molta più scelta al momento di decidere quello da ricreare.

Insomma ho bisogno di voi;)

Ciao e vi ringrazio in anticipo.

Wasim
09-07-04, 09:44 AM
Phodopus sei un grande!!
Redin hai trovato il miglior consigliere per questo argomento!:D

Wasim
09-07-04, 09:44 AM
Phodopus sei un grande!!
Redin hai trovato il miglior consigliere per questo argomento!:D

phodopus
10-07-04, 04:59 PM
Grazie Wasim, ma così mi metti in imbarazzo…

Beh Redin, ti confesso che io ho una passione speciale per il biotopo amazzonico, mi affascina il mistero e lo spirito selvaggio e incontaminato che ancora si nasconde nella più grande foresta pluviale del mondo. Se pensi che ogni tanto in questi luoghi, spuntano pesci nuovi, mai visti, che mettono in crisi gli ittologi, ti fai una idea di quello che significa Amazzonia, ovvero un luogo ancora in buona parte inesplorato.

E d'altronde il Bacino del Rio delle Amazzoni ha la più alta concentrazione di specie animali di tutti i generi, le forme e le dimensioni del mondo. I pesci poi, sono spesso indescrivibili: l’Amazzonia detiene non solo il record di numero, ma anche quello di dimensioni, pericolosità etc.

Ma il biotopo amazzonico, per dare il meglio di se, andrebbe allestito in vasche grandi, sopra i 500 litri. Perché alla fine, in 50 litri, ci si riduce ai soliti pesci, bellissimi (ed anche giustissimi per cominciare) ma inevitabilmente anche molto ripetitivi e poco rappresentativi (ma parlo per me).

Per fare un vero biotopo amazzonico poi, serve un'accurata conoscenza del luogo.

Normalmente infatti, queste vasche sono solo ridicoli soprammobili d’arredamento, basati su modelli puramente estetici che lasciano del tutto indifferenti. Se vuoi ti posto la foto di un biotopo spacciato per amazzonico ed un VERO biotopo amazzonico....

In generale comunque, in questi acquarietti si vedono piantine organizzate benissimo, potate come un giardino all’inglese, rossa di qua, aghiforme di la, bassa frontalmente, alta dietro… piantine per altro endemiche di tutti i posti tranne che dell’Amazzonia....

E poi si vedono tronchetti posti a partire dal fondo fino a mezz’acqua; ovvero l’opposto del Bacino del Rio delle Amazzoni che invece, nei sei mesi dell’Igapò, inonda la foresta, e le immense radici e rami sommersi degli alberi partono dall’alto e spesso neppure arrivano a terra.

Insomma... stendiamo un velo pietoso....

Un lago africano potrebbe essere una splendida alternativa per non cadere nel banale, perché tra tutti i biotopi dolci, è quello che maggiormente si distingue.

In realtà non esiste il biotopo “lago africano”. Ci sono il biotopo Malawi, il biotopo Tanganica ed il biotopo Vittoria, con sensibili differenze di pesci e habitat.

Parliamo, ad esempio, del più grande dei tre laghi, il Tanganica.

Più che di un lago, si tratta di un piccolo mare, date le dimensioni impressionati (per capirci come due grandi regioni italiane insieme) e il livello di profondità raggiunto, che in alcuni punti è superiore alla profondità massima del Mar Adriatico (1500 metri contro 1200).

In questo ambiente vivono principalmente ciclidi, di molte forme e dimensioni, una buona parte ancora non classificati. Insieme a questi pesci (dominatori assoluti per numero ed evoluzione), ci sono delle varietà dell’ordine dei pesci gatto (soprattutto vari Synodontis, ma anche dei Bagridi), qualche raro Ciprinide, diversi enormi Mormoridi (pesci elefante.. ma attenzione, non il piccolo Gnathonemus petersii, il più diffuso nell’acquariofilia…), molti Mastecembelidi di media taglia (alcuni reperibili), diversi Polypteridi (i famosi Bichir) e perfino il più grande pesce palla d’acqua dolce del mondo, il Tetraodon Mbu (70 cm di placca ossea che possono provocare traumi anche all’uomo). E non mancano i giganti nel Tanganica, i super predatori che superano abbondantemente i due metri, come il Dinotopterus cunningtoni, il Protopterus aethiopicus aethiopicus e, soprattutto, il tenacissimo il Lates angustifrons.

Ci sono poi moltissimi molluschi del genere Gasteropodi, e proprio questi animali caratterizzano il lago (detto non a caso “delle conchiglie”), formando intere distese lunghe anche diversi chilometri, di gusci calcificati tra loro. Le piante sono presenti ma in scarsissima misura (per lo più del genere Vallisneria e Ceratophyllum), e sono concentrate solo in alcuni punti, nei pressi degli estuari dei fiumi che pompano acqua nel lago.

Il fondo è formato da sabbia silicea, chiara, con una glanulometria finissima. In acquario sarebbe opportuno spargere per il fondale anche diversi gusci di gasteropodi semi insabbiati.

L’arredamento sono unicamente rocce poste a cascata, dalla superficie al fondo. In questa barriera, che ricorda il reef dell’acquario marno tropicale, i ciclidi troveranno tane, rifugi ed una serie di micorganismi ed alghette da brucare.

Eventualmente si possono introdurre piccoli cespugli delle piante già citate.

In un acquario biotopo i pesci si limitano ai Ciclidi, ai Synodontis, ai Bichir e ai Mastecembelidi. Questo sia per una questione di dimensioni, sia perché molti pesci di taglia ridotta in realtà non sono stabili, ma entrano ed escono dagli estuari o si fermano in queste zone dove l’acqua ha valori diversi (più normali).

In 50 litri poi, sono da prendere in considerazione solo i ciclidi di piccola taglia e un paio di Synodontis giovani (esclusivamente della specie Petricola che si ferma agli 11 cm. mentre le altre sono assai più grandi). Teoricamente si potrebbe introdurre anche un Bichir essendo pesci lunghi ma anche scarsissimi nuotatori (come il Polypterus ornatipinnis)… ma forse è meglio evitare data la taglia che raggiungono e il loro essere voraci predatori. E ancora i Mastecembelidi, considerando la loro lentissima crescita (tra gli altri il Caecomastacembelus albomaculatus, Caecomastacembelus zebratus e il più reperibile Caecomastacembelus frenatus).

Per i ciclidi, ti segnalo i bellissimi Neolamprologus leleupi (giallo canarino), Neolamprologus brichardi, Neolamprologus brevis, Lamprologus ocellatus, Julidochromis ornatus, Julidochromis dickfeldi…. Ma sono tanti, nel caso li vediamo meglio.

Il problema vero sono i valori dell’acqua. Il Tanganica ha una serie di sali (dovuti alle rocce e al fondo) che portano il Ph a livelli impressionanti (sopra agli 8 spesso anche sopra i 10). La durezza è moderatamente alta (intorno ai 15 DGh).

Per ottenere questi valori, contrariamente a quanto molti pensano, non è possibile usare acqua di rubinetto, ne parziale ne totale.

Infatti, se per avere acqua acida e morbida come quella amazzonica (Ph sotto i 7 e DGh sotto agli 8) è sufficiente spezzare l’acqua osmotica con quella di rubinetto condizionata o riposata (generalmente si usano tre quarti di acqua osmotica -ph bassissimo- e un quarto di acqua di rubinetto -Ph variabile in base alle zone, ma di solito superiore al neutro quindi sopra i 7-), per avere l’acqua con un Ph altissimo come quella del Tanganica, ed una durezza medio-alta, l’unico sistema è mettere unicamente acqua osmotica e creare la gradazione desiderata con l’aggiunta di sali specifici.

Questo richiede precisione e tempo. E soprattutto converrebbe compare un apparato di osmosi inversa per non andare a compare l’acqua (con scomodissime taniche) ogni volta che bisogna fare un cambio. E nel Tanganica i cambi devono essere frequenti, settimanali, perché l’acqua non è affatto ferma, pur trattandosi di un lago. Le corresti sono forti, gli affluenti sono tanti, ed il risultato è acqua sempre limpida, pulita ed ossigenata.

phodopus
10-07-04, 04:59 PM
Grazie Wasim, ma così mi metti in imbarazzo…

Beh Redin, ti confesso che io ho una passione speciale per il biotopo amazzonico, mi affascina il mistero e lo spirito selvaggio e incontaminato che ancora si nasconde nella più grande foresta pluviale del mondo. Se pensi che ogni tanto in questi luoghi, spuntano pesci nuovi, mai visti, che mettono in crisi gli ittologi, ti fai una idea di quello che significa Amazzonia, ovvero un luogo ancora in buona parte inesplorato.

E d'altronde il Bacino del Rio delle Amazzoni ha la più alta concentrazione di specie animali di tutti i generi, le forme e le dimensioni del mondo. I pesci poi, sono spesso indescrivibili: l’Amazzonia detiene non solo il record di numero, ma anche quello di dimensioni, pericolosità etc.

Ma il biotopo amazzonico, per dare il meglio di se, andrebbe allestito in vasche grandi, sopra i 500 litri. Perché alla fine, in 50 litri, ci si riduce ai soliti pesci, bellissimi (ed anche giustissimi per cominciare) ma inevitabilmente anche molto ripetitivi e poco rappresentativi (ma parlo per me).

Per fare un vero biotopo amazzonico poi, serve un'accurata conoscenza del luogo.

Normalmente infatti, queste vasche sono solo ridicoli soprammobili d’arredamento, basati su modelli puramente estetici che lasciano del tutto indifferenti. Se vuoi ti posto la foto di un biotopo spacciato per amazzonico ed un VERO biotopo amazzonico....

In generale comunque, in questi acquarietti si vedono piantine organizzate benissimo, potate come un giardino all’inglese, rossa di qua, aghiforme di la, bassa frontalmente, alta dietro… piantine per altro endemiche di tutti i posti tranne che dell’Amazzonia....

E poi si vedono tronchetti posti a partire dal fondo fino a mezz’acqua; ovvero l’opposto del Bacino del Rio delle Amazzoni che invece, nei sei mesi dell’Igapò, inonda la foresta, e le immense radici e rami sommersi degli alberi partono dall’alto e spesso neppure arrivano a terra.

Insomma... stendiamo un velo pietoso....

Un lago africano potrebbe essere una splendida alternativa per non cadere nel banale, perché tra tutti i biotopi dolci, è quello che maggiormente si distingue.

In realtà non esiste il biotopo “lago africano”. Ci sono il biotopo Malawi, il biotopo Tanganica ed il biotopo Vittoria, con sensibili differenze di pesci e habitat.

Parliamo, ad esempio, del più grande dei tre laghi, il Tanganica.

Più che di un lago, si tratta di un piccolo mare, date le dimensioni impressionati (per capirci come due grandi regioni italiane insieme) e il livello di profondità raggiunto, che in alcuni punti è superiore alla profondità massima del Mar Adriatico (1500 metri contro 1200).

In questo ambiente vivono principalmente ciclidi, di molte forme e dimensioni, una buona parte ancora non classificati. Insieme a questi pesci (dominatori assoluti per numero ed evoluzione), ci sono delle varietà dell’ordine dei pesci gatto (soprattutto vari Synodontis, ma anche dei Bagridi), qualche raro Ciprinide, diversi enormi Mormoridi (pesci elefante.. ma attenzione, non il piccolo Gnathonemus petersii, il più diffuso nell’acquariofilia…), molti Mastecembelidi di media taglia (alcuni reperibili), diversi Polypteridi (i famosi Bichir) e perfino il più grande pesce palla d’acqua dolce del mondo, il Tetraodon Mbu (70 cm di placca ossea che possono provocare traumi anche all’uomo). E non mancano i giganti nel Tanganica, i super predatori che superano abbondantemente i due metri, come il Dinotopterus cunningtoni, il Protopterus aethiopicus aethiopicus e, soprattutto, il tenacissimo il Lates angustifrons.

Ci sono poi moltissimi molluschi del genere Gasteropodi, e proprio questi animali caratterizzano il lago (detto non a caso “delle conchiglie”), formando intere distese lunghe anche diversi chilometri, di gusci calcificati tra loro. Le piante sono presenti ma in scarsissima misura (per lo più del genere Vallisneria e Ceratophyllum), e sono concentrate solo in alcuni punti, nei pressi degli estuari dei fiumi che pompano acqua nel lago.

Il fondo è formato da sabbia silicea, chiara, con una glanulometria finissima. In acquario sarebbe opportuno spargere per il fondale anche diversi gusci di gasteropodi semi insabbiati.

L’arredamento sono unicamente rocce poste a cascata, dalla superficie al fondo. In questa barriera, che ricorda il reef dell’acquario marno tropicale, i ciclidi troveranno tane, rifugi ed una serie di micorganismi ed alghette da brucare.

Eventualmente si possono introdurre piccoli cespugli delle piante già citate.

In un acquario biotopo i pesci si limitano ai Ciclidi, ai Synodontis, ai Bichir e ai Mastecembelidi. Questo sia per una questione di dimensioni, sia perché molti pesci di taglia ridotta in realtà non sono stabili, ma entrano ed escono dagli estuari o si fermano in queste zone dove l’acqua ha valori diversi (più normali).

In 50 litri poi, sono da prendere in considerazione solo i ciclidi di piccola taglia e un paio di Synodontis giovani (esclusivamente della specie Petricola che si ferma agli 11 cm. mentre le altre sono assai più grandi). Teoricamente si potrebbe introdurre anche un Bichir essendo pesci lunghi ma anche scarsissimi nuotatori (come il Polypterus ornatipinnis)… ma forse è meglio evitare data la taglia che raggiungono e il loro essere voraci predatori. E ancora i Mastecembelidi, considerando la loro lentissima crescita (tra gli altri il Caecomastacembelus albomaculatus, Caecomastacembelus zebratus e il più reperibile Caecomastacembelus frenatus).

Per i ciclidi, ti segnalo i bellissimi Neolamprologus leleupi (giallo canarino), Neolamprologus brichardi, Neolamprologus brevis, Lamprologus ocellatus, Julidochromis ornatus, Julidochromis dickfeldi…. Ma sono tanti, nel caso li vediamo meglio.

Il problema vero sono i valori dell’acqua. Il Tanganica ha una serie di sali (dovuti alle rocce e al fondo) che portano il Ph a livelli impressionanti (sopra agli 8 spesso anche sopra i 10). La durezza è moderatamente alta (intorno ai 15 DGh).

Per ottenere questi valori, contrariamente a quanto molti pensano, non è possibile usare acqua di rubinetto, ne parziale ne totale.

Infatti, se per avere acqua acida e morbida come quella amazzonica (Ph sotto i 7 e DGh sotto agli 8) è sufficiente spezzare l’acqua osmotica con quella di rubinetto condizionata o riposata (generalmente si usano tre quarti di acqua osmotica -ph bassissimo- e un quarto di acqua di rubinetto -Ph variabile in base alle zone, ma di solito superiore al neutro quindi sopra i 7-), per avere l’acqua con un Ph altissimo come quella del Tanganica, ed una durezza medio-alta, l’unico sistema è mettere unicamente acqua osmotica e creare la gradazione desiderata con l’aggiunta di sali specifici.

Questo richiede precisione e tempo. E soprattutto converrebbe compare un apparato di osmosi inversa per non andare a compare l’acqua (con scomodissime taniche) ogni volta che bisogna fare un cambio. E nel Tanganica i cambi devono essere frequenti, settimanali, perché l’acqua non è affatto ferma, pur trattandosi di un lago. Le corresti sono forti, gli affluenti sono tanti, ed il risultato è acqua sempre limpida, pulita ed ossigenata.

Redin
11-07-04, 11:20 AM
Grazie per avermi presentato questo bellissimo biotopo,davvero affascinante(ogni giorno che passa mi innamoro sempre di più di questo mondo),ma per un principiante come me sarebbe molto difficile ricrearlo,allestirlo e far si che i pesci che lo devono popolare abbiano i valori giusti per poter vivere.
Insomma combinerei solo veri e propri disastri.
Forse il biotopo amazzonico è alla mia portata(anche se non nè sarei tanto sicuro) ma anche un buon modo per cominciare.
Cmq sarei ben felice se mi potresti postare la foto di un biotopo amazzonico.
Anzi mi scuso se ti ho fatto scrivere tutto questo(e quindi fatto perdere tempo) e spero che tu non sia arrabbiato con me per la mia scelta(rimanere con il biotopo ammazzonico).

Redin
11-07-04, 11:20 AM
Grazie per avermi presentato questo bellissimo biotopo,davvero affascinante(ogni giorno che passa mi innamoro sempre di più di questo mondo),ma per un principiante come me sarebbe molto difficile ricrearlo,allestirlo e far si che i pesci che lo devono popolare abbiano i valori giusti per poter vivere.
Insomma combinerei solo veri e propri disastri.
Forse il biotopo amazzonico è alla mia portata(anche se non nè sarei tanto sicuro) ma anche un buon modo per cominciare.
Cmq sarei ben felice se mi potresti postare la foto di un biotopo amazzonico.
Anzi mi scuso se ti ho fatto scrivere tutto questo(e quindi fatto perdere tempo) e spero che tu non sia arrabbiato con me per la mia scelta(rimanere con il biotopo ammazzonico).

phodopus
12-07-04, 05:18 PM
Come arrabbiato Redin???… Come arrabbiato…. Non sono certo qui per convincerti (nei limiti solo per aiutarti). E poi, ripeto, il biotopo amazzonico piace molto anche a me. Purtroppo non ci sono pubblicazioni tecniche sull’argomento in Italia. Ma sto facendovi porre rimedio.

Allora, vediamo qualche vasca… Ti premetto che il mio parlare, criticare, smontare etc, è dettato da una motivazione precisa: io non amo l’acquariofilia, amo quell'opportunità di naturale che l'acquariofilia può offrire. E’ diverso. Ma tu non devi necessariamente essere d’accordo con me. Puoi avere altri gusti, un altro modo di vedere le cose, magari anche più adatto ad una vasca di 50 litri. Di sicuro più amalgamato alla stragrande maggioranza degli proprietari di acquari (e non è necessariamente una offesa).

Cominciamo subito con gli acquari di un certo livello. Evito tutti i gradini inferiori, risparmiandoci acquari con le anfore, conchigliette o altre stupidaggini del genere.

Quindi il top, per farti vedere l’enorme differenza che c’è tra un vero biotopo ed un acquario comune: bello, ma totalmente fine a se stesso. Ed anche per farti vedere che, quando si cerca la perfezione e l’artificio, i risultati non sono mai allo stesso livello di quando si cerca di rispettare le vere sembianze della natura. Anche esteticamente. Questo la gente non lo sa, non lo capisce, o magari non ha le possibilità per farlo, ne materiali ne intellettuali .. e alla fine meglio così. E’ sempre bello quando non tutto è alla portata di tutti….

Ma vediamo le vasche.

Questo è un acquario creato per essere, idealmente, un biotopo per i Discus, nell’incapacità del suo creatore.

Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004712161614_vasca1.jpg
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Il risultato è, ad essere buoni, squallido, appare ovvio. Ma questo, più o meno, sembra essere il massimo ottenibile quando qualcuno cerca di ricreare l’habitat amazzonico. La vasca, oltre ad essere BRUTTA, è tutta sbagliata. Sbagliato il fondo, sbagliate le piante, sbagliate le rocce, sbagliata la collocazione dei vari elementi.

Ma cosa ci si può aspettare da chi alleva questo tipo di pesci, ovvero le varietà di Discus selezionate artificialmente per il colore, e non dei Discus selvatici (che non significa di cattura)?? Niente di naturale. Quello che ci si può aspettare è che, se non mette le anforette e cerca di ricreare l’Amazzonia, il risultato si commenta da solo.



Chi si abbandona al tentativo di fare qualcosa di maggior impatto estetico, propone questo pseudo biotopo amazzonico:

Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004712162124_vasca2.jpg
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L’acquario fa la sua scena e, rispetto al primo, c’è di sicuro un miglioramento (anche naturalistico, osservando il fondo). Ma basta avere un minimo di cultura e di passione per il biotopo, per capire che si tratta di una vasca pietosa, di un soprammobile fatto male. Sono sbagliate anche qui le piante, il tronchetto che sale fa pietà, il Discus stesso appartiene alla categoria già detta (e che di per se, non può prevedere un biotopo). Non esiste in natura un luogo del genere.



Quindi vediamo una vasca campione d’incassi, una vasca usata perfino per la pubblicità di una nota marca di prodotti acquarofili (se non sbaglio), e comunque fatta da un buon soggetto.

Immagine:
http://www.acquaportal.it/Articoli/MadeInItaly/AcquariDolce/Piergiorgio_difilippo/images/DSC02112.jpg


Non c’è dubbio che questo acquario faccia la sua scena. Ma che significa in realtà??? Che rappresenta?? Niente, ed infatti va bene giusto per pubblicizzare dei fertilizzati per piante d’acquario.

Qui sono fuse piante di varie parti del mondo, e la cosa già è pietosa di per se parlando di “biotopo”. Ma è ancora più grave come sono collocate queste piante (sempre riferendomi al biotopo). Ovvero, c’è una perfezione maniacale, un seguire delle regole scritte per ottenere un buon risultato estetico, che a livello naturalistico fa semplicemente ridere: la rossa al centro (regola di base dell’acquariofilia), alte dietro, basse avanti, cespuglietti di una specie messi ordinatamente di qua, cespuglietti dell’altra specie messi con precisione di la, immancabile tronchetto che si insinua tra la vegetazione… tentativo forsennato (e riuscito) di creare una buona prospettiva..

E dove lo trovi questo in natura??? Da nessuna parte. Non c’è in natura una situazione simile neppure a cercarla su è giù per il mondo. Non ci sono piante messe così, non ci sono così tante piante, non sono tutte insieme nello stesso luogo. Giusto a casa di qualche acquarofilo.

Questo è un classico bel soprammobile d’arredamento. Un acquario che per me, come per qualsiasi amante del naturale, vale quanto una vasca con le palline colorate, le anforette, le piante di plastica ed i pesci di gomma. Ma non contesto più di tanto il suo creatore. Perché il suo scopo era appunto fare un bel “presepio”, e nella media degli acquari che si vedono, questo obbiettivo è stato qui raggiunto con grandissimo successo (ed un grande sforzo). A livello acquarofilo si tratta di una splendida vasca. Il fatto è che a me l’acquariofilia non interessa minimamente.



Sulla stessa lunghezza d’onda sono le vasche di Takashi Amano, “l’architetto acquatico”. Amano sarebbe perfettamente in grado di ricreare un vero biotopo, in qualche raro caso l’ha perfino fatto. Ma la sua professione è appunto quella di architetto, di giardiniere: quello che lui cerca è il più possibile bello, il perfetto, vasche che siano equivalenti ad un giardino all’inglese. E questi sono due esempi:

Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004712163223_11.jpg
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Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/200471216331_amano2.jpg
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Che si può dire a queste vasche a livello puramente estetico??? Niente. Ma è questo che si cerca da un acquario??? Dipende. Generalmente comunque no, per quello ci sono i soprammobili… Da un acquario si cerca un contatto con la natura. Ed invece le vasche Amano sono solo un contatto con l’artificio che ci contraddistingue. Artificio abbastanza ingannevole, perché Amano lascia intendere di ricreare ambienti naturali, il suo metodo di allestimento è diventato perfino una filosofia metodologica dell’acquariofilia, filosofia alla quale lui stesso ha messo nome “Acquario Naturale”, e che si aggiunge alle già esistenti Olandese, Ada…

Ma il concetto è semplice ed intuibile. Queste "scuole" insegnano come collocare le piante, come abbinare i colori, le dimensioni, come creare una prospettiva, cosa aggiungere come arredamento. In sostanza spiegano come creare un bell’acquario. Sono scuole fatte da appassionati di acquari e sono seguite dai loro equivalenti. Personalmente, come ho già detto, non faccio parte di questa categoria. La rispetto, ma non mi piace, non mi stimola, non mi dice niente. Preferisco vasche fatte con scienza e conoscenza, vasche di un altro livello, le stesse vasche che i patiti dell’Olandese, dell’Amano etc, poi vanno a vedere nei gradi acquari pubblici, rimanendo a bocca aperta. Perché la maggior parte di quelli che fanno le vasche seguendo queste filosofie, in realtà vorrebbero ricreare "la natura"... ma partono con il piede sbagliato e quindi vanno a cozzare contro l’inferorità apparente e sostanziale.

Amano è il vertice dell’acquariofilia quindi, il massimo. Per andare oltre si deve smettere appunto con l’acquariofilia. E passare al biotopo. Quindi al luogo di vita, alla natura. E alla conoscenza della stessa. Con lo stesso sistema che usano nei grandi acquari pubblici: ovvero non seguendo filosofie di signorini vari (Amano, olandese etc..), non guardano il colore delle piante, la loro altezza, la prospettiva ed altre stupidaggini simili, ma basandosi su studi precisi, per avere una "creatura" davvero rappresentativa di un luogo.

Quindi che succede??? Succede che queste vasche si vedono solo (appunto) negli acquari pubblici. Perché chi è in grado di realizzarle, chi ha questa cultura e sensibilità, poi non è certo interessato a metterle in mostra. E succede che quando si insegue la natura e NON L'ESTETICA, il risultato è assai superiore ANCHE A LIVELLO ESTETICO.

Ma ripeto, la gente non lo sa, non è in grado di farlo e alla fine meglio così.

Un biotopo amazzonico significa ricreare l’Igapò, la grande foresta inondata durante la Varzea. Quindi qual’è la cosa più ovvia di questo ambiente?? La cosa più ovvia è che le grandi radici degli alberi si inabissano… ma partendo dall’alto non dal fondo (e di sicuro non si fermano a mezz’acqua dal basso verso l’alto). Possono essere spezzate, ma nel caso è più veritiero che lo siano dall’alto; e comunque, date le loro dimensioni, si muovono per vari metri dall’albero alla terra, creando dei "ponti": quindi in acquario avrebbe senso mostrare una radice che passa a mezz’acqua e sparisce (con un gioco di piante e luci) senza toccare il fondo. Non un legnetto sbattuto in mezzo alla vasca senza altro senso che non sia dare equilibrio infantile all’insieme.

Questo particolare della vasca della foresta inondata dell’acquario di Genova, spiega meglio quello di cui parlo (si nota l’effetto degli intrecci alti delle radici degli alberi che caratterizzano la Varzea).

Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004712171911_image17.jpg
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Ma non è tutto qui: è ovvio che sul fondo debbano esserci le foglie cadute degli alberi. Non parliamo infatti di un semplice fiume ma di una foresta sommersa. E ancora, la vegetazione non è fatta prettamente da piante acquatiche, anzi queste sono presenti in scarsissima misura.

Eppure il tutto deve apparire VERDE, perchè alcune piante effettivamente ci sono, e perché si forma della verdura (un po’ alghe, un po’ muschi) sulle radici, e in superficie fioriscono diverse varietà di piante.



Finisco quindi con queste due immagini della stessa vasca. Questo è UN VERO BIOTOPO AMAZZONICO, uno spicchio di Varzea, di grande foresta inondata. La sua superiorità naturalistica è palese tanto quanto quella estetica. E non potrebbe essere altrimenti. Provo un certo dispiacere a postarla, come se gli facessi perdere la sua escusività... comunque:


Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004712172316_senza titolo5.jpg
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Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004712172058_galza5.jpg
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phodopus
12-07-04, 05:18 PM
Come arrabbiato Redin???… Come arrabbiato…. Non sono certo qui per convincerti (nei limiti solo per aiutarti). E poi, ripeto, il biotopo amazzonico piace molto anche a me. Purtroppo non ci sono pubblicazioni tecniche sull’argomento in Italia. Ma sto facendovi porre rimedio.

Allora, vediamo qualche vasca… Ti premetto che il mio parlare, criticare, smontare etc, è dettato da una motivazione precisa: io non amo l’acquariofilia, amo quell'opportunità di naturale che l'acquariofilia può offrire. E’ diverso. Ma tu non devi necessariamente essere d’accordo con me. Puoi avere altri gusti, un altro modo di vedere le cose, magari anche più adatto ad una vasca di 50 litri. Di sicuro più amalgamato alla stragrande maggioranza degli proprietari di acquari (e non è necessariamente una offesa).

Cominciamo subito con gli acquari di un certo livello. Evito tutti i gradini inferiori, risparmiandoci acquari con le anfore, conchigliette o altre stupidaggini del genere.

Quindi il top, per farti vedere l’enorme differenza che c’è tra un vero biotopo ed un acquario comune: bello, ma totalmente fine a se stesso. Ed anche per farti vedere che, quando si cerca la perfezione e l’artificio, i risultati non sono mai allo stesso livello di quando si cerca di rispettare le vere sembianze della natura. Anche esteticamente. Questo la gente non lo sa, non lo capisce, o magari non ha le possibilità per farlo, ne materiali ne intellettuali .. e alla fine meglio così. E’ sempre bello quando non tutto è alla portata di tutti….

Ma vediamo le vasche.

Questo è un acquario creato per essere, idealmente, un biotopo per i Discus, nell’incapacità del suo creatore.

Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004712161614_vasca1.jpg
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Il risultato è, ad essere buoni, squallido, appare ovvio. Ma questo, più o meno, sembra essere il massimo ottenibile quando qualcuno cerca di ricreare l’habitat amazzonico. La vasca, oltre ad essere BRUTTA, è tutta sbagliata. Sbagliato il fondo, sbagliate le piante, sbagliate le rocce, sbagliata la collocazione dei vari elementi.

Ma cosa ci si può aspettare da chi alleva questo tipo di pesci, ovvero le varietà di Discus selezionate artificialmente per il colore, e non dei Discus selvatici (che non significa di cattura)?? Niente di naturale. Quello che ci si può aspettare è che, se non mette le anforette e cerca di ricreare l’Amazzonia, il risultato si commenta da solo.



Chi si abbandona al tentativo di fare qualcosa di maggior impatto estetico, propone questo pseudo biotopo amazzonico:

Immagine:
https://www.inseparabile.it/inseparabile/dati/data/phodopus/2004712162124_vasca2.jpg
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L’acquario fa la sua scena e, rispetto al primo, c’è di sicuro un miglioramento (anche naturalistico, osservando il fondo). Ma basta avere un minimo di cultura e di passione per il biotopo, per capire che si tratta di una vasca pietosa, di un soprammobile fatto male. Sono sbagliate anche qui le piante, il tronchetto che sale fa pietà, il Discus stesso appartiene alla categoria già detta (e che di per se, non può prevedere un biotopo). Non esiste in natura un luogo del genere.



Quindi vediamo una vasca campione d’incassi, una vasca usata perfino per la pubblicità di una nota marca di prodotti acquarofili (se non sbaglio), e comunque fatta da un buon soggetto.

Immagine:
http://www.acquaportal.it/Articoli/MadeInItaly/AcquariDolce/Piergiorgio_difilippo/images/DSC02112.jpg


Non c’è dubbio che questo acquario faccia la sua scena. Ma che significa in realtà??? Che rappresenta?? Niente, ed infatti va bene giusto per pubblicizzare dei fertilizzati per piante d’acquario.

Qui sono fuse piante di varie parti del mondo, e la cosa già è pietosa di per se parlando di “biotopo”. Ma è ancora più grave come sono collocate queste piante (sempre riferendomi al biotopo). Ovvero, c’è una perfezione maniacale, un seguire delle regole scritte per ottenere un buon risultato estetico, che a livello naturalistico fa semplicemente ridere: la rossa al centro (regola di base dell’acquariofilia), alte dietro, basse avanti, cespuglietti di una specie messi ordinatamente di qua, cespuglietti dell’altra specie messi con precisione di la, immancabile tronchetto che si insinua tra la vegetazione… tentativo forsennato (e riuscito) di creare una buona prospettiva..

E dove lo trovi questo in natura??? Da nessuna parte. Non c’è in natura una situazione simile neppure a cercarla su è giù per il mondo. Non ci sono piante messe così, non ci sono così tante piante, non sono tutte insieme nello stesso luogo. Giusto a casa di qualche acquarofilo.

Questo è un classico bel soprammobile d’arredamento. Un acquario che per me, come per qualsiasi amante del naturale, vale quanto una vasca con le palline colorate, le anforette, le piante di plastica ed i pesci di gomma. Ma non contesto più di tanto il suo creatore. Perché il suo scopo era appunto fare un bel “presepio”, e nella media degli acquari che si vedono, questo obbiettivo è stato qui raggiunto con grandissimo successo (ed un grande sforzo). A livello acquarofilo si tratta di una splendida vasca. Il fatto è che a me l’acquariofilia non interessa minimamente.



Sulla stessa lunghezza d’onda sono le vasche di Takashi Amano, “l’architetto acquatico”. Amano sarebbe perfettamente in grado di ricreare un vero biotopo, in qualche raro caso l’ha perfino fatto. Ma la sua professione è appunto quella di architetto, di giardiniere: quello che lui cerca è il più possibile bello, il perfetto, vasche che siano equivalenti ad un giardino all’inglese. E questi sono due esempi:

Immagine:
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Che si può dire a queste vasche a livello puramente estetico??? Niente. Ma è questo che si cerca da un acquario??? Dipende. Generalmente comunque no, per quello ci sono i soprammobili… Da un acquario si cerca un contatto con la natura. Ed invece le vasche Amano sono solo un contatto con l’artificio che ci contraddistingue. Artificio abbastanza ingannevole, perché Amano lascia intendere di ricreare ambienti naturali, il suo metodo di allestimento è diventato perfino una filosofia metodologica dell’acquariofilia, filosofia alla quale lui stesso ha messo nome “Acquario Naturale”, e che si aggiunge alle già esistenti Olandese, Ada…

Ma il concetto è semplice ed intuibile. Queste "scuole" insegnano come collocare le piante, come abbinare i colori, le dimensioni, come creare una prospettiva, cosa aggiungere come arredamento. In sostanza spiegano come creare un bell’acquario. Sono scuole fatte da appassionati di acquari e sono seguite dai loro equivalenti. Personalmente, come ho già detto, non faccio parte di questa categoria. La rispetto, ma non mi piace, non mi stimola, non mi dice niente. Preferisco vasche fatte con scienza e conoscenza, vasche di un altro livello, le stesse vasche che i patiti dell’Olandese, dell’Amano etc, poi vanno a vedere nei gradi acquari pubblici, rimanendo a bocca aperta. Perché la maggior parte di quelli che fanno le vasche seguendo queste filosofie, in realtà vorrebbero ricreare "la natura"... ma partono con il piede sbagliato e quindi vanno a cozzare contro l’inferorità apparente e sostanziale.

Amano è il vertice dell’acquariofilia quindi, il massimo. Per andare oltre si deve smettere appunto con l’acquariofilia. E passare al biotopo. Quindi al luogo di vita, alla natura. E alla conoscenza della stessa. Con lo stesso sistema che usano nei grandi acquari pubblici: ovvero non seguendo filosofie di signorini vari (Amano, olandese etc..), non guardano il colore delle piante, la loro altezza, la prospettiva ed altre stupidaggini simili, ma basandosi su studi precisi, per avere una "creatura" davvero rappresentativa di un luogo.

Quindi che succede??? Succede che queste vasche si vedono solo (appunto) negli acquari pubblici. Perché chi è in grado di realizzarle, chi ha questa cultura e sensibilità, poi non è certo interessato a metterle in mostra. E succede che quando si insegue la natura e NON L'ESTETICA, il risultato è assai superiore ANCHE A LIVELLO ESTETICO.

Ma ripeto, la gente non lo sa, non è in grado di farlo e alla fine meglio così.

Un biotopo amazzonico significa ricreare l’Igapò, la grande foresta inondata durante la Varzea. Quindi qual’è la cosa più ovvia di questo ambiente?? La cosa più ovvia è che le grandi radici degli alberi si inabissano… ma partendo dall’alto non dal fondo (e di sicuro non si fermano a mezz’acqua dal basso verso l’alto). Possono essere spezzate, ma nel caso è più veritiero che lo siano dall’alto; e comunque, date le loro dimensioni, si muovono per vari metri dall’albero alla terra, creando dei "ponti": quindi in acquario avrebbe senso mostrare una radice che passa a mezz’acqua e sparisce (con un gioco di piante e luci) senza toccare il fondo. Non un legnetto sbattuto in mezzo alla vasca senza altro senso che non sia dare equilibrio infantile all’insieme.

Questo particolare della vasca della foresta inondata dell’acquario di Genova, spiega meglio quello di cui parlo (si nota l’effetto degli intrecci alti delle radici degli alberi che caratterizzano la Varzea).

Immagine:
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Ma non è tutto qui: è ovvio che sul fondo debbano esserci le foglie cadute degli alberi. Non parliamo infatti di un semplice fiume ma di una foresta sommersa. E ancora, la vegetazione non è fatta prettamente da piante acquatiche, anzi queste sono presenti in scarsissima misura.

Eppure il tutto deve apparire VERDE, perchè alcune piante effettivamente ci sono, e perché si forma della verdura (un po’ alghe, un po’ muschi) sulle radici, e in superficie fioriscono diverse varietà di piante.



Finisco quindi con queste due immagini della stessa vasca. Questo è UN VERO BIOTOPO AMAZZONICO, uno spicchio di Varzea, di grande foresta inondata. La sua superiorità naturalistica è palese tanto quanto quella estetica. E non potrebbe essere altrimenti. Provo un certo dispiacere a postarla, come se gli facessi perdere la sua escusività... comunque:


Immagine:
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Redin
14-07-04, 03:26 PM
Ciao phodopus scusami se ti rispondo ora(ho avuto degli impegni).

Dalle immagini che hai postato e dalle relative descrizioni posso benissimo capire cosa significa ricreare un determinato biotopo.
Cioè un mondo che si avvicina più al loro vero ambiente che ad un semplice acquario che colpisca per il colore e alla posizione delle piante.(correggimi se sbaglio ;) )

Cmq ho acquistato un acquario più grande(70 litri)perchè quello da 50l mi sembrava troppo misero per ricreare questo magnifico ambiente.
Frà un po lo allestirò,anche se molte nozioni(in tale materia) mi sono ancora sconosciute(Cambi dell'acqua,come ottenere i valori giusto per ricreare tale ambiente e molto altro)e alcuni consigli del negoziante non mi sembrano giuste.

Però posso dire di non essere totalmente impreparato e qualcosa grazie a voi, la conosco ;)

Redin
14-07-04, 03:26 PM
Ciao phodopus scusami se ti rispondo ora(ho avuto degli impegni).

Dalle immagini che hai postato e dalle relative descrizioni posso benissimo capire cosa significa ricreare un determinato biotopo.
Cioè un mondo che si avvicina più al loro vero ambiente che ad un semplice acquario che colpisca per il colore e alla posizione delle piante.(correggimi se sbaglio ;) )

Cmq ho acquistato un acquario più grande(70 litri)perchè quello da 50l mi sembrava troppo misero per ricreare questo magnifico ambiente.
Frà un po lo allestirò,anche se molte nozioni(in tale materia) mi sono ancora sconosciute(Cambi dell'acqua,come ottenere i valori giusto per ricreare tale ambiente e molto altro)e alcuni consigli del negoziante non mi sembrano giuste.

Però posso dire di non essere totalmente impreparato e qualcosa grazie a voi, la conosco ;)

phodopus
20-07-04, 01:57 AM
Beh Redin, più litri sono meglio è: quindi 70 litri è di sicuro meglio di 50...

Per i cambi, dipende: in media si fanno 1 volta ogni 10 giorni, ma c’è chi preferisce ogni settimana e chi ogni 15 giorni. In realtà tutto ruota intorno alla vasca, all’equilibrio che si crea. Alla fine ogni acquario è diverso dall’altro, diventa un qualcosa di vivo nel suo insieme, che si lascia capire dal proprietario per quello di cui ha bisogno.

I valori li puoi ottenere in tanti modi... Di sicuro ti servirà acqua osmotica, che puoi acquistare di volta in volta, o “fare” tu direttamente, tramite un apparato da osmosi inversa (alla lunga un buon investimento di tempo, fatica e soldi...).

Questa la puoi spezzare con acqua di rubinetto, per ottenere i valori desiderati, oppure integrarla con sali specifici che alzano Ph e durezza.

Per farla molto (forse troppo) semplice, e non usare strane formule (evitando il discorso degli ioni): l'acqua osmotica è acqua DEPURATA. Depurata da cosa??? Depurata da una serie di sostanze organiche e minerali, che possono risultare dannose e inquinanti.

Ma tra queste sostanze ELIMINATE nel processo, ci sono anche molti sali (minerali) che decretano i valori dell’acqua. Non si tratta però di acqua demineralizzata attenzione, ma di un processo che depura l’acqua solo in parte. Per questo i suoi valori non saranno mai Ph 0 e DGh 0, ma di solito si aggirano su 4-5 Ph e 3 DGh (dipende dall’apparato da osmosi inversa).

Al contrario, l'acqua di rubinetto tende ad avere molti minerali (alcuni tossici, come il cloro, che vanno eliminati con i biocondizionatori) e il Ph è sempre sopra i 7 (qui in Italia).

Facendo una media (se si decide di spezzare l'acqua e non usare i sali) si ottiene il valore desiderato. Valore che deve tener conto anche di altri fattori, come l'eventuale ossigenatore, che alza il Ph, o diffusore di CO2, che invece lo abbassa.

Non solo, mettendo l'acqua in modo troppo violento il Ph si alza, così come se la pompa filtro in uscita fa troppa schiuma. Perché l’ossigeno è un elemento di crescita del Ph.

Per capire come funziona in modo pratico: 7 Ph è un valore neutro. Sotto questo valore l’acqua è detta “acida”; sopra “alcalina” o “basica”.

Per la durezza il discorso sarebbe più complesso… comunque, sotto i 10 DGh è detta “morbida”, sopra i 15 è detta “dura”. Ma questo vale per l’acquario dolce, perché c’è poi una escalation di DGh che porta l’acqua dolce ad essere acqua salata. E valori altissimi di durezza per il dolce possono quindi essere bassissimi per il marino.

Ma sto banalizzando moltissimo….

Per il resto… beh, se hai preso la vasca puoi cominciare ad allestirla. La prima regole per fare un bell’acquario, è la calma… Soprattutto in fase di allestimento, serve tempo… e più la vasca si vuole bella ed importante, più il tempo dedicato sarà tanto.

Ciao.

phodopus
20-07-04, 01:57 AM
Beh Redin, più litri sono meglio è: quindi 70 litri è di sicuro meglio di 50...

Per i cambi, dipende: in media si fanno 1 volta ogni 10 giorni, ma c’è chi preferisce ogni settimana e chi ogni 15 giorni. In realtà tutto ruota intorno alla vasca, all’equilibrio che si crea. Alla fine ogni acquario è diverso dall’altro, diventa un qualcosa di vivo nel suo insieme, che si lascia capire dal proprietario per quello di cui ha bisogno.

I valori li puoi ottenere in tanti modi... Di sicuro ti servirà acqua osmotica, che puoi acquistare di volta in volta, o “fare” tu direttamente, tramite un apparato da osmosi inversa (alla lunga un buon investimento di tempo, fatica e soldi...).

Questa la puoi spezzare con acqua di rubinetto, per ottenere i valori desiderati, oppure integrarla con sali specifici che alzano Ph e durezza.

Per farla molto (forse troppo) semplice, e non usare strane formule (evitando il discorso degli ioni): l'acqua osmotica è acqua DEPURATA. Depurata da cosa??? Depurata da una serie di sostanze organiche e minerali, che possono risultare dannose e inquinanti.

Ma tra queste sostanze ELIMINATE nel processo, ci sono anche molti sali (minerali) che decretano i valori dell’acqua. Non si tratta però di acqua demineralizzata attenzione, ma di un processo che depura l’acqua solo in parte. Per questo i suoi valori non saranno mai Ph 0 e DGh 0, ma di solito si aggirano su 4-5 Ph e 3 DGh (dipende dall’apparato da osmosi inversa).

Al contrario, l'acqua di rubinetto tende ad avere molti minerali (alcuni tossici, come il cloro, che vanno eliminati con i biocondizionatori) e il Ph è sempre sopra i 7 (qui in Italia).

Facendo una media (se si decide di spezzare l'acqua e non usare i sali) si ottiene il valore desiderato. Valore che deve tener conto anche di altri fattori, come l'eventuale ossigenatore, che alza il Ph, o diffusore di CO2, che invece lo abbassa.

Non solo, mettendo l'acqua in modo troppo violento il Ph si alza, così come se la pompa filtro in uscita fa troppa schiuma. Perché l’ossigeno è un elemento di crescita del Ph.

Per capire come funziona in modo pratico: 7 Ph è un valore neutro. Sotto questo valore l’acqua è detta “acida”; sopra “alcalina” o “basica”.

Per la durezza il discorso sarebbe più complesso… comunque, sotto i 10 DGh è detta “morbida”, sopra i 15 è detta “dura”. Ma questo vale per l’acquario dolce, perché c’è poi una escalation di DGh che porta l’acqua dolce ad essere acqua salata. E valori altissimi di durezza per il dolce possono quindi essere bassissimi per il marino.

Ma sto banalizzando moltissimo….

Per il resto… beh, se hai preso la vasca puoi cominciare ad allestirla. La prima regole per fare un bell’acquario, è la calma… Soprattutto in fase di allestimento, serve tempo… e più la vasca si vuole bella ed importante, più il tempo dedicato sarà tanto.

Ciao.

Redin
25-07-04, 09:10 AM
Ciao phodopus,
scusa se ti rispondo solo ora.
Grazie per le spiegazioni che hai dato,mi hai tolto moltissimi dubbi ;)
Inoltre ho allestito l'acquario come mi avete consigliato e fra un pò inserirò i primi pesci(incomincierò ovviamente con i cory).

Ciao e grazie di tutto

Redin
25-07-04, 09:10 AM
Ciao phodopus,
scusa se ti rispondo solo ora.
Grazie per le spiegazioni che hai dato,mi hai tolto moltissimi dubbi ;)
Inoltre ho allestito l'acquario come mi avete consigliato e fra un pò inserirò i primi pesci(incomincierò ovviamente con i cory).

Ciao e grazie di tutto