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sandy
26-09-07, 12:57 PM
26 settembre - Catania
Trovata mucca sgozzata e vitellino morto


Una mucca sgozzata e completamente sventrata, semicoperta da un telo cerato e con le zampe legate a un palo. Accanto un vitellino morto dentro un sacco nero: sono stati trovati dalla polizia provinciale di Catania nella zona di Passo Martino. Erano sul ciglio della strada. I due animali non avevano elementi per essere ricondotti ai loro proprietari. Prontamente e' stata informata la sezione veterinaria dell'Asl e l'autorita' giudiziaria. Varie le ipotesi seguite per spiegare il macabro ritrovamento, fra queste un'intimidazione diretta al proprietario. (AGI)



[:150]

LadyKia
26-09-07, 08:10 PM
Ma mamma mia!!!! ma che cosa sarà stato a spingere qualcuno a fare una cosa del genere????
sono senza parole...allucinante...

Ginevrina
27-09-07, 02:15 PM
Bella gente c'è in giro....io lo farei a loro quel trattamento

sandy
28-09-07, 12:44 PM
Corriere dell'Alto Adige
Martora crocifissa. Indaga la Procura - 28 set 07
Il fatto avvenuto a Ortisei. Valzolgher: sono inorridita.


L'hanno catturata, le hanno tagliato la coda e, infine, come se non bastasse, l'hanno crocifissa con un chiodo ad un albero. Era ancora viva quando i suoi carnefici se ne sono andati.
È successo in un bosco vicino ad Ortisei. La vittima: una giovane martora. Un passante, che stava passeggiando con il suo cane, ha fatto la macabra scoperta ed ha immediatamente avvisato i carabinieri di Ortisei. Sul muso del povero animale c'era ancora tutta la sua sofferenza. I suoi carnefici hanno appeso il corpo straziato della martora con un chiodo da artigiano per una zampa e con un laccio di plastica bianco l'altra. Secondo gli esperti l'animale ha vissuto ancora per qualche ora prima di morire dissanguato, dato che gli era stata tagliata anche la coda.
La piccola vittima, infatti, non è morta sul colpo: sul suo corpicino non vi erano tracce di schiacciamento provocate da un investimento d'auto né di altre contusioni alla testa. L'accaduto è stato segnalato alla Procura, che ha aperto un'indagine sulla vicenda.
Ester Valzolgher, responsabile della Lav (Lega Antivivisezione) è sconvolta: «Ciò che questa o queste orribili persone hanno fatto non merita giustificazioni. Si devono trovare i colpevoli perché sono un pericolo pubblico. La Lav lancia un appello alle persone: chi viene a conoscenza di qualcosa di utile per le indagini, telefoni o scrivi anche in forma anonima ai carabinieri di Ortisei o di Laion. È giusto che chi ha commesso quest'orribile atto venga punito. Si tratta di persone senza cuore e sentimenti e devono pagare la loro stupida crudeltà ».
La responsabile della Lav è fuori di sé e si chiede come cose simili possano accadere: «Io proprio non capisco — sbotta — Non ci sono scusanti. Cosa può fare scattare tanta crudeltà in una persona? Si trattava di un animale indifeso, che non ha fatto del male a nessuno. Le stesse persone che vivono in quella zona, appena hanno saputo dell'accaduto sono rimaste inorridite ». Riti satanici, crudeltà, un passatempo perverso? Ancora nessuno ha saputo dare una risposta a riguardo. Nel frattempo in Procura il pm Donatella Marchesini indaga anche su un tasso trovato sottovuoto a casa di un cacciatore.
Susanna Petrone


orribile....[:19]

quelli sono mostri ....ma cosa succede nell'uomo....dove andiamo a finire!!![:6]

povera piccola indifesa...[:150]

sandy
28-09-07, 12:50 PM
dopo ci si domanda xchè la gente ama + gli animali delle persone....

forse xchè in loro non c'e' cattiveria.....e non pensano al tornaconto!


quelli dovevano essere beccati in fragrante....e PAGARE!!!!

LadyKia
28-09-07, 06:10 PM
sandy è davvero terribile.. ma come si può fare una cosa del genere??
come ti capisco.. alla fine si apprezzano davvero di più gli animali che gli uomini...
dovrebbero davvero essere colti in flagrante..ma sti b*****i sn davvero furbi...
questa è pura cattiveria.:(:(

orcaimpetuosa
29-09-07, 01:16 AM
però forse il tasso sotto vuoto era solo perchè voleva mangiarselo, adesso a prescindere dal fatto che è un animale protetto un tasso o cinghiale sotto vuoto non cambia molto.
Una cosa che mi chiedo è cosa c'entra questa Ester Valzolgher, voglio dire, in questo articolo si parla più di lav che di gente del posto! non credo che si debba essere il responsabile della lav per poter conndannare un fatto del genere, voi non avreste fatto lo stesso?

sandy
29-09-07, 10:12 AM
Citazione:Messaggio inserito da orcaimpetuosa

però forse il tasso sotto vuoto era solo perchè voleva mangiarselo, adesso a prescindere dal fatto che è un animale protetto un tasso o cinghiale sotto vuoto non cambia molto.
Una cosa che mi chiedo è cosa c'entra questa Ester Valzolgher, voglio dire, in questo articolo si parla più di lav che di gente del posto! non credo che si debba essere il responsabile della lav per poter conndannare un fatto del genere, voi non avreste fatto lo stesso?


infatti anche gli abitanti del posto hanno condannato il gesto...non solo la lav....

però forse il tasso sotto vuoto era solo xchè voleva mangiarselo?? [:251][:251][:251][:252]

sandy
29-09-07, 10:14 AM
Citazione:Messaggio inserito da LadyKia

sandy è davvero terribile.. ma come si può fare una cosa del genere??
come ti capisco.. alla fine si apprezzano davvero di più gli animali che gli uomini...
dovrebbero davvero essere colti in flagrante..ma sti b*****i sn davvero furbi...
questa è pura cattiveria.:(:(


cattiveria.....peggio peggio!!![:19][:19]

orcaimpetuosa
29-09-07, 01:02 PM
Citazione:Messaggio inserito da sandy
infatti anche gli abitanti del posto hanno condannato il gesto...non solo la lav....
però forse il tasso sotto vuoto era solo xchè voleva mangiarselo?? [:251][:251][:251][:252]

si ma lì si parla quasi solo di lav e soprattutto parla solo la lav, come se fosse l'unica voce sensibile, ma ti pare?
per il tasso eh.. cosa ci fa uno con un tasso sotto vuoto? l'unico motivo sensato che mi viene in mente è che è così per conservarlo meglio

sandy
30-09-07, 10:09 AM
ma non è un animale protetto il tasso???
i cacciatori proprio non li posso sopportare!!!

Leonardo
30-09-07, 01:37 PM
Citazione:Messaggio inserito da orcaimpetuosa
si ma lì si parla quasi solo di lav e soprattutto parla solo la lav, come se fosse l'unica voce sensibile, ma ti pare?
per il tasso eh.. cosa ci fa uno con un tasso sotto vuoto? l'unico motivo sensato che mi viene in mente è che è così per conservarlo meglio

Ma non hai ancora capito che non sono notizie ma spot pubblicitari per la LAV (il cul)?
La nostra Amicona o si lascia che la sua sensibilità venga strumentalizzata o ci guadagna qualcosa da queste campagne...
Mancavano appunto la martora crocifissa e il tasso sotto vuoto.
A quando l'opossum tritato?

francy_capo
01-10-07, 12:08 PM
grazie di aver accorpato più post Sandy continua così e mi basterà NON aprire questo per non rovinarmi ulteriormente la giornata. Credo siano inutili..boh...non c'è certo da discutere su questi scempi.

sandy
01-10-07, 12:31 PM
Citazione:Messaggio inserito da francy_capo

grazie di aver accorpato più post Sandy continua così e mi basterà NON aprire questo per non rovinarmi ulteriormente la giornata. Credo siano inutili..boh...non c'è certo da discutere su questi scempi.


bene [:2], effettivamente ho pensato di utilizzare una sola discussione con un titolo generico ma ben individuabile!!
saranno inutili tanto quanto guardate un tg! viste le belle notizie che circolano.. [:19]

sandy
01-10-07, 12:42 PM
La Provincia di Como
Carabinieri in casa: il clandestino è una volpe - 1 ott 07
Ma nemmeno la Forestale è riuscita a prenderla.


Un intruso in giardino. «Siamo i carabinieri, per favore ci apra, è scappata da voi». Non è un ladro, ma una volpe. A trecento metri in linea d'aria dagli ingorghi e dal rumore di Como, gli animali del bosco non si trovano soltanto sui libri per bambini. Chi si alza presto e abita vicino agli alberi può incontrare cerbiatti, caprioli e cinghiali che fanno colazione sotto la finestra, chi torna tardi deve stare attento a non investire ricci e faine. E volpi, appunto, animali molto più antropizzati di quanto ci abbiano insegnato le favole. Frugano nelle discariche, alle galline preferiscono il mangime che gatti ciccioni come i loro padroni abbandonano svogliatamente nelle ciotole sul terrazzo. La caccia di ieri mattina in via Roma riguardava un soggetto già noto alle forze dell'ordine, raro esemplare di clandestino adottato da mezzo paese. «Quella non è una volpe, è un cane», sorride un carabiniere. «Va sempre in pizzeria, su a San Maurizio: le danno gli avanzi». Il militare tradisce smaccata simpatia con il ricercato: «È sempre in giro, speriamo che qualcuno prima o poi non le spari o non la travolga con la macchina». Eccola la volpe che zampetta sul prato tra l'uva e le rose. Pelo chiaro e coda lunga, quanto a dimensioni sembra un cane per davvero. E' bella ma magra e la si vede zoppicare. «Probabilmente è malata», spiega la guardia forestale cui spetta il compito di catturarla. La scruta un po' e quella, furba come nei libri, guadagna terreno sugli inseguitori, che sembrano addormentati come i difensori dell'Inter di quest'anno. No, non sono addormentati, ma indecisi forse sì: fosse malata veramente, in caso di cattura rischierebbe di essere abbattuta. Forse la guardia sta cercando un lieto fine per la fiaba. In fondo non deve fare proprio nulla, basta risvegliarsi dal nanosecondo di rimorsi che la volpe non c'è più, è passata dal vicino e poi per strada e poi chissà dov'è. Ma tornerà, deve addomesticare ancora qualcuno.

sandy
03-10-07, 01:15 PM
3 ottobre - Pescasseroli
E' strage, altri due orsi uccisi. Ma notizia divulgata solo oggi


Altri due orsi morti sono stati trovati nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm). Il ritrovamento, secondo quanto si e' appreso, e' avvenuto una quindicina di giorni fa, ma la notizia non era stata divulgata dall'Ente Parco.
Sale a cinque, quindi, il numero complessivo dei plantigradi trovati morti nel parco nelle ultime due settimane, ai quali si aggiungono due lupi e una capretta usata come esca avvelenata.Le notizie sulla morte degli orsi sono state divulgate con diversi giorni di ritardo sul ritrovamento delle carcasse, tutte inviate all' Istituto zooprofilattico di Roma.
Le due morti segnalate stamattina - e relative a due cuccioli - si sono apprese da ambienti dell'Ente Parco e risalirebbero a oltre venti giorni fa. Negli stessi giorni le Associazioni ambientaliste a difesa dell'orso avrebbero segnalato alla direzione del Parco la presenza di bocconi avvelenati nella zona frequentata abitualmente dagli orsi.
Lo stesso ritrovamento della carcassa dell'orso Bernardo, segnalata dal Parco come avvenuta venerdi' scorso, risalirebbe invece a oltre dieci giorni fa e due giorni dopo fu scoperta l' orsa uccisa; sarebbe tempestiva, invece, la segnalazione del cucciolo trovato ieri. (ANSA)

sandy
03-10-07, 01:16 PM
ANCHE DUE LUPI E UNA CAPRETTA MORTI AVVELENATI
Nel Parco Nazionale d'Abruzzo.


3 ottobre 2007 - Due lupi e una capretta sono stati trovati morti nell'area del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) nella quale erano state rinvenute le carcasse di tre orsi, in localita' 'Acqua ventilata', tra Gioia dei Marsi e Pescasseroli.
La scoperta e' stata fatta dagli agenti della forestale e dalle Guardie del Parco. Secondo una prima ipotesi, la capretta potrebbe essere stata utilizzate come esca per i lupi.
Anche le carcasse di questi ultimi tre animali, cosi' come quelle degli orsi, sono state trasportate all'Istituto zooprofilattico Abruzzo e Molise di Teramo per verificare se si tratti di casi di avvelenamento.
Intanto, non si hanno notizie dell'orsa Gemma, una delle 'compagne' di Bernardo, mentre 'Rossella', con la sua famigliola di tre orsetti e' stata localizzata nella zona ed e' stata indirizzata, assieme ai cuccioli, in una zona piu' a monte per evitare che possano venire a contatto con bocconi avvelenati.
(ANSA)

Ginevrina
03-10-07, 01:34 PM
Stamani al bar: "Sono morti due lupi", risposta: "Vabbè, tanto ce ne sono tanti". La gente è seriamente convinta che in Italia ci sia pieno di lupi, dopo che i giornali, ogni volta che viene visto un barboncino a far funghi col padrone, pubblicano di decine di avvistamenti. L'ignoranza dilaga impetuosa

cris77
03-10-07, 01:50 PM
MI VERGOGNO DI ESSERE UN UOMO:(:(

sandy
03-10-07, 02:12 PM
che siano pochi o tanti non ha importanza.....[:19]

anche noi siamo in tanti

Ginevrina
03-10-07, 02:40 PM
Ma i lupi sono pochissimi!

cris77
03-10-07, 02:49 PM
Ginevrina ma non importa se sono pochi o tanti che vuol dire? vuol dire che i lupi sono pochi non si toccano e i cani che sono tanti se ne uccidiamo uno non cambia niente? io sono dell opinione che qualsiasi essere vivente e sottolineo qualsiasi, deve avere rispetto da chiunque.
Come loro lo danno a noi noi lo dobbiamo a loro

Ginevrina
03-10-07, 03:03 PM
Il problema è l'ignoranza, che abbiano diritto a vivere non c'è dubbio; ma riconoscendoli come specie in via di estinzione forse potrebbero godere di maggiore appoggio e minore menefreghismo. Il mondo non è fatto di gente tanto intelligente da capire che ogni animale ha il diritto di vivere in parallelo con noi. Guarda il panda: Salviamo il povero panda perchè ce ne sono rimasti 3 (per assurdo); l'orso bruno chi se ne frega, lo avvistano di continuo perfino sulle piste da sci. La gente ragiona così e sono fermamente convinta che i giornali e il loro maledetto terrorismo sono i principali nemici di lupo, orso e altri predatori che stiamo cercando di riportare sul territorio, con tutte le difficoltà che ciò comporta. Tanto per aprire una parentesi

cris77
03-10-07, 03:08 PM
Hai piu' che ragione,poi come dare torto ad una mia compaesana?
Purtroppo oggi quello con cui la gente ragiona e' l' egoismo, qnd ognuno ha pensato a se stesso del mondo intorno non gliene frega piu' nulla e peggio ancora che questo egoismo si inizia a trovare in tutti i "campi" della vita:(:(

Ginevrina
03-10-07, 04:38 PM
Sacrosante parole......purtroppo

sandy
04-10-07, 12:23 PM
Citazione:Messaggio inserito da cris77

Ginevrina ma non importa se sono pochi o tanti che vuol dire? vuol dire che i lupi sono pochi non si toccano e i cani che sono tanti se ne uccidiamo uno non cambia niente? io sono dell opinione che qualsiasi essere vivente e sottolineo qualsiasi, deve avere rispetto da chiunque.
Come loro lo danno a noi noi lo dobbiamo a loro



quoto

sandy
04-10-07, 12:26 PM
4 ottobre - Pescasseroli
Parco d'Abruzzo, trovati due cinghiali morti


Due cinghiali, uno dei quali deceduto da almeno 48 ore, sono stati trovati morti tra Pescasseroli e Gioia dei Marsi, nella stessa area del Parco nazionale d'Abruzzo dove sono state trovate le carcasse di orso e di lupo. Anche per questi due animali l'ipotesi piu' accreditata al momento e' quella dell'avvelenamento.
(Zab/Gs/Adnkronos)

sandy
05-10-07, 12:32 PM
VIGILI DEL FUOCO SALVANO SEI VITELLINI DA INCENDIO FATTORIA
5 ott 07
In provincia di Reggio Emilia.


5 ottobre 2007 - Sei vitellini sono stati strappati dai vigili del fuoco alle fiamme divampate in una fattoria di Praticello di Gattatico. Il fuoco si e' innalzato poco prima dell'alba in una stalla dell'azienda agricola, forse per un surriscaldamento all'impianto elettrico. L'incendio si e' rapidamente esteso ad un cumulo di fieno.
L'allarme dato al 115 ha fatto confluire sul posto due automezzi dei vigili del fuoco che hanno tratto in salvo gli animali della stalla, tra cui sei vitellini, evitando che l'incendio si propagasse al resto dell'allevamento. (ANSA)



[:2]

Ginevrina
05-10-07, 02:20 PM
Peccato che poi li macellino...non è per essere macabra, è una costatazione

orcaimpetuosa
05-10-07, 06:22 PM
Citazione:Messaggio inserito da sandy

ma non è un animale protetto il tasso???
i cacciatori proprio non li posso sopportare!!!

si certo, lo ritengo ingiusto perchè è un tasso, non perchè è sotto vuoto, infatti prima ho detto "a prescindere dal fatto che è un animale protetto un tasso o cinghiale sotto vuoto non cambia molto"

orcaimpetuosa
05-10-07, 06:25 PM
Citazione:Messaggio inserito da Ginevrina
L'ignoranza dilaga impetuosa

ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale[:p]

sandy
08-10-07, 12:41 PM
ORSO DA ITALIA ABBATTUTO IN SLOVENIA
Conferma e protesta dal Ministero dell'Ambiente.


8 ottobre 2007 - Un orso proveniente dall'Italia e' stato abbattuto in Slovenia e il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, scrive al collega sloveno chiedendo 'piu' norme a tutela degli orsi che sconfinano'. Lo rende noto una nota del ministero dell'Ambiente, secondo cui 'un orso bruno maschio adulto e' stato abbattuto in Slovenia, in localita' Predjama a 10 km dal confine italiano.
L'esemplare, munito di radiocollare nell'ambito del progetto dell'Universita' di Udine autorizzato dal ministero dell'Ambiente, e' stato colpito da cacciatori in un'area in cui la caccia all'orso e' consentita'. I cacciatori sloveni, prosegue la nota, erano stati avvertiti di non abbattere animali con radiocollari ma probabilmente questo era poco visibile.
Esiste una sorta di 'cortesia' che il governo sloveno usa nei confronti degli animali con radiocollare che provengono dal territorio italiano, anche se di origine slovena. E il governo sloveno aveva chiesto aggiornamento dei dati telemetrici dell'orso che, a causa di problemi tecnici, non e' stato possibile fornire.
Quindi il ministro dell'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha deciso di inviare una lettera al collega sloveno proponendo un tavolo tecnico utile a definire nuove norme di tutela per gli orsi presenti nell'area di confine. 'Il nostro dispiacere e' enorme pur sapendo che la caccia all'orso in Slovenia e' consentita - afferma Pecoraro Scanio - e quindi non ci sono violazioni di norme. Resta il profondo rammarico per la perdita di un esemplare che nell'area alpina del territorio italiano e' ridotta a poche decine di unita' tra l'area tarvisiana e dell'Adamello Brenta. I nostri sforzi, attraverso progetti di tutela, stanno faticosamente provocando un ritorno di una popolazione di orso. E' un impegno che rinnoviamo con forza a tutela di un animale prezioso e nobile'. 'Scrivero' una lettera al mio collega sloveno - conclude Pecoraro - per proporre un tavolo tecnico utile a definire norme piu' efficaci a tutela dell'orso, in particolare in un'area in cui gli sconfinamenti sono naturali. Chiedero' inoltre alla Slovenia di allontanare dal confine italiano il territorio destinato alla caccia dell'orso'.
(ANSA)

Ginevrina
08-10-07, 02:32 PM
Sarei curiosa di sapere come è regolata la caccia all'orso in slovenia (quanti capi, in che periodo, di che sesso.....). La trovo comunque una cosa abominevole ma non vorrei che fosse sempre la stessa storia di soldi: ricchi "occidentali" probabilmente non sloveni che pagano una fortuna per abbattere un orso

sandy
10-10-07, 12:57 PM
PECORARO AUTORIZZA ABBATTIMENTO SELETTIVO DEI CINGHIALI IN PARCO
10 ott 07
Con via libera dell'Infs nel Pollino. Macellazione o uccisi in aziende.


10 ottobre 2007 - Il Ministero dell'Ambiente ha approvato il Piano sperimentale di prelievo selettivo del cinghiale, elaborato dall'Ente Parco Nazionale del Pollino per lenire il grave problema della sovrappopolazione degli ungulati nell'area protetta calabro-lucana. Nei prossimi giorni saranno convocate dal presidente Domenico Pappaterra le Province di Cosenza, Potenza e Matera, le Aziende sanitarie, il Cta del Corpo Forestale dello Stato e le Polizie provinciali per dare concreta attuazione. La sovrappopolazione crea indatti danni all'agricoltura.
Il piano sperimentale di prelievo selettivo del cinghiale nel Parco era gia' passato al vaglio dell'Istituto nazionale di Fauna Selvatica. Le Regioni Calabria e Basilicata hanno inoltre individuato due Zone di protezione speciale che ricoprono interamente il territorio del Parco. L'Ente Parco ha cosi' realizzato un apposito studio di incidenza. Il piano prevede il controllo della presenza del cinghiale ('sus scrofa') sul territorio con l'intento di ridurre l'impatto sulle attivita' umane e quello di sperimentare tecniche per il controllo numerico della specie. I sistemi adottati saranno quelli di cattura e di abbattimento selettivo. La cattura degli animali mediante metodi incruenti, quali i recinti di cattura, prevede il loro trasferimento in aziende di macellazione per essere trasformati e commercializzati come prodotti tipici del Parco o la vendita degli animali vivi ad aziende agrituristiche-venatorie recintate.
(Nfr/Col/Adnkronos)


rabbia..[:6]

sandy
10-10-07, 01:01 PM
Quotidiano Nazionale
Polizia arresta una mucca, troppi incidenti - 10 ott 07
In Vietnam.


Una mucca è stata "arrestata" dalla polizia per aver causato incidenti stradali che hanno portato alla morte di sei persone quest'anno. Lo ha riferito oggi un responsabile della polizia locale. Il proprietario della mucca ora rischia sei mesi di carcere in base a una nuova legge sul traffico che considera responsabili i proprietari per gli incidenti causati dai loro animali, ha detto Pin Doman, un dirigente della polizia di una zona periferica di Phnom Penh.
La mucca, alta un metro e mezzo, amava trattenersi in mezzo alla strada principale del quartiere. Ieri sera un motociclista di 66 anni l'ha urtata schiantandosi e perdendo la vita. L'anno scorso la stessa mucca era stata protagonista di un altro incidente stradale. Un camion per evitarla sterzò bruscamente causando la morte di cinque persone e il ferimento di diverse altre. Molte strade cambogiane non hanno illuminazione stradale.

sandy
12-10-07, 12:37 PM
L'Arena
Arresti domiciliari per allevatore. Sequestrati 120 bovini - 12 ott 07
Un’operazione del Nas di Perugia è arrivata fino all’Est veronese e nell’operazione sono coinvolti anche imprenditori locali. Scoperta la Chianina senza le carte in regola.


Il polverone sollevato dall’inchiesta del Nas di Perugia è fitto. Un importante allevatore di Arcole arrestato (gli è stata concessa la detenzione domiciliare), uno di San Martino Buonalbergo, denunciato a piede libero a cui è stata fatta una perquisizione ieri mattina presto ed è stato sequestrato svariato materiale documentale e un altro allevatore di Veronella, cui è stata posta sotto sequestro l’azienda e sono stati sequestrati documenti e passaporti bovini.
Sono queste le diramazioni veronesi della maxi operazione del Nucleo antisofisticazione che ha portato alla luce una truffa sulla commercializzazione di bovini destinati alla macellazione e al successivo consumo alimentare, falsamente accreditati come appartenenti a razze pregiate pur in assenza di conformi caratteristiche morfologiche.
L’arrestato è Floriano Pizzolo, 61 anni, residente in via Roma, ad Arcole, della Agrifap. L’azienda fa parte del gruppo fondato all’inizio del ’900, un’importante realtà del comparto agroalimentare italiano ed europeo con allevamenti di carne e pesce, vigneti di proprietà in terre vocate, una rete di partnership con piccoli e medi produttori impegnati nelle qualità, e aziende di trasformazione a forte innovazione tecnologica, sperimentazioni d’avanguardia condotte con enti di ricerca ed istituiti universitari.
Gli indagati, secondo l’accusa, avevano ideato un sistema per commercializzare bovini destinati alla macellazione, e quindi al consumo alimentare, spacciandoli per razze di pregio come la Chianina mentre si trattava di animali di minore qualità spesso non sottoposti alle verifiche veterinarie di legge.
I militari hanno arrestato 13 persone. Altre 34 persone sono state denunciate a piede libero. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardano, tra l’altro, un veterinario dipendente Asl, commercianti, allevatori, autotrasportatori e un collaboratore di un’associazione provinciale allevatori.
L’attività illecita, secondo il Nas, ha riguardato l’Umbria, le Marche, la Puglia, la Campania, la Basilicata e il Veneto. Dalle indagini degli investigatori è emersa la falsificazione di certificati di intervento fecondativo e la contraffazione di marchi auricolari dei bovini.
Nell’operazione sono stati impegnati circa 150 carabinieri del Nas di varie regioni e militari dei reparti territoriali.
Nell’operazione denominata «Labirinto» sono stati sequestrati 120 bovini e 1100 marchi auricolari risultati contraffatti per un valore di 220mila euro.
I reati ipotizzati sono associazione per delinquere, falso, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive e frode nell’esercizio del commercio. Accuse formulate anche nei confronti di altre 19 tra allevatori e commercianti indagati in stato di libertà. Per episodi analoghi, ma isolati secondo gli inquirenti, in una prima fase dell’inchiesta erano stati denunciati a piede libero, in Umbria, altri 250 tra allevatori, commercianti e veterinari liberi professionisti.
Dagli accertamenti condotti dal Nas di Perugia dal marzo scorso è emerso per ogni bovino il guadagno derivante dalle presunte operazioni illecite era di 500-600 euro.
A.V.

sandy
18-10-07, 12:44 PM
18 ottobre - Pescasseroli
La Stampa, un pastore dietro la strage degli orsi nel Parco


C'e' un pastore dietro la strage degli orsi nel Parco nazionale degli Abruzzi. A riverlarlo e' "La Stampa" che spiega come gli animali siano stati uccisi da una capra avvelenata. La capra appena uccisa, sottolinea il giornale, era stata lasciata sotto il ciglio della strada, ad "Acqua Ventilata", un bosco a pochi chilometri da Pescasseroli, proprio accanto a un ruscello.
L'assassino aveva squartato e innaffiato la capra con un potente antiparassitario, lasciando abbandonata la damigiana di 5 litri vuota accanto alla carcassa dell'animale.
La mano e' probabilmente quella di "un allevatore o un pastore.
E non perche' l'orso Bernardo o chi per esso gli avesse sterminato il gregge o la mandria. Chi ha avvelenato la capra e' stato un malvagio, un criminale che aveva e ha dell'acredine nei confronti del Parco" afferma Giovanni Potena, l'amministratore delle Foreste demaniali di Castel di Sangro. Potena lascia intravedere la pista della 'vendetta', del 'rancore', della 'ribellione al Parco' con le sue regole da rispettare e gli uomini che devono farle rispettare.
Gli investigatori della Forestale, coordinati dalla procura di Avezzano, si sono messi al lavoro scandagliando tutte le ipotesi possibili, controllando settanta aziende della zona, incrociando tabulati e tracciati telefonici. Pescando dagli archivi le schede dei soggetti a rischio.
Quei cittadini, pastori o allevatori, che in passato avevano avuto un contenzioso con il Parco, con la Forestale che li aveva multati perche' magari non rispettavano le regole del pascolo - che prevedono un tot di bestiame per ettaro; di pastori per numero x di capi; un calendario di accesso al pascolo - o la normativa veterinaria nella macellazione. O beccati a fare il bracconaggio.
L'inchiesta sulla strage di Pescasseroli potrebbe essere a una svolta. Sono anche arrivate tre telefonate anonime che hanno indicato un autore dell'avvelenamento della capra. E la sua identita' corrisponde al sospettato numero uno. Adesso servono le 'prove' che quella capra e' stata consegnata a lui da un complice, o da un venditore. C'e' una pista che porta fuori dall'Abruzzo. In tempi di Ris anche in questo caso si seguono le tracce del 'dna' della capra.
Trovare l'allevamento di capre da cui e' partita l'esca' non e' impossibile. La procura di Avezzano potrebbe gia' avere un nome nel registro degli indagati. Nelle prossime ore si annunciano azioni mirate, finalizzate al prelievo di sangue di capre.
(Rre/Ct/Adnkronos)

Leonardo
19-10-07, 03:40 PM
Citazione:Messaggio inserito da Ginevrina

Peccato che poi li macellino...non è per essere macabra, è una costatazione

Vorrei porvi di fronte a un dato di fatto...
Per esempio ginevrina, quell'arrotolato dalle forme canine che vedo nel tuo avatar non è il tuo cane?
Lo vedo pingue e rilassato... come lo nutri? Con i succhi di frutta?
Non credo proprio.
E allora da un lato ci dispiaciamo per gli occhioni dei vitellini che vanno al macello, poi a casa alleviamo anche 4 o 5 cani che in una vita si mangiano a testa... un paio di mucche, una decina di maiali, un cavallo, qualche pecora, e decine di polli.
Pensa a quanti animali non verrebbero uccisi ogni anno se nessuno fosse così egoista da avere in casa un cane o un gatto?
Tu stessa Sandy, quando salvi la vita a ognuno dei tuoi casi disperati, condanni a morte decine di animali: Perchè ritieni che le loro vite tutte insieme valgano meno di quella di un tuo cane?
Fammi alemno la cortesia di essere coerente e non spaccare i maroni se degli esperti decidono l'abbattimento selettivo dei cinghiali...
Magari sarà proprio uno dei tuoi cani a mangiarli... ;)

sandy
29-10-07, 12:52 PM
E' MORTO LILLO, IL PIU' VECCHO STAMBECCO DELLE ALPI
29 ott 07
Era nato in cattività.


29 ottobre 2007 - E' deceduto 'Lillo' lo stambecco maschio piu' vecchio non in cattivita'. E' stato ritrovato morto per cause naturali in localita' Les Toules in Valsavarenche (Aosta), all'interno del Parco Nazionale Gran Paradiso. 'In letteratura - dice Bruno Bassano, veterinario responsabile della ricerca scientifica del Parco - non si conoscono casi di maschi cosi' longevi vissuti in liberta''.
Questo animale fu catturato nell' ottobre del 1999 a scopo di marcatura nell'ambito di uno studio a lungo termine sulla eco-etologia dello stambecco. A quell'epoca aveva 13 anni e gli fu messo un radio-collare bianco col numero 45. Da allora e' stato seguito quasi quotidianamente da parte di ricercatori e di addetti alla sorveglianza del Parco. Negli ultimi inverni era solito soggiornare in pieno centro dell'abitato di De'gioz, capoluogo Valsavarenche.
Per questa ragione era diventato lo stambecco piu' famoso e coccolato della valle e la sua sopravvivenza e' stata favorita dal foraggio e dagli alimenti somministratigli dagli abitanti di quella frazione, che gli avevano dato il nome di 'Lillo'.
Si trattava in realta' di un amore-odio dal momento che era anche sua abitudine depredare gli orti del fondovalle.
Le foto che lo ritraggono accovacciato in inverno accanto al comignolo caldo della casa del panettiere di De'gioz fanno bella mostra di se' in molti locali pubblici e nelle case di abitanti e turisti.
'Negli ultimi giorni sono stati uccisi illegalmente in altre aree protette del nostro Paese orsi, lupi, aquile e altre specie tutelate - ricorda il direttore del Parco, Michele Ottino - ci sembra un bel messaggio poter ricordare che anche gli animali selvatici possono mancare serenamente di vecchiaia in un luogo protetto dove abitanti, turisti e guarda parco rispettano ed apprezzano la bellezza e la magnificenza di quanto la natura ci offre, affidando al confronto leale e non ai fucili la soluzione dei problemi'.
'Nel Parco del Gran Paradiso - dice ancora Bassano - vivono circa 3 mila stambecchi, una popolazione che tende gradualmente a invecchiare, sia perche' gli inverni ormai sono piu' miti sia per la mancanza di predatori e di cacciatori. Negli ultimi mesi pero' abbiamo constatato il ritorno del lupo'. (ANSA)

sandy
30-10-07, 01:13 PM
Il Centro
Lupo trovato morto, qualcuno gli ha sparato - 30 ott 07
Il ritrovamento è avvenuto a Valle Castellana. Sospetti sui cacciatori di cinghiale.


Anche il Teramano paga il suo tributo al fenomeno dell’uccisione di grandi mammiferi selvatici che nelle ultime settimane ha colpito l’Abruzzo. Un lupo è stato trovato morto, quasi certamente ucciso da un colpo di arma da fuoco, ieri pomeriggio nel comune di Valle Castellana, in territorio del Parco nazionale Gran Sasso-monti della Laga. A scoprirlo è stato un gruppo di escursionisti teramani che stavano tornando a valle dopo un’escursione all’eremo di Sant’Angelo in Volturino, in una zona impervia tra le frazioni di Corano e San Vito.
«Il lupo era allo scoperto, in una cava di pietre abbandonata», racconta Gianni Franchi, guida escursionistica e accompagnatore di media montagna, «alla quale si può arrivare anche con l’auto. La carcassa era integra, il che fa pensare che l’animale non fosse morto da molto. Si notava però un foro sul fianco, all’altezza dell’anca posteriore destra, con del sangue secco intorno. Un altro foro era sul posteriore dell’animale. Forse il proiettile è entrato da lì ed è uscito dal fianco».
Gli escursionisti hanno subito avvisato la Forestale del Parco, che ha inviato sul posto una pattuglia per recuperare la carcassa. La causa della morte dell’animale dovrà essere accertata dall’istituto zooprofilattico di Teramo con un’autopsia. Se fosse certo che il lupo è stato ucciso da un proiettile, su chi si dovrebbe indagare? L’ipotesi più probabile è che a sparare sia stato uno dei tanti bracconieri che cacciano i cinghiali sulla Laga. Meno probabile che sia stato un pastore che voleva difendere il gregge dal lupo. I pastori, normalmente, non girano armati.
L’associazione ambientalista Mountain Wilderness Italia interviene subito sulla vicenda: «Il controllo del territorio nei Parchi italiani è pari a zero. Il Parco Gran Sasso-Laga dovrebbe avere 150 forestali, la legge prevede infatti un forestale ogni mille ettari, e invece ne ha circa 85. Dunque, in teoria, il Parco copre 85mila ettari e ne ha altri 65mila senza controllo. È come avere un altro Parco completamente sguarnito. Non è colpa della Forestale, ovviamente. Il controllo nei Parchi è fallito per mancanza di risorse e di uomini. In più, registriamo che ogni volta che i Parchi cominciano a svolgere la loro funzione di controllo, c’è un acuirsi di avvelenamenti, incendi e così via. Forse, a questo punto, conviene avere Parchi finti, come negli anni passati: cioè Parchi che fanno depliant, centri servizi, percorsi turistici, ma non tutela e conservazione del territorio. Se ci provano, c’è subito qualcuno che con gesti criminali fa capire che tutela e conservazione non gli stanno bene».
Dino Venturoni

sandy
17-11-07, 02:36 PM
ZAMPE D'ELEFANTE IN VETRINA, RIMOSSE A MILANO
Segnalazione della Lav e intervento del Garante comunale per i diritti animali.

16 novembre 2007 - Due vere zampe di elefante, mozzate e svuotate per essere trasformate in due raccapriccianti portabottiglie esposti in uno storico negozio d’abbigliamento di lusso di una centrale via di Milano, sono state rimosse grazie all’intervento del Garante comunale per la Tutela degli Animali su richiesta della LAV.
Pochi giorni fa la LAV aveva ricevuto da una signora la segnalazione, documentata dalle fotografie allegate, dei due disgustosi trofei di caccia esposti nel negozio come oggetti d’arredo. Da qui la segnalazione al Garante Tutela Animali di Milano che, tempestivamente, è intervenuto ottenendo dal negoziante la rimozione immediata delle due zampe, senza la necessità di ricorrere ad altre misure o di coinvolgere forze istituzionali.

“L’esposizione di trofei di caccia non è purtroppo ancora vietata in Italia ma città come Milano si sono impegnate, a cominciare dal Regolamento Tutela Animali, a garantire norme minime a tutela degli animali - dichiara Giacomo Ferrara, responsabile LAV Milano - Allo sconcerto per il cattivo gusto di esporre resti di animali tanto raccapriccianti, si associa la consolazione per la diffusa sensibilità che non vuole vedere animali uccisi, sezionati e degradati a oggetti da esposizione”.

sandy
04-12-07, 01:16 PM
VOLPE SCUOIATA IN RITO SATANICO A ROMA, ACCUSA PRESIDENTE MUNICIPIO
3 dic 07
Nel quartiere della Cecchignola.


3 dicembre 2007 - Una volpe morta, con le zampe mutilate e scuoiata fino alla pancia e' stata trovata dai vigili urbani del XII Gruppo vicino alla loro sede, in via Canzone del Piave, nel quartiere periferico Cecchignola, dentro un cerchio composto di arance e mozziconi di candele, una simbologia da rito satanico.
La presidente del Municipio, Patrizia Prestipino, ha detto che 'tutto fa pensare a un rito satanico. Il nostro comandante dei vigili e' rimasto profondamente colpito dal ritrovamento.
Tutti sanno quanto questo Municipio sia attento al tema degli animali: abbiamo fatto numerose campagne contro il randagismo e gli stessi vigili hanno adottato un cane ferito'.
Di qui l'appello della minisindaco ai cittadini: 'Sempre piu' spesso si verificano riti che vedono uccisi gatti e felini, o comunque animali innocui. Rivolgo un appello ai cittadini affinche' stiano attenti di fronte a un fenomeno cosi' brutto e inquietante e chiedo loro di vigilare sulle comunita' dei nostri animali'.
(ANSA)

Koa
12-12-07, 02:40 PM
Citazione:Messaggio inserito da sandy

VOLPE SCUOIATA IN RITO SATANICO A ROMA, ACCUSA PRESIDENTE MUNICIPIO
3 dic 07
Nel quartiere della Cecchignola.


3 dicembre 2007 - Una volpe morta, con le zampe mutilate e scuoiata fino alla pancia e' stata trovata dai vigili urbani del XII Gruppo vicino alla loro sede, in via Canzone del Piave, nel quartiere periferico Cecchignola, dentro un cerchio composto di arance e mozziconi di candele, una simbologia da rito satanico.
La presidente del Municipio, Patrizia Prestipino, ha detto che 'tutto fa pensare a un rito satanico. Il nostro comandante dei vigili e' rimasto profondamente colpito dal ritrovamento.
Tutti sanno quanto questo Municipio sia attento al tema degli animali: abbiamo fatto numerose campagne contro il randagismo e gli stessi vigili hanno adottato un cane ferito'.
Di qui l'appello della minisindaco ai cittadini: 'Sempre piu' spesso si verificano riti che vedono uccisi gatti e felini, o comunque animali innocui. Rivolgo un appello ai cittadini affinche' stiano attenti di fronte a un fenomeno cosi' brutto e inquietante e chiedo loro di vigilare sulle comunita' dei nostri animali'.
(ANSA)




Odio queste cose!!!! [}:)][}:)]

sandy
19-12-07, 01:39 PM
UCCISO A COLPI DI PISTOLA L'ASINELLO DEI DISABILI
In provincia di Frosinone.


19 dicembre 2007 - Lo hanno ucciso con un colpo di pistola e poi non contenti, hanno fatto scempio delle sue orecchie e della sua coda. E' morto cosi' tra le piu' atroci sofferenze un asinello che era stato donato al centro diurno disabili di Veroli. L'animale, amatissimo dai frequentatori del centro, persone con problemi di handicap con un'eta' compresa tra i 15 e i 70 anni, veniva tenuto in una sorta di fattoria che i disabili avevano allestito, con l'aiuto del comune, in una zona di periferia ai piedi della suggestiva Prato di Campoli. Il ciuco era la loro attrazione e veniva anche utilizzato per effettuare rigeneranti lezioni di ippoterapia. A trovarlo privo di vita e' stato uno dei tanti volontari del centro diurno, Aurelio Renzi, lo stesso che aveva regalato l'animale. "Non ci sono parole per descrivere un atto del genere. Una vera vergogna. Sia per le modalita' con le quali e' stato ucciso sia per le conseguenze che il gesto ha scatenato - si spiega l'agricoltore -. I nostri ragazzi si erano profondamente affezionati a questo animale e lo tenevano e curavano come se fosse un bambino". Sul grave episodio stanno indagando i Carabinieri della stazione di Veroli. Nel frattempo i disabili non hanno piu' la loro attrazione. Chissa' se qualche allevatore decide di fare un bel regalo di Natale, almeno per togliere dai loro cuori l'amarezza che ora vi alberga.
(AGI)

sandy
02-01-08, 01:50 PM
L'Arena
L’orso del Baldo a spasso sulla neve - 2 gen 08
Cugildi: «Forse cercava di bere sotto il laghetto gelato Non si è ancora rintanato ma ha bisogno di quiete».


L’orso del Baldo ha deciso di festeggiare San Silvestro sul versante atesino della montagna. Lo ha fatto sapere lasciando teorie di impronte sulla neve gelata, sopra una pozza che guarda verso la valle dell’Adige, la cui località è meglio non precisare per evitargli invasioni di campo moleste.
Le orme, nettissime, le ha fotografate uno dei pochi che il «Paterno Monte» lo vivono tutto l’anno, lo studiano e proteggono, nella flora e nella fauna. Si tratta di Paolo Cugildi che, con il Gruppo micologico Calzolari che presiede, ha restaurato l’implosa malga Valfreda di Dentro, e ne ha fatto un polo culturale per lo studio della fauna, dei funghi, degli animali selvatici e anche dei rettili, con tanto di vivario.
«Cinque giorni fa ero in escursione con la mia compagna, Marisa Sandri, nel territorio di Ferrara di Monte Baldo, quando abbiamo scoperto le tracce del plantigrado e le abbiamo fotografate», spiega. «Il ghiaccio di una vecchia pozza aveva impedito alla poca neve caduta da giorni di sciogliersi, le impronte erano nette, freschissime. Disegnavano un percorso vagante, forse l’orso cercava di bere sotto il laghetto gelato».
Per chi lo ama e lo considera un segno vitale del nostro massiccio è un buon segno, significa che l’orso trova di che sostentarsi ed è schivo, solitario, elusivo, autonomo. «Spero che pochi vadano a cercarlo, sia studiosi che fotografi che semplici curiosi», dice Cugildi. «Ora che è inverno e lui non si è ancora rintanato, ha bisogno di tutta la quiete possibile perché, fra persone rispettose della natura ci sono sempre malintenzionati che lo vedono come elemento di disturbo della loro attività finora impunita: il bracconaggio».
Negli ultimi tempi l’orso baldense è stato segnalato al Coal Santo, prima addirittura davanti al rifugio Fosce sul Baldo trentino, poi verso Baito Buse, ora sul Baldo orientale. Ha una mobilità sorprendente. Gli orsi sanno essere veloci corridori, discreti arrampicatori, sono molto agili, anche abili nuotatori, si nutrono al 95 per cento di vegetali (frutta, funghi, radici, ortaglia, tanta erba e bacche), hanno cinque unghioni per zampa, vanno solo in semiletargo durante la stagione fredda. E sono schivi, solitari, di fronte all’uomo fuggono impauriti. Spesso senza farsi vedere, avvertiti per tempo dal loro udito e dall’olfatto.
Da 150 anni non si registrano fatti cruenti con l’orso in Abruzzo e Trentino. Sui Pirenei francesi a inizio novembre hanno abbattuto, con il suo cucciolo, Cannella, l’ultima orsa pirenaica. Ma guai a frapporsi fra una madre e i cuccioli, o sparargli: reagirà.
Questo plantigrado nostrano (sigla KYZG2) è nipote di Kirka, importata dalla Slovenia nel 1999 con altri nove orsi. Adesso in tutto il territorio trentino (ma anche veronese e bresciano) ce ne sono 23. Sul Baldo ci sono spazi estesissimi di grande natura selvaggia o rinselvatichita, specie sul versante gardesano.
Ci sono già state persone che hanno portato in quota mele, pere, addirittura kiwi, per foraggiarlo. Un soccorso sconsigliato dal progetto «Life Ursus» del Parco Adamello-Brenta e della Provincia autonoma di Trento. «L’animale deve verificare da solo le opportunità di insediamento e autonomia», spiega Carlo Frapporti, un ex cacciatore, ora appassionato di fotografia animale, che condivide con i forestali il controllo del ripopolamento. Se nella toponomastica veronese orso è parola diffusissima, da noi era scomparso ancora dall’800 mentre, dal 1764 al 1935, nella Venezia Tridentina sono stati uccisi centinaia di esemplari: 190 fra il 1855 e il 1930 e, dal 1935 al 1971, almeno 29. Ne erano rimasti tre attorno il lago di Tovel. Ma se lo si incontra in un passaggio obbligato? Bisogna evitare di guardarlo negli occhi (è una sfida) e di fare chiasso; meglio tornare indietro lentamente, senza correre, e lasciandogli sempre una via di fuga. Se simula aggressività reale (e non c’entra che si alzi in piedi, lo fa solo per vederci meglio), bisogna sdraiarsi a terra in posizione fetale proteggedosi la testa con le mani, in silenzio. Chi l’ha fatto se l’è cavata con una bella annusata.
Bartolo Fracaroli

antea
02-01-08, 03:17 PM
Citazione:Messaggio inserito da sandy

PECORARO AUTORIZZA ABBATTIMENTO SELETTIVO DEI CINGHIALI IN PARCO
10 ott 07
Con via libera dell'Infs nel Pollino. Macellazione o uccisi in aziende.


10 ottobre 2007 - Il Ministero dell'Ambiente ha approvato il Piano sperimentale di prelievo selettivo del cinghiale, elaborato dall'Ente Parco Nazionale del Pollino per lenire il grave problema della sovrappopolazione degli ungulati nell'area protetta calabro-lucana. Nei prossimi giorni saranno convocate dal presidente Domenico Pappaterra le Province di Cosenza, Potenza e Matera, le Aziende sanitarie, il Cta del Corpo Forestale dello Stato e le Polizie provinciali per dare concreta attuazione. La sovrappopolazione crea indatti danni all'agricoltura.
Il piano sperimentale di prelievo selettivo del cinghiale nel Parco era gia' passato al vaglio dell'Istituto nazionale di Fauna Selvatica. Le Regioni Calabria e Basilicata hanno inoltre individuato due Zone di protezione speciale che ricoprono interamente il territorio del Parco. L'Ente Parco ha cosi' realizzato un apposito studio di incidenza. Il piano prevede il controllo della presenza del cinghiale ('sus scrofa') sul territorio con l'intento di ridurre l'impatto sulle attivita' umane e quello di sperimentare tecniche per il controllo numerico della specie. I sistemi adottati saranno quelli di cattura e di abbattimento selettivo. La cattura degli animali mediante metodi incruenti, quali i recinti di cattura, prevede il loro trasferimento in aziende di macellazione per essere trasformati e commercializzati come prodotti tipici del Parco o la vendita degli animali vivi ad aziende agrituristiche-venatorie recintate.
(Nfr/Col/Adnkronos)


rabbia..[:6]


tu lo sai quanti danni provocano i cinghiali ungheresi ormai naturalizzati qui in Italia agli ambienti naturali? Lo sai quanto sono prolifici? lo sai che l'unico predatore per il cinghiale e' il lupo ancora numericamente troppo ridotto per poter porre un controllo demografico di quest'ungulato?
ecco la tua rabbia la giustifico solo perche' non sai...

sandy
02-01-08, 03:33 PM
non giustificarmi....non ne ho bisogno!

antea
02-01-08, 04:33 PM
se vuoi rimare nei paraocchi ...fai pure..

sandy
03-01-08, 10:55 AM
grazie del tuo consenso.....

Leonardo
04-01-08, 05:59 PM
Citazione:Messaggio inserito da antea

se vuoi rimare nei paraocchi ...fai pure..

Paraocchi... vediamo... vediamo...
Finocchi? Quattrocchi? Ranocchi?
Sto rimando bene?
(ma dove le trovo?):D:D:D

sandy
08-01-08, 10:17 AM
NATI CUCCIOLI ORSO IN ZOO TEDESCO, INCERTE CONDIZIONI SALUTE
7 gen 08
"Non faremo come con Knut, se ripudiati li lasceremo morire".


7 gennaio 2008 - La Germania si trova alle prese con un nuovo caso-Knut, il cucciolo di orso diventato una star mondiale dopo essere stato abbandonato dalla madre e allattato a mano dai veterinari dello zoo di Berlino.
A fine 2007 nello zoo di Norimberga le orse Vera e Vilma hanno partorito almeno tre piccoli. Le loro condizioni di salute e il loro numero preciso restano peró incerti: nessuno, infatti, li ha finora visti, in quanto i cuccioli non sono mai usciti dalla loro tana e lo zoo della città bavarese ha preferito non installare nessuna videocamera, per non disturbare le mamme-orso.
I piccoli dovrebbero aver superato la prima fase critica, anche se, fino alla sesta settimana dalla nascita, esiste il rischio che le madri non li accettino. E proprio su questo punto si è scatenata la polemica. La direzione dello zoo di Norimberga ha già fatto sapere che, in caso di ripudio, non ricorrerà all'allattamento a mano dei cuccioli, come avvenuto per Knut. "Se le madri vogliono lasciarli morire, allora devono appunto morire", ha dichiarato alla "Sueddeutsche Zeitung" il vice responsabile dello zoo, Helmut Maegdefrau. "Si tratterebbe di un evento relativamente naturale, dato che le orse sono al primo parto", ha spiegato.
Una delle due madri, Vera, lascia spesso da soli i suoi piccoli, il che rende pessimista la direzione dello zoo sul futuro di almeno alcuni dei cuccioli.
Per ora una cosa è certa: non ci sarà un nuovo fenomeno-Knut, almeno a giudicare da Maegdefrau. "Faremo di tutto per evitare che la sciocca Knut-mania si ripeta a Norimberga", ha detto alla Sueddeutsche Zeitung. Nulla contro lo zoo di Berlino o contro l'orsetto, che nel frattempo ha superato i 100 chili, ha chiarito Maegdefrau, ma occorre evitare la commercializzazione e l'umanizzazione di un animale.
Parole a cui lo zoo della capitale tedesca ha risposto prontamente. Allattare Knut a mano "è stata la giusta decisione", ha detto il direttore Bernhard Blaszkiewitz.
Nel caso in cui gli orsetti di Norimberga dovessero sopravvivere, verranno mostrati al pubblico a partire da fine febbraio. Per lo zoo bavarese si tratta dei primi cuccioli di orso da circa 15 anni.
(Apcom)

sandy
10-01-08, 03:31 PM
ZOO DI NORIMBERGA; TERZO ORSETTO VIVRA'. UN NUOVO KNUT?
9 gen 08
Dopo la morte degli altri due.


9 gennaio 2008 - Alla fine, sembra che anche lo zoo di Norimberga avra' il suo Knut: dopo la morte di due orsetti bianchi, probabilmente divorati dalla loro mamma, la direzione ha deciso affidare un terzo cucciolo alle cure del personale specializzato del giardino zoologico, di fatto salvando cosi' la vita dell'animale che rischiava la stessa fine degli altri cuccioli.
La vicenda degli orsetti polari di Norimberga appassiona la Germania: da giorni la stampa popolare nazionale dedica le prime pagine ai cuccioli di Vilma e Vera (questi i nomi delle due mamme orse) e ieri, quando si e' saputo della scomparsa dei due piccoli di Vilma, lo zoo e' stato sommerso dalle critiche per non aver fatto nulla per salvare gli orsetti.
Il management, infatti, aveva annunciato che non avrebbe permesso il ripetersi della 'Knut-mania' - riferendosi all'orsetto bianco diventato la star dello zoo di Berlino- anche a costo di lasciare morire i piccoli se le mamme li avessero respinti. E cosi' e' stato.
Ma di fronte alle pesanti critiche, e alla morte dei due cuccioli, lo zoo di Norimberga ci ha ripensato. In queste ultime ore Vera dava segni di nervosismo e la direzione del centro, temendo un altro infanticidio, le ha sottratto il piccolo, che e' gia' al sicuro lontano dalla mamma.
Resta da vedere se gli abitanti di Norimberga lo accoglieranno con lo stesso calore ed entusiasmo che i berlinesi hanno riservato a Knut. Nel frattempo, lo zoo di Berlino ha reso noto oggi il bilancio del 2007: l'anno scorso l'orso bianco ha regalato al giardino zoologico un record storico di tre milioni di visitatori, il 21% in piu' rispetto al 2006.
(ANSA)

sandy
10-01-08, 03:36 PM
La Provincia di Como
Bambi, orrore: due caprioli straziati nella rete - 10 gen 08
Rimasti intrappolati nella recinzione di una villa sopra Brunate: morta una femmina incinta, l'altro è in fin di vita.


A sentirla raccontare, sembra una versione horror di Bambi. È la storia di tre caprioli - quattro, considerando anche il feto che una di loro portava nella pancia - protagonisti di una fuga disperata nel parco di una villa in via Baffa, sopra Brunate, nella zona della capanna Cao. Una è morta con il cucciolino in grembo, un secondo, forse il fratello di lei rimasto egualmente incastrato tra le sbarre, versa in condizioni disperate. Il terzo, che invece è riuscito a scappare attraverso un buco nella rete, si è aggirato per ore attorno ai suoi compagni di fuga agonizzanti, allontanandosi soltanto quando sono arrivati i soccorritori. Che per lui non sono "i buoni", ma semplicemente degli umani, ovvero esseri da cui tenersi alla larga. Il tragico film, purtroppo molto reale, comincia il giorno dell'Epifania, dopo pranzo, quando due signore, Paola Tognocchi e Donatella Galli, salgono a San Maurizio per fare una passeggiata con i loro quattro cani. Arrivate sulla piazzola davanti alla chiesa di Santa Rita, prendono la strada sulla destra, che costeggia alcuni giardini privati. Dopo circa 200 metri avvistano due corpi incastrati tra le sbarre verticali che recintano una villa: sono caprioli. Una femmina, morta da ore a giudicare dal corpo semicongelato (nonostante il sole uscito nel primo pomeriggio, c'erano circa zero gradi e neve dappertutto) e un maschio, che ancora dava segni di vita, nonostante le lacerazioni che si era procurato lottando disperatamente per liberarsi dalla morsa d'acciaio. Allontanati i cani per non far morire di crepacuore la bestiola ferita, le due donne si sono armate di cellulare e hanno mobilitato mezzo mondo. Prima è arrivato Andrea della Pro Brunate, depositario delle chiavi della villa, che ha aperto il cancello, in modo da poter raggiungere i due animali. Egidio della Mutuo soccorso ha allargato le sbarre a mani nude e ha subito dato un nome al capriolo ancora vivo: Remigio, essendo il giorno dei remagi. Ma più che un semplice nome, è apparso subito un chiaro simbolo della volontà di salvarlo, che ha contagiato un drappello via via sempre più numeroso di soccorritori. In primis il veterinario Alessandro Bianchi, che si è precipitato da Tavernerio, ha certificato il decesso della femmina (definendo non commestibili le sue carni, per ragioni igieniche, visto che doveva essere intrappolata da almeno 24 ore, ma anche per evitare speculazioni) e ha fatto una flebo al maschio, ferito, spaventato e semi immobilizzato a causa di una presunta lesione alla colonna vertebrale. Il terzo esemplare è stato avvistato nei paraggi, ma poi si è dileguato. Le cure sul posto si sono protratte fino a sera, quando il capriolo superstite è stato affidato alla famiglia confinante con la villa fatale. Vicini premurosi, che da qualche tempo davano da mangiare alle tre bestiole e che da un paio di giorni erano in pensiero per loro, perché non le avevano più viste. Dopo una notte passata su un letto di paglia, ieri mattina Remigio è stato portato al Centro Wwf di recupero della fauna selvatica a Vanzago (vicino a Rho) da un agente del servizio di vigilanza venatoria della Provincia. Ora il suo destino è nelle mani del dottor Stefano Raimondi, che ha confermato la lesione alla colonna vertebrale, causa dell'immobilità degli arti posteriori dell'animale, e uno stato si stress acutissimo. Forse irreversibile. Ma Paola, Donatella, Angelo, Egidio, Alessandro, e probabilmente anche molti lettori che leggeranno questa storia, fanno il tifo per lui.
Pietro Berra

Le cause, Forse inseguiti da cani da caccia, Un dramma con molti precedenti
(p. be.) Da che cosa scappavano i caprioli rimasti tragicamente intrappolati nella rete? Tra la nutrita pattuglia di soccorritori, composta da gente di buon cuore, ma anche da addetti ai lavori (veterinari e gurdiacaccia), circolano varie ipotesi: la più accreditata è che fossero inseguiti da un nugolo di segugi. Nei giorni scorsi, infatti, i boschi sopra Brunate sono stati terreno di caccia al cinghiale. Gli ungulati, abituati ad andare in cerca di cibo la notte, quando i temibili umani riposano, vengono colti di sorpresa dai cani e cercano disperatamente una via di fuga. Un paio di anni fa, proprio a Brunate, un esemplare è rimasto incastrato in un cancello. In quel caso ad incalzarlo non erano stati dei cani da caccia, ma semplicemente quelli che facevano la guardia al parco in cui si era infilato e che sono arrivati a divorargli la parte posteriore del corpo. Non per niente, Paola Tognocchi, che quando l'altro ieri ha avvistato le due bestiole intrappolate nella rete era a spasso con 4 cani, invita tutti a tenerli al guinzaglio, perché i caprioli sono tra gli animali più soggetti a morire di stress. Ora l'attenzione è focalizzata sull'esemplare superstite. È poco più che un cucciolo, visto che non ha neanche un anno. «La situazione è molto, molto, molto seria - scandisce il veterinario del Wwf Stefano Raimondi -. È in uno stato di prostrazione grave e ha qualche problema alla colonna vertebrale. Le ore passate a dibattersi tra le sbarre della recinzione gli hanno prosciugato tutte le energie, oltre a procurargli una profonda ferita tra il fianco e il bacino. Per esperienza non ho mai visto recuperare un animale in questo stato. Ma non si sa mai».


[:19][:19][:150]

sandy
20-01-08, 10:12 AM
LUPI SEMPRE PIU' VICINI AI CENTRI ABITATI ABRUZZESI
18 gen 08
A Pescasseroli.


18 gennaio 2008 - Lupi in pieno centro abitato a Pescasseroli. Accade ormai da due giorni che alcuni esemplari si spingono vicino la storica fontana sopra la quale e' scolpita l'incisione, voluta nel 1922 da Erminio Sipari, che ricorda l'istituzione del Parco nazionale d'Abruzzo. A notarli i pendolari che la mattina presto si recano in Marsica e gli studenti che da Pescasseroli raggiungono Avezzano. L'ululato, chiaramente udibile ogni notte, fa presupporre che uno dei branchi abbia scelto un'areale vicino al centro montano. "Le incursioni - spiega Aldo Di Benedetto, direttore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise - sono dovute al fatto che il carnivoro per eccellenza e' continuamente alla ricerca di cibo". Alla domanda sul perche' il lupo si avvicina sempre piu' all'abitato rispetto agli anni scorsi il direttore afferma: "Penso che ormai sono i centri abitati che si avvicinano alle zone storicamente frequentate da questi animali e non viceversa. Tuttavia e' da notare che la popolazione del lupo e' in crescita e questo lo spinge a frequentare nuovi posti. Le nuove generazioni hanno meno paura dell'uomo, visto che i genitori li hanno via via abituati a cercare cibo nel territorio storicamente occupato dall'uomo. Quindi, per 'imprinting', i nuovi lupi hanno imparato questo comportamento e hanno meno paura a frequentare l'ambiente antropizzato".
Nel Parco vivono 7 branchi, ognuno costituito da 4 o 8 esemplari, secondo i monitoraggi del Servizio scientifico del Pnalm, e l'areale che occupa ognuno di essi e' molto vasto. "Il fatto che alcuni individui - continua Aldo Di Benedetto - si siano ricostituiti in branco e' fondamentale per la riproduzione della specie. La zona del parco d'Abruzzo si conferma ideale per la sopravvivenza di questo splendido animale".
Dopo gli attacchi a opera del lupo, avvenuti nei mesi scorsi alle greggi di Opi, Barrea, Villetta Barrea e Scontrone, il direttore tende a precisare che fa parte della storia del parco, ma oggi gli allevatori possono contare sui risarcimenti.
"Nessuna paura per l'uomo - spiega il direttore - in quanto chi corre maggiori rischi e' proprio il lupo che, per raggiungere l'abitato, deve attraversare la strada. Il vero pericolo per questa specie - conclude Aldo Di Benedetto - e' rappresentato dalla rete viaria e ferroviaria, e i numerosi casi di investimento che si registrano ogni anno lo dimostrano inequivocabilmente". (AGI)

sandy
14-02-08, 10:29 PM
CAPRIOLO SEQUESTRATO TORNA A PASTORE
In Valtellina.


14 febbraio 2008 - La femmina di capriolo Luigi tornera' dal pastore che l'ha tenuta per anni, anche se illegalmente (e per questo gli era stata sequestrata), e il Centro di recupero della Fauna Selvatica di Ponte in Valtellina 'non puo' essere assolutamente definito un lager', secondo le parole del procuratore della Repubblica di Sondrio, Gianfranco Avella.
Sono le novita' emerse a conclusione del sopralluogo effettuato oggi al Centro di Ponte in Valtellina dal magistrato insieme con il comandante provinciale di Sondrio della Forestale, Ettore Leali, il consulente tecnico d'ufficio nominato dalla forestale, il medico veterinario Domenico Tavian di Lainate (Milano), la dottoressa Francesca Sapini, esperta in fauna selvatica del Cfs di Milano, agenti del Nucleo di polizia giudiziaria del comando provinciale di Sondrio della Forestale e Valerio Quadrio, in rappresentanza della polizia provinciale.
Parlando del Centro, Avella ha detto che 'si potranno introdurre degli accorgimenti per migliorarlo, ma gli animali accolti godono anche di spazi adeguati per i loro movimenti. Non ci sono elementi che facciano pensare a una situazione di degrado o ad altre irregolarita' nella gestione della struttura'.
(ANSA)

sandy
14-02-08, 10:31 PM
'MISTICO' CERVO BIANCO AVVISTATO IN HIGHLANDS SCOZZESI
13 feb 08
Località tenuta segreta.


13 febbraio 2008 - Nelle Highlands scozzesi e' stata avvistata e filmata una rara e 'mistica' creatura: un cervo bianco, un animale considerato dagli antichi celti messaggero dell'aldila' ed esaltato per la sua imprendibilita' nelle leggenda su re Artu'.
Il cervo di pelle chiara - simbolo di purezza al pari del mitico unicorno - vive in una localita' sulla costa occidentale delle Highlands tenuta segreta nel timore che qualche cacciatore malintenzionato l'abbatta.
La 'John Muir Trust', un'associazione ambientalista, ha accertato in modo incontroveribile la presenza del rarissimo animale sulla scia di segnalazioni frammentarie che risalgono alla scorsa estate. Due settimane fa una donna che fa parte dell'associazione, Fran Lockhart, 45 anni, e' riuscita per prima a fotografarlo. 'E' magnifico. Sembrava - ha raccontato in dichiarazioni riportate oggi dal 'Times' - quasi un fantasma vicino agli altri giovani cervi di pellame bruno con cui si mescolava. Quando non si muove e' piuttosto ben camuffato.
Sembra un masso ricoperto di licheni'.
Il cervo bianco dovrebbe avere sei o sette anni d'eta' e il suo colore e' dovuto - a detta degli esperti - non ad una forma di albinismo ma ad un gene recessivo che riduce in modo drastico la pigmentazione del pelo e della pelle e provoca una sindrome chiamata nel gergo medico-veterinario 'leucismo'.
Malgrado la leggenda voglia che la maledizione scenda su chi osa ammazzarlo, l'unico cervo bianco inventariato negli ultimi anni in Gran Bretagna ha fatto ad ottobre dell'anno scorso una bruttissima fine: i cacciatori di frodo l'hanno impallinato al confine tra Cornovaglia e Devon e si sono portati via la testa come trofeo. Gli abitanti di quella zona lo avevano chiamato 'Snowy' (nevoso) e per proteggerlo non avevano mai rivelato dove esattamente dove vivesse.
(ANSA)

sandy
15-02-08, 06:52 PM
L'Ifaw: «Sarebbe come permettere una maternità a una ragazzina di 12 anni»
Elefante-«bambina» incinta, è polemica
Ambientalisti e politici insorgono contro la gravidanza di Thong Dee, sbandierata dal suo zoo come un evento

SYDNEY (Australia) - Thong Dee è un'elefantessa asiatica dello zoo di Sydney. L'animale esotico ha nove anni, abbastanza giovane quindi in termini di età per questi mammiferi. Ma il grosso animale ha acceso, suo malgrado, un curioso dibattito nel Paese. Già, perchè Thong Dee, scrive il giornale australiano Sydney Morning Herald, è rimasta incinta. Una notizia felice per i responsabili della struttura, non altrettanto invece per alcune organizzazioni e gruppi per la tutela degli animali. «E' scandaloso permettere una gravidanza ad un esemplare tanto giovane», tuonano. E intanto è stata coinvolta anche la politica.

EVENTO STORICO - Appena qualche giorno fa un portavoce del giardino zoologico di Taronga aveva annunciato con grande enfasi la gravidanza della loro beniamina definendola «un evento storico» e presentando le foto dell'ecografia alla stampa. Infatti, per il suo direttore Guy Cooper, «la nascita sarà la prima di un elefante in cattività in Australia». Thong Dee è una degli otto elefanti arrivati tre anni fa nello zoo australiano dalla Thailandia. Eppure, far rimanere incinta un'elefantessa di quell'età è come «permettere di far rimanere incinta vostra figlia dodicenne», dice Erica Martin, direttrice dell' Ifaw, il Fondo internazionale per il benessere degli animali per l'area di Asia e Pacifico. «E' del tutto irresponsabile», ha spiegato, aggiungendo che nella riproduzione in cattività gli elefanti dovrebbero avere almeno 11 anni prima di restare gravidi. Difatti, le femmine raggiungono in media la maturità sessuale già tra i 9 e 12 anni e possono procreare un piccolo di norma ogni 5 anni. Della stessa opinione anche Bidda Jones, una scienziata della Royal Society for the Protection of Cruelty to Animals (Rspca): «E' un dato che i piccoli nati negli zoo abbiano un tasso di mortalità doppio di quelli liberi, e questa gravidanza metterà a rischio sia la madre che il piccolo».

I VERDI - Nel frattempo è intervenuta anche la politica: il ministro dell'Ambiente del Nuovo Galles del Sud, Phil Koperberg, ha assicurato che la madre, da qui alla nascita, verrà sottoposta a costanti e rigidi controlli. I Greens New South Wales, i Verdi australiani, vogliono piuttosto portare il caso e il ministro australiano per l'Ambiente, Peter Garrett, dinnanzi al Direttore della pubblica accusa del Commonwealth (DPP), che dovrà stabilire se avviare un processo o meno. «Lo struttura zoologica pubblica è venuta meno alle sue linee guida», dicono i rappresentanti del partito. Taronga Zoo, per ora, difende la sua scelta e ricorda che un gruppo di esperti veterinari arrivati dalla Germania due anni fa ha considerato la femmina d'elefante oramai «pronta» per il concepimento. Ora Thong Dee è al quinto mese della gravidanza. Il piccolo nascerà nel giugno del prossimo anno e fino ad allora anche le polemiche, con ogni probabilità, cesseranno.

Elmar Burchia
15 febbraio 2008
http://www.corriere.it/animali/08_febbraio_15/elefantessa_incinta_zoo_sidney_2fed8f82-dbad-11dc-ad63-0003ba99c667.shtml

sandy
23-02-08, 11:02 AM
UGANDA E RUANDA ASSIEME PER SALVARE I GORILLA DI MONTAGNA
21 feb 08
In Africa.


21 febbraio 2008 - Nuovo progetto internazionale per proteggere i gorilla di montagna da bracconaggio, guerre, malattie e distruzione del loro habitat naturale. Uganda, Ruanda e Repubblica Democratica del Congo hanno infatti aderito a un piano di cooperazione volto alla tutela di questi animali sulle montagne Virunga, luogo di congiunzione tra i tre paesi dell'Africa centrale. I gorilla di montagna sono una specie a rischio di estinzione, con soli 700 esemplari. Stando a un censimento condotto nel 2004, nel parco nazionale Virunga ne vivono 380, piu' della meta' dell'intera popolazione. "Per la prima volta - ha detto il responsabile dell'Autorita' ugandese per la fauna (Uwa - Uganda Wildlife Authority), Moses Mapesa, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto - i tre paesi hanno deciso di proteggere i gorilla di montagna, a rischio estinzione e minacciati dalle condizioni di insicurezza della regione". Il progetto di cooperazione avra' una durata di 10 anni, i primi quattro finanziati dal governo olandese, e prevede un rafforzamento delle misure di sicurezza e il lancio di campagne di sensibilizzazione tra le popolazione, per tutelare l'habitat naturale della specie. . Le autorita' forestali non hanno nascosto che i gorilla rappresentano anche una risorsa per il Paese grazie al flusso turistico che attirano. Ogni turista paga infatti 500 dollari (340 euro) per ottenere l'autorizzazione a seguire le tracce degli animali, garantendo cinque milioni di dollari annui complessivi (oltre 3,4 milioni di euro) ai tre paesi. Da sottolineare anche il valore diplomatico dell'accordo siglato: e' la prima volta che Kampala, Kigali e Kinshasa, capitali di una delle regioni tra le piu' tormentate del continente, si riuniscono attorno a un tavolo per parlare di protezione della natura.
(Velino)

sandy
28-03-08, 05:36 PM
A LAMBIOI
Asinello "dimenticato" muore di fame Era di proprietà del papà dell'ex sindaco


(lm) È morto di fame, di stenti. Solo, nel piccolo box costruito nell'area vicino al Palaghiaccio di Lambioi, proprio lungo la fascia di terra che corre lungo la scarpata che costeggia la strada che sale verso a Prade.
Una fine orrenda per la povera bestiola, scoperta solo ieri mattina da una donna che, casualmente, per qualche giorno di fila, aveva notato l'asino sempre buttato a terra nella stessa posizione. Allertati i carabinieri, si è così scoperto che l'animale era morto ormai da diverso tempo, in avanzato stato di decomposizione. Faceva parte di un gruppo di altre tre bestiole, tutte di proprietà del papà dell'ex sindaco di Belluno, Celeste Bortoluzzi, grande amante degli animali assieme alla moglie. Era lui a prendersene cura, ma alla sua morte gli asini furono costretti a cambiare residenza, trasferiti da un contadino.

Secondo una prima versione dei fatti pare che la presenza del quarto asino fosse sconosciuta alle persone che vennero incaricate di trasferire il gruppo. Sarebbero stati a conoscenza solo della presenza di tre asini. E tre ne avrebbero caricati. Probabile quindi che la presenza del quarto animale sia sfuggita, forse perché nascosto da qualche cespuglio. L'area, infatti, è piuttosto vasta. Ma la sostanza non cambia. Il povero asinello è morto di stenti, sotto gli occhi di tutti. Perché quell'area non è certo isolata e nemmeno nascosta.
ilgazzettino


[:150]

Liebe
28-03-08, 07:05 PM
:(

sandy
04-04-08, 10:19 PM
RIMOSSI LACCI IN ACCIAIO E FIL DI FERRO PER CINGHIALI
Azione del Corpo Forestale dello Stato in provincia di Taranto.


1 aprile 2008 - Due micidiali trappole, costituite da lacci in acciaio e filo di ferro, utilizzate per la cattura di frodo di cinghiali sono state scoperte e sequestrate da personale del Corpo Forestale in una zona boscata fra le masserie 'Monache' e 'Meledandri', a Castellaneta. I dispositivi, a forma di cappio, erano camuffati nella vegetazione, in prossimita' di una pozza d'acqua.
Secondo gli uomini del Corpo forestale della sezione di Laterza, i lacci avrebbero lentamente ucciso gli animali intrappolati. Nella zona, oltre ai cinghiali, ci sono esemplari di tasso e di istrice, specie particolarmente protette dalla normativa nazionale che sarebbero potuti cadere in trappola.
(ANSA)

sandy
13-04-08, 10:40 AM
sabato 12 aprile 2008
Non riescono a cacciare e si avvicinano ai villaggi

Gli orsi polari del Mare di Beaufort, in Canada, stanno morendo di fame, per cercare di adattarsi ai cambiamenti che il riscaldamento globale sta creando nell’Artico.
Lo denuncia il ricercatore canadese Ian Stirling, della Canadian Wildlife Service, istituzione che si occupa delle riserve naturali canadesi. Alcuni orsi polari sarebbero stati avvistati in aree abitate molto dimagriti e affamati. E dunque, pericolosi. Stirling ha detto di aver visto tre orsi polari in fin di vita per la fame sul mare di Beaufort. Secondo il ricercatore gli orsi stanno utilizzando misure estreme per sopravvivere: quattro orsi sono stati uccisi da animali adulti per essere mangiati, in pratica episodi di cannibalismo, che, secondo ricercatore, sono molto rari. Un problema per gli orsi è la difficoltà nel cacciare le foche, che di solito in primavera stanno su grosse lastre di ghiaccio. Ma il global warming ha reso il ghiaccio più sottile, così le foche possono nascondersi e non farsi catturare dagli orsi. La scorsa settimana una madre e due cuccioli, che si erano spinti fino a Deline, 400 km a sud del loro ambiente naturale, sono stati uccisi dalle Giubbe Rosse.
blog dell'orso

[:19][:150]

sandy
25-04-08, 10:22 AM
ORSO STAR DI HOLLYWOOD UCCIDE ADDESTRATORE
Dopo umiliazioni e violenze di ogni genere.


24 aprile 2008 - L'orso Rocky, protagonista di numerosi film di Hollywood, ha ucciso il suo addestratore con un morso al collo.
Stephan Miller, di 39 anni, stava allenando l'animale in un campo di addestramento nel sud della California quando l'orso - un grizzly di cinque anni che pesa piu' di tre quintali utilizzato anche nel recente film con l'attore Will Ferrel, 'Semi-Pro' - gli si e' scagliato contro sferrandogli un morso mortale al collo.
Per cercare di fermare l'animale inferocito sono intervenuti altri due addestratori che gli hanno spruzzato spray al peperoncino negli occhi. Rocky pero' non ha mollato la presa e per Stephan Miller non c'e' stato nulla da fare.
Nel film 'Semi-Pro' con Will Ferrel - uscito lo scorso febbraio nelle sale cinematografiche americane - l'orso Rocky era stato utilizzato in una scena in cui era protagonista sul ring di un incontro di wrestling.
(ANSA)

sandy
02-05-08, 09:37 AM
Giapponesi in lutto per Ling Ling
il panda gigante amato da tutti
Tokyo - Il Giappone è in lutto per la morte di Ling Ling, il popolare e amato panda gigante, deceduto stamani per un attacco cardiaco nello zoo del parco di Ueno, a Tokyo, di cui era il vero e proprio simbolo. Ling Ling, da tempo malato di cuore, proprio ieri era stato tolto dal suo recinto a causa del peggioramento delle condizioni di salute che i veterinari giapponesi speravano tuttavia di poter migliorare attraverso una serie di cure mirate. Il panda, l’ultimo di proprietà del Giappone, è stato trovato morto oggi dagli addetti dello zoo, secondo i quali, comunque, "si è trattato quasi certamente un decesso sereno e privo di sofferenze".

La notizia ha aperto le edizioni dei telegiornali e riempito le prime pagine dei giornali del pomeriggio che hanno voluto ricordare Ling Ling, la vera attrazione dello zoo di Tokyo, vissuto per 22 anni e 7 mesi, l’equivalente di 70 anni di un essere umano. Non solo, centinaia di persone si sono recate in visita allo zoo e hanno pregato di fronte alla sua gabbia.

Il panda, nato nello zoo di Pechino nel 1985, era stato donato dalla Cina al Giappone nel 1992, in occasione dei festeggiamenti per il ventennale della normalizzazione delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. L’ex Impero celeste in passato ha più volte intrattenuto la cosiddetta ’diplomazia dei pandà con il Giappone, a cui sono stati donati complessivamente quattro panda giganti, compreso Ling Ling, a partire dal 1972, anno della distensione dei rapporti tra i due Paesi. Con l’imminente arrivo in Giappone del presidente cinese Hu Jintao, che sarà a Tokyo dal 6 al 12 maggio per la prima visita di un capo di stato cinese nel Sol Levante da dieci anni, sono in molti a pronosticare e auspicare l’avvio di una nuova stagione della ’diplomazia dei pandà sull’asse Tokyo-Pechino, soprattutto alla luce del lutto odierno.

A conferma di questo, fonti ufficiose vicine al governo fanno sapere che il Giappone ha già chiesto alla Cina il prestito di una coppia di panda giganti e il vertice della prossima settimana si prefigura come l’occasione ideale per un annuncio in tal senso. Il panda gigante è una specie ad alto rischio di estinzione e attualmente esemplari di questa specie si trovano solo in Cina, in un numero stimato di circa 1.600 animali. In Giappone ne rimangono ancora otto, tutti in prestito da Pechino.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=258486

http://www.gadd-zooks.com/images/lingLing-lg.jpg

sandy
10-05-08, 11:38 AM
ANIMALI: ORSA MORTA IN ABRUZZO, RITORNA INCUBO VELENO / ANSA
(ANSA) - PESCARA, 9 MAG - La carcassa l'hanno trovata alcuni operai forestali in una zona impervia del comune di Lecce dei Marsi (L'Aquila) e in aperta montagna, nella zona di rispetto del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ai confini col Fucino. Un'orsa di circa 7 anni, il quarto orso trovato morto da settembre in Abruzzo. Anche in questo caso le prime ipotesi parlano di avvelenamento: lingua stretta tra i denti, forse una lunga agonia, qualche segno sul corpo, ma niente che faccia pensare su due piedi ad una morte traumatica, secondo la Forestale, subito accorsa con i dirigenti del Parco sul luogo del ritrovamento. Si tratta di un'orsa di 80 kg senza radiocollare, cioe' non monitorata dal Parco, mai catturata per essere studiata o seguita. Una prima sommaria ricognizione sulla carcassa - l' esame tossicologico sara' effettuato domani allo Zooprofilattico di Teramo - parla di parti del corpo gia' attaccate da insetti e animali, ma bisognera' attendere per avere la certezza che sia stato un qualche veleno ad aver riaperto le ferite dello scorso anno. Probabile che anche in questo caso, come nello scorso settembre, ad aver ucciso l'orsa possa essere stato un veleno utilizzato in ambito agricolo, non necessariamente ingerito con un'esca o con volonta' d'uccidere l'animale, sussurrano i dirigenti della Forestale. Ma cio' non toglie che in Abruzzo questa ulteriore morte ha scosso residenti del Parco e non: nella regione piu' protetta d' Italia 'l'attacco' agli orsi e' visto come una offesa profonda: ''Questa nuova uccisione che rappresenta l'ennesima ferita grave per tutte le popolazioni del Parco'', ha subito detto il presidente della Comunita', Alberto D'Orazio. A questa hanno fatto subito seguito posizioni ancora piu' decise di ambientalisti e animalisti: ''Occorre l'intervento immediato del neo ministro dell'Ambiente'', ha detto Paolo Spicacci, coordinatore regionale Ente nazionale protezione animali (Enpa). ''Una strage che va fermata. Il ministero dell' Ambiente intervenga e gli enti locali facciano la loro parte'', ha affermato a sua volta il responsabile aree protette e territorio di Legambiente, Antonio Nicoletti, ''E' giunta l'ora che il Governo e le istituzioni che hanno la responsabilita' della gestione del territorio prendano scelte anche impopolari per permettere di lasciare uno spazio vitale a queste specie e fare in modo che l'orso marsicano continui a vivere nelle nostre montagne appenniniche'', ha detto il Wwf. Ma soprattutto ''risposte rapide da parte degli inquirenti'', come chiede Federparchi, visto che ancora non si hanno notizie delle indagini della Procura di Avezzano in merito ai tre orsi morti nello scorso settembre. (ANSA). PRO
09/05/2008 19:20
http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/natura/20080509192034649582.html