Ginevrina
31-05-07, 11:08 AM
Adesso che è passata una settimana da quando ho trovato il corpo della mia Puffetta sono abbastanza lucida per poterle dare l'ultimo saluto.
E' stato un dolore straziante trovare il suo corpicino senza vita, è stato come dare un taglio netto al limbo che mi ero costruita dal giorno in cui era sparita. Avevo sperato che qualcuno si fosse innamorato del suo viso furbo, del suo carattere estroverso da impastatrice convinta ma allo stesso tempo un pò zingaro; che qualcuno fosse stato "colpito" dai suoi agguati da puma mancato, che sopratutto riservava ai cani, anche quelli mai visti. Pensavo che qualcuno se la fosse presa in braccio e portata via, trovarla in quello stalletto con addosso l'orrore della morte mi ha dato un colpo che non tanto facilmente dimenticherò.
Mi ricordo ancora che quando lei piombò nella mia vita io stavo valutando di comprare un gatto siberiano, a causa della mia allergia. Però c'era un fagottino bianco e tigrato, con le gambette un pò storte, che mi seguiva ogni volta che uscivo di casa: per accompagnarmi all'auto, a gettare l'immondizia o semplicemente a fare le passeggiate nei campi con Ira. Non aveva nessuna paura di Ira, che all'inizio si teneva a debita distanza. Mi informai e scopri che quella micia tanto intraprendente era stata lasciata lì da due che avevano traslocato. Nella nuova casa il gatto era di troppo....
Dissi tra me: "Proviamo" e una volta entrata in casa era già nostra. Allergia ok, lei innamorata di noi e noi di lei. Quello che venne dopo fu sterilizzazione, analisi e scoperta che purtroppo aveva la Fiv. Chi se ne importa! Puffetta era la nostra micia e lei stava benissimo, qualche problemino a volte ma era una ventata di vita. Chi segue la sezione gatti sa di tutte le sue avventure, le sue manie, il suo vagabondare da un turista all'altro per vedere chi offre i manicaretti migliori, i suoi "bagni" nella piscina dell'agriturismo vicino; il suo intenso lavoro, a novembre, al frantoio vicino casa, dove gli operai le avevano addirittura dato un altro nome.
Lei voleva bene a tutti, le stavano simpatici tutti, persino i cani che non conosceva; ma la sera alle 7 era puntuale al parcheggio ad aspettarmi, a miagolarmi che nonostante avesse tanti amici io ero la migliore. E la notte rientrava dalla finestra del bagno sempre aperta per lei, e veniva sul letto a impastarci un pò per far presente che era tornata. Aveva conquistato Ira, sempre diffidente coi gatti. Un pò di gelosia iniziale perchè Puffetta montava su sedie divani e letto dove Ira non potrebbe, ma poi anche Ira si era affezionata a quel buffo animaletto piccolo e peloso che sembrava non curarsi affatto delle loro differenze "razziali". Erano perfino diventate compagne di passeggiate. Puffetta di passeggiate in campagna con noi non se ne perdeva una. Fossero asparagi, funghi o semplici camminate lei arrivava, e quando rimaneva indieto miagolava come una disperata urlandoci che non potevamo abbandonarla lì, lei aveva le zampette tanto corte....e allora la prendevamo in braccio e lei tutta contenta ci impastava la spalla. Ogni tanto catturava una farfallina e tutta contenta portava con orgoglio il suo trofe a casa. Ma la preda più ambita era Ira e gli animali del vicinato. Appena li vedeva in lontananza andava tutta quatta a nascondersi, attendeva come un leopardo e al momento giusto balzava fuori tutta gonfia, quella palletta piccola e pelosa, saltando a quattro zampe intorno alla preda. I Ho sempre pensato che sarebbe finita ingoiata da qualche cane da pastore della zona, o che la Fiv alla fine sarebbe apparsa, ma non credevo che sarebbe stata uccisa dall'ignoranza e dalla crudeltà umana. Il veleno l'ha uccisa e ce l'ha tolta dopo troppo poco tempo.
La voglio salutare perchè è stato un gatto speciale e rimarrà nei nostri cuori. Posto qualche foto, con la sua amica Ira che la cerca ancora nei gatti che vede, e nelle sue abitudini preferite.
Immagine:
https://www.inseparabile.it/public/forum/ginevrina/200753112616_Bacio di Ira e Puffa.jpg
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https://www.inseparabile.it/public/forum/ginevrina/200753112650_Puffetta sulla sedia preferita.jpg
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E qui quando si faceva studiare, per niente intimorita, dal cane della vicina
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https://www.inseparabile.it/public/forum/ginevrina/200753112756_Puffa e Lea vicinissime.jpg
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https://www.inseparabile.it/public/forum/ginevrina/200753112933_Puffa e Lea che si guardano.jpg
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E' stato un dolore straziante trovare il suo corpicino senza vita, è stato come dare un taglio netto al limbo che mi ero costruita dal giorno in cui era sparita. Avevo sperato che qualcuno si fosse innamorato del suo viso furbo, del suo carattere estroverso da impastatrice convinta ma allo stesso tempo un pò zingaro; che qualcuno fosse stato "colpito" dai suoi agguati da puma mancato, che sopratutto riservava ai cani, anche quelli mai visti. Pensavo che qualcuno se la fosse presa in braccio e portata via, trovarla in quello stalletto con addosso l'orrore della morte mi ha dato un colpo che non tanto facilmente dimenticherò.
Mi ricordo ancora che quando lei piombò nella mia vita io stavo valutando di comprare un gatto siberiano, a causa della mia allergia. Però c'era un fagottino bianco e tigrato, con le gambette un pò storte, che mi seguiva ogni volta che uscivo di casa: per accompagnarmi all'auto, a gettare l'immondizia o semplicemente a fare le passeggiate nei campi con Ira. Non aveva nessuna paura di Ira, che all'inizio si teneva a debita distanza. Mi informai e scopri che quella micia tanto intraprendente era stata lasciata lì da due che avevano traslocato. Nella nuova casa il gatto era di troppo....
Dissi tra me: "Proviamo" e una volta entrata in casa era già nostra. Allergia ok, lei innamorata di noi e noi di lei. Quello che venne dopo fu sterilizzazione, analisi e scoperta che purtroppo aveva la Fiv. Chi se ne importa! Puffetta era la nostra micia e lei stava benissimo, qualche problemino a volte ma era una ventata di vita. Chi segue la sezione gatti sa di tutte le sue avventure, le sue manie, il suo vagabondare da un turista all'altro per vedere chi offre i manicaretti migliori, i suoi "bagni" nella piscina dell'agriturismo vicino; il suo intenso lavoro, a novembre, al frantoio vicino casa, dove gli operai le avevano addirittura dato un altro nome.
Lei voleva bene a tutti, le stavano simpatici tutti, persino i cani che non conosceva; ma la sera alle 7 era puntuale al parcheggio ad aspettarmi, a miagolarmi che nonostante avesse tanti amici io ero la migliore. E la notte rientrava dalla finestra del bagno sempre aperta per lei, e veniva sul letto a impastarci un pò per far presente che era tornata. Aveva conquistato Ira, sempre diffidente coi gatti. Un pò di gelosia iniziale perchè Puffetta montava su sedie divani e letto dove Ira non potrebbe, ma poi anche Ira si era affezionata a quel buffo animaletto piccolo e peloso che sembrava non curarsi affatto delle loro differenze "razziali". Erano perfino diventate compagne di passeggiate. Puffetta di passeggiate in campagna con noi non se ne perdeva una. Fossero asparagi, funghi o semplici camminate lei arrivava, e quando rimaneva indieto miagolava come una disperata urlandoci che non potevamo abbandonarla lì, lei aveva le zampette tanto corte....e allora la prendevamo in braccio e lei tutta contenta ci impastava la spalla. Ogni tanto catturava una farfallina e tutta contenta portava con orgoglio il suo trofe a casa. Ma la preda più ambita era Ira e gli animali del vicinato. Appena li vedeva in lontananza andava tutta quatta a nascondersi, attendeva come un leopardo e al momento giusto balzava fuori tutta gonfia, quella palletta piccola e pelosa, saltando a quattro zampe intorno alla preda. I Ho sempre pensato che sarebbe finita ingoiata da qualche cane da pastore della zona, o che la Fiv alla fine sarebbe apparsa, ma non credevo che sarebbe stata uccisa dall'ignoranza e dalla crudeltà umana. Il veleno l'ha uccisa e ce l'ha tolta dopo troppo poco tempo.
La voglio salutare perchè è stato un gatto speciale e rimarrà nei nostri cuori. Posto qualche foto, con la sua amica Ira che la cerca ancora nei gatti che vede, e nelle sue abitudini preferite.
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E qui quando si faceva studiare, per niente intimorita, dal cane della vicina
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