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Visualizza Versione Completa : piccolo di rondine



minagazza
03-07-04, 12:07 AM
hanno portato a mio zio un piccolo di rondine,qualcuno di voi l'ha mai allevato?Penso che sia veramente difficile crescerlo,anche perchè è stao trovato un pò di giorni fa e non so con cosa sia stato nutrito,però non mi sembra molto in forze,e poi,cosa che peggiora la situazione è anche molto piccolo.

Solnyshko
03-07-04, 03:02 AM
Bisogna nutrirlo esclusivamente con insetti , soprattutto insetti volanti.E' l'unico cibo che mangiano.

Solnyshko
03-07-04, 03:02 AM
Bisogna nutrirlo esclusivamente con insetti , soprattutto insetti volanti.E' l'unico cibo che mangiano.

enne
03-07-04, 08:07 PM
ciao, come ti ho già detto per la gazza, ma mi sembra che da una parte sia entrato e dall'altra sia uscito, dovresti rivolgerti alla LIPU. Lì ci sono sicuramente delle persone molto competenti in materia...
Ma sembra che li vuoi salvare sempre da sola...

enne
03-07-04, 08:07 PM
ciao, come ti ho già detto per la gazza, ma mi sembra che da una parte sia entrato e dall'altra sia uscito, dovresti rivolgerti alla LIPU. Lì ci sono sicuramente delle persone molto competenti in materia...
Ma sembra che li vuoi salvare sempre da sola...

minagazza
03-07-04, 08:12 PM
è vero se fosse per me li salverei tutti,comunque il piccolo di rondine non lo accudisco io,anche se non mi dispiacerebbe,e comunque,giusto perchè c'e' gente a cui piace parlare senza sapere il piccolo è stato affidato a persone competenti,perchè era impossibile per mio zio accudirlo

minagazza
03-07-04, 08:12 PM
è vero se fosse per me li salverei tutti,comunque il piccolo di rondine non lo accudisco io,anche se non mi dispiacerebbe,e comunque,giusto perchè c'e' gente a cui piace parlare senza sapere il piccolo è stato affidato a persone competenti,perchè era impossibile per mio zio accudirlo

pappagalli
14-07-04, 11:18 AM
Per emergenze :

· Come mi devo comportare se trovo dei piccoli di rondine?

in breve va fatta una distinzione tra nidiacei e piccoli al primo volo. Nidiacei sono da considerarsi quelli trovati implumi, incapaci di sostenersi sulle zampette, in genere dormono la maggior parte del tempo o addirittura hanno gli occhi ancora chiusi. Sono totalmente inetti ed hanno bisogno di essere nutriti poco e spesso, circa una volta ogni mezz'ora rispettando le ore di luce e di buio; in altri termini bisogna collocarli in un posto riparato dove possa arrivare la luce naturale e bisognerà iniziare ad alimentarli appena fa giorno e smettere appena fa notte. Per i più debilitati si possono prolungare le ore di luce fino a tre ore dopo il tramonto per permettere una maggiore alimentazione: Quindi ogni 3 ore, dal mattino (circa le 6.30) alla sera (circa le 23.30) · omogeneizzato di carne; si può usare una comune siringa per insulina, naturalmente privata dell'ago; le dosi dipendono dalla taglia dell'uccellino qui dovrebbe poterti aiutare la LIPU Alimentazione è insettivoro. Se alla vista del cibo apre spontaneamente il becco, è sufficiente introdurre il cibo il più vicino possibile alla gola; se questo non dovesse accadere occorre forzare delicatamente l’apertura del becco, magari con l’aiuto di una seconda persona che introduce il cibo in gola. Alimenti da fornire per ogni pasto (almeno 4 pasti al giorno): 12 tarme della farina (tenebrioni), o pastoncini reperibili in negozi per animali o di pesca. Sarà anche necessario somministrare qualche goccia d’acqua al giorno con un contagocce. · camole del miele, vanno fatte a pezzetti e va data una camola o due ogni 30 minuti/1 h a seconda sempre della taglia e dell'età dell'uccellino. Sono comunque sempre da preferire per lo svezzamento prede vive e cibi digeribili. - l'acqua va data in ragione di una o due gocce ai lati del becco; non di più perché la prendono dai cibi. - vermi ed omogeneizzato non devono essere freddi di frigorifero. - alternare questi alimenti nella dieta. Se il piccolo ha già qualche piuma può essere che si sia perso in un tentativo precoce di volare. Messo in un nido vero o artificiale, tenderà ad uscirne e mettersi appollaiato sul bordo o, se era già al suo secondo o terzo voletto preferirà al bordo del nido un trespolo poco distante. A quest'età approssimativa si può già pensare di aumentare le dosi e le ore di pausa tra un pasto e l'altro. Si possono attendere fino a tre ore, prima di alimentarlo nuovamente. Fin dai primi giorni è bene fornire cibo ed acqua nell'alloggio, servirà ad abituarli alla presenza del mangiare; l'uccellino già più grandicello cercherà maldestramente di beccare (gli insettivori sono stimolati dal movimento della camola), i primi tentativi saranno senza grossi risultati, ma finché tenta di beccare è bene lasciarlo fare. Portarlo sempre con voi è un problema in quanto il contatto continuo con un essere umano che lo coccola e lo nutre sempre, potrebbe spingerlo a non tentare di alimentarsi da solo quando è tempo; spetta a chi lo sta svezzando stimolarlo ed insegnargli con pazienza tutto quello che già il suo istinto gli suggerisce. Comunque puoi trasportalo benissimo ma fai attenzione. Liberazione. Deve essere messo in libertà solo quando il piumaggio sarà completo e le ali chiuse supereranno la coda di un paio di centimetri. Allora si deve andare in un prato abbastanza ampio in una mattina priva di vento ed incitarlo al volo lanciandolo in alto. Può risultare necessario eseguire più tentativi, ed a volte occorrono alcuni giorni di “allenamento”. Rivolgersi a questa signora : Sabrina Calandra lipuost@blunet.it Possibile anche guardare qui : http://www.blunet.it/lipu/soccor.htm


Ciao;)

pappagalli
14-07-04, 11:18 AM
Per emergenze :

· Come mi devo comportare se trovo dei piccoli di rondine?

in breve va fatta una distinzione tra nidiacei e piccoli al primo volo. Nidiacei sono da considerarsi quelli trovati implumi, incapaci di sostenersi sulle zampette, in genere dormono la maggior parte del tempo o addirittura hanno gli occhi ancora chiusi. Sono totalmente inetti ed hanno bisogno di essere nutriti poco e spesso, circa una volta ogni mezz'ora rispettando le ore di luce e di buio; in altri termini bisogna collocarli in un posto riparato dove possa arrivare la luce naturale e bisognerà iniziare ad alimentarli appena fa giorno e smettere appena fa notte. Per i più debilitati si possono prolungare le ore di luce fino a tre ore dopo il tramonto per permettere una maggiore alimentazione: Quindi ogni 3 ore, dal mattino (circa le 6.30) alla sera (circa le 23.30) · omogeneizzato di carne; si può usare una comune siringa per insulina, naturalmente privata dell'ago; le dosi dipendono dalla taglia dell'uccellino qui dovrebbe poterti aiutare la LIPU Alimentazione è insettivoro. Se alla vista del cibo apre spontaneamente il becco, è sufficiente introdurre il cibo il più vicino possibile alla gola; se questo non dovesse accadere occorre forzare delicatamente l’apertura del becco, magari con l’aiuto di una seconda persona che introduce il cibo in gola. Alimenti da fornire per ogni pasto (almeno 4 pasti al giorno): 12 tarme della farina (tenebrioni), o pastoncini reperibili in negozi per animali o di pesca. Sarà anche necessario somministrare qualche goccia d’acqua al giorno con un contagocce. · camole del miele, vanno fatte a pezzetti e va data una camola o due ogni 30 minuti/1 h a seconda sempre della taglia e dell'età dell'uccellino. Sono comunque sempre da preferire per lo svezzamento prede vive e cibi digeribili. - l'acqua va data in ragione di una o due gocce ai lati del becco; non di più perché la prendono dai cibi. - vermi ed omogeneizzato non devono essere freddi di frigorifero. - alternare questi alimenti nella dieta. Se il piccolo ha già qualche piuma può essere che si sia perso in un tentativo precoce di volare. Messo in un nido vero o artificiale, tenderà ad uscirne e mettersi appollaiato sul bordo o, se era già al suo secondo o terzo voletto preferirà al bordo del nido un trespolo poco distante. A quest'età approssimativa si può già pensare di aumentare le dosi e le ore di pausa tra un pasto e l'altro. Si possono attendere fino a tre ore, prima di alimentarlo nuovamente. Fin dai primi giorni è bene fornire cibo ed acqua nell'alloggio, servirà ad abituarli alla presenza del mangiare; l'uccellino già più grandicello cercherà maldestramente di beccare (gli insettivori sono stimolati dal movimento della camola), i primi tentativi saranno senza grossi risultati, ma finché tenta di beccare è bene lasciarlo fare. Portarlo sempre con voi è un problema in quanto il contatto continuo con un essere umano che lo coccola e lo nutre sempre, potrebbe spingerlo a non tentare di alimentarsi da solo quando è tempo; spetta a chi lo sta svezzando stimolarlo ed insegnargli con pazienza tutto quello che già il suo istinto gli suggerisce. Comunque puoi trasportalo benissimo ma fai attenzione. Liberazione. Deve essere messo in libertà solo quando il piumaggio sarà completo e le ali chiuse supereranno la coda di un paio di centimetri. Allora si deve andare in un prato abbastanza ampio in una mattina priva di vento ed incitarlo al volo lanciandolo in alto. Può risultare necessario eseguire più tentativi, ed a volte occorrono alcuni giorni di “allenamento”. Rivolgersi a questa signora : Sabrina Calandra lipuost@blunet.it Possibile anche guardare qui : http://www.blunet.it/lipu/soccor.htm


Ciao;)