Ginevrina
06-02-07, 08:08 AM
Vi voglio raccontare a grandi linea cosa si leggava stamani su "Il Tirreno", il quotidiano più letto a Livorno e comunque in tutta la zona.
C'era tutto un articolo che riportava una strage compiuta a Suvereto (provincia di Li) in cui avevano trovato la morte delle pecore, tutte sgozzate. In verità poi si scopriva che le pecore morte erano cinque (da come era scritto a carattere cubitali pensavo che dopo la strage la pecora fosse prossima all'estinzione) ma non mancavano i particolari sull'agonia di un sesto animale, praticamente dissanguato ma ancora in vita, che il veterinario stava tentando di salvare (Ve lo immaginate un pastore che tenta disperatamente di salvare un capo? Fantascienza). Ovviamente chi è stato subito accusato della carneficina? Il lupo! Il giornalista insisteva su questo punto, fino ad affermare che il terrore dei boschi è tornato e che mai si era tanto avvicinato ai centri abitati. Crescono pericolo e preoccupazione.
Ora dico: innanzitutto io vorrei conoscere il quoziente intellettivo e il livello culturale dei gionalisti, poi vorrei sapere che gusto c'è a seminare la paura facendo appello all'ignoranza delle persone, in una zona dove tutti vanno a caccia e di media sicuramnete c'è un fucile in ogni casa. Le pecore erano libere, forse se le avessero ricoverate i lupi non le avrebbero uccise, e sicuramente è abbastanza normale che i lupi, con l'aiuto delle tenebre, si spingono vicino ai centri abitati, per cercare cibo "più semplice". Ma non mi risulta che negli ultimi 50 anni, in Italia, abbiano rapito qualche Cappuccetto Rosso. Come si fa a seminare terrore per i lupi e ignorare pitbull; mastini ecc che girano tranquillamente e che ogni tanto sbranano qualche bambino?
C'era tutto un articolo che riportava una strage compiuta a Suvereto (provincia di Li) in cui avevano trovato la morte delle pecore, tutte sgozzate. In verità poi si scopriva che le pecore morte erano cinque (da come era scritto a carattere cubitali pensavo che dopo la strage la pecora fosse prossima all'estinzione) ma non mancavano i particolari sull'agonia di un sesto animale, praticamente dissanguato ma ancora in vita, che il veterinario stava tentando di salvare (Ve lo immaginate un pastore che tenta disperatamente di salvare un capo? Fantascienza). Ovviamente chi è stato subito accusato della carneficina? Il lupo! Il giornalista insisteva su questo punto, fino ad affermare che il terrore dei boschi è tornato e che mai si era tanto avvicinato ai centri abitati. Crescono pericolo e preoccupazione.
Ora dico: innanzitutto io vorrei conoscere il quoziente intellettivo e il livello culturale dei gionalisti, poi vorrei sapere che gusto c'è a seminare la paura facendo appello all'ignoranza delle persone, in una zona dove tutti vanno a caccia e di media sicuramnete c'è un fucile in ogni casa. Le pecore erano libere, forse se le avessero ricoverate i lupi non le avrebbero uccise, e sicuramente è abbastanza normale che i lupi, con l'aiuto delle tenebre, si spingono vicino ai centri abitati, per cercare cibo "più semplice". Ma non mi risulta che negli ultimi 50 anni, in Italia, abbiano rapito qualche Cappuccetto Rosso. Come si fa a seminare terrore per i lupi e ignorare pitbull; mastini ecc che girano tranquillamente e che ogni tanto sbranano qualche bambino?