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Visualizza Versione Completa : AFFETTO, PAURA, DECIFRATE CONVERSAZIONI FRA BALENE



sandy
09-11-07, 01:29 PM
Ricerca pubblicata sul Journal of the Acoustic Society of America.


9 novembre 2007 - All'orecchio umano possono sembrare solo grugniti, gemiti, tonfi o squittii, ma sono conversazioni anche complesse fra balene, un segreto e antichissimo linguaggio dei mari profondi. Scienziati australiani hanno cominciato a decifrarlo, dopo aver registrato migliaia di ore di suoni dei grandi cetacei al largo della costa del Queensland, dove transitano due volte l'anno, in inverno dai mari antartici verso le acque tropicali a nord per riprodursi, e quindi di nuovo a sud verso l'oceano meridionale ricco di nutrimento.
Nell'arco di tre anni, i ricercatori dell'universita' del Queensland hanno identificato almeno 34 suoni ricorrenti di balene gibbose, o megattere, alcuni di meno di un secondo e altri che durano fino a 10 secondi, che hanno collegato a specifiche situazioni sociali. 'Abbiamo scoperto che hanno un repertorio massiccio. Crediamo che il loro sistema di comunicazione sia molto piu' complicato di quanto non avessimo mai riconosciuto', scrivono gli autori della ricerca, pubblicata sul Journal of the Acoustic Society of America.
Gli studiosi, guidati dalla prof. Rebecca Dunlop della scuola di scienze veterinarie dell'ateneo, hanno costruito una mappa dei suoni ripetuti, alcuni dei quali rappresentano aggressione e competizione, altri affetto o preoccupazione. Sono solo i maschi delle megattere a esibirsi nel famoso 'canto' , quasi una serenata alle femmine, mentre i suoni sociali sono emessi dai cetacei dei due sessi, sia adulti che piccoli.
Il suono 'wop', ad esempio, e' uno dei piu' frequenti e significa un contatto fra la madre e il balenotto, spiega la Dunlop. Altri segnali di piu' alta frequenza sono usati dai maschi quando competono per l'affetto di una femmina. 'Questi gridi acuti - aggiunge - si sentono anche quando sono in disaccordo, e si contendono il privilegio di accompagnare una femmina durante il lungo viaggio'. Vi e' poi un suono simile alla fusa di un gatto, che i maschi emettono per richiamare la femmina, con cui vorrebbero accoppiarsi. 'Piu' basso e profondo e' il suono, piu' grande e' l'animale'.
I suoni sono stati registrati usando un'antenna fissata su una boa a circa un chilometro dalla riva, mentre gli studiosi osservavano il comportamento dei cetacei da terra. La relazione, firmata da Dunlop insieme al collega Michael Noad, fornisce un catalogo delle vocalizzazioni delle megattere, usando 660 suoni registrati da 61 dei loro gruppi.
(ANSA)