Salvo
09-05-04, 02:02 PM
Scusate se il testo è lungo...ma voglio raccontarvi una storia andata a buon fine
La scorsa settimana mentre alle sei di mattina camminavo per andare a scuola passo davanti ai cassonetti e sento un <miuuuu..> sommesso. Apro una busta di plastica messa per terra e tre bellissimi gattini mi compaiono davanti, soffiando irati. Cinque minuti per controllare che stiano bene, hanno gli occhi aperti, niente pulci, la pancia piena, il manto ottimo (due neri, un maschio ed una femmina e un maschietto tigrato. Tutti e tre con gli occhi azzurri) ma poi, dopo averli nascosti dietro una palma corro a prendere il treno per andare a scuola. Al ritorno vado dai gattini...sono ancora lì! Così li prendo, anche se sono allergico e comincio a lacrimare, e li porto a casa, dove succede il finimondo! Il pomeriggio li porto dai miei amici ed amiche, tutti riuniti a casa di uno di noi. I gattini sono accolti con calore. Il tempo di rimpinzarli di latte e di fare un bell'impacco di camomilla ad un maschietto nero (per fargli aprire gli occhi chiusi dalla cera) e si parte in giro per trovargli un padrone. Ci dividiamo, girando tuttio il paese, chiedendo ad ogni ragazzo o adulto, entrando nel bar, nei pochi negozi, in chiesa. Ma niente da fare, nessuno può prenderli. Nemmeno noi possiamo prenderli (tre di noi sono allergici, una ha cinque cani, l'altra ha altri gatti, gli altri non vogliono, o meglio i genitori...) così li lasciamo in un grosso cartone pieno di coperte, in una villa abbandonata, con l'intenzione di portarli la sera alla riunione scout. E dopo la riunione parte la seconda "crociata": un gruppo và in piazza, l'altro nel corso, io e una mia amica andiamo al biliardo. L'aria è satura di fumo e le bestemmie che si sentono non voglio nemmeno dirle, ma nemmeno cinque minuti e tutti quegli omaccioni si mettono a coccolare i gattini e a giocarci. E qui la prima cosa bella: il proprietario di un bellissimo maneggio adotta il maschietto tigrato, riferendoci il giorno dopo che è stato adottato da una sua gatta che aveva già cinque cuccioli. I due micetti neri tornano alla villa per passare la notte. La mattina dopo passando gli dò un pò di latte e poi scappo a scuola, lasciando i due micetti (senza dire niente ai miei amici) davanti la chiesa, con la speranza che li prenda qualche studente, dato che passano tutti di lì la mattina. Ma niente, quando torno passo davanti la sede scout e tutti i miei amici, tornati dal lavoro (pochi di noi studiano) sono li a dare da mangiare ai gattini e a fare di nuovo impacchi di camomilla, nonchè pulirli e coccolarli. Ieri la bella notizia. La mia sorellina (anch'essa scout) mi dice che i micetti sono in sede. Tutti gli scout hanno fatto un piccolo recinto e sistemato lì i due gatti. Sono diventate le due mascotte del gruppo Scout del Trabia 1. La sede è aperta ogni giorno, abbiamo i giorni divisi per dargli da mangiare e pulirli, è bellissimo vedere come si industriano i più piccolini tra i nostri per dargli il latte col cucciotto e le bambine che se li tengono al grembo quasi fossero neonati, mentre i più grandi cambiano la carta e sistemano il recinto. Abbiamo chiamato la femmina "Turidda" (in mio onore....[8)]) e il maschio Powell (da Baden Powell, fondatore degli scouts)
Finalmente una storia a buon fine :D
La scorsa settimana mentre alle sei di mattina camminavo per andare a scuola passo davanti ai cassonetti e sento un <miuuuu..> sommesso. Apro una busta di plastica messa per terra e tre bellissimi gattini mi compaiono davanti, soffiando irati. Cinque minuti per controllare che stiano bene, hanno gli occhi aperti, niente pulci, la pancia piena, il manto ottimo (due neri, un maschio ed una femmina e un maschietto tigrato. Tutti e tre con gli occhi azzurri) ma poi, dopo averli nascosti dietro una palma corro a prendere il treno per andare a scuola. Al ritorno vado dai gattini...sono ancora lì! Così li prendo, anche se sono allergico e comincio a lacrimare, e li porto a casa, dove succede il finimondo! Il pomeriggio li porto dai miei amici ed amiche, tutti riuniti a casa di uno di noi. I gattini sono accolti con calore. Il tempo di rimpinzarli di latte e di fare un bell'impacco di camomilla ad un maschietto nero (per fargli aprire gli occhi chiusi dalla cera) e si parte in giro per trovargli un padrone. Ci dividiamo, girando tuttio il paese, chiedendo ad ogni ragazzo o adulto, entrando nel bar, nei pochi negozi, in chiesa. Ma niente da fare, nessuno può prenderli. Nemmeno noi possiamo prenderli (tre di noi sono allergici, una ha cinque cani, l'altra ha altri gatti, gli altri non vogliono, o meglio i genitori...) così li lasciamo in un grosso cartone pieno di coperte, in una villa abbandonata, con l'intenzione di portarli la sera alla riunione scout. E dopo la riunione parte la seconda "crociata": un gruppo và in piazza, l'altro nel corso, io e una mia amica andiamo al biliardo. L'aria è satura di fumo e le bestemmie che si sentono non voglio nemmeno dirle, ma nemmeno cinque minuti e tutti quegli omaccioni si mettono a coccolare i gattini e a giocarci. E qui la prima cosa bella: il proprietario di un bellissimo maneggio adotta il maschietto tigrato, riferendoci il giorno dopo che è stato adottato da una sua gatta che aveva già cinque cuccioli. I due micetti neri tornano alla villa per passare la notte. La mattina dopo passando gli dò un pò di latte e poi scappo a scuola, lasciando i due micetti (senza dire niente ai miei amici) davanti la chiesa, con la speranza che li prenda qualche studente, dato che passano tutti di lì la mattina. Ma niente, quando torno passo davanti la sede scout e tutti i miei amici, tornati dal lavoro (pochi di noi studiano) sono li a dare da mangiare ai gattini e a fare di nuovo impacchi di camomilla, nonchè pulirli e coccolarli. Ieri la bella notizia. La mia sorellina (anch'essa scout) mi dice che i micetti sono in sede. Tutti gli scout hanno fatto un piccolo recinto e sistemato lì i due gatti. Sono diventate le due mascotte del gruppo Scout del Trabia 1. La sede è aperta ogni giorno, abbiamo i giorni divisi per dargli da mangiare e pulirli, è bellissimo vedere come si industriano i più piccolini tra i nostri per dargli il latte col cucciotto e le bambine che se li tengono al grembo quasi fossero neonati, mentre i più grandi cambiano la carta e sistemano il recinto. Abbiamo chiamato la femmina "Turidda" (in mio onore....[8)]) e il maschio Powell (da Baden Powell, fondatore degli scouts)
Finalmente una storia a buon fine :D