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etabeta
08-10-07, 12:44 PM
E'vagheggiato da tempo e da molti appassionati.
Molti (tutti?) si lamentano dell'inefficenza del CIM, ed in particolare della sezione che dovrebbe tutelare il nostro Tibetano, ed il caso italiano non è certo l'unico.
In Francia il vecchio club è stato disciolto per irregolarità burocratiche (se ben ricordo), e la tutela della razza affidata al club del San Bernardo, soluzione che non ha certo riscontrato grandi favori.
Una proposta interessante è venuta dal costituirsi del COMITE DE DEFENSE DU DOGUE DU TIBET www.dogue-du-tibet.com/ , che si prefigge tra l'altro una catalogazione dei soggetti provenienti da diverse linee d'allevamento nella prospettiva di un futuro riconoscimento ufficiale di almeno due varietà all'interno della razza. Tra gli altri scopi quello di raccogliere informazioni sulla situazione generale dei problemi di salute della razza.
Non si tratta dunque di avviare un inutile tentativo di prendere il posto di chi occupa posizioni di rilievo all'interno degli organi della cinofilia ufficiale -quella preposta a quanto pare solo ad elargire titoli e coppette (piacevoli quanto in fondo inutili ai fini del bene della razza)-, ma di radunare gli sforzi di quanti vogliano raccogliere ed organizzare dati, discuterli e confrontarli, al fine di migliorare la conoscenza sulla realtà dei fatti.
Certo, l'obiettivo finale potrebbe (dovrebbe?) essere quello di presentarsi -ma a quel punto IN FORZE, potendo disporre di dati concreti ed in qualche modo scientifici- di fronte agli enti preposti (ENCI e FCI) per chiedere una revisione dello standard.

etabeta
08-10-07, 02:17 PM
Non meno interessanti, anche se per il momento tutto sembra essere rimasto sulla carta, le buone intenzioni del Klub Tsang Khyi www.tsangkhyitm.com cui hanno già aderito anche alcuni utenti di Inseparabile.

Jimbo
08-10-07, 03:07 PM
Citazione:Messaggio inserito da etabeta

E'vagheggiato da tempo e da molti appassionati.
Molti (tutti?) si lamentano dell'inefficenza del CIM, ed in particolare della sezione che dovrebbe tutelare il nostro Tibetano, ed il caso italiano non è certo l'unico.
In Francia il vecchio club è stato disciolto per irregolarità burocratiche (se ben ricordo), e la tutela della razza affidata al club del San Bernardo, soluzione che non ha certo riscontrato grandi favori.
Una proposta interessante è venuta dal costituirsi del COMITE DE DEFENSE DU DOGUE DU TIBET www.dogue-du-tibet.com/ , che si prefigge tra l'altro una catalogazione dei soggetti provenienti da diverse linee d'allevamento nella prospettiva di un futuro riconoscimento ufficiale di almeno due varietà all'interno della razza. Tra gli altri scopi quello di raccogliere informazioni sulla situazione generale dei problemi di salute della razza.
Non si tratta dunque di avviare un inutile tentativo di prendere il posto di chi occupa posizioni di rilievo all'interno degli organi della cinofilia ufficiale -quella preposta a quanto pare solo ad elargire titoli e coppette (piacevoli quanto in fondo inutili ai fini del bene della razza)-, ma di radunare gli sforzi di quanti vogliano raccogliere ed organizzare dati, discuterli e confrontarli, al fine di migliorare la conoscenza sulla realtà dei fatti.
Certo, l'obiettivo finale potrebbe (dovrebbe?) essere quello di presentarsi -ma a quel punto IN FORZE, potendo disporre di dati concreti ed in qualche modo scientifici- di fronte agli enti preposti (ENCI e FCI) per chiedere una revisione dello standard.

Bene, non è un mistero che io sia molto sensibile a questo problema. A volte mi sento perfino troppo invadente, sono anni che inondo di stimoli, richieste e proposte gli allevatori che ho il piacere di conoscere, sia europei che extraeuropei.
Il problema è diventato non più rimandabile, come ho già detto e scritto.
Ora non si tratta nemmeno più soltanto di "sbattere i piedi" per farsi riconoscere e per diventare "visibili" ufficialmente. La questione mi sembra sia molto più complessa e grave: si tratta di evitare una proliferazione di pseudovarietà di una stessa razza,che presumibilmente potrebbero portare alla degenerazione e all'estinzione anche del tipo "light" (il tipo corrispondente al do-khyi descritto dallo standard attualmente in vigore).
Dunque, non un problema da affrontare nell'interesse unilaterale del T.M. "pesante", ma anche del tipo "light".

etabeta
08-10-07, 04:07 PM
Che sia necessario fare qualcosa pare assodato.
Proposte concrete?

Bhumetta
08-10-07, 09:50 PM
Io proporrei di fondare un nuovo club denominato "Tsang-khyi club" (a scanso di equivoci...) con gli allevatori, gli appassionati e i proprietari interessati.
Mi candido come "socia fondatrice" !!!!!!!!!!
:D

i molossi del tibet
09-10-07, 10:48 AM
E' un passo non da poco: ho avuto parecchie esperienze societarie in altri settori, e ritengo sempre difficile mettere insieme diverse persone che garantiscano un impegno costante e gratuito.
La miglior maniera di gestione di una società del genere si otterrebbe con l'impegno di personaggi che non abbiano le cosiddette "mani in pasta", ovvero , in questo caso, gente fornita di entusiasmo e conoscenza specifica, ma che non allevi, perlomeno
nelle cariche più importanti.
Perchè un Club, che si voglia o no, dovrebbe comunque avere una classica struttura societaria.
Certamente, penso, un Club non dovrebbe avere la funzione di organizzare "merende" (Ogni riferimento all'attuale è puramente casuale....), bensì dovrebbe occuparsi delle autentiche tematiche relative alla razza, libero dalle esigenze personali e/o gusti di ogni singolo socio/allevatore.
Ora, al massimo, si arriverà a porre dei finti paletti circa il discorso della displasia dell'anca, che, inevitabilmente, porteranno al niente..........
Le prime tematiche che mi vengono in mente, riguardano, ad esempio, la trattazione della suddetta displasia in maniera seria (La displasia dell'anca, o c'è o non c'è, e vergognose ritengo le classificazioni, tirate per i capelli, atte a permettere comunque la riproduzione di soggetti malati), oppure l'importante discussione su taglia e massa del cane, fatta però con argomentazioni serie e documentate (Tipo quelle fornite da Etabeta nell'ultimo anno), oppure ancora, lo studio e l'attuazione di possibili prove sul DNA per eventualmente stabilire la purezza o meno delle varie linee di sangue (Non so ancora, al momento, se si tratta di cosa attuabile).
Certamente, qui, ci vorrebbero persone preparate ed intelligenti!!
Maurizio Rivoira

etabeta
09-10-07, 10:52 AM
Citazione:Messaggio inserito da Bhumetta

Io proporrei di fondare un nuovo club

Certo, ma occorre definire prima quali dovrebbero essere gli scopi dell'eventuale club, e in che modo si intende procedere.
Qualche esempio di possibili iniziative:

-Fotografare la situazione attuale della razza, tramite la raccolta in un archivio dei dati relativi alle misure -non solo peso e altezza, ma: indici di massa, rapporto cranio-muso, ecc- di quanti più soggetti possibile.
-Raccogliere e catalogare i documenti fotografici (ma anche quelli artistici e letterari), disponibili in enorme quantità anche grazie a Internet, reperibili con relativa facilità ma mai organizzati in maniera utilizzabile per un tentativo di studio. Mi riferisco sia alla documentazione relativa ai cani rustici, che a quella riguardante le prinicpali linee d'allevamento -o almeno per grandi "capitoli": Cina, Taiwan, USA, Europa-
-Contattare direttamente allevatori e proprietari per invitarli a partecipare al progetto.
-Contattare gli altri club (come i citati Comitè e KTK) per coordinare le iniziative e non sovrapporsi (non escludo la possibilità di costituirsi come "sezione italiana" di una di queste associazioni)

Mi piacerebbe leggere le vostre proposte (credo ce ne possano essere molte altre, e certamente bisognerà scegliere gli obiettivi primari verso cui tendere), e l'eventuale disponibilità a partecipare.

francy_capo
09-10-07, 12:18 PM
di ufficiale l'ENCI ne ammette solo uno però...

etabeta
09-10-07, 12:55 PM
Il riconoscimento ufficiale è l'ultimo dei problemi, dal mio punto di vista.
Qui si tratta semplicemente di organizzarsi per cercare di concretizzare tutte le parole spese fino ad oggi; si tratta di portare all'attenzione di tutti, dagli enti ufficiali ai semplici appassionati, passando per gli allevatori, quali sono i veri problemi della razza e (possibilmente) proporre e discutere possibili soluzioni.
Utopia?

Bhumetta
09-10-07, 10:10 PM
Per me sono tutti ottimi propositi e credo che contattando anche Comité e KTK, scambiando punti di vista, opinioni e valutando insieme la situazione, si possa davvero creare qualcosa di concreto. sicuramente la presenza in tutto questo di proprietari e appassionati (oltre agli allevatori ovviamente) sia basilare per "gettare le fondamenta".
cosa ne pensate?
io sono comunque fin d'ora favorevole e disposta a colllaborare, perchè ci credo e ritengo sia finalmente arrivato il momento di fare una scrematura, o se preferite una vera e propria....selezione dei soggetti!

i molossi del tibet
10-10-07, 10:29 AM
L'ENCI sa anche cosa fa l'attuale Club: niente!!!
Del resto, sia chiaro, compito dell'ENCI è mantenere la propria stessa struttura e, più che altro, redigere i pedegree e "tenere" l'anagrafe canina dei cani di razza (Se esponete un vostro problema all'ente vi viene data questa risposta....).
Non si può quindi pretendere che un'associazione, pur delegata a questo, si preoccupi delle autentiche problematiche dei cani!!
Visto e considerato che, in ultima analisi, quello che conta realmente sono i cani, sarei più propenso alla creazione di un centro
che si occupi realmente della razza e delle sue AUTENTICHE caratteristiche, non solo dal punto di vista teorico, bensì allevando
e producendo, libero da tare e vincoli e, soprattutto, dotato di possibilità economiche: questo si che è un bel sogno da realizzare.....
Rivoira M.

stecast
10-10-07, 04:37 PM
Messaggio inserito da i molossi del tibet[/i]
L'ENCI sa anche cosa fa l'attuale Club: niente!!!
Del resto, sia chiaro, compito dell'ENCI è mantenere la propria stessa struttura e, più che altro, redigere i pedegree e "tenere" l'anagrafe canina dei cani di razza (Se esponete un vostro problema all'ente vi viene data questa risposta....).
Non si può quindi pretendere che un'associazione, pur delegata a questo, si preoccupi delle autentiche problematiche dei cani!!
Visto e considerato che, in ultima analisi, quello che conta realmente sono i cani, sarei più propenso alla creazione di un centro
che si occupi realmente della razza e delle sue AUTENTICHE caratteristiche, non solo dal punto di vista teorico, bensì allevando
e producendo, libero da tare e vincoli e, soprattutto, dotato di possibilità economiche: questo si che è un bel sogno da realizzare.....
Rivoira M.


Potresti chiarire meglio cosa hai esattamente in mente?

i molossi del tibet
11-10-07, 10:32 AM
Un centro di selezione in Italia, che allevi con lo scopo di "creare" grandi e "sani" mastini tibetani, fedele rigorosamente
a delle idee di selezione ben precise e "palettate", con la giusta disponibilità economica, che significa anche "non necessità di vendita dei cuccioli", è la mia idea da sempre: non ne ho mai parlato più di tanto perchè non ho mai incontrato le persone giuste, finora, e, comunque, lo ho sempre ritenuto un piano utopico....
M.R.

Bhumetta
11-10-07, 10:59 AM
L'idea è ottima!Se si riuscisse a portare a termine un progetto simile sarebbe il massimo!
secondo me il problema più grande è la disponibilità economica.
Bisognerebbe trovare qualcuno che risponda a tutti i requisiti: tempo, impegno e money!;)

stecast
11-10-07, 12:20 PM
Avete idea di quanto denaro servirebbe?

byron
11-10-07, 01:00 PM
Citazione:Messaggio inserito da stecast

Avete idea di quanto denaro servirebbe?



Un commento sui prezzi dei cani...
Ho contattato recentemente con un allevatore cinese. Sospettosamente manda me alcune foto che aveva già vista nel foro via phodopus.
Un maschio di tre anni: 20000 dollari.
Un maschio di undici mesi: 15000 dollari (trasportati a Madrid via aerea). Questa chiara dà un'idea di costosi che può rivelarsi montare un club/allevamento/centro di selezione indipendente della razza, che cerca di cani di grossa taglia di varie linee...

Immagine:
https://www.inseparabile.it/public/forum/byron/20071011125859_3 anno maschio apportata anche per phodopus.jpg
261,52*KB

Immagine:
https://www.inseparabile.it/public/forum/byron/20071011125934_11 mesi maschio.jpg
485,18*KB

stecast
11-10-07, 07:17 PM
Quello che io temo è che come per altre razze di molossi (mastino napoletano in primis), se si lasciano agire i vari club ufficiali, allevatori da esposizione, giudici, e anche acquirenti non veramente appassionati della razza, si va a finire tra poche generazioni allo stesso modo rovinando e snaturando completamente la razza. In questo caso si ha la fortuna, non solo di non avere una razza ancora rovinata, ma addirittura di poter consolidare le caratteristiche originarie e uniche di questo cane. Penso che questa sia una grande opportunità, anche se l'idea di Rivoira è obiettivamente ostacolata dai costi elevati determinati dall'andare a cercare degli esemplari nel loro paese di origine, per poi affidarli a questo "centro" che si occupi dello sviluppo del tipo di TM ideale.
La cosa importante è che c'è un gruppo di persone che ha le idee chiare circa il tipo di cane da cercare. Questo è un buon punto di partenza ma certo non basta.

i molossi del tibet
12-10-07, 11:17 AM
In effetti, economicamente parlando, il procurarsi dei soggetti validi originali non è la cosa più devastante: apparentemente la spesa iniziale non è sicuramente indifferente, ma è il seguito che diviene gravoso; gestire, mantenere e curare dei cani per lunghi periodi non è assolutamente compito da prendere a cuor leggero.
La stessa Chomolamga, costata una cifra certamente non esigua all'amico Claudio, è poi gravata per tutta la sua vita su di me (Che sono, beninteso, felicissimo per questa opportunità che non potevo certamente permettermi), richiedendo attenzioni particolari.
Quella di un allevamento mirato ad un certo tipo di cane, che non dovrebbe comunque MAI diventare "di moda", anzi rimanere in numeri ridotti ma con esemplari, nella media, SUPER, mi pare, al momento, la cosa più sensata: esemplari da presentare e far conoscere sulla piazza internazionale e, in Italia, una sana e costruttiva concorrenza e/o collaborazione con l'allevamento "Deldharmapuri".....
M.R.

carlitomc
13-10-07, 12:50 AM
Perchè le documentazioni in vostro possesso non le portate agli organi ufficiali? Spiegate com'è il tibetan e come bisognerebbe lavorare insieme per evolvere e migliorare la vostra razza.
Si parla male del cim (sono daccordo con voi), ma perchè non dialogate per migliorare ciò di cui non siete contenti?
Fare un club nuovo secondo me in parte finirebbe per disperdere ancora di più le idee su questa razza. Credo che si finirebbe solo per isolarsi senza raggiungere nulla di buono.
Mi pare che il livello qualitativo dei cani sta migliorando notevolmente, continuate su quella strada.
Vi dico così perchè anche noi (sez. fila brasileiro) avevamo deciso di aprire un nuovo club tutto italiano, molto più vicino alle tradizioni brasiliane ecc.. Stanchi di vedere in italia cani meticciati e di scarso valore.Noi stessi stiamo cercando di importare soggetti di ottimo valore per dare un contributo aggiunto alla razza con notevoli sforzi fisici ed economici.
(Voi avete una marcia in più collaudata da più anni e potete fare bene.)Ultimamente abbiamo frenato un po' ma parlandone seriamente con l'organo ufficiale, portando avanti le infomazioni in nostro possesso, i vari studi sui cani in terra madre, pare che si stiano aprendo delle possibilità nuove (es. possibili prove di lavoro, deposito dna, lastrare i cani obbligatoriamente,banca dati completa di tutti gli esemplari presenti in italia e relative linee di sangue ecc..) che fino a poco tempo fa erano impensabili.
Il mio logicamente è solo un consiglio.

i molossi del tibet
13-10-07, 11:43 AM
Non si può parlare con sordi ed ignoranti (Inteso come coloro che non conoscono e/o non vogliono conoscere le cose come sono.....).
M.Rivoira

carlitomc
15-10-07, 09:12 PM
Rivoira, la capisco perfettamente, ma sono sempre convinto che col tempo le cose possano sicuramente mutare. Un suggerimento? Basta toccare la gente sul denaro..Forzate la gente a boicottare il CIM finchè non si faccia chiarezza, logicamente portando avanti le vostre preziose informazioni e idee. Vedete che appena, Cim e enci iniziano ad avere meno iscritti le cose un po' cambieranno e saranno costretti per forza di cosa ad ascoltarvi. Senza iscritti, il Cim ed Enci non sono niente.
In alternativa c.que ci sarebbe sempre la prospettiva che avete suggerito..Formate un nuovo club.

i molossi del tibet
16-10-07, 11:15 AM
Non per niente, pur non avendo mai cercato di condizionare alcuno
nelle sue scelte a tal proposito, ho sempre detto che ritenevo un gesto di cortesia nei miei confronti la NON iscrizione al Club.....
Rivoira M.