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Barbara76
01-09-03, 08:25 PM
Ciao a tutti ho veramente bisogno di aiuto!!!
Ho saputo tramite esame del sangue che il mio pappagallo ha una leggera infezione di psittacosi, lui non ha sintomi e ora gli do l'antibiotico ma l'esame per vedere se guarirà lo avrò tra sei mesi!!
Quel che è peggio è che io sono in dolce attesa e sono preoccupatissima!
Cosa devo fare? Di quanto è l'incubazione del virus? C'è un esame per l'uomo? E come faccio a occuparmi del mio pappa,non posso non considerarlo più ne soffrirebbe!!!!
Spero che qualcuno mi risponda presto!!!!

Giulia
01-09-03, 08:37 PM
Mi dipiace tantissimo <img src=faccine/211.gif border=0 align=middle><img src=faccine/247.gif border=0 align=middle>.....io non ti sono molto d'aiuto però per favore dimmi che pappagallo è! Io ti posso solo dire che sintomi ha, i portatori e cosa fare.....dipende, io so questo:
Cause: contatto con animali portatori del virus;
Prevenzioni: acquisto di soggetti provenienti da allevamenti indenni, pulizia ed igiene dell'ambiente.

Secondo me dovresti assolutamente metterlo in quarantena, con il pupo che hai non vorrei prendesse il virus<img src=faccine/154.gif border=0 align=middle>...
Poi so che è trasmissibile all'uomo....
Di più non so.

Non vorrei averti fatto solo perdere tempo. Purtroppo credo che pappagalli.ch sia in vacanza, non lo vedo mai connesso. Scrivigli direttamente sul sito.

Ciao e buona fortuna<img src=faccine/99.gif border=0 align=middle><img src=faccine/104.gif border=0 align=middle>

Giulia

Giulia
01-09-03, 08:37 PM
Mi dipiace tantissimo <img src=faccine/211.gif border=0 align=middle><img src=faccine/247.gif border=0 align=middle>.....io non ti sono molto d'aiuto però per favore dimmi che pappagallo è! Io ti posso solo dire che sintomi ha, i portatori e cosa fare.....dipende, io so questo:
Cause: contatto con animali portatori del virus;
Prevenzioni: acquisto di soggetti provenienti da allevamenti indenni, pulizia ed igiene dell'ambiente.

Secondo me dovresti assolutamente metterlo in quarantena, con il pupo che hai non vorrei prendesse il virus<img src=faccine/154.gif border=0 align=middle>...
Poi so che è trasmissibile all'uomo....
Di più non so.

Non vorrei averti fatto solo perdere tempo. Purtroppo credo che pappagalli.ch sia in vacanza, non lo vedo mai connesso. Scrivigli direttamente sul sito.

Ciao e buona fortuna<img src=faccine/99.gif border=0 align=middle><img src=faccine/104.gif border=0 align=middle>

Giulia

Giulia
01-09-03, 08:38 PM
Mi dipiace tantissimo <img src=faccine/211.gif border=0 align=middle><img src=faccine/247.gif border=0 align=middle>.....io non ti sono molto d'aiuto però per favore dimmi che pappagallo è! Io ti posso solo dire che sintomi ha, i portatori e cosa fare.....dipende, io so questo:
Cause: contatto con animali portatori del virus;
Prevenzioni: acquisto di soggetti provenienti da allevamenti indenni, pulizia ed igiene dell'ambiente.

Secondo me dovresti assolutamente metterlo in quarantena, con il pupo che hai non vorrei prendesse il virus<img src=faccine/154.gif border=0 align=middle>...
Poi so che è trasmissibile all'uomo....
Devi solamente aspettare. Forse guarirà e tu potrai riabbracciare il tuo pappa!
Di più non so.

Non vorrei averti fatto solo perdere tempo. Purtroppo credo che pappagalli.ch sia in vacanza, non lo vedo mai connesso. Scrivigli direttamente sul sito.

Ciao e buona fortuna<img src=faccine/99.gif border=0 align=middle><img src=faccine/104.gif border=0 align=middle>

Giulia

Giulia
01-09-03, 08:38 PM
Mi dipiace tantissimo <img src=faccine/211.gif border=0 align=middle><img src=faccine/247.gif border=0 align=middle>.....io non ti sono molto d'aiuto però per favore dimmi che pappagallo è! Io ti posso solo dire che sintomi ha, i portatori e cosa fare.....dipende, io so questo:
Cause: contatto con animali portatori del virus;
Prevenzioni: acquisto di soggetti provenienti da allevamenti indenni, pulizia ed igiene dell'ambiente.

Secondo me dovresti assolutamente metterlo in quarantena, con il pupo che hai non vorrei prendesse il virus<img src=faccine/154.gif border=0 align=middle>...
Poi so che è trasmissibile all'uomo....
Devi solamente aspettare. Forse guarirà e tu potrai riabbracciare il tuo pappa!
Di più non so.

Non vorrei averti fatto solo perdere tempo. Purtroppo credo che pappagalli.ch sia in vacanza, non lo vedo mai connesso. Scrivigli direttamente sul sito.

Ciao e buona fortuna<img src=faccine/99.gif border=0 align=middle><img src=faccine/104.gif border=0 align=middle>

Giulia

Barbara76
01-09-03, 08:52 PM
quote:
Mi dipiace tantissimo <img src=faccine/211.gif border=0 align=middle><img src=faccine/247.gif border=0 align=middle>.....io non ti sono molto d'aiuto però per favore dimmi che pappagallo è! Io ti posso solo dire che sintomi ha, i portatori e cosa fare.....dipende, io so questo:
Cause: contatto con animali portatori del virus;
Prevenzioni: acquisto di soggetti provenienti da allevamenti indenni, pulizia ed igiene dell'ambiente.

Secondo me dovresti assolutamente metterlo in quarantena, con il pupo che hai non vorrei prendesse il virus<img src=faccine/154.gif border=0 align=middle>...
Poi so che è trasmissibile all'uomo....
Devi solamente aspettare. Forse guarirà e tu potrai riabbracciare il tuo pappa!
Di più non so.

Non vorrei averti fatto solo perdere tempo. Purtroppo credo che pappagalli.ch sia in vacanza, non lo vedo mai connesso. Scrivigli direttamente sul sito.

Ciao e buona fortuna<img src=faccine/99.gif border=0 align=middle><img src=faccine/104.gif border=0 align=middle>

Giulia



Ciao Giulia ti ringrazio tanto per avermi risposto,cosa intendi per quarantena?
Il mio Romeo è un cenerino e abbiamo un rapporto incredibile,ho paura che soffrirà tanto non so veramente cosa fare, sicuramente se ne occuperà mio marito,anche lor due si adorano!!
Un bacione e grazie ancora!

Barbara76
01-09-03, 08:52 PM
quote:
Mi dipiace tantissimo <img src=faccine/211.gif border=0 align=middle><img src=faccine/247.gif border=0 align=middle>.....io non ti sono molto d'aiuto però per favore dimmi che pappagallo è! Io ti posso solo dire che sintomi ha, i portatori e cosa fare.....dipende, io so questo:
Cause: contatto con animali portatori del virus;
Prevenzioni: acquisto di soggetti provenienti da allevamenti indenni, pulizia ed igiene dell'ambiente.

Secondo me dovresti assolutamente metterlo in quarantena, con il pupo che hai non vorrei prendesse il virus<img src=faccine/154.gif border=0 align=middle>...
Poi so che è trasmissibile all'uomo....
Devi solamente aspettare. Forse guarirà e tu potrai riabbracciare il tuo pappa!
Di più non so.

Non vorrei averti fatto solo perdere tempo. Purtroppo credo che pappagalli.ch sia in vacanza, non lo vedo mai connesso. Scrivigli direttamente sul sito.

Ciao e buona fortuna<img src=faccine/99.gif border=0 align=middle><img src=faccine/104.gif border=0 align=middle>

Giulia



Ciao Giulia ti ringrazio tanto per avermi risposto,cosa intendi per quarantena?
Il mio Romeo è un cenerino e abbiamo un rapporto incredibile,ho paura che soffrirà tanto non so veramente cosa fare, sicuramente se ne occuperà mio marito,anche lor due si adorano!!
Un bacione e grazie ancora!

Giulia
01-09-03, 09:18 PM
Non avevo letto bene il tuo messaggio...e ho premuto 2 volte il tasto per inviarlo. Comunque prima di leggerlo tutto per "quarantena" intendevo toglierlo da casa tua e vedere se ha veramente questa malattia. Spero che guarisca!
Ciao!<img src=faccine/99.gif border=0 align=middle>

Giulia

Giulia
01-09-03, 09:18 PM
Non avevo letto bene il tuo messaggio...e ho premuto 2 volte il tasto per inviarlo. Comunque prima di leggerlo tutto per "quarantena" intendevo toglierlo da casa tua e vedere se ha veramente questa malattia. Spero che guarisca!
Ciao!<img src=faccine/99.gif border=0 align=middle>

Giulia

Lorena
02-09-03, 11:21 AM
quote:
Cosa devo fare? Di quanto è l'incubazione del virus? C'è un esame per l'uomo?

fai tutte queste domande a un dottore, non aspettare.

ciao,
Lorena

Lorena
02-09-03, 11:21 AM
quote:
Cosa devo fare? Di quanto è l'incubazione del virus? C'è un esame per l'uomo?

fai tutte queste domande a un dottore, non aspettare.

ciao,
Lorena

pappagalli
02-09-03, 11:24 AM
LA CLAMIDIOSI (Psittacosi-Ornitosi)

Relazione di Dott.ssa Gabriella Pelagalli Dirigente del Servizio Veterinario A.S.L. N. 9 – Macerata

Le clamidie sono parassiti intracellulari obbligati sulla cui classificazione gli studiosi hanno discusso a lungo; attualmente data la presenza di:

una parete cellulare simile ai batteri gram-negativi,
dei ribosomi,
sia di RNA che DNA;
e vista la sensibilità di questi microrganismi ad alcuni antibiotici, si ritiene che possano essere comprese nei batteri.

La psittacosi è una malattia dell’uomo sostenuta da chlamydia, che viene generalmente acquisita per contatto con volatili della famiglia Psittacidae.

Per psittacosi s’intende l’infezione nell’uomo e negli psittacidi, sostenuta da Chlamydia psittaci; per ornitosi si intende la stessa infezione riscontrata nei non psittacidi e per le affezioni umane che da essi derivano.

Serbatoio della malattia sono prevalentemente gli psittacidi (pappagalli, pappagallini, parrocchetti), ma anche altri uccelli allevati (pollame), selvatici e sinantropi (procellarie, gabbiani, piccioni). La presenza di una infezione allo stato latente è piuttosto comune: essa si può trasformare in vera e propria malattia in presenza di fattori stressanti. Gli animali ammalati presentano astenia, presenza di secrezioni sierose o mucose agli occhi e narici e diarrea: l’agente patogeno viene eliminato con le feci e/o gli essudati e rimane infettante anche dopo essiccamento, qualora le polveri che lo contengono venissero inalate.

Pur essendo il quadro clinico dell’uomo uniforme la patogenicità della malattia proveniente da psittacidi è molto alta, mentre quella della variante dei piccioni, polli ed altri volatili domestici è assai piccola; quella delle anatre e dei tacchini è intermedia. La psittacosi rappresenta un rischio professionale per coloro che lavorano in allevamenti e mattatoi di pollame e del commercio di uccelli da compagnia. Di recente, la Chlamidya psittaci è stata riscontrata con una certa frequenza anche nei mammiferi e in parecchi artropodi. La C. psittaci non presenta una particolare specificità per un determinato ospite, ma viene trasmessa indifferentemente dall’una all’altra specie di volatili e mammiferi (uomo compreso) con la creazione di catene di contagio a struttura più o meno complessa.

Modalità di contagio per l’uomo
Per quanto riguarda la trasmissione della malattia all’uomo, oltre all’importanza degli psittacidi, attualmente viene riconosciuto il ruolo dei tacchini, delle anatre, delle oche e dei piccioni domestici, specialmente quelli viaggiatori, nonché dei comuni mammiferi domestici; viene attribuita minore importanza ai piccioni torraioli, anche se alcuni studiosi hanno riferito una diffusa positività sierologica.
L’uomo rappresenta un ospite occasionale di C. psittaci e subisce infezione per contatto con animali infetti.
Nel personale addetto ai mattatoi di polli, coloro che sono impegnati nelle operazioni di spennamento risultano essere maggiormente a rischio rispetto agli addetti alla asportazione dei visceri. Gli uccelli malati o portatori eliminano la Chylamidya con le feci e talora con le secrezioni nasali, quindi le piume sono diffusamente contaminate. La polvere dell’ambiente in cui sono custoditi i volatili può essere fortemente inquinata dalle feci degli uccelli, nelle quali il microrganismo resiste a lungo. La inalazione di tale polvere può determinare la malattia nell’uomo; è sufficiente una breve esposizione all’ambiente contaminato per provocare l’insorgenza della malattia. Il contagio interumano è possibile ma si verifica raramente ed è stato osservato solo nelle forme gravi, trasmesse da psittacidi, caratterizzate da molto espettorato, interessamento polmonare e accessi di tosse.

Malattia nell’uomo
Dopo l’ingresso per via aerogena, l’agente eziologico viene trasportato alle cellule reticolo endoteliali del fegato e della milza e, solo dopo la replicazione che in questi organi avviene, si ha l’interessamento polmonare e la comparsa dei sintomi; in tal modo si spiega il periodo di incubazione piuttosto lungo ( 7-15 giorni). La malattia inizia con febbre elevata (39-40°C), malessere generale, cefalea, rachialgia, nausea, talora vomito, diarrea ed epistassi. L’interessamento polmonare si evidenzia con tosse stizzosa poco produttiva con poco espettorato prima mucoso poi mucopurulento talora striato di sangue.
La funzionalità respiratoria è in genere ben conservata. Nei casi ad esito letale va accentuandosi la sintomatologia nervosa (delirio, apatia, depressione, insonnia).
Allo stadio iniziale la malattia può essere confusa con l’influenza, la polmonite da micoplasma, la febbre tifoide, la infezione da Legionella pneumophila, la febbre Q. Il contagio interumano, seppure rarissimo, è descritto in letteratura.
Quando responsabili del contagio sono altri volatili (ornitosi) o, più raramente, mammiferi, la malattia è caratterizzata da sintomatologia più differenziata e andamento meno grave.

Malattia negli animali
La propagazione del contagio, il più delle volte è legata alla importazione in un allevamento indenne di volatili allo stato latente o a portatori sani ed escretori permanenti.
In tutte le specie aviarie la malattia si manifesta generalmente con inappetenza, depressione, scolo nasale ed oculare e grave diarrea.
La malattia si trasmette in genere per via aerogena e, con minor frequenza, per via digerente; è possibile una trasmissione congenita tramite le uova. Da notare che i pappagalli sono i classici portatori sani, ammalano di rado e solo in seguito a stress.

In ogni caso qualunque domanda hai, ponila al tuo veterinario aviario di fiducia.

CIao<img src=faccine/98.gif border=0 align=middle>

http://www.pappagalli.ch
info@pappagalli.ch

In collaborazione con:
http://www.veterinari.it
http://www.ilveterinario.net
http://www.hobbyanimali.it

http://www.pappagalli.ch/banner-pappagalli.gif

pappagalli
02-09-03, 11:24 AM
LA CLAMIDIOSI (Psittacosi-Ornitosi)

Relazione di Dott.ssa Gabriella Pelagalli Dirigente del Servizio Veterinario A.S.L. N. 9 – Macerata

Le clamidie sono parassiti intracellulari obbligati sulla cui classificazione gli studiosi hanno discusso a lungo; attualmente data la presenza di:

una parete cellulare simile ai batteri gram-negativi,
dei ribosomi,
sia di RNA che DNA;
e vista la sensibilità di questi microrganismi ad alcuni antibiotici, si ritiene che possano essere comprese nei batteri.

La psittacosi è una malattia dell’uomo sostenuta da chlamydia, che viene generalmente acquisita per contatto con volatili della famiglia Psittacidae.

Per psittacosi s’intende l’infezione nell’uomo e negli psittacidi, sostenuta da Chlamydia psittaci; per ornitosi si intende la stessa infezione riscontrata nei non psittacidi e per le affezioni umane che da essi derivano.

Serbatoio della malattia sono prevalentemente gli psittacidi (pappagalli, pappagallini, parrocchetti), ma anche altri uccelli allevati (pollame), selvatici e sinantropi (procellarie, gabbiani, piccioni). La presenza di una infezione allo stato latente è piuttosto comune: essa si può trasformare in vera e propria malattia in presenza di fattori stressanti. Gli animali ammalati presentano astenia, presenza di secrezioni sierose o mucose agli occhi e narici e diarrea: l’agente patogeno viene eliminato con le feci e/o gli essudati e rimane infettante anche dopo essiccamento, qualora le polveri che lo contengono venissero inalate.

Pur essendo il quadro clinico dell’uomo uniforme la patogenicità della malattia proveniente da psittacidi è molto alta, mentre quella della variante dei piccioni, polli ed altri volatili domestici è assai piccola; quella delle anatre e dei tacchini è intermedia. La psittacosi rappresenta un rischio professionale per coloro che lavorano in allevamenti e mattatoi di pollame e del commercio di uccelli da compagnia. Di recente, la Chlamidya psittaci è stata riscontrata con una certa frequenza anche nei mammiferi e in parecchi artropodi. La C. psittaci non presenta una particolare specificità per un determinato ospite, ma viene trasmessa indifferentemente dall’una all’altra specie di volatili e mammiferi (uomo compreso) con la creazione di catene di contagio a struttura più o meno complessa.

Modalità di contagio per l’uomo
Per quanto riguarda la trasmissione della malattia all’uomo, oltre all’importanza degli psittacidi, attualmente viene riconosciuto il ruolo dei tacchini, delle anatre, delle oche e dei piccioni domestici, specialmente quelli viaggiatori, nonché dei comuni mammiferi domestici; viene attribuita minore importanza ai piccioni torraioli, anche se alcuni studiosi hanno riferito una diffusa positività sierologica.
L’uomo rappresenta un ospite occasionale di C. psittaci e subisce infezione per contatto con animali infetti.
Nel personale addetto ai mattatoi di polli, coloro che sono impegnati nelle operazioni di spennamento risultano essere maggiormente a rischio rispetto agli addetti alla asportazione dei visceri. Gli uccelli malati o portatori eliminano la Chylamidya con le feci e talora con le secrezioni nasali, quindi le piume sono diffusamente contaminate. La polvere dell’ambiente in cui sono custoditi i volatili può essere fortemente inquinata dalle feci degli uccelli, nelle quali il microrganismo resiste a lungo. La inalazione di tale polvere può determinare la malattia nell’uomo; è sufficiente una breve esposizione all’ambiente contaminato per provocare l’insorgenza della malattia. Il contagio interumano è possibile ma si verifica raramente ed è stato osservato solo nelle forme gravi, trasmesse da psittacidi, caratterizzate da molto espettorato, interessamento polmonare e accessi di tosse.

Malattia nell’uomo
Dopo l’ingresso per via aerogena, l’agente eziologico viene trasportato alle cellule reticolo endoteliali del fegato e della milza e, solo dopo la replicazione che in questi organi avviene, si ha l’interessamento polmonare e la comparsa dei sintomi; in tal modo si spiega il periodo di incubazione piuttosto lungo ( 7-15 giorni). La malattia inizia con febbre elevata (39-40°C), malessere generale, cefalea, rachialgia, nausea, talora vomito, diarrea ed epistassi. L’interessamento polmonare si evidenzia con tosse stizzosa poco produttiva con poco espettorato prima mucoso poi mucopurulento talora striato di sangue.
La funzionalità respiratoria è in genere ben conservata. Nei casi ad esito letale va accentuandosi la sintomatologia nervosa (delirio, apatia, depressione, insonnia).
Allo stadio iniziale la malattia può essere confusa con l’influenza, la polmonite da micoplasma, la febbre tifoide, la infezione da Legionella pneumophila, la febbre Q. Il contagio interumano, seppure rarissimo, è descritto in letteratura.
Quando responsabili del contagio sono altri volatili (ornitosi) o, più raramente, mammiferi, la malattia è caratterizzata da sintomatologia più differenziata e andamento meno grave.

Malattia negli animali
La propagazione del contagio, il più delle volte è legata alla importazione in un allevamento indenne di volatili allo stato latente o a portatori sani ed escretori permanenti.
In tutte le specie aviarie la malattia si manifesta generalmente con inappetenza, depressione, scolo nasale ed oculare e grave diarrea.
La malattia si trasmette in genere per via aerogena e, con minor frequenza, per via digerente; è possibile una trasmissione congenita tramite le uova. Da notare che i pappagalli sono i classici portatori sani, ammalano di rado e solo in seguito a stress.

In ogni caso qualunque domanda hai, ponila al tuo veterinario aviario di fiducia.

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info@pappagalli.ch

In collaborazione con:
http://www.veterinari.it
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http://www.hobbyanimali.it

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